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vic
 vic
Illustrious Member
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Topic starter  

Volete lamentarvi con Gilgamesh, o scrivere una missiva di protesta ad Hammurabi, oppure semplicemente una lettera d'ammirazione a Ishtar, l'affascinante dea che voleva sedurre il semidio Gilgamesh?

Niente di piu' facile oggidi' grazie al dizionario assiro appena edito dall'universita' di Chicago.
Ne da' notizia il New York Times, in se' una gran notizia, dato che a New York si parla di Chicago!

La faccio breve, ecco qua il link:
www.nytimes.com/2011/06/07/science/07dictionary.html

A proposito i 20 (venti) volumi del dizionario costano una miseria, solo 2000 $. Quanto costano se scritti in cuneiforme su tavolette d'argilla? Non si sa!

Siamo nell'era del web, magari l'hanno messo online il megadizionario assiro ambito da tutti. Infatti, eccolo qua:
THE ASSYRIAN DICTIONARY OF THE ORIENTAL INSTITUTE OF THE UNIVERSITY OF CHICAGO (CAD)
http://oi.uchicago.edu/research/pubs/catalog/cad/

-- NB --
Per quelli che sono convinti di non aver nulla a che fare con quei popoli antichi, be' osservate l'orologio: 24 ore, poi prendete il goniometro o la bussola: 360 gradi. Eh gia', direbbe il Blasco, questi qua calcolavano in base 12 e in base 60. Se invece siete appassionati di oroscopi, be' anche li' siamo legati alle antiche civilta' mesopotamiche: le nostre costellazioni zodiacali sono tali e quali alle loro, stessi 12 segni, stessi nomi. Uhm, ci sarebbe anche da ricordare che gia' conoscevano il teorema di Pitagora, ma forse e' politicamente scorretto ricordarlo, che senno' i greci s'incazzano ancor di piu' di quanto non siano gia' incazzati.

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Gli estimatori delle lingue semisconosciute apprezzeranno anche questo link verso il dizionario romancio sursilvano-tedesco, in gergo "sursilvan-tudestg":
Beinvegni alla versiun digitala dil
NIEV VOCABULARI SURSILVAN
da dr. Alexi Decurtins
www.vocabularisursilvan.ch

Il vantaggio del romancio e' che si lascia scrivere anche su carta o perfino in un blog, cosi':
Buna saira!


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ComeDonkeyKong
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Grazie vic per la citazione di entrambi i vocabolari.
Preciso che il CAD (Chicago Assyrian Dictionary) è un'opera monumentale, esito di un progetto epocale: credo che il primo volume sia uscito circa 60 anni fa.
Si tratta di un vocabolario della lingua akkadica in tutte le sue varianti, comprensivo di citazioni puntuali dei testi originali nei quali si trovano citati i singoli lemmi. Il problema è che, essendo stato realizzato in un lasso di tempo così ampio, presenta molte disomogeneità, se viene visto come un'opera unitaria, e non è privo di lacune e imprecisioni (questo è un altro difetto: in un'opera così, quando si scoprono dei problemi è complicato correggere).
L'annuncio dell'uscita di ogni nuovo volume (da uno a tre tomi per ogni lettera dell'alfabeto) si diffondeva rapidamente nel mondo degli specialisti, che accorrevano, con un entusiasmo che con gli anni è andato scemando, ad accaparrarselo. A dispetto di tutte le legittime critiche, si tratta di un lavoro che ha dell'epico, e che è stato frutto dello sforzo congiunto di un numero enorme di specialisti, tra i quali merita una menzione un grande studioso italiano (l'unico italiano che vi abbia lavorato), che come tutti i veri grandi ha avuto una condotta riservata e sobria, e per questo è stato un po' dimenticato: Giorgio Castellino. Peraltro, la maggior parte di quelli che si sono avvicendati nel gruppo di lavoro del CAD, si parla di diverse decine di persone nell'arco di circa 60 anni, sono oggi defunti.
Il completamento di un'opera del genere è una notizia epocale, per quanto relativa ad un ambito molto specialistico. E' comprensibile che il NYT dia rilievo all'evento, soprattutto se pensiamo che negli USA le antichità preclassiche dell'Asia Occidentale godono di attenzioni pari a quelle delle antichità del mondo greco-romano, se non maggiori, in alcuni casi, considerata l'attenzione che (ahinoi) in quel paese si dedica di solito al mondo biblico e alle culture più o meno vicine ad esso.

Va precisato che prima del CAD esisteva già un ottimo vocabolario: quello curato da Wolfram von Soden, in tre tomi (AHW - Akkadisches Handwörterbuch), molto preciso e compatto, che riportava la traduzione in tedesco - ovviamente - dei lemmi.
Chiaramente nell'ottica dell'imperialismo anglofono il si rendeva necessaria un'opera in inglese...


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buran
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Va precisato che prima del CAD esisteva già un ottimo vocabolario: quello curato da Wolfram von Soden, in tre tomi (AHW - Akkadisches Handwörterbuch), molto preciso e compatto, che riportava la traduzione in tedesco - ovviamente - dei lemmi.
Chiaramente nell'ottica dell'imperialismo anglofono il si rendeva necessaria un'opera in inglese...

I tedeschi avevano una particolare attenzione per il mondo mediorentale e mesopotamico, vedi il Pergamonmuseum.


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Anonymous
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negli USA le antichità preclassiche dell'Asia Occidentale godono di attenzioni pari a quelle delle antichità del mondo greco-romano, se non maggiori, in alcuni casi, considerata l'attenzione che (ahinoi) in quel paese si dedica di solito al mondo biblico e alle culture più o meno vicine ad esso..

oh, certo, l'abbiamo visto il rispetto yankee per le antichità preclassiche.
http://www.nwo.it/babilonia.html
un pugno di studiosi non fa diventare civile un popolo barbaro....


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ComeDonkeyKong
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negli USA le antichità preclassiche dell'Asia Occidentale godono di attenzioni pari a quelle delle antichità del mondo greco-romano, se non maggiori, in alcuni casi, considerata l'attenzione che (ahinoi) in quel paese si dedica di solito al mondo biblico e alle culture più o meno vicine ad esso..

oh, certo, l'abbiamo visto il rispetto yankee per le antichità preclassiche.
http://www.nwo.it/babilonia.html
un pugno di studiosi non fa diventare civile un popolo barbaro....

Veramente la mia affermazione era molto più neutra, e non c'entra con la barbarie e le aggressioni imperialiste (oltretutto non è necessario invadere un paese straniero per devastare il patrimonio culturale dell'umanità: noi che viviamo in Italia ne sappiamo qualcosa).
Traduco in termini elementari. In Italia, Francia, Grecia, e molti altri paesi la storia che si studia (male) a scuola riserva al periodo preclassico e alle civilizzazioni dell'Asia occidentale uno spazio ridottissimo rispetto a quello che dà alle culture classiche. Negli Stati Uniti (e un po' anche in Germania) la storia che si studia (malissimo) a scuola attribuisce alle culture del mondo preclassico lo stesso peso e gli stessi spazi che dà a quelle classiche. Ciò è anche dovuto ad una tradizione dell'America protestante che è molto attenta a tutto ciò che può avere una qualche relazione con il mondo biblico, una tradizione che porta ad evidenti, infauste distorsioni.
Il risultato è che un ingegnere americano medio potrebbe ricordarsi di aver sentito parlare qualche volta di un certo Sargon di Akkad, mentre un suo omologo italiano potrebbe non aver mai effettivamente udito questo nome. Ciò non cambia niente a proposito della cultura media dell'uno e dell'altro, dato che conoscere la storia è altra cosa che ricordarsi il nome di un testa di cazzo vissuto 4350 anni fa.

Aggiungo che il link che metti è vecchio e largamente impreciso. Non l'ha subita mica solo Babilonia la guerra in Iraq: praticamente i danni arrecati al patrimonio culturale iracheno sono incalcolabili, e non si fermeranno certo in questi giorni. E non parliamo di quello che hanno combinato quelli che occupano la Palestina.


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