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L’Arcano XIII. Ingegneria sociale massonica?


BrunoWald
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Death (tarot card) - Wikipedia

Il mazzo di Tarocchi più famoso del mondo, conosciuto come mazzo Rider Waite, potrebbe contenere dei messaggi in codice che riguardano anche quelli di noi che non si interessano all'esoterismo o alla tarologia.

 

I Tarocchi sono un mazzo di settantotto carte divise in due gruppi: ventidue Arcani Maggiori e cinquantasei Arcani Minori. Gli Arcani Maggiori, o “Trionfi”, sono costituiti da una serie di immagini archetipiche, rappresentazione pittorica di dottrine esoteriche o, se volete, metafora di un percorso spirituale. Gli Arcani Minori sono invece divisi in quattro semi: Bastoni, Coppe, Spade e Denari, in rappresentazione dei Quattro Elementi, o modalità dell’energia nel mondo della Manifestazione. In ogni seme troviamo una serie di carte numerate dall’Asso al Dieci, e inoltre quattro Carte di Corte: Re, Regina, Cavaliere e Fante, che in ultima analisi rappresentano le figure del padre, della madre, del figlio e della figlia. Gli Arcani Minori sono quindi molto simili ai normali mazzi di carte da gioco, che potrebbero derivare da essi. I Bastoni rappresentano il Fuoco e, nell’uomo, lo spirito e la volontà; le Coppe rappresentano l’Acqua, ovvero l’anima e le emozioni; le Spade rappresentano l’Aria, ossia la mente e le facoltà logiche; i Denari rappresentano la Terra, e dunque il corpo e la materialità.

Nel loro insieme, le settantotto lamine dei Tarocchi costituiscono una rappresentazione simbolica delle forze che agiscono nell’universo e nel microcosmo umano. Tali simboli parlano direttamente alla mente profonda, alla parte intuitiva di noi stessi, e per tale motivo sono al contempo uno strumento di studio, di meditazione e di divinazione.

Le loro origini permangono sconosciute. I primi riferimenti documentati risalgono al 1367, in Italia. Verso la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, i produttori di carte della città di Marsiglia crearono un mazzo che, col tempo, divenne il modello di riferimento ed è ancora oggi tra i più utilizzati; il regista e scrittore Alejandro Jodorowski pubblicò nel 2014 un magnifico libro dedicato a questo mazzo. Grazie all’invenzione della stampa, i Tarocchi si diffusero tra un vasto pubblico sia come carte da gioco che a scopo divinatorio; fu solo sul finire del XVIII secolo che iniziarono ad apparire trattati in cui si faceva menzione di una dottrina segreta di cui sarebbero depositari. Nel secolo successivo un occultista francese, Eliphas Lévi, mise in relazione gli Arcani Maggiori con la cabala e le ventidue lettere dell’alfabeto ebraico, ma fu l’Ordine Ermetico della Golden Dawn, fondato a Londra nel 1888, a conferire ai Tarocchi un ruolo di primo piano in seno all’esoterismo occidentale.

Nel 1910 uno dei membri dell’Ordine, Arthur Edward Waite, pubblicò una delle sue opere principali, Pictorial Key to the Tarot, indicando nell’alchimia e nella cabala le principali chiavi interpretative dei Tarocchi, visti come rappresentazioni simboliche di idee universali. Il libro di Waite, pubblicato dalla casa editrice Rider, era accompagnato da un nuovo mazzo, le cui immagini erano opera dell’artista ed occultista Pamela Colman Smith. Nel 1927 uscì a New York il libro The Tarot, di Paul Foster Case, in cui l’autore, oltre a sviluppare ulteriormente le associazioni cabalistiche dei Tarocchi, si occupa della loro dimensione psicologica e della loro relazione con la numerologia. Un altro celebre membro della Golden Dawn, Aleister Crowley, pubblicò nel 1944 The Book of Thoth, libro accompagnato da un mazzo disegnato da Lady Frieda Harris.

I Tarocchi di Waite, probabilmente i più diffusi nel mondo, mostrano immagini quasi fiabesche, dense di simboli magici e alchemici, in cui anche i paesaggi e i singoli dettagli racchiudono un significato specifico. È importante comprendere che tali significati, pur riferendosi ad antiche dottrine ermetiche, venivano rielaborati a partire dall’ideologia che permeava i vertici della massoneria anglosassone, attivamente impegnati a distruggere i residui assetti tradizionali ancora esistenti a cavallo tra Otto e Novecento, per ricostruire il mondo a propria immagine e somiglianza, in base a un progetto di cui ai nostri giorni, dopo le tragedie del XX secolo e il “caos creativo” scatenato all’inizio del XXI, vediamo prender forma le sinistre finalità totalitarie e transumaniste.

La mentalità razionalistica e materialista, promossa intenzionalmente tra i “profani”, rende difficile sospettare l’importanza decisiva che la dimensione esoterica e rituale riveste per coloro che governano effettivamente il mondo, muovendone gli eventi dall’ombra dei loro indisturbati santuari: sono quei settori apicali dell’oligarchia apolide ai quali alludeva René Guenon parlando dei gruppi controiniziatici, portatori di una visione radicalmente antiumana che alcuni identificano, non del tutto correttamente, con il satanismo; visione che in ogni caso considera l’umanità alla stregua di un gregge da allevare per estrarne energia, e da mantenere il più possibile nell’ignoranza e nel timore per perpetuare il proprio potere. Nel modus operandi di queste elite, l’azione rituale condotta sul piano sottile secondo precisi criteri precede sempre l’azione diretta, che investe la dimensione materiale. A volte, persino quest’ultima ha una chiara valenza rituale, e può addirittura richiamarsi al simbolismo di uno specifico Arcano dei Tarocchi, come possiamo osservare nei due esempi seguenti:

Crowley Thoth Tarot - ATU - Major Arcana - XII. The Hanged Man LA TORRE – Arcano XVI – (del Tarot Rider-Waite) | Cartas del tarot, Arte de  carta tarot, Impresión artística

L’esposizione del cadavere di Benito Mussolini, appeso a testa in giù a Piazzale Loreto il 29 aprile 1945, si richiamava all’Arcano XII, L’Impiccato, simbolo di sacrificio alle potenze invisibili, mentre gli attentati alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 evocavano le energie dell’Arcano XVI, La Torre colpita dal Fulmine, che rappresenta l’intervento soprannaturale, e in particolare la rottura improvvisa di un equilibrio preesistente, per dare inizio a un nuovo ciclo completamente diverso. In entrambi i casi, si può ben parlare di delitti rituali: delitti plateali, e pregni di conseguenze storiche, che tuttavia pochissimi sono in grado di riconoscere per quello che sono.

Ma è la simbologia dell’Arcano XIII, La Morte, di cui ci occuperemo in questo articolo. Il significato simbolico di questa carta è: trasformazione, metamorfosi, cambiamento inatteso, ma anche “distruzione creativa”, un concetto venuto alla ribalta negli ultimi decenni. Nei Tarocchi di Marsiglia questa stessa carta è rappresentata in modo molto più essenziale, archetipico, da uno scheletro armato di falce in un campo pieno di teste e di membra mozzate. Nei Tarocchi di Waite, invece, sembra di trovarsi di fronte a un vero e proprio manifesto politico. Ecco cosa scriveva al riguardo il massone Paul Foster Case nel suo An Introduction to the Study of the Tarot (1920):

«Il sentiero cabalistico associato a Nun (la lettera dell’alfabeto ebraico assegnata a questa carta, NdT) è l’Intelligenza Immaginativa, o conoscenza che prende forma nelle e dalle immagini mentali. (...) Mediante l’immaginazione antiche verità assumono nuove forme, e si scoprono le possibilità latenti delle cose più familiari. L’immaginazione, quindi, è il grande potere trasformante che cambia ogni cosa nel nostro mondo. È l’agente mediante il quale lo Spirito Supremo ci rivela le infinite possibilità che ci circondano, e pertanto è il veicolo della Beneficenza Divina. (...) Ora, la produzione di nuove forme di manifestazione attraverso l’opera dell’Intelligenza Immaginativa implica la scomparsa delle forme più vecchie, allo scopo di dare spazio alle nuove. Ogni nuova invenzione, ad esempio, fa diventare rottami innumerevoli apparecchiature, perché ormai superate. Perciò i Tarocchi raffigurano l’Intelligenza Immaginativa come uno scheletro che miete, oppure uno scheletro che cavalca un cavallo bianco, come nella versione di Waite. Il cavallo rappresenta l’Eterno Progredire dell’Universale Energia Radiante in Evoluzione. Dietro il suo cavaliere, un re è caduto, a simboleggiare la scomparsa dell’antica illusione che l’autorità, nella sovranità ereditaria, fosse rivestita dal diritto divino. Un prete, una donna e un bambino stanno per cadere, simboleggiando “vecchie e false nozioni” destinate a scomparire, secondo l’ideologia massonica, dinnanzi all’avanzamento dei nuovi ideali, sviluppati nella corrente della coscienza dal potere dell’Immaginazione. Sullo sfondo un sole sta sorgendo fra due colonne (...): è la promessa di un Giorno Nuovo, che albeggia dietro le torri di guardia del Conosciuto” (Grassetto mio, NdT).

Queste parole racchiudono diversi elementi di notevole interesse. Innanzitutto, il potere dell’immaginazione a cui si accenna costituisce uno dei più grandi segreti dell’occultismo, e dato il contesto in cui se ne fa menzione, è piuttosto chiaro il collegamento tra l’uso iniziatico di tale potere e la trasformazione della realtà a livello mondano. Ma anche non volendo tener conto di questo livello interpretativo, senza dubbio ostico da assimilare per la maggior parte delle persone, la spiegazione del simbolismo impiegato da Waite non lascia adito a dubbi: siamo di fronte a un vero e proprio annuncio programmatico delle intenzioni degli “iniziati” circa i futuri assetti della civiltà occidentale, ed anzi dell’umanità intera.

Non dimentichiamo che tanto Arthur Edward Waite come Paul Foster Case erano occultisti e massoni di alto livello, bene addentro alle segrete cose di cui si discuteva nei circoli esclusivi che hanno plasmato il mondo contemporaneo. E l’Arcano XIII, se sappiamo osservarlo con sguardo attento, ci rivela uno dei segreti più difficili da ammettere per la mentalità comune: il fatto che tutti i cambiamenti politici, sociali, culturali e di costume sono previsti con largo anticipo e provocati intenzionalmente dai padroni del mondo, per poi esser fatti passare per sviluppi spontanei, imprevedibili, prodotti dall’interazione casuale di una moltitudine di fattori diversi.

In realtà, le “nuove idee” sono prima concepite dall’elite (la “Intelligenza Immaginativa”) e poi indotte nella mente di gruppo, o per dir meglio “deposte” in essa, sia con mezzi occulti che convenzionali, come un seme che si svilupperà autonomamente in un terreno reso propizio. Infatti, i “nuovi ideali” vengono “sviluppati nella corrente della coscienza dal potere dell’immaginazione”, come scriveva Case, omettendo di precisare che l’immaginazione in questione è quella di soggetti privi di empatia, che si ritengono al di sopra delle leggi, e in diritto di trasformare il mondo e l'umanità stessa in base al proprio esclusivo arbitrio, senza renderne conto a nessuno.

*

Osserviamo la simbologia dell’Arcano XIII di Waite: la Morte, cioé il Cambiamento, avanza inesorabile sul cavallo del Progresso e dell’eterna Evoluzione, due concetti centrali nell’ideologia dominante. Un re è già caduto: fuor di metafora il potere politico, la sovranità, la res publica, è stata usurpata dalle democrazie liberali, strumenti al servizio dei poteri occulti, quintessenza del “privato” che si organizza alle spalle della comunità e contro di essa.

Ucciso il re, la Morte incede contro le “vecchie e false nozioni” destinate a scomparire perché così lo vuole l’ideologia massonica, e rappresentate dalle figure inginocchiate del sacerdote, della donna e del bambino. Il sacerdote rappresenta ovviamente la religione, la sfera del sacro: si mostra in atteggiamento supplice, a mani giunte, forse implorando di essere risparmiato, proprio come la chiesa postconciliare, la chiesa di Bergoglio che si consegna al nemico, gettando alle ortiche dogmi millenari e rinunciando al suo presunto magistero spirituale pur di non abbandonare la presa sulle ricchezze e il potere materiale che ancora conserva gelosamente.

Se fin qui è abbastanza palese il simbolismo del Trono e dell’Altare, nemici tradizionali della massoneria (la corona e il pastorale gettati nel fango lasciano pochi dubbi al riguardo), la donna cosa dovrebbe rappresentare? In primo luogo la maternità e, per estensione, la famiglia, il calore del focolare. Ma la famiglia è incompatibile con il Nuovo Ordine Mondiale e i suoi sudditi post-umani, monadi sradicate senza più difese né riferimenti, per cui la donna femminile, moglie e madre, colei che per vocazione “si prende cura” dei propri cari, doveva sparire nell’imbuto trituratore del politicamente corretto, insieme al principio di autorità e di amorevole protezione rappresentato dalla figura paterna, perché nell’alveare popolato da insetti asessuati, concepito dall’immaginazione degli Illuminati, le “identità sessuali” saranno molteplici, fluide, o meglio ancora non saranno: dopotutto, riproducendoci diamo fastidio.

Quanto sopra, sia detto di passata, dovrebbe far riflettere coloro i quali si immaginano che il femminismo sia stato un fenomeno spontaneo, addirittura un “movimento” sorto dalle donne stesse in cerca di emancipazione, e non invece un’operazione di ingegneria sociale prevista con largo anticipo (il simbolismo elaborato da Waite nel 1910 non era solo farina del suo sacco, rifletteva senza dubbio idee e progetti di molto anteriori), e portata a compimento attraverso l’uso sistematico dei media, e probabilmente anche di mezzi più sottili, per creare “stati d’animo” collettivi e idee liminali, sospese tra il conscio e l’inconscio, capaci di trasformare radicalmente la mentalità e la percezione delle masse.

E arriviamo così all’ultimo elemento, il più inquietante di tutti. Volendo, si potrebbe prendere per buona l’ipotesi che la donna rappresenti, per Waite, un concetto tradizionale di femminilità che andava superato; ma in che modo l’infanzia potrebbe mai costituire una “falsa nozione”? Che cosa rappresenta il bambino, nel simbolismo dell’Arcano XIII? Ovviamente, l’innocenza! A quanto pare, è previsto che sparisca anch’essa, ma per essere sostituita da cosa? Dalla sessualizzazione del bambino? Dalla sua trasformazione in giocattolo erotico, a disposizione degli orchi pedofili insediati ai piani superiori? È lecito pensarlo, alla luce della campagna sempre più aggressiva con cui si vogliono indottrinare i bambini fin dalla più tenera età.

A ciò si aggiunga la medicalizzazione dell’infanzia, gli obblighi vaccinali a tappeto, le pratiche di interruzione della pubertà e delle mutilazioni irreversibili praticate a soggetti immaturi, mentre la pornografia infantile è diventata un affare miliardario gestito da reti criminali internazionali. E l’aspetto affaristico-mafioso non costituisce, forse, la parte peggiore di questi traffici infami, che potrebbero nascondere una dimensione occulta ancora più orribile, alla quale si riferiscono voci ed indizi molteplici. Del resto, gli occhi rossi del cavallo e la simbologia generale del suo Cavaliere ci parlano abbastanza esplicitamente della natura infernale dell'uno e dell'altro.

Come è ovvio, il mio non è che un tentativo di interpretazione di un linguaggio simbolico, come tale passibile di errore, ma il senso generale della carta in esame mi sembra piuttosto evidente, e difficile da contestare. In ogni caso è chiaro che i Tarocchi, lungi dall’essere un passatempo per indovini e popolani superstiziosi, vengono presi molto sul serio da personaggi appartenenti ai settori più elitari della massoneria, alcuni dei quali hanno fatto la storia dell’esoterismo occidentale. La creazione di un mazzo di Tarocchi è un’operazione complessa, volta a esercitare una duratura influenza culturale creando delle “idee forza” mediante l’uso di un simbolismo attentamente calibrato. Non c’è nulla di casuale nella simbologia impiegata da E.A. Waite e Pamela Colman Smith per elaborare il loro mazzo. E ritengo di aver dimostrato, in questo articolo, che in particolare l’Arcano XIII trasmette un messaggio molto specifico circa la direzione in cui il nostro mondo sarebbe stato incamminato, con le buone o con le cattive, mentre all’orizzonte già sorgeva il Sol dell’Avvenire.

Ma non sono un esperto di massoneria, tantomeno una “autorità” in ambito esoterico; pertanto, se qualcuno di voi riterrà opportuno correggere quanto ho scritto, o integrarlo con informazioni puntuali o riflessioni maggiormente approfondite, potrebbe nascerne uno scambio interessante.

Questa argomento è stata modificata 3 settimane fa da BrunoWald

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IlContadino
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Grazie Bruno, ho letto con interesse quanto scritto.
La mia esperienza coi Tarocchi si limita ad aver regalato a mia moglie, per un compleanno, il libro di Jodorowski con Tarocchi annesi, un po' pochino direi.
A volte osservo il mondo con una chiave interpretativa tutta mia, inusuale, quasi folle, forse, te la propongo, in privato, in uno spazio pubblico.
Tutti gli avvenimenti che vivo nel mio tempo, tutto ciò che riesco a comprendere, tutto quello che mi si para innanzi riguarda me, me soltanto, fra parentesi, questo vale per ognuno di noi.
Faccio un esempio: la pandemia.
Quei due anni sono stati un evento epocale, ci siamo finiti in mezzo tutti noi, ma ognuno l'ha vissuta a modo suo, ognuno ha avuto la possibilità di trarre insegnamenti preziosi da quell'evento, per se stesso. Allora dico che quell'evento è venuto in essere per me, ero probabilmente pronto a viverlo, maturo al punto giusto, quindi mi è stata data possibilità di viverlo, una occasione insomma. Ripeto, così per me così per tutti. È in quest'ottica che affermo di non vedere il Male. Se è vero che tutto è organizzato è altrettanto vero che lo è per uno scopo ben preciso: la mia evoluzione. Di nuovo, la mia come quella di chiunque.
Così a volte percepisco il mondo, la mia vita.
Mi auguro di essermi spiegato.


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oriundo2006
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Magnifico articolo caro Bruno !

Propongo di metterlo in 'prima' per la nostra edificazione, sopratutto per tante 'rane bollite' che non capiscono come indicare la Luna degli 'avvenimenti' positivi o negativi che stanno accadendo sia un mezzo imprescindibile per sviluppare la nostra Coscienza del Tutto: ovvero per rendersi conto della realtà dell' abisso in cui vogliono gettarci e la sua estraneità alla nostra Vita. Non deneghiamo i 'semi' della realtà ma decrittiamoli per poter sia pure in parte minima opporsi ai suoi attori criminali. Restare 'umani' significa proprio questo.

Rimane caro Bruno, sviluppando il tuo discorso, come le 'idee-concetti' vengono inseirte nella psiche individuale e collettiva per poi germinare di vita propria presuntamente 'individuale' e 'libera', 'autonoma' a seguito di propria intuizione.

Il potere del 'discorso' e dei suoi Padroni è tutto qui ed è giusto rimarcare come sia presente in modo specifico nelle vicende 'svolta' della II GM. Chi ha questo Potere Supremo ha le chiavi per il nostro futuro ma solo alcune, non le possiede per intero. Le 'mette sul tavolo' per poi essere sviluppate in 'bonam partem' come in 'malam partem' dalle due Potenze che regolano il nostro divenire.

Siamo ancora 'liberi' in questo tormentato mondo di 'influssi' e di 'azioni' magiche ?

E sopratutto 'bene VS male' può davvero rappresentare oggi l'aspetto decisivo 'morale' dell'azione umana, visto che questa è preordinata per svilupparsi secondo un percorso tracciato da altri, percorso che precede la dicotomia fondamentale ?

A meno che la Prescienza Divina non instilli negli stessi cabalisti-esoteristi quei semi che poi sviluppati formeranno il nostro mondo spirituale e materiale.

Così è.

L' intero percorso 'storico' degli 'eventi' è già presente nell' Anima Divina, ovvero la Coscienza Universale: la presuppone in quanto senza di essa nulla può dirsi o farsi. Lo svolgimento fattuale poi 'accade' ma è preordinato e pre-deciso in anticipo, istantaneamente, come 'futuro' possibile e nel contempo reale tra i molti possibili che non vedranno mai la loro realizzazione.

Dopotutto solo 'satana' pensa e crede di essere 'libero' dall' Assoluto che invece lo governa come un cavallo impazzito. Questa è la sua follia, cerchiamo di non imitarlo, come invece accade oggi per larghissime masse di individui, 'indemoniati' perchè inebriati dall' idea della propria personale 'libertà' circa il bene od in male, inebriamento dovuto al loro indubbio 'potere', libertà che invece è limitata ed anzi restringe sempre più il loro potere nel momento in cui volge verso il 'malum' dell'azione...

Proprio per questo 'esiste' la dicotomia nella nostra limitata coscienza, 'specula' di quella Universale: siamo 'liberi' solo all' interno dei nostri limiti, che esistono proprio per questa ragione. Il Bene diviene esso stesso la radice della nostra libertà ed è scandito razionalmente, mentre 'satana' è necessariamente l' asservimento' oscuro e 'irrazionale', disordine distruttivo del 'Dharma'.

Non potendo attingere alla dimensione piena del 'reale', a questa ipostasi-entità mancherà sempre quella 'chiave' che costituisce la parte fattuale dell'accadimento: ovvero la dimensione 'partecipata' della Coscienza Universale.

Il famoso 'coperchio', ovvero il suggello dell' 'azione' completa: a 'costui' ed ai suoi seguaci interdetta in modo definitivo. Ne fanno evidenza le stesse vicende della II GM e le attuali, ad esempio nell'atto mancato' delle numerose criminali invasioni e stermini nei paesi musulmani compiute dagli USA, rappresentazione 'maggiore' del loro potere militare ed economico senza la 'forza' fattuale della finale legittimazione.

Questo 'coperchio', ovvero la sua assenza, la vediamo anche nella questione del 'covid', come nelle more della guerra ucraina, come nelle reiterate ed inefficaci azioni criminali dei giudei in Terra Santa, che reiterando l'azione genocida vogliono unirla alla loro coscienza deformata, cioè attraverso la sua 'giustificazione' teologica: ma i presunti 'padroni del discorso', spodestati, si scoprono impotenti a farlo.

Hanno perso. E non riescono a rendersene ragione: solo la follia omicida sostenuta e nutrita dalla Menzogna dà loro udienza...prima della loro scomparsa.

 


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oriundo2006
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Qui:

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-caitline_johnstone__israele_il_diritto_internazionale_e_il_controllo_della_narrazione/39602_54894/

l'Autrice esamina sotto l'aspetto politico queste coinsiderazioni, addivenendo alla conclusione che costoro non hanno più il 'controllo del discorso'. Anche se non esplicitamente detto, questo era prima assicurato dalle loro pratiche magico-teurgiche assistite dalla manipolazione mediatica.

C'è da chiedersi perchè prima sì ed oggi non più. Evidentemente è avvenuta una 'svolta' da loro non prevista nè rimediabile. Un nuovo elemento si è aggiunto nel 'mondo sottile', una nuova consapevolezza è sorta nel Cosmo umano.

''..Tutto ciò che riguarda la nostra società è determinato da narrazioni concordate collettivamente, il che significa che chiunque possa controllare tali narrazioni può controllare la nostra società. Se improvvisamente tutti sviluppassero un'acuta consapevolezza del fatto che tutto questo è inventato ... i nostri governanti non sarebbero più i nostri governanti ... ( rectius: i nostri controllori, i controllori delle nostre idee, che finora sono state in gran parte 'alienate' dai 'padroni del discorso' con metodi cabalistici per esser volte ai loro fini: sono le 'raffinate intelligenze' di cui si discute altrove, che 'orientano' idee e coscienze alle loro false 'priorità'. ).

Quindi c'è molto in ballo in questa storia del controllo della narrazione. È la sostanza stessa di cui è fatto il potere. È di questo che si preoccupano i gestori dell'impero, non del "diritto internazionale" .. Se un numero sufficiente di persone scollega le proprie menti dalla matrice della propaganda e della manipolazione imperiale, non c'è limite a ciò che l'umanità può raggiungere come specie..'' ( anche se non è corretto per le ragioni suesposte prima ... ma l'autrice è anglo !).

Noto che questa 'caduta' del consenso ( cosa essenziale per la credulità nello stesso ) avvenuta da qualche tempo ha reso molti commentatori acuti partecipi della nuova realtà che sta divenendo.

E' come il sorgere del Sole della Realtà di contro alle false rappresentazioni presenti nel 'sonno'. E' il 'decoupling' tra noi e 'loro' ( leggere qualche scritto di Nichiren sul 'Sutra del Loto' aiuta a chiarirne le modalità ).

Segnala l' inizio dell'emergere della Coscienza Universale all' interno dell' animo delle moltitudini umane finora prive. Ci vorrà tempo, molte e tremende prove dovranno essere superate, anche fino all'estremo delle umane possibilità, ma la strada è tracciata ed articoli ed interventi lo stanno a dimostrare.

Ringraziamo il Signore del Tutto.

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@oriundo2006

Concordo con te sul fatto che la coscienza della popolazione in generale è in grado di scompigliare i loro piani. È successo parecchie volte e hanno dovuto rimandare e rivedere il piano.

Ma in questo caso c'è anche un'altra possibilità. E cioè che i simpaticoni siano stati usati e manipolati dalla massoneria.

E adesso è ora di toglierli di mezzo. Sia perché hanno fatto la loro parte e sia perché con loro possono usare l'opzione "templari" e così dare un po' di respiro all'aconomia (a suon di trilioni).

L'economia attuale è stata concepita negli anni 70 e per disegno era destinata a durare poco. A quei tempi il piano prevedeva di usare proprio il crollo dell'economia mondiale.
Ma è andato storto qualcosa e hanno dovuto rimandare. Però il crollo dell'economia incalza, per cui sono in corsa contro il tempo.


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R66
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In molti discorsi sul tema ricorre il termine consenso popolare.
Si dice che esso è importante se non addirittura fondamentale per i vertici, purtroppo però, nella maggior parte dei casi lo si cita soltanto rivolto al presente.
Proviamo a vederlo al futuro questo consenso.
Nel caso di un cambiamento già preventivato, naturalmente ci sarà l'elemento capro espiatorio.
Al momento, il futuro capro espiatorio, sono coloro visti di cattivo occhio.
A seguire, come sottolineato da @oriundo2006, nel caso dovessero essere sacrificati, i popoli potrebbero accogliere l'evento come un fatto positivo e ciò predisporrebbe le menti a scambiare la sostituzione per un miglioramento.
Cosa fare quindi?
Secondo me, non si può fare nulla di pratico per fermare gli eventi. L'unica cosa che si può tentare è ripetere all'infinito che, indipendentemente dalla condizione che si verificherà, anche se disastrosa, non bisognerà accettare nulla che si presenti come una conseguenza dell'attuale situazione.
Da qui si sviluppa un paradosso: non accettare il "lieto fine".
Cosa non facile neanche a coloro che riescono ad entrare in prospettiva, figuriamoci per quelli che vedono l'arco della vita media di un uomo, la propria in questo caso, al centro del tutto.

PS
Nel mentre, provare ad immaginare una diversità che non sia una riforma, modifica o miglioria del presente sistema.
Ancora più a monte: "staccarsi" dal presente.


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BrunoWald
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@IlContadino:

La mia esperienza coi Tarocchi si limita ad aver regalato a mia moglie, per un compleanno, il libro di Jodorowski con Tarocchi annesi, un po' pochino direi.

Direi che le hai fatto un magnifico regalo, mio caro! Spero che sia stato apprezzato. Pensa che potrei restare per ore a contemplare le immagini dei Tarocchi, c'è in esse qualcosa di veramente speciale, indipendentemente dal mazzo che si usa, qualcosa che è difficilissimo da definire ma che viene percepito nettamente da qualunque persona sensibile. Provocano in me qualcosa di simile a quella sensazione di meraviglia che sentono i bambini di fronte a cose che producono in loro una forte impressione. E a me piace un sacco ritornare ad essere un bambino, anche solo per qualche momento.

Gli eventi del mondo, compresi quelli che potremmo assimilare al Male, sono sempre un linguaggio con il quale la realtà ci parla. Un linguaggio che viene recepito in modo molto diverso da ognuno di noi, a seconda della nostra soggettività. Credo anch'io che tale linguaggio abbia uno scopo - la nostra evoluzione - ma ciò dipende dall'apertura coscienziale di ciascuno: senza usare paroloni, dal fatto che siamo o meno disposti ad ascoltare. 


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BrunoWald
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@oriundo2006

Grazie di cuore. Era già un pò di tempo che volevo scrivere qualcosa al riguardo, per fortuna ho trovato il momento e l'ispirazione per darmi una mossa, essendo un tema che mi sta particolarmente a cuore. 

Il tema degli influssi magici e delle azioni rituali è decisivo, direi che è il cuore della realtà in cui viviamo, infatti è quasi completamente sconosciuto, o fatto oggetto di scetticismo e derisione. Nulla di strano, visto lo "spirito del tempo" che i maghi stessi hanno creato, per mantenersi non visti e indisturbati al di là delle soglie della percezione comune (parafrasando Castaneda); per questo l'eventuale evoluzione della coscienza umana rappresenta per essi una minaccia esistenziale.

Poi si può benissimo parlare di Storia e di politica senza addentrarsi in quelle dimensioni rarefatte, ma se si presenta l'opportunità vale la pena di approfittarne. In ogni caso, io credo che siamo liberi, nonostante tutto; non come condizione data, certamente, non come "dono del cielo", ma come potenziale dello spirito umano; e quanto più lavoriamo su noi stessi, tanto più aumenta lo spazio della nostra libertà interiore. Per richiamarci a un tema che si è già discusso, credo che la vicenda covidiana abbia rappresentato un vero e proprio spartiacque: chi si è ritrovato in un modo o nell'altro da questa parte del fossato, ha iniziato un cammino irreversibile verso una meta ancora incerta, ma reale. Quasi come se fosse in atto un nuovo processo di speciazione.

Questo post è stato modificato 3 settimane fa da BrunoWald

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BrunoWald
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@INTP

Che i "simpaticoni" siano stati usati, è l'unica spiegazione possibile del fatto che stiano venendo messi alla gogna in questo modo. Eventi di tale portata non sono casuali, non "sfuggono al controllo", sono consapevolmente voluti e fatti accadere. Non è possibile che qualcuno che era stato per tanto tempo sugli altari si squalifichi così, in mondovisione, senza una ragione precisa. Come ha scritto Oriundo, hanno esaurito il loro credito, ma ciò non è avvenuto di sicuro per loro volontà.

Rimane da rispondere alla domanda decisiva: "chi" è che li ha usati, e ora potrebbe anche sacrificarli sull'altare del nuovo mondo in via di edificazione? Nel mondo antico tutti gli edifici sacri venivano sempre consacrati con un sacrificio, spesso umano. Dire che si tratta della massoneria non è sbagliato, ma forse è troppo generico, visto che stiamo parlando di un livello - il vertice separato della piramide - che ha ben poco da spartire con la massoneria nota al grande pubblico, spesso composta da arrivisti e cialtroni. 

Io immagino che queste forze apicali, che probabilmente hanno deciso di chiudere la pratica "Israele" (ma è ancora presto per dirlo), siano dietro a tutti gli attori principali - Occidente, BRICS ecc - e stanno gestendo la sofferta transizione; ma non è affatto da escludere che persino a quel livello esistano diverse anime tra loro in conflitto. Siamo purtroppo nell'ambito di mere speculazioni.


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BrunoWald
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@R66

Pienamente d'accordo: non si può fare nulla di pratico per fermare gli eventi, ma è fondamentale rifiutare la propria adesione, "chiamarsi fuori", ed eventualmente non accettare il lieto fine, anche perché sarebbe più che altro apparente. Sono più interessati al potere sulle anime che a quello sui corpi, e l'anima che non si concede diventa per essi imprendibile.


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R66
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@BrunoWald riguardo al "chiamarsi fuori", di solito viene interpretato erroneamente dall'interlocutore, che inizia a dire che nel sistema ci siamo tutti e in alcuni casi a scambiare addirittura il concetto per mero utilizzo di strutture, es.: anche tu cammini sull'asfalto, anche tu ti avvali dell'ospedale ecc...
Per poi scadere in discorsi puristi sul genere: "se la pensi così allora dovresti andare a vivere in un bosco" - che poco ci azzeccano con il significato del binomio.
Nel tempo ho trovato una definizione, che più che altro è un'osservazione, per distinguere tra chi si chiama fuori e chi no.
Chi è dentro si adopera mettendo pezze e rattoppi, cerca di risolvere, migliorare e mantenere, gli altri, non essendo interessati a riformare un fondamento errato, sono proiettati su idee e logiche ancora inesistenti. 
Esteriormente le differenze possono essere anche poche, nelle intenzioni c'è un abisso.
Purtroppo, andando a vedere approssimativamente le percentuali degli uni e degli altri, credo che un nuovo paradigma avrebbe vita facile.
L'aspetto paradossale è che i riformatori sarebbero proprio i migliori aiutanti.


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