Il Peccato Original...
 
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Il Peccato Originale: un'ibridazione genetica?


duxcunctator
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Dio continua a parlare anche oggi ai Suoi profeti, perché si facciano diffusori della Sua Parola, come ha fatto in passato.
Ma anche oggi, come in passato, i Suoi profeti trovano i maggior ostacoli proprio in uomini che appartengono alla Sua Chiesa.
Mai come oggi, del resto, è importante che tutti vengano a conoscenza dei messaggi (che sono poi doni preziosi) che Dio ci fa pervenire.
Perché è esattamente quello di cui abbiamo bisogno, come uomini -credenti e non credenti- del nostro tempo, per aprire meglio gli occhi (o aprirli per la prima volta) sulla Sua Realtà.

Buona lettura e che Dio vi benedica

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Introduzione
di Renza Giacobbi

Quando iniziai il lavoro di riordinare gli scritti di don Guido per adempiere alla promessa che gli feci di portare a pubblicazione questo testo, mi sentivo oppressa dalla responsabilità di tale compito. Ma, mano a mano che procedevo, mi presero una pace, una gioia, un entusiasmo inspiegabili. Mi rendevo conto che, al di là dei fatti narrati, cambiava il mio modo di pormi davanti a Dio e al prossimo, perché cambiava la mia
prospettiva nel vedere le cose. La mia fede in Dio diventava fiducia, il mio rapporto con gli altri diventava comprensione.
Feci leggere questo libro ad alcune persone amiche che, superato lo stupore per gli argomenti trattati, provavano gli stessi sentimenti e affermavano che, come ogni Parola di Dio, questa rivelazione guariva le loro ferite profonde dell’anima: era come se la loro vita fosse giunta ad una svolta perché il rapporto con se stessi e gli altri non era più lo
stesso.
Il Vangelo ci invita ad amare il prossimo. Ma com’è possibile amare qualcuno che è indisponente o, peggio ancora, una persona senza morale? È impossibile se non conosciamo cosa c’è dentro la natura dell’uomo e se non gli diamo delle attenuanti. Freud ha sondato il subconscio e l’inconscio, ma, come scienziato, è rimasto emotivamente
indifferente di fronte alle alterazioni della psiche.
Con la lettura di questa rivelazione, invece, si arriva alla conoscenza delle cause profonde del modo di sentire e di comportarsi dell’uomo e il nostro approccio non rimane più quello dello spettatore, perché nasce in noi un sentimento di comprensione e di pietà che ci permette di amare anche ciò che è sgradevole sapendo che di quel comportamento
spesso l’uomo non ha colpa, ma ne è vittima. Così, cambiando il nostro atteggiamento, vediamo con sorpresa che anche gli altri di riflesso cambiano il loro nei nostri confronti.
L’amore per il prossimo allora non è più una mèta irraggiungibile, perché la conoscenza profonda della natura umana ci viene in soccorso ispirandoci tolleranza e perdono per noi stessi e per gli altri. Questa rivelazione diventa mezzo di guarigione perché spiega, con la ragione, molti comportamenti umani inquadrandoli nella loro giusta dimensione e, soprattutto, fa sì che la guarigione diventi attuabile perché è Dio stesso che se ne fa carico e a questo scopo ha predisposto i mezzi e gli strumenti, ai quali l’uomo possa ricorrere.

Non più conflitto fra Scienza e Fede

Qual’è il problema di oggi che offusca la verità? Non è solo l’incomprensione fra Scienza e Fede, ma la crisi stessa della Scienza che, riguardo all’origine dell’uomo, è divisa in due correnti di pensiero diametralmente opposte ed inconciliabili: l’evoluzionismo e il
creazionismo. Sono inconciliabili perché, pur dicendo entrambe alcune verità, ciascuna delle due ha dei limiti negli stessi suoi presupposti, limiti che entrambe non sono in grado di superare. L’evoluzionismo, credendo di aver trovato la chiave dell’evoluzione nel ‘caso’, sul quale poi interverrebbero dei fattori successivi come l’ambiente e la selezione,
si è insabbiato da solo quando non può spiegare come si passi dalla materia al pensiero o come si formino organi complessi come l’occhio e così via; il creazionismo, d’altro canto, resta incompreso quando si ostina a prendere alla lettera espressioni della Bibbia che invece vanno lette con profondo rispetto perché contengono sapienti significati allegorici.
Per cui la scienza, privata di un’etica superiore perché non fa più riferimento al legittimo Creatore, si sta comportando in modo selvaggio compromettendo la vita stessa del pianeta e con essa quella dell’umanità.
Tuttavia queste correnti hanno dei meriti: gli evoluzionisti hanno messo in evidenza la scala biologica delle specie, mentre i creazionisti ridanno a Dio il Suo ruolo di Creatore e di legittimo Signore della vita.
Papa Giovanni Paolo II durante un’intervista fattagli dal prof. Nicola Cabibbo, fisico e docente all’Università la Sapienza di Roma e presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, dichiarò che non vi è alcun problema per la Chiesa convenire che esiste ‘un continuo’ fra tutte le specie dalle cellule primordiali all’uomo, purché Dio mantenga il Suo
ruolo di diretto Creatore. Tuttavia, aggiunge il prof. Cabibbo, nessuno scienziato è stato in grado finora di dire ‘come’ siano apparse le varie specie e come sia apparso l’uomo. A ciò ha provveduto il Signore stesso con questa rivelazione.

La terza via: la creazione mediata

Il superamento di queste opposte posizioni può avvenire solo attraverso nuove conoscenze che aggiungano quel tassello mancante attraverso il quale tutta la realtà è spiegabile. Questo tassello, posso dirlo senza presunzione perché l’autore ne è il Signore stesso, è questa rivelazione.
Questo nuovo elemento, finora mancante, è nell’aver portato a conoscenza la vera storia dell’uomo, dalla sua origine al pregiudizio che ne seguì per il cattivo uso della sua libertà che determinò l’involuzione della specie umana fino a farla scomparire come specie pura per lasciarla sopravvivere mimetizzata fra le specie inferiori. Solo dopo che l’umanità ebbe toccato il fondo, iniziò il suo recupero e quella che gli evoluzionisti
chiamano evoluzione, in realtà non è che la sua rievoluzione, che molto meglio andrebbe definita come “la sua ricostruzione”, sorretta dallo stesso Creatore.
Così gli evoluzionisti, che hanno presente solo quest’ultima fase, possono dire di aver giustamente compreso lo sviluppo psichico e fisico dell’essere umano e vengono incoraggiati sul loro studio antropologico, mentre i creazionisti possono finalmente veder coronata la loro intenzione di dare a Dio ciò che è di Dio: la creazione dell’uomo e di ogni altra specie. Questa rivelazione è finalizzata a chiarire con argomenti scientifici, ma
accessibili a tutti, i punti oscuri della Genesi. In sintesi Dio dice che ogni creazione di una nuova specie è sempre partita da un seme e che mai una pianta o un animale è stato creato allo stato già sviluppato e adulto come per magia, sebbene questo Gli sarebbe stato possibile essendo Egli Potenza Assoluta. Questo principio di iniziare ogni creazione dal
seme vale sia per l’universo che per la vita.
Non spiega come Dio creò la vita ai suoi albori ma, mostrando come operò per creare il primo Uomo e la prima Donna, suggerisce di estendere questo principio anche alla creazione di tutte le altre specie.
Quindi, anche il primo Uomo e la prima Donna non furono creati già adulti, come vorrebbero i creazionisti fondamentalisti, né in via di evoluzione come vorrebbero gli evoluzionisti, ma vennero creati nella loro prima cellula e già nella loro perfezione assoluta.
E dove mai avrebbe potuto svilupparsi la vita in embrione se non nell’utero di una femmina di una specie già esistente?
A questo scopo il Signore si servì, come ‘mezzo’ per la creazione dell’Uomo e della Donna, di una femmina di una specie ora estinta, quella degli ancestri (così denominata dal Signore). Perciò questo processo è stato chi
amato ‘creazione mediata’ perché, come dice l’espressione stessa, Dio ha usato come ‘mezzo’, o supporto, ciò che era già stato
creato: regola questa usata, prima ancora, per la creazione di qualsiasi altra nuova specie.
La sola, ma importantissima, differenza rispetto alla creazione di tutte le altre specie fu che nella creazione dell’Uomo e della Donna Dio aggiunse, fin dall’attimo del loro concepimento, un elemento nuovo, il Suo Spirito, così che essi divennero spiritualmente Suoi Figli.
Quindi l’Uomo deriva, ma ‘non discende’ dalla specie immediatamente inferiore perché in tutto e per tutto è ‘nuova’creazione non essendo passato alcun gene dalla specie inferiore a quella superiore. Passò solo il nutrimento. Ciò non toglie che le due specie, quella umana e quella ancestre, pur avendo un ‘numero’ di cromosomi diverso, siano state create con un certo numero di geni uguali.
Fu l’enorme quantità di specie in progressione di sempre maggior complessità e perfezione ad indurre in errore gli evoluzionisti che dedussero che il processo evolutivo fosse spontaneo.
Per quanto concerne i contenuti, il Signore fece vedere a don Guido come il peccato originale, peccato di disobbedienza, di estrema presunzione e di autosufficienza commesso dal primo Uomo con la femmina ancestre dalla quale la specie umana era derivata, inquinò la specie umana perfetta pregiudicando le generazioni successive. Si determinò quindi una
strana situazione: da un lato si ebbe una discendenza pura e legittima derivata dalla prima coppia dei Figli di Dio, l’Uomo e la Donna; dall’altro una discendenza ibrida derivata dallo stesso Uomo e dalla femmina ancestre appartenente alla specie subumana. Quindi si ebbero due genealogie parallele, una pura e legittima con tutti i requisiti di perfezione
ricevuti da Dio, ed una ibrida e illegittima che si degradò fino a perdere ogni sembianza umana per mimetizzarsi fra gli ominidi.
Le novità non sono poi tanto nuove come potrebbero sembrare a prima vista, perché le due figure femminili, Eva, la femmina ancestre che fu la partner di Adamo nel peccato originale e che divenne madre di Caino, e la Donna, la legittima e innocente sposa di Adamo che divenne madre di Abele e di Set, sono contemplate anche nella antica tradizione ebraica la quale racconta che furono due le ‘cosiddette mogli’ di Adamo: una, la
prima, Lilith, che generò dèmoni e mostri malvagi, l’altra che generò uomini.
Con il passare del tempo, quando ai Figli di Dio (i discendenti puri di Adamo) piacquero le più belle delle figlie degli uomini (le femmine dei discendenti ibridi di Adamo) e le presero in mogli, ossia come schiave concubine (Gn. 6,2), i due rami genealogici cominciarono a fondersi a spese del ramo puro che lentamente si assottigliò fino a scomparire definitivamente come specie pura, assorbito dalla popolazione ibrida. Così i discendenti ibridi s’inabissarono progressivamente in un’involuzione psicosomatica che fece perdere loro i requisiti di uomini perfetti per farli sopravvivere allo stato di ominidi.
Pertanto questi uomini ibridi persero non solo il requisito di Figli di Dio, ma anche lo Spirito di Dio (Gn. 6,3) perché lo Spirito di Dio non poteva abitare in esseri animaleschi.
Solo dopo che le frange più compromesse furono spazzate via da selezioni di vario tipo, il Signore iniziò il recupero della specie umana ibrida, promuovendo un processo di ricostruzione. Alla specie ibrida, cioè discendente del ramo illegittimo di Adamo, appartiene oggi tutto il genere umano. I reperti archeologici sono dunque la prova non dell’evoluzione della specie umana, bensì del suo decadimento e del suo recupero,
fenomeni che spesso si sono intrecciati fra loro. E questo processo di ricostruzione è ancora in atto.
Quando poi l’umanità rievoluta raggiunse un livello di sufficiente capacità di intendere e di volere, cioè nella pienezza dei tempi, Dio mandò Suo Figlio Gesù affinché ridonasse il Suo Spirito a tutti i miti e i giusti della terra così che, per la Sua obbedienza e mediazione, essi potessero esser riammessi all’eredità spirituale e potessero esser riaperte loro le porte
dell’eterna felicità. Perciò, in quanto figli illegittimi, senza la Redenzione ‘non siamo eredi’ dei beni eterni previsti da Dio per i Suoi Figli legittimi: solo la Redenzione operata da Cristo può riportare i ‘figli naturali dell’Uomo’ (Adamo) nella condizione di ‘figli adottivi di Dio’.
Questa rivelazione è di una semplicità e di una logica straordinarie, come lo è del resto ogni cosa che proviene da Dio.
Il Vangelo dice che Gesù, alla fine della Sua missione, disse ai Suoi apostoli: “Avrei ancora molte cose da dirvi, ma per ora non siete in grado di portarne il peso” (Gv 16,12). Quindi Gesù sottintendeva che la Rivelazione rimaneva aperta e che, quando gli uomini fossero stati in grado di ‘portarne il peso’, cioè di capire correttamente ciò che fosse stato loro rivelato, essa avrebbe avuto un seguito. Questa rivelazione è un supporto esplicativo di ciò che è già stato detto nella Genesi mosaica, ampliando dettagli e rispondendo a quei quesiti che la prima non poteva dare. Se il Signore ha atteso questi tempi, è perché questa rivelazione, che riguarda principalmente la genetica, aveva bisogno che la scienza fosse in grado di comprenderne i passaggi e i contenuti, altrimenti sarebbe stata inutile. Essa è importantissima perché non solo chiarisce e spiega ciò che nella Genesi è detto ‘in nuce’ sotto forma di metafore o di simboli, ma ci dà quella comprensione che è indispensabile per capire in profondità il vero significato della Redenzione.
A coloro che obiettano che la rivelazione si è chiusa con l’ultimo Apostolo perché hanno letto gli ultimi versetti dell’Apocalisse, diremo che, se fanno bene attenzione, vedranno che questi si riferiscono solo all’Apocalisse. Nessuno potrà mai limitare la libertà di Dio che, da buon Padre, desidera avvicinarsi ai Suoi figli attraverso i canali che Egli stesso di volta in volta sceglie per soddisfare quelle esigenze di conoscenza che proprio Lui ha stillato nell’uomo. Gesù ha fondato la Sua Chiesa che, pur essendo Una, si
esprime con due funzioni distinte e fondamentali: da un lato la Chiesa gerarchica è preposta per amministrare la Grazia in tutte le sue forme, dall’altro la Chiesa carismatica ha la funzione di rendere viva e attuale la Parola di Dio dandole luce e calore. Queste due funzioni della Chiesa non sono in concorrenza fra loro, ma sono complementari e si integrano a vicenda.
È dunque ragionevole evitare di assumere a priori posizioni negative di fronte alla rivelazione ricevuta da don Guido, la quale è veramente un segno della Misericordia di Dio, perché i suoi presupposti sono conformi al Credo cattolico.
L’esperienza di secoli ci insegna che non basta che una verità non ancora conosciuta sia verità perché si autoaffermi. La verità ha anche bisogno di trovare un animo aperto senza preconcetti. E, quando questo avviene, è necessario, per essere accreditata, che tutti i tasselli razionali s’incastrino perfettamente e che nessun punto sia in contraddizione con tutti gli altri.
Ho cercato di eseguire questo lavoro con il massimo scrupolo. Dove è stato possibile ho arricchito il testo con spiegazioni, commenti, descrizioni più ricche di particolari e di colore, presi da altri scritti di don Guido e da appunti tratti dalle nostre frequenti lunghe conversazioni con il desiderio di fare unicamente la Volontà del Signore.
Proporrei un piccolo suggerimento al lettore che, preso dalla curiosità, potrebbe essere invogliato ad anticipare la lettura di alcuni capitoli. Poiché questo insegnamento del Signore ha un unico filo conduttore che ha una logica molto ferrea, se non viene seguito passo-passo, perde molti punti del suo ragionamento. È come la dimostrazione di un
teorema di geometria che, qualora venga saltato un passaggio, tutto il teorema cade. Ad esempio
la scoperta dell’identità di Eva, fondamentale per la comprensione di tutta la rivelazione, avviene per gradi ed è giusto seguire il percorso di comprensione che ha seguito don Guido.
Direi che anche la biografia di don Guido ha molta importanza per capire come il Signore lo abbia preparato al Suo incontro fin dalla più tenera età.
Mettiamoci dunque di fronte alla Genesi rivelata a don Guido con animo aperto e privo di prevenzioni! Sarà più facile la sua comprensione e più grande il vantaggio per la scienza e la teologia.


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Zret
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Chissà...


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duxcunctator
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Chissà...

Son questi i tempi che ci tocca vivere, Zret.
Quelli in cui non è più, purtroppo, possibile "affidarsi" come bambini alla Santa Madre Chiesa (Una, Santa, Cattolica, Apostolica e Romana. Tanto per sgombrare il campo dagli equivoci).
Ma "ci tocca" assumerci la responsabilità individuale, per amore a Gesù ed alla Sua Sposa, di portare avanti, a costo del martirio fisico e spirituale (ed è martirio spirituale, essere additati come quelli "strani". Chi l'ha sperimentato, sa di cosa sto parlando).
Poi, ne avremo il centuplo.

Posso chiederti di leggerlo, questo libro?

Lo scarichi qui: www.genesibiblica.eu

Poi, dopo che l'hai letto, ti invito ad un confronto, in merito, sul portale cattolico che io e qualche altro matto del Piccolo Resto abbiamo messo su.
http://forum.escogitur.com/index.php/topic,50032.msg65239.html#msg65239


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Zret
 Zret
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Ho ordinato il libro, perché preferisco i testi cartacei, ma non mi hanno risposto, pur avendo inviato il messaggio con richiesta di conferma.

Non so: ho letto molti giudizi, alcuni entusiastici, altri critici. Mi sembra una commistione tra Sitchin ed Origene.

Ciao


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venezia63jr
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Al peggio non c'e' mai fine.grazieaddio.


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duxcunctator
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Posso chiederti di sostanziare il tuo parere, venezia63jr?


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duxcunctator
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Ho ordinato il libro, perché preferisco i testi cartacei, ma non mi hanno risposto, pur avendo inviato il messaggio con richiesta di conferma.

Non so: ho letto molti giudizi, alcuni entusiastici, altri critici. Mi sembra una commistione tra Sitchin ed Origene.

Ciao

Perché non te lo stampi?
Sono 200 pagine, si può fare.

Su Sitchin, ti riporto un botta e risposta che ho avuto in merito con un utente di EffeDiEffe (che frequento anch'io, anche se ne ho preso rispetto ad un anno le distanze su parecchie cose), in margine ad un articolo di Alfredo Marzocco, sull'importanza fondamentale della vitamina C e sul fatto che l'uomo è l'unico mammifero, assieme ad alcune scimmie, non in grado di sintetizzarla. E l'autore stesso, con un "colpo d'ala" finale, faceva riferimento alla rivelazione ricevuta da don Guido, come possibile spiegazione di questo "handicap" biologico.
Ne è nato un insieme appassionato di botta e risposta, tra credenti, sulla plausibilità (teologica) dell'ipotesi del Peccato Originale come, concretamente, ibridazione genetica.
L'ho riportato interamente nel forum di Escogitur, al link che ti ho dato nel post precedente a questo.

Però, visto che fai riferimento a Sitchin, che non conoscevo, ti riporto una selezione del confronto suddetto, incentrata appunto sulla differenza tra "Genesi Biblica" e Sitchin

Citazione di: sator1 su effe-di-effe date=2010-08-09 14:23
Egregio signor Marzocco, devo prendere questo articolo come un timido tentativo di sdoganamento delle teorie di Sitchin?

Sator

Citazione di: duxcunctator su effe-di-effe date=2010-08-11 08:40
Sator, non conoscevo Sitchin e mi sono andato a documentare: costui teorizza la creazione della specie umana per l'intervento di una razza aliena proveniente dal pianeta Nibiru, chiamata Nephilim (in ebraico) o Anunnaki (in sumero), che operò un'ibridazione genetica tra la loro stessa razza e quella autoctona dell'Homo Erectus, che ebbe come frutto come l'Homo Sapiens, da loro impiegato come manodopera. Al di là della presenza in entrambi dell'ibridazione genetica (in Genesi Biblica libera scelta dell'uomo, per Sitchin volontà "perversa" degli alieni), "che ci azzecca" con la rivelazione di don Guido Bortoluzzi?

Citazione di: sator1 su effe-di-effe date=2010-08-12 07:51
@ duxcunctator:
La mia era una battuta adagiata così, sul tavolo del dibattito. Non voglio, e non posso, addentrarmi in una querelle teologica vista la mia assoluta impreparazione in materia, ma quello che ci tengo a sottolineare è la mia assoluta convinzione che l'Uomo (Adamo, Adam, Adapa, Umanità, ecc.), Essere perfetto e meraviglioso testimone della grandezza di DIO, ad un certo punto della sua evoluzione è stato ridotto ai minimi termini da un intervento esterno al primordiale desiderio Divino. Se ciò sia avvenuto a causa di una libera, ed infelice, scelta oppure per una sottile strategia al sapore di zolfo, non saprei affermarlo con la dovuta convinzione, ma sono sicuro che la nostra condanna iniziò in quel preciso istante. Sitchin, e non solo lui, ha solamente tradotto una antichissima scrittura narrante, fatti, episodi, personaggi e situazioni sorprendentemen te coerenti con alcuni tratti del testo biblico.
Sator

Citazione di: duxcunctator su effe-di-effe date=2010-08-12 14:18
Caro Sator,
m'era sembrato di cogliere, nella tua domanda, un'accusa implicita nei confronti dell'autore e quindi di Genesi Biblica (cui Marzocco, pur en-passant, dà chiaramente mostra di ritenere più che plausibile, come svelamento ed esplicitamento del Peccato Originale), nell'affermarne la somiglianza con le teorie di Sitchin, profondamente antibibliche, che pur prevedono l'ibridazione genetica.

Ora invece, nel tuo commento maggiormente esplicitato rispetto al precedente, mi sembra di capire l'opposto: tu vedresti la plausibilità finanche delle teorie di Sitchin?

Entro nel merito di quanto scrivi, chiedendoti preliminarmente :
1) sei cattolico?
2) hai letto Genesi Biblica?

Scrivi:
"l'Uomo (Adamo, Adam, Adapa, Umanità, ecc.), Essere perfetto e meraviglioso testimone della grandezza di DIO, ad un certo punto della sua evoluzione è stato ridotto ai minimi termini da un intervento esterno al primordiale desiderio Divino"
e' esattamente vero, nel senso di conforme alla Verità così come ci è insegnata dalla Chiesa cattolica, quello che scrivi.
Eccetto che per il fatto che Adamo era UN uomo in carne ed ossa, e non genericamente "l'umanità". Era il primo, il Capostipite.
Ed quel "certo punto della sua evoluzione" di cui parli è esattamente un punto ben specifico della vita di Adamo, in cui avvenne questo "qualcosa" che ruppe non solo l'armonia e la perfezione (cioé: la piena amicizia con Dio) della vita di Adamo. Ma che, in qualche modo, si "propagò" a tutte le generazioni successive.
E che ebbe conseguenze sulle generazioni successive, non più dotate, alla nascita, dell'originale perfezione, corporea e spirituale.
Ed, ancora più nel dettaglio, tali conseguenze sembrano apparentemente risparmiare una linea dei discendenti di Adamo (quella dei Patriarchi) che vivono vite di lunghezze assolutamente inimmaginabili (a meno di non credere che la Genesi "dia i numeri" quando dà, effettivamente, i numeri). Ma che comunque scontavano la colpa del Capostipite in quanto nati non più nell'Eden (la parte più bella della Terra, che Dio aveva riservato per i suoi figli, e da cui Adamo era stato scacciato. O forse era voluto andarsene via volontariamente , perché chi non è pentito del proprio comportamento non riesce neanche a sopportare la presenza di Dio. In Genesi Biblica vi è, in proposito, una scena che fa accapponare la pelle: dopo la morte di Abele-bimbo perfetto, figlio di Adamo e della Prima Donna, ad opera di Caino, mezzo-ancestre ma per la misericordia divina dotato di anima, figlio di Adamo e di Eva, l'ancestre; vi è Adamo che addebita a Dio la morte di quell'innocente - in ciò costituendo il primo precedente di quell'errore ricorrente nel corso della sua storia: porre, col suo peccato, le cause del dolore, e poi inputarne la conseguenza al Dio creatore- giurandoGli, pugno sinistro teso verso il Cielo, di non donarGli più altri figli; il tutto mentre con la mano destra compie la prima dispersione volontaria di seme, nella storia umana) ma in un ambiente ostile (e ci viene in mente che Lucifero, al momento della sua ribellione, fu "scacciato" non all'inferno ma proprio sulla Terra), in cui conquistarsi faticosamente il pane quotidiano.
Questo "qualcosa" rende conto in maniera stupefacentemen te precisa di cosa provoca e del modo in cui lo provoca, se poniamo che esso sia stato un volontario "pervertimento" del patrimonio genetico, dono perfetto di Dio all'umanità.

Poi affermi: "Essere perfetto e meraviglioso testimone della grandezza di DIO, ad un certo punto della sua evoluzione è stato ridotto ai minimi termini da un intervento esterno al primordiale desiderio Divino. Se ciò sia avvenuto a causa di una libera, ed infelice, scelta oppure per una sottile strategia al sapore di zolfo, non saprei affermarlo con la dovuta convinzione, ma sono sicuro che la nostra condanna iniziò in quel preciso istante".

Che ciò sia avvenuto per libera e volontaria scelta di Adamo o per volontà di un dio perverso (Lucifero, Satana o gli extraterrestri Annunaki) fa una differenza ABISSALE.
Nel primo caso, vi è un Dio Creatore, Buono ET Onnipotente, da cui ci si può allontanare SOLO per nostra libera scelta (oggi, dopo il Peccato Originale, non più così libera: in particolare, per i non battezzati. Ma questo è un altro, vastissimo, discorso). Scelta che è LIBERA perché Dio, Libertà Assoluta, ci ha donato, per amore, proprio ciò che ci distingue da servi, come possono essere gli animali: la LIBERTA'.
Adamo, questa LIBERTA' ce l'aveva completa (era un uomo perfetto) ma SCELSE di non affidarsi alla Volontà divina, perché ritenne, superbamente (e consigliato, in cuor suo, da colui che fin dal Principio volle essere "come Dio"), di "saperne di più", di "poter far meglio", o, per lo meno, di "fare ugualmente bene".
Adamo scelse. E noi, discendenti di Noé - uomo perfetto - e di una donna ibrida, con i geni di di Caino e di Eva (l'ancestre resa "Ponte" da Adamo), ne scontiamo le conseguenze, quando sentiamo i noi ciò che la Chiesa chiama "la concupiscenza" (una delle tre cause del male: le altre due sono il Diavolo ed il Mondo), ossia quella spinta a volte ingovernabile a compiere ciò che pur la nostra volontà sa essere perverso. Penso che tu, come me e come tutti, sator, hai sperimentato nella tua carne ciò di cui parlo.
Dio si è incarnato proprio per "sanarci" e "guarirci" dalle conseguenze del Peccato Originale. M'immagino cosa dovesse essere la concupiscenza, nella storia umana, prima dell'Incarnazione e prima dell'instaurazione del sacramento dell'Eucarestia. Un abisso in cui solo con le catene della Legge era, a volte, possibile non precipitare. Poi, con l'Incarnazione, Passione, Morte e Risurezione dell'Uomo-Dio, figlio di Dio e Figlio di Dio uniti ipostaticamente (ossia PERFETTAMENTE ET INDISSOLUBILMEN TE) in un'UNICA PERSONA, quella di Gesù il Messia, nato da Maria Vergine, TUTTO nella storia dell'uomo decaduto (in quanto ibrido) è cambiato.
Abbiamo a disposizione un modello di vita e di morte.
Sappiamo che Dio ci ha continuato ad amare, fino al punto di morire per noi. Abbiamo un'unica legge ed un'unico comandamento, riassuntivo di tutti quanti gli altri: amarci come Lui ci ha amati
Abbiamo una Medicina ed una Salvezza che ci viene continuamente, ogni giorno, proposta ed offerta, con il rinnovo del Sacrificio del Golgota: la Santissima Eucarestia. Vero Corpo, Vero Sangue, Vero Pane di Vita (il "pane supersustanzial e" con cui San Girolamo traduce il "pane nostro quotidiano" presente nel vangelo di San Matteo).
E da questa tremenda malattia, del Peccato Originale, possiamo guarire, pur portando addosso i "fomiti", ossia la debolezza permanente. E potendo ricadervi, come succede in ogni malattia. Ma, anche qui, vi è un dono al di là di ogni immaginazione: la possibilità di guarire di nuovo, a ciò bastando la buona volontà di presentarsi davanti a Lui (Lui che avrebbe perdonato anche Giuda Iscariota, se solo Glielo avesse chiesto, col cuore contrito) e di chiedere il Suo perdono, nel sacramento della Confessione. Con cui Lui "si addossa" nuovamente il nostro peccato, per quanto buio ed orribile possa essere. E ci fa tornare candidi come la neve, novelli Adamo appena creati dalla mano di Dio-Padre, solo più deboli.

E, se invece di tutto ciò (libera scelta di Adamo nell'ibridarsi, subìta da noi discendenti, oltre che nella perdita dell'Eden anche nel venire al mondo con un corredo genetico "pervertito". Ed il Dio BUONO ET ONNIPOTENTE che ci viene a cercare, nella storia, fino ad incarnarsi, figlio perfetto di donna perfetta, per morire e risorgere, per noi) vi è invece quella seconda possibilità cui
facevi riferimento (ed a cui fa riferimento il Sitchin da te citato), di un'ibridazione avvenuta per volontà di un dio perverso, ti rendi conto che è tutto un altro film? E viene completamente a cadere la certezza che vi sia un Dio BUONO ET ONNIPOTENTE ma resta invece un Dio dimezzato (AUT non è buono AUT non è onnipotente)?
E noi cosa, saremmo a quel punto? Vittime dei capricci di un dio perverso, navicelle alla deriva in un universo sconosciuto e ostile, senza scopo e senza alcuna speranza, ed alla mercé in ogni momento di una volontà perversa?
Peggio della peggiore visione pagana, enormemente peggio della corrente visione materialista ed atea. No, Sator, questo Sitchin è un cercatore di verità (e, così facendo, cerca Dio) ma avrebbe bisogno di qualcuno che lo evangelizzasse, nel senso letterale del termine: che gli portasse la "buona notizia". Viceversa, i suoi sforzi verranno continuativamen te strumentalizzat i dall'Avversario (il Grande Fallito, che vuole trascinarsci con sé, quanti più può, nel suo fallimento) per sviare anime dalla Verità.

Termino questo lungo pezzo, ringraziandoti per l'attenzione che mi hai concesso e sottolineando che, nei giorni che viviamo, la "buona notizia" è doppia: non solo Gesù il Messia, si è Incarnato ed è Morto e Risorto per noi, e per la nostra salvezza. Ma che, ancora per la nostra salvezza, (messa sistematicament e a rischio da un sistema di Matrici d'Iniquità - di satanica e luciferina progettazione - a cui diamo ogni giorno il meglio delle nostre energie e risorse),
STA PER TORNARE.
Facciamoci trovare pronti.

Ti abbraccio, in Gesù Adveniente e Maria Corredentrice.

+Christus Vincit+

A presto, Zret.


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Zret
 Zret
Famed Member
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E' tema troppo complesso in cui la teologia si innesta nell'esobiologia. I due ambiti sembrano, però, separati da una frattura. Innumerevoli teologi, studiosi, ricercatori, biologi, antropologi, ufologi, biblisti... si sono lambiccati sul Genesi e non ho la presunzione di avere una mia idea definitiva a proposito. Per quanto mi riguarda, sospendo il giudizio, anche se gli studi di Kerner sulla Bibbia sono quelli che più mi stimolano.

Grazie dell'ampia risposta.

Ciao


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duxcunctator
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Cos'è l'esobiologia?

Kerner non lo conosco, ti va di darmi le coordinate?


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Zret
 Zret
Famed Member
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L'esobiologia è lo studio di ipotetiche civiltà di altri pianeti.

Il sito di Nigel Kerner è questo, ma i suoi libri non sono tradotti in italiano.

Ciao!

http://www.nigelkerner.com/


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duxcunctator
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Topic starter  

Ok, grazie.
E infatti quella delle altre umanità su altri pianeti (da presumere si siano mantenute fedeli al Progetto Divino e quindi non corrotte dal Peccato Originale?) è un altro grandissimo tema, quasi obbligato per questi tempi, in cui abbinare Fede e Ragione. E, alcune di quelle cose che quand'ero newager chiamavo genericamente "sincronicità", e che oggi non posso non attribuire al Soffio dello Spirito, mi ci hanno condotto sopra proprio recentemente.
Non sapevo si chiamasse esobiologia.

Non capisco però una cosa: perché poni "Genesi Biblica" all'incrocio tra esobiologia e teologia?
A don Guido Bortoluzzi (e, sembrerebbe, anche al naturalista francese conte di Buffon, vissuto nel '700. Che però, della stessa rivelazione avuta da don Guido divulgò soltanto la parte relativa all'origine della terra e del sistema solare -c'è anche quella; per la paura di aver problemi con gli uomini di Chiesa del tempo; in effetti, le sue remore non lo misero comunque al riparo da feroci interdetti da parte dei creazionisti integralisti -che leggevano e tuttora leggono alla lettera la Genesi e che, appena il secolo prima, sarebbero probabilmente riusciti a mandarlo sul rogo) e a tutti noi, è stata donata l'esplicitazione del Peccato Originale.
E che questi siano proprio i tempi in cui ciò è assolutamente essenziale da sapere perché, viceversa, la Fede stessa, in coloro che sono gli operai della prima ora, può essere incrinata, ne abbiamo conferma proprio ogni giorno.
Ho appena finito di leggere un articolo apparso sull'Unità di ieri (che mia moglie ha trovato sull'autobus: né io né lei acquistiamo quotidiani), dove c'è la storia di un ragazzo, tale Alessandro, nato "intersessuale".
E del "terzo genere", che può essere tale finanche a livello cromosomico, se ne parla e se ne parlerà sempre più spesso.

Che rispondere a coloro che affermano, in buona fede, che "esiste un continuum tra maschile e femminile"?
E che da qui, partono per la piena giustificazione dei "matrimoni" tra omosessuali? E per il riconoscimento del loro "diritto" a "procreare"?
E come porsi, nei confronti dell'omosessualità in sé, quando essa ha chiare basi genetiche?
Vogliamo, ciecamente, negarle (e negare anche una sola verità significa contribuire nuovamente a crocifiggere la Verità fatta Uomo)?
Ma, ammessa la verità che omosessuali lo si possa ANCHE nascere (oltre che diventarlo in seguito: ma questo è un altro discorso), si può cadere, senza la piena consapevolezza della concreta realtà biologica (e genetica) del Peccato Originale che ci arriva tramite don Guido Bortoluzzi, in due tipi di errore, all'opposto tra loro ma ugualmente fatali.

Uno è quello di molti cattolici e cristiani cosiddetti "adulti" (alla don Luigi Maggi):
- siccome ci sei nato, e siccome Dio non poteva volere il tuo male fin dalla nascita, allora non c'è nulla di sbagliato nell'esprimere la tua sessualità così come ti senti. Và in pace e non preoccuparti, Dio è Amore e tu, nell'amare come ti senti di fare un essere umano del tuo stesso sesso, non fai altro che esprimere l'amore, che viene da Dio

L'altro è quello di molti cattolici e cristiani senza Amore (manco San Paolo non si fosse preoccupato di metterlo per iscritto, sapendo che potevano non bastare i resoconti della vita e delle opere di Gesù come sono stati riportati dai quattro evangelisti, che la Fede senza la Carità è un cembalo vuoto che tintinna)
- se ci sei nato, significa che così voleva Dio. E se è Sua Volontà averti dato questa Croce, la devi sopportare con paziente rassegnazione. In caso contrario, ricordati che si finisce all'Inferno, per la sodomia.

Bisogna essere quasi dei santi, per non cadere né nell'uno né nell'altro errore.

E invece Dio, sapendo che i santi sono ancora pochi (e fra costoro non vi è certamente chi scrive) ma volendo salvare il maggior numero possibile di anime, cosa s'inventa?
L'invio, tramite un sacerdote, del "resoconto" di cos'abbia realmente fatto, quel Primo Uomo. Così da rendere finalmente possibile "raccordare" la Ragione alla Fede, per chi ha ancora la fortuna di averla.
E che rappresenti, per coloro che la Fede non l'hanno più o non l'hanno mai avuta, una boccata d'aria fresca ed uno spiraglio in cui la Bontà e l'Onnipotenza di Dio Creatore sia delineata finalmente in termini chiari e piani.
Trovando, in quegli stessi termini piani e chiari, una ragionevole spiegazione allo scandalo del Male, e come esattamente esso non derivi IN ALCUN MODO POSSIBILE da Dio, senza nulla togliere alla Sua Onnipotenza. E tutto ciò, prima ancora di arrivare a vedere la "soluzione" fornita dalla nascita, vita, morte e risurrezione di Gesù.

Al punto da far arrivare a dire, a costoro (tra i quali ci sarei potuto essere anch'io, che nel 2004 scoprii CDC da liberista-esoterico): certo che un Dio così, che si comporta e agisce così, quanto mi piacerebbe che fosse vero.
Di solito, si parte da qui, per iniziare l'unico e vero "percorso iniziatico" che Dio voglia da noi, operai dell'ultima ora.


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Zret
 Zret
Famed Member
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Duxcunctator, non avendo letto il libro in oggetto, non posso esporre un'opinione. Ripeto che è un tema troppo complesso per affrontarlo in un forum. Non so che valore possa avere una rivelazione personale e non mi convince chi trova la risposta definitiva al Male: non sai quante riflessioni ho dedicato a questo tema, ma non sono arrivato che a poche, frammentarie, provvisorie non-conclusioni. Vedo nella Bibbia un testo interessante e ricco, in alcune parti, di spiritualità, ma non la verità rivelata.

Aggiungere altro sarebbe pleonastico. Va bene che scrivo, per ora, su questo sito cattolico (diciamo così), ma non sono cattolico.

Ciao!


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