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Una lezione esiziale: la guerra all'attenzione


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Autismo questo sconosciuto... Più procedo e più mi rendo conto della centralità, della radicalità e della esiziale battaglia che sta nell'occhio del ciclope o... Del ciclone a preferenza. Una battaglia per la conquista dell'attenzione.

L'autismo è un tratto distintivo di una serie di "caratteristiche" non meglio definibili, che non tratteggiano alcun rapporto con questioni medico~sanitarie, tanto quanto essere bassi, grassi o senza capelli. Certo, viviamo in un epoca in cui si cerca di medicalizzare tutto, pure quello, tuttavia per ora ancora un poco si può "respirare" e considerare queste cose alla stregua di "normali" questioni estetiche. Non altro.

Ecco, l'autismo è detta "sindrome" caratterizzata da tratti (di natura estetica appunto) verso cui i soggetti tendono a convergere e per ciò si tende a identificare l'autismo in quel modo. Tuttavia questi tratti non ci dicono se è in essere o meno una "disabilità" (termine quanto mai scivoloso).

La disabilità nasce dall'incontro tra una richiesta ambientale e un adattamento (più o meno efficace) soggettivo. Si capisce bene da questa definizione come l'argomento sia centrale. Perché un conto se stiamo parlando di adattamento psicopandemico, tipo 5 maschere a gas e una tuta per guerra batteriologica per fare la spesa, ben altro se stiamo parlando di una difficoltà oggettiva nell'apprendimento di base, ad esempio leggere e scrivere, oppure nella relazione con il prossimo, ad esempio l'incapacità di gestire reti amicali. La difinizione è quantomeno lasca e lascia intendere molta elasticità nell'applicazione.

"Stare con gli altri" è un abilità che sappiamo bene essere di pochi e per pochi. La maggioranza si barcamena come può... Diciamo che cerca tra mille difficoltà equilibri nervosi abbastanza complessi che quasi sempre sfociano nel compromesso più o meno esplicito. Dove tra più e meno è il meno a farla da padroni. Si preferisce evitare di esplicitare la qualsivoglia e in specie per evitare lo scontro. Ma se non c'è la possibilità di concepire abilità dissimulatorie, cosa succede ?

Come ripeto inascoltato da sempre, il mediatore emotivo è la menzogna. Essere incapaci di mentire, cioé dissimulare, cioé essere "obbligatoriamente" sinceri sempre e a prescindere senza mediazione, corrisponde a privare se stessi della capacità di mediare emotivamente con noi stessi.

SEMPRE. Ma non vi preoccupate, non esiste che sappia "uno specialista" che vi dirà nulla del genere e c'è un motivo preciso... Ed è militare... Voi non dovete migliorare le vostre possibilità di mediazione emotiva con voi stessi... Diventare più capaci e robusti psico~neurologicamente... Non è questo il "programma" e il motivo per cui si studia il sistema nervoso umano...

Uno dei tratti meno studiati e più evidenti dell'autismo e quello che ho preso a chiamare "finta ingenuità". Finta non perché dissimulata ma perché non risponde proprio esattamente ai parametri dell'ingenuità in senso stretto, tipo "scemo del villaggio". Si tratta spesso di individui con intelligenza MOLTO sopra la media ma come dico sempre "l'intelligenza in questo caso non aiuta". E' un ingenutià che manca di ingenuità e che sembra guidata da una sorta di "obbligo" strutturale nervoso, così come la mancanza di motricità per un parapleggico, solo meno evidente e di natura comportamentale.

Chi se ne sta occupando tra gli specialisti ?! Che sappia nessuno, ma forse diciamo che qualcuno c'è... Non è di sicuro pubblicizzato. Invece dovrebbe come uno che avesse la cura per il cancro, ma peggio. Tutti con robe complicatissime da rimodellamento comportamentale, tutti dietro con l'ossessione del controllo e dell'ubbidienza, tutti con la risposta pronta alle millantamila domande che gli stessi soggetti con autismo non mancano di sollevare dovendo vivere in mezzo a sta Bolgia dantesca. Risposte che ci mettono davanti alla tracotanza della nostra ignoranza, riflettendola. Mai una volta che abbia potuto ascoltare qualcuno dirmi: "non so cosa succede a mio figlio/a ma sono curioso/a di scoprirlo". Tutti in cerca di metodi, tutti che vogliono sapere cosa fare come se non avessero davanti uno specchio che riflette i loro problemi irrisolti, ma un difetto che va risolto. Uno dei tanti. Piglia la pastiglia che ti passa... Oppure rivolgiti allo specialista (troppo spesso "specialista" solo nel dissimulare meglio l'ignoranza crassa) che ti riempie la testa di ca%%ate e ti svuota le tasche di denaro. D'altronde chi prepara gli specialisti e gli da la laurea non va meglio dovendo rispondere ai padroni... Come tutta la ricerca... Concentrata a soddisfare un bisogno che non è quello più diffuso e comune "di tutti".

Evidentissimamente è invece quello militare e poi economico. Lo sanno anche i bambini eppure... Solo se i primi due si incontrano con la richiesta civile più diffusa allora avremo qualche briciola come ricaduta concessa con tanta piaggeria (De Donno docet)... Se no, tanti saluti e baci che devi arrangiarti entro l'ignoranza in cui navighi, defraudato di tutto ma senza poterlo neppure raccontare...

Che Mondo di Merda si costruisce sull'ignoranza.... No ?!


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