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Leonardo Sciascia ed i comunisti


pietroancona
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Leonardo Sciascia ed i comunisti

Serata di grande cultura civile ieri allo Steri di Palermo. Si presentava il libro di Emanuele Macaluso "Leonardo Sciascia ed i comunisti". Lo illustravano, oltre che l'autore, Peppino Di Lello, Michele Figurelli, Gioacchino Lanza Tomasi. Presenti le figlie di Sciascia e tanti "compagni" in parte canuti e quasi nessun giovane come se la "discontinuità" proclamata da Occhetto alla Bolognina abbia occluso ogni comunicazione tra passato e presente, abbia cancellato o addirittura colpevolizzato il passato. Oggi viviamo in un tempo-non tempo che non ha radici, non ha storia, non produce storia e non sembra avere un futuro. La fine delle ideologie e cioè l'adesione della sinistra italiana al pensiero unico del capitalismo ha privato ognuno di noi e l'Italia stessa della sua identità. Per questo sento gratitudine profonda per la ricostruzione-rievocazione che Macaluso ha fatto nel suo libro della storia della sinistra siciliana e della vicenda nazionale come la storia di noi quando c'eravamo ed eravamo vivi. La Bolognina per i comunisti ed il craxismo per i socialisti sono stati causa di due guerre perdute quasi per sempre dalla sinistra e dalla cultura italiana ed oggi viviamo in una palude mefitica e siamo nelle mani di personaggi come Marchionne, la Marcegaglia, Berlusconi, Fini....
Macaluso ha scritto un libro sul grande eretico pervaso di nostalgia e commozione. Nostalgia per una stagione della nostra vita in cui si è combattuto il fascismo e si è lottato nella zolfara e nel feudo per riscattare non solo minatori e braccianti ma il popolo siciliano
Sciascia ed i valori di cui era portatore intransigente vengono recuperati pienamente uno ad uno, polemica per polemica. Ne viene fuori la straordinaria attualità di un maestro di libertà e di laicità. Le polemiche di Arlacchi, Cammilleri, Amendola, del Comitato Antimafia vengono tutte contestate ad una ad una e la "verità" sostenuta da Sciascia sulla politica, sul compromesso storico, sulla magistratura, sul caso Moro, sulla scomparsa di Majorana viene non solo recuperata ma difesa. Macaluso è stato uno dei più importanti dirigenti del PCI. E' stato nella segreteria con Palmiro Togliatti. Anche se era a sua volta eretico non mi aspettavo da lui una adesione così ragionata, così convincente alle battaglie a suo tempo combattute da Sciascia. Il suo riconoscimento dell'opera di Sciascia è stato accompagnato da una affettività ed una sorta di gratitudine commoventi.
Il punto essenziale di conflitto tra Sciascia e il PCI è stato il compromesso storico inventato da Berlinguer in uno sviluppo particolare del pensiero togliattiano. Il compromesso storico ancor prima della Bolognina è stato causa del disarmo ideologico culturale e alla fine anche morale del partito comunista italiano ancora prima della fine della URSS accettata acriticamente come "fallimento" del comunismo. Il compromesso storico scaturito da una riflessione sul Cile è la dichiarazione di resa del socialismo: non si può governare senza la borghesia. Oggi, nell'era della globalizzazione, sappiamo bene che cosa è la borghesia in quanto classe e di quanto sangue e di quante lacrime sono intrisi i cosidetti valori occidentali che scacciarono il comunismo ed il comunitarismo.
Ecco: sono della opinione che dobbiamo giungere ad una netta nostra separazione dal compromesso storico e dalla Bolognina e naturalmente dal craxismo oggi degenerato in berlusconismo e nell'infame degradazione del sistema politico italiano. Recuperare le ragioni non solo di Marx ma della esperienza del comunismo nel mondo..
Spero che ci si voglia dedicare anche a questo. Una rottura con la discontinuità, un recupero pieno dei fili della nostra storia, della nostra identità, del nostro passato che è il nostro solo possibile futuro se vogliamo continuare a credere in un destino migliore dell'umanità.

Pietro Ancona


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Chronos
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Grazie.
questo mi aiuta a capire perché il 13 giugno dell'84, quasi due anni prima di abbandonare l'italia, ho scritto queste righe

Davvero serviva un bel funerale
per piangere un po' tutti insieme
compagno Enrico.

Tra tante morti, la tua
si celebra in piazza
punteggiata da pugni e bandiere

e io, piccolo compagno elettronico,
mi guardo la scena in tivvú

pensando a questi anni di sangue,
di lotte strozzate bambine
da chi non voleva capire
il bisogno di nuovo che c'era.

E non riesco, non riesco a scordare
che un po' della colpa era tua.


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Anonymous
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bell'articolo...


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Amir
 Amir
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Pietro Ancona, già segretario della Cgil siciliana, fra i protagonisti, fra l'altro, di Sicilifiat a Termini Imerese, parla ora di "nostalgia per una stagione della nostra vita in cui si è combattuto il fascismo e si è lottato nella zolfara e nel feudo per riscattare non solo minatori e braccianti ma il popolo siciliano".
Se il risultato di queste lotte sono stati Totò Cuffaro e il cuffarismo, non è che per caso c'è da chiedersi se si è sbagliato in qualcosa?
D'altronde, è un fatto che Sciascia, piuttosto che con il Pci o il Psi, abbia preferito schierarsi col Partito radicale.


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pietroancona
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e' come dire che il risultato delle lotte di Rosa Luxemburg è stato il Hitler Non puoi dirmi che Cuffaro è una conseguenza delle cose che io ho fatto o non ho fatto. E' assurdo!

Leonardo Sciascia non è mai stato radicale nel senso del partito come non è mai stato ne socialista nè comunista. Era un meraviglioso cane sciolto della sinistra sempre vicino al mondo dei lavoratori e dei popoli, una coscienza critica che nessuno è mai riuscito ad ingessare in uno schema


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Amir
 Amir
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Di assurdo c'è solo il paragone con Rosalia Luksenburg, ammazzata nel 1919 dagli amici del socialdemocratico Friedrich Ebert, il promotore della Repubblica di Weimar, perché rivoluzionaria, mentre i suoi assassini, i compagni dei freikorps, erano riformisti.
Non riformisti alla siciliana, ovviamente, promotori di riforme come quella del settore minerario che (a parte la confisca a prezzo di mercato solo alcuni mesi dopo aver dato ai padroni delle miniere i contributi per ammodernarle, valutandole come se le innovazioni fossero state realizzate e i macchinari acquistati) ha dato vita all'Ente minerario siciliano di cui Graziano Verzotto fu magna parte e di cui Totò Cuffaro non è altro che il naturale epigono.
In quanto a Leonardo Sciascia, non sarà stato radicale "nel senso del partito", ma ha rappresentato il partito con la rosa nel pugno a Palazzo delle Aquile come consigliere comunale e a Bruxelles come deputato europeo.


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vimana2
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" Oggi viviamo in un tempo-non tempo che non ha radici, non ha storia, non produce storia e non sembra avere un futuro. "

Sono d'accordo ma è lo stesso errore fatto dalla sinistra marxista di un tempo.
Prima del manifesto del partito comunista cosa c'era per i marxisti?
Solo è soltanto una lotta di classe, fra animali chiamati uomini.

Le civiltà del passato? Solo e soltato superstizione e convenzioni basate sul potere e per il potere.

Quando i razionalisti capiranno che le civiltà del passato conoscevano la scienza meglio di oggi allora diventeranno veramente razionalisti e potranno instaurare un vero e grande socialismo senza dogmi e spirituale, quindi libero e fraterno.

Chi fra i socialisti pensa che questo grande leader sia scemo o superstizioso allora nn ha capito niente della storia ( guardate chi è questo grande RE-SACERDOTE )

http://comandantekanta.com/2010/09/03/evo-morales-tra-politica-indianismo-e-profezie/


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pietroancona
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appunto! E' quello che io rimprovero alla "discontinuità" di Occhetto. Avere reciso il passato dal presente, Passato che era la nostra identità e che va ritrovato. Sono d'accordo con te!


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pietroancona
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Verzotto è stato protagonista degli accordi con la Sonatrack algerina e creatore del metanodotto sottomarino che costituì a suo tempo una straordinaria opera d'ingegneria mai praticata e che da trenta anni fornisce l'Italia dell'energia necessaria per riscaldarsi.

Le città italiane dovrebbero ricordarlo con un Monumento. Invece pagò cara la sua audacia. Non come Mattei ma abbastanza male lo stesso.

Noto un certo "razzismo" verso la Sicilia. Cuffaro è stato per anni il vice di Casini! Magari fosse stato successore di Verzotto! Sarebbe stato statista di livello internazionale!

In quanto allo zolfo lei è disinformato. Non una lira della epoca è transitata dall'Ente Minerario Siciliano verso i concessionari delle zolfare che furono tagliati fuori dalla gestione appunto perchè subentrava l'Ems.

L'Ems fece una liquidazione indolore con i prepensionamenti delle maestranze delle zolfare. Non una lira è andata a persone diverse dai minatori. Si è trattato di una bonifica sociale degna di fare testo. Oggi si preferisce buttare la gente in strada dopo un poco di cassa integrazione.

(le ho scritto le suddette precisazioni perchè noto che lei è informato su cose che mi hanno riguardato molto da vicino. Le assicuro che sono ancora oggi fiero di tutto quello che ho potuto fare!)


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vimana2
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appunto! E' quello che io rimprovero alla "discontinuità" di Occhetto. Avere reciso il passato dal presente, Passato che era la nostra identità e che va ritrovato. Sono d'accordo con te!

La risposta è per me?
Allora siamo in sintonia... 😀


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pietroancona
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Inviato: Lun Dic 13, 2010 8:29 pm Oggetto:

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pietroancona ha scritto:
appunto! E' quello che io rimprovero alla "discontinuità" di Occhetto. Avere reciso il passato dal presente, Passato che era la nostra identità e che va ritrovato. Sono d'accordo con te!

La risposta è per me?

certamente!!


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