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L'Europa sgancia, l'Italia spreca


Tao
 Tao
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L’EUROPA SGANCIA, L’ITALIA SPRECA - A COSA SERVONO I FONDI EUROPEI? A FINANZIARE LA SAGRA DEL CASTRATO DI LONGOBUCCO, LA FESTA DELL’UVA DI CATANZARO E LA PRODUZIONE DI TATUAGGI TEMPORANEI

Con i soldi di Bruxelles (720.000 euro) fu organizzato il concerto di Elton John a Napoli per la festa di Piedigrotta - E quella fu forse l’unica volta che persino gli euroburocrati si ripresero dal loro euro-torpore: si ribellarono e chiesero i soldi indietro…

Anticipazione di un brano del libro ‘Non vale una lira' di Mario Giordano dal "Fatto quotidiano "

La scarsa capacità dell'Italia nel gestire i fondi europei, fra l'altro, è evidente non solo quando non riesce a spendere i soldi a sua disposizione, ma soprattutto quando li spende. È clamorosa, per esempio, la figuraccia che abbiamo fatto nel 2010 quando non abbiamo trovato di meglio che finanziare, con i soldi di Bruxelles (720.000 euro), il concerto di Elton John a Napoli per la festa di Piedigrotta.

Fu forse l'unica volta che persino gli euroburocrati si ripresero dal loro euro-torpore: si ribellarono e chiesero i soldi indietro . Pochi mesi prima, nel 2009, la Corte dei conti europea aveva messo alla berlina gli allevatori italiani: per arrivare al minimo di capi di bestiame previsti, aveva denunciato, hanno l'abitudine di contare due volte le loro pecore...

Ma, a ben guardare, i fondi europei hanno finanziato un po' di tutto in Italia, dall'imperdibile "piano di gemellaggio Miami meets Margherita di Savoia" (5.830 euro al Comune foggiano di Margherita di Savoia che si gemella con la Florida, dopo aver creato il lido Miami Beach di Puglia) al corso di "produzione e confezionamento di tatuaggi temporanei" di San Dorligo della Valle in Friuli Venezia Giulia (2.225 euro).

E pazienza se qualcuno può domandarsi che cosa c'entri la vera Miami Beach con i foggiani di Margherita di Savoia che fanno il verso a Renato Carosone (tu vuo' fa' l'americano...) o come mai per i tatuaggi temporanei oggi ci voglia un corso europeo, quando una volta lo sapevano fare anche i bambini dell'asilo, con gli adesivi che si trovavano nelle caramelle.

L'importante è continuare a buttare soldi europei con una pioggia di minifinanziamenti che, più che veri aiuti allo sviluppo, sembrano regalie ad amici e conoscenti: 45.875 euro per l'Altamurgia Salumi di Ceci Michele&C; 1.713 euro per la sagra del castrato di Longobucco in Calabria; 75.000 euro per permettere al Comune di Scala (Salerno) un tocco di internazionalismo ("Scala incontra New York"); 4.839 euro per "lo studio personale in funzione dell'esecuzione orchestrale" a Savona; 75.000 euro per celebrare "Natale con i tuoi" a Benevento (cenone piuttosto costoso, oserei dire).

E addirittura 639.000 euro per le "Emozioni di Pasqua" a Napoli nel 2009, ripetute poi nel 2010 a prezzo più modico: 262.500 euro. Emozioni pasquali con lo sconto, evidentemente. Ma sempre piuttosto toccanti. Per andare "Oltre la Pasqua" il comune di Minori, sempre in Campania, si fa dare 67.500 euro: ma che ci sarà mai "oltre la Pasqua" di così costoso? La Pasquetta? E ci vogliono 67.500 euro per scoprirlo? A Capri il "viaggio verso il Natale... e non solo" costa 75.000 euro: ma nemmeno pagando quella cifra si riesce a capire che cosa si celi dietro gli ammiccanti puntini di sospensione.

DEL RESTO, CHE IMPORTA?

Con i soldi dell'Europa si finanzia qualsiasi tipo di iniziativa gastronomico-festaiola, dal cocktail di lusso a Roma, in occasione del festival del cinema (4000 euro), alla ruspante festa dell'uva di Catanzaro (1879 euro), dalle tradizioni enogastronomiche irpine di Mercogliano (24.999 euro) alla stagionatura dei salumi nel val dei Nebrodi in Sicilia (140.000 euro), dalla ricerca e sperimentazione di nuovi salumi ad Ampezzo (31.000 euro) agli 81.700 euro per "Prosit - Prodotti della salumeria italiana" di Faicchio (Benevento): il programma, fra l'altro, prevede di "innovare" l'arte degli insaccati.

Evviva l'innovazione di prosciutto e mortadella: ci faremo sempre dare dei salami, ma in modo più moderno. Lezioni su come produrre carne e salumi , del resto, sono finanziate un po' dappertutto: da Siena (92.000 euro) a Potenza (24.000 euro).

A Moretta, in Piemonte, riescono a farsi foraggiare lo stesso corso, sempre identico per titolo e programma, addirittura per quattro anni di fila: 40.000 euro nel 2008, 36.000 nel 2009, 36.000 nel 2010 e 32.000 nel 2011. 140.000 euro in quattro anni per crescere dei ragazzi che sappiano tagliare il bue grasso di Carrù, non è male no? Tanto paga l'Europa, cioè noi.

Fonte: www.dagospia.com
11.03..2014


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