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Racconto dal blog: Il mondo dei lupi.

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spadaccinonero
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sono fuori è c'è un ulteriore sviluppo

ottimo 8)

è gli altri lettori?

si sono persi per strada?

😉


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mazzam
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Bravo bravo, gran bello.


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TitusI
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Ecco a voi la XIV parte, nessuno mi ha chiesto cosa volesse dire:

Tras. Nr. 234
034-16-6-9-1-0-5-98-87-0-f-f-nr-nr-nr...
RP


Tras. Nr 1854
Ack. Tras. Nr. 234
ParTras:3452323
Req: Fullstatus.
RP

Non ci avete fatto caso, siete lettori pazienti...o crittoanalisti? :p

“Professore?”, “Ulisse?” cosa stava succedendo? Che razza di assurdo inferno era? Bill respirava, e pensava: questo è John? Un agente del professore? Bill respirò ancora, il panico si affievolì, Ed ora in piedi si avvicinava a lui dopo essersi guardato intorno, Bill respirò...ancora. Si rese conto che i “demoni” non volevano soffocarlo, gli stavano solo premendo contro la bocca una maschera di ossigeno dopo che lui aveva fatto cadere la sua. Niente demoni, niente inferno, solo uomini in tute chimiche. Niente demoni, niente inferno, solo piccoli uomini che avevano giocato con lui. CON LUI! Il “Professore” non aveva lavorato per lui, e per questo era lì ora, per prendere ciò che era suo. E John? Anche lui lavorava per il “Professore”, ed ora gli stringeva la mano, mentre lui giaceva a terra, tramortito quei due parlavano, amabilmente, e peggio, LO IGNORAVANO!

Bill non capiva, non poteva capire, Bill sentiva, Bill sentiva...odio, e l'odio gli diede la forza di alzarsi. Altri uomini che stavano col professore gli diedero gran pacche sulle spalle, da grandi compagnoni, provarono addirittura ad abbracciarlo, ma desistettero quando non ricambiò. Tonito, quel cane, abbracciò tutti con trasporto, come aveva anche solo lontanamente potuto pensare che quegli individui potessero meritare pietà? Fu lieto di essere tornato in sé, e come se nulla fosse andò ad affiancarsi a John, che parlava col “Professore” capiva che gli sarebbe convenuto ascoltare, ma quello era l'incontro di due comunità, chissà quante altre ce n'erano, lui non poteva fare da sfondo.

- “Oh, buongiorno “Professore”, felice di vedere che è in salute, spiacente di dirle che credo le farò causa! - disse Bill con evidente ironia.”
- “Beh, che dirle faccia pure Mr. Bartlett, anche se non ne vedo il motivo, se non erro Lei...è sopravvissuto.”
- “Alla fine del mondo? Si, è al suo bunker che è difficile sopravvivere!”
- “Suvvia, a quanto mi risulta avete subito perdite minime...e riguardo ai materiali, mi creda, tutto tornerà utile.

A quanto mi risulta? Come faceva a risultargli? John non lo aveva informato, di questo Bill era certo, eppure non pareva stupito. Ancora una volta John gli nascondeva qualcosa. Chiedere un chiarimento avrebbe messo a nudo la sua debolezza, meglio glissare, anzi contrattaccare!

- “Infatti, tornerà utile appena lo avremo recuperato, a tal fine credo proprio che Lei e i suoi amici dovreste darci una mano...” - Ovvio che non lo avrebbero fatto, non per nulla almeno, ma Bill riteneva sua convenienza creare subito un dissidio, e allontanare un avversario pericoloso e un gruppo ostile. La risposta del “Professore” lo stupì.

- “Ma certo mio caro Mr. Bartlett procederemo senz'altro al momento opportuno, ma come Lei certo ha già compreso passavamo di qui per puro caso quando siamo inciampati nella portante del vostro segnale e siamo venuti a constatare la situazione, ma stia tranquillo ora abbiamo altro da fare, torneremo a dare una mano.

Si, il “Professore” era pericoloso, e non lo nascondeva, a questo punto era meglio ascoltare quel che avevano da dirsi con John, il suo show lo aveva fatto, non era stato gran che, ma i presenti ora sapevano che il capo era lui. John si era sforzato di tacere, ma sembrava un bimbo che incontra il suo supereroe preferito, aveva un mare di domande ed ora sapeva di aver poco tempo per farle. Quindi Bill non ebbe da aspettare molto per poter svolgere il ruolo di ascoltatore, solo che provava un acuto fastidio per questa venerazione del “Professore” da parte di John, John era un suo uomo, e comportandosi così lo sminuiva, ai bei tempi lo avrebbe licenziato in tronco. Poi pensò che ora lo avrebbe ucciso, a tempo debito, i tempi non erano poi così malvagi, pensò fra sé e sé “si sta meglio quando si sta peggio” un pensiero così idiota che gli arrivò come un fesso sorriso sulle labbra, ebbe il suo da fare per cercare di farlo sembrare altro.

- “Professore,...” - John cercava le parole per esprimere al professore tutta la sua ammirazione e nel contempo dimostrargli la sua capacità intellettuale di comprendere la qualità del suo lavoro, come a dirgli “sono come te, ma più giovane” ma si sarebbe sentito stupido ed arrogante a dire una cosa simile, non c'era solo il bunker, perfetto eppure stranamente imperfetto, c'era la comunicazione criptata che John aveva rilevato, c'erano le strutture esterne del bunker diverse da quelle di progetto, John intravvedeva un piano enorme e ambizioso, che però né vedeva né poteva capire.

-”...Professore...” - Poi c'erano le domande su come il mondo era “finito” sul perché sul chi sapeva e come e quando. - “...Beh io...” - E poi doveva chiedergli quale fosse l'attuale situazione, cosa secondo lui sarebbe stato prioritario fare...non riuscì a dire nulla, il “Professore” lo anticipò.

-”Mio caro “Ulisse”, l'attuale situazione è quella che vedi, variabile, si, ma il mondo è ancora abitabile, solo meno confortevole, e forse questo non sarà un male, dipende da noi, il passato è irrilevante, è storia, e presto non sarà neppure quello. Quel che ora preme davvero è giungere ad una capacità autonoma di sostentamento, come vedi non c'è vita, dovremo, se non ricreare almeno dare il “la” a un nuovo ecosistema e a un nuovo ordine sociale. Ma a ognuno il suo, per ora io ho il dovere di sapere cosa e chi si è salvato, voi, tu, hai il dovere di pensare alla vostra sopravvivenza nei prossimi 10 anni. Ragionando su questo problema capirai che non tutto quel che sembra malfatto è poi mal fatto.

Incredibile, John era sbiancato. Il “Professore” leggeva il pensiero? O lui era improvvisamente diventato banale? O, peggio, il “Professore” era così superiore da “ragionargli addosso”? Fu la prima volta che John provo una simile sensazione, ma dovette farci l'abitudine. Riuscì solo a dire:

- “Grazie Professore, lo farò.”
- “Sei davvero versatile e scaltro, ma suppongo che “Ulisse” non sia il tuo nome, vero?
John allungò la mano e disse - “Ing..” - Si pentì anche solo di aver pensato di fare una cosa che mai in passato avrebbe fatto, usare il suo titolo...la sua voce si affievolì quasi in un sussurro -”..egner John Merck.”
- “Bene Ingegnere John, spero di poter condividere presto dei progetti con te, ci rivedremo.”

Il Professore richiamò i suoi uomini in una lingua che loro non capirono e semplicemente andarono via. Bill rivolse il suo sguardo a John che non si avvide che quegli occhi erano come carta vetrata, aveva bisogno di tempo per pensare, e quindi decise di fare, prese una fune, una rullina, carta penna e calcolatrice e ci diede dentro a prendere misure, ma non prima di aver chiesto agli altri di scavare intorno all'uscita del bunker, era “il momento di fare un tappo alla bottiglia” aveva detto. E prima di sera non solo il tappo, che poi sarebbe la cementazione della parte d'uscita del tunnel, era fatto, ma avevano un'idea ben più chiara della morfologia dell'area intorno, o per meglio dire sopra al bunker, ed era molto importante avercela se volevano recuperare tutto il materiale irraggiungibile a causa del collasso delle strutture esterne.

Il testo che precede è sotto licenza: Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate
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spadaccinonero
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no Tit, non ho capito nulla di quei numeri, pensavo che prima o poi l'avresti spiegato tu...


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desibros
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Qualcuno ci spia P


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Petrus
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...qualcuno ci tiene in sospeso... 🙄


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TitusI
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Ehm...un po' di pazienza, scrivo appena ho tempo, se bastasse pensarlo saremmo gia a pag. 3232 :p


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spadaccinonero
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siccome il racconto mi sta piacendo ti concedo di tirartela

ma non troppo però

😉


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TitusI
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Signori entriamo nel vivo del racconto, anzi, iniziamo ad entrarci. Scusate se ho saltato Venerdì, ma stavo incasinato :p. Al solito, fatemi sapere, fatevi sentire. 🙂

John nei giorni a seguire fu semplicemente “elettrico” e non era il solo, tutti attraversarono un periodo di costernazione quando raggiunsero finalmente l'esterno, ma dopo un po' la tristezza per chi non c'era più semplicemente sparì, o fu accantonata, in quel mondo non c'era spazio per il ricordo. Gli unici immuni alla gioia, anche se per diversi motivi, sembravano essere Ivette e Bill. Ivette semplicemente non aveva, ne forse voleva, alcun futuro, se lo avesse avuto era nel suo passato, forse per questo non aveva mai sperato, ne desiderato, aveva scelto di vivere dopo la catastrofe tempo addietro, o forse, più precisamente, aveva scelto di non “morire attivamente” sarebbe vissuta finché il suo Dio o chi per lui aveva prescritto, facendo quel che le dicevano, come in fondo aveva sempre fatto. Una persona superficiale avrebbe potuto pensare che per lei in fondo non fosse cambiato nulla, ovviamente è un idiozia, lei aveva subito la perdita di qualsiasi cosa avesse amato o posseduto, non poteva accettarla, ma la subiva. Chissà cosa la teneva “in vita” se non “viva”. Il dottore ipotizzava che la sopravvivenza di Ivette fosse un semplice imperativo biologico, non legato all'auto conservazione ma ad un istinto più alto, legato alla sopravvivenza della specie nella quale, forse, anche un individuo anziano (anche se Ivette non era poi così vecchia) ha il suo ruolo. Il Doc pensò di proporre ad Ivette del veleno, per testare la sua determinazione, lo trattenne il fatto che nessuna delle altre femmine presenti fosse una buona cuoca, e Bill non avrebbe gradito. Certo si proponeva di testare le sue ipotesi in un momento più propizio.

Mentre Bill soffriva per due ordini di motivi, il primo era che probabilmente lì fuori c'era un mondo fuori dal suo controllo e non credeva di aver risorse sufficienti per dominarlo, il secondo era il non avere il pieno controllo neppure del suo regno, ma non era tipo da scoraggiarsi. Per cui a pranzo iniziò la sua opera di asservimento.

- “Bene signori, tutti siete stati fuori, fuori c'è un mondo, ed è fuori che dobbiamo andare, qui ci aspetta solo la morte, per cui miei cari è il momento che prepariate le vostre valigie per andare via”-
Lo disse con calma, senza enfasi, a quanto avevano visto fuori c'erano solo morte, fame, aria poco respirabile, un po' di radiazioni di troppo e freddo, dove pretendeva che andassero? In realtà voleva che restassero, ma che pagassero il dovuto. Intervenne John:

- “Ma Bill, dove vuoi che andiamo? Hai sentito il Professore? Torneranno, e ci daranno una mano. La sopravvivenza, non solo nostra, dipende dalla collaborazione che sapremo darci. Dividerci è una fesseria.”
- “Ma se restiamo qui moriremo di fame, per cui è il momento che si aumenti il raggio delle nostre esplorazioni, e si trovi un modo per produrre cibo. Io e la mia famiglia possiamo contare sulle scorte del bunker, ed includo ovviamente Ed, Julienne ed Emma, gli altri presenti devono pagarsi il diritto di stare qui.”
- “Beh, mi sembra che lo stiamo facendo abbondantemente!” - disse John lanciando via il cibo che aveva in mano in uno scatto d'ira.
- “Oh, tu sì, di certo, anche se di certo non per me! E tu...”-
John si alzò in piedi e urlò - “Con questo cosa vorresti dire?” -
- “Dico che il “Professore” sapeva un po' troppo della nostra situazione, ed era lì fuori proprio quando siamo usciti noi, dico che tu lo hai informato!” -
- “Idiota! Non l'ho informato io! L'ha informato un sistema automatico del bunker appena ha avuto la possibilità di comunicare.” -
- “Ah, e allora tu come facevi a sapere che era lui appena sei uscito dal bunker?” -
- “Ho rilevato il messaggio in uscita dal bunker, e il giorno dopo ho visto che c'era una risposta, non sono intervenuto nel processo, ne avrei potuto, tutto il resto è stata una mia semplice deduzione.” -
- “E perché non mi hai avvisato?” -
- “Perché eri semi morto, perché era giusto che andasse così, perché era poco importante, perché mi sembrava giusto cercare di mettersi in contatto con un sistema stabilito in precedenza con qualcuno che fosse in ascolto, perché ormai era fatto, non lo avevo deciso io e non potevo impedirlo!-
- “Bella storia! Sta di fatto che ora un gruppo potenzialmente ostile sa dove siamo, e probabilmente sa molto di più, questo ci mette a rischio, te ne rendi conto? -
- “Ma a rschio di cosa?”-
- “Di essere derubati e sterminati! Brutto idiota!” -
- “Ma cosa diavolo dici? Perché mai qualcuno dovrebbe fare una cosa simile?” -

Intervenne Ed - “ John, parlo da militare, temo che Bill abbia ragione, so che a te può sembrare strano, ma dipende dal fatto che sei un ingegnere, e non ragioni in un ottica militare o comunque aggressiva. Su non è rimasto nulla, quel che noi abbiamo qui è un enorme tesoro di risorse e tecnologie, e noi, militarmente parlando, siamo un gruppo debolissimo, non conosciamo la situazione di altri eventuali gruppi vicini, e potremmo essere facili prede di chiunque. Il Professore, invece, sembra essere molto ben informato, non ti dico che dovremo combatterlo, ma sarebbe sbagliato non proteggerci in qualche modo” -

Cristo santo pensò John, il mondo è finito e questi vogliono replicarne le dinamiche! Si soffermò a pensare a quanto avevano detto Bill ed Ed, doveva ammettere che vi era del senso in quel che dicevano, se il professore fosse stato ostile loro erano spacciati, ora tutto stava a decidere come comportarsi, aveva bisogno di pensare, lasciò la tavola e se ne andò ad un terminale, e lì scoprì un sacco di cose molto interessanti...

Bill continuò a parlare, - “Il mondo lì fuori non è affatto bello, dobbiamo organizzarci per sopravvivere, chi intende restare nel bunker dovrà attenersi ai miei ordini, senza discutere, io so cosa fare, e non ho tempo ne voglia per discutere! Voi dovete tutti a me la vostra vita, è il momento di pagare il vostro debito! Ho già discusso sul cosa fare con Ed, quindi lascio a lui l'aggiornarvi!”-

Ed mise una pistola sul tavolo, non fu affatto minaccioso, ciò non di meno il gesto lo era in sé. “Per prima cosa consideriamo gli aspetti positivi: le armi non ci mancano è un aspetto del quale mi sono occupato io, purtroppo siamo in pochi e salvo me, e marginalmente Dwight e Burt, nessuno qui ha uno straccio di preparazione militare né l'attitudine in molti casi. Cercheremo di porre rimedio, ciò detto, chi non accetta quanto detto da Bill può prendere quanto occorre per sopravvivere una settimana all'esterno, è la vostra buonuscita, ma dovete farlo ora, e non c'è ritorno, sappiatelo.”

Nessuno mosse un muscolo, Ed continuò.

-”Bene, a partire da domani inizieremo l'esplorazione dell'area, per ora a breve raggio, lo faremo divisi in squadre dotate di radio, e attrezzatura militare e tecnica, la perlustrazione durerà un giorno, quattro gruppi distinti procederanno in linea retta allontanandosi dal bunker per 3 km , giunti in posizione marcheranno il punto e lasceranno una segnalazione ben visibile a grande distanza, appena John si sarà calmato valuteremo se possiamo fissare dei radiofari, una volta fissata la segnalazione ogni gruppo si muoverà verso la presunta posizione del gruppo adiacente in senso antiorario, fino a raggiungerla, delineando approssimativamente un quadrato, giunti sul punto procederà in direzione inversa a quella di arrivo tracciando la diagonale del triangolo...” Ed si accorse che il suo esercito lo guardava stralunato...- “Va bene, fa nulla, Dwight e Burt sanno cosa fare, loro guideranno due dei gruppi, agli altri farò vedere un disegnino...comunque lungo il percorso dovrete raccogliere campioni di acqua e terra, cerchiamo un luogo favorevol
e per la semina, il Dottore vi spiegherà come farlo e quando farlo. Le squadre saranno composte come segue:

Lise, John direzione Nord.
Ed, Bill direzione Est
Dwight, Tonito Ovest
Burt, Anuata Sud

A quanto pare il campo magnetico è instabile, e quindi questi sono solo nomi convenzionali, l'importante è che ci si muova in linea retta dal punto di partenza.

Bill aveva discusso con Ed in precedenza sulla composizione delle squadre, inizialmente Dwigth sarebbe dovuto andare con Anuata, ma Bill si oppose, Anuata era sua, prima sostenne che di certo Dwight avrebbe gradito andare con Lise, non sottolineò la cosa con un “per scoparsela” a lui non importava, non perché Lise fosse una hippitossica, ma era sua figlia, o meglio sua odiata figlia, quindi inutile ai suoi scopi, ma Ed non voleva sentir ragioni, allora Bill fece notare che Tonito era un animale grosso da tenere a bada e non sapeva se il giovane Burt fosse in grado, questa motivazione trovo Ed molto più d'accordo, eppure lui aveva messo Dwigth con Anuata e Burt con Tonito, perché? Alla fine le squadre erano fatte, ma Bill non capiva cosa gli sfuggiva, o meglio capiva che qualcosa gli sfuggiva, fosse stato in Ed avrebbe mandato Dwigth con Lise e Burt con Anuata, avrebbe fatto felici entrambi. Ma forse Ed ancora non rifletteva su queste cose e guardava solo al lato operativo. Comunque Burt e il suo uccello adolescente rappresentavano un problema, Anuata era roba sua, fortunatamente non era mai parsa interessata al ragazzino, ma non si sa mai. Bill doveva agire d'anticipo, lo avrebbe fatto la sera stessa.

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spadaccinonero
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e gli altri fan dove sono???

😯

vai Titus

8)


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TitusI
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o vado avanti, credo che ora, se sta ancora leggendo, makkia avrà un po' di "psicoroba" che gli piace, in realtà già ne ha avuto un assaggio, ma a parer mio ce n'è per tutti 😉

Al solito spero vi piaccia, se si fatevi sentire, non per altro, ma mi serve "motivazione" per scrivere bene, io la storia la conosco di già :p

Mi chiedo...c'è qualche lurker? Se si fatti sentire 🙂

Altra domanda: c'è qualcuno qui bravo con Autocad (o simili) vorri disegnare un diagramma del bunker 😉

Capitolo XVI

John pensava a quanto Bill aveva detto,e per quanto a denti stretti e solo parzialmente doveva convenire con lui, il Professore era pericoloso. Il problema era che Bill non si rendeva conto di quanto lo fosse. A tratti provava disgusto per se stesso, come si poteva dopo la fine del mondo pensare in un ottica di avversità e competizione? Eppure era quello che stava facendo! Bill ed Ed gli avevano aperto gli occhi su una semplice verità, si poteva farlo, e la prova era proprio che Bill ed Ed lo facevano, di più erano dei professionisti nel farlo! Loro erano lupi, questo gli aveva dato la vittoria nel mondo di prima, e lui si rese conto di essere una pecora, molto intelligente magari, più intelligente di un lupo magari, ma pur sempre una pecora, una pecora non ragiona da lupo, ma da pecora e proprio per questo non sarà mai una minaccia per un lupo, e il lupo vincerà sempre sulla pecora! John rifletté su questo semplice fatto, e si rese conto di una verità brutale, nel mondo di prima c'erano un mare di pecore afflitte da un gruppuscolo di lupi, lupi che a quanto pareva si erano salvati in percentuali mostruosamente maggiori delle pecore, mediamente il mondo ora era molto peggiore di quello di prima, perché se a salvarsi erano stati i dominatori questo era un mondo di lupi. John stava sprofondando in pensieri neri, poi si accorse che qualcuno lo osservava dalla porta. Era Lise, Lise era strana, parlava pochissimo ma sempre a proposito, vestiva in modo sobrio, Lise, si rese conto John, era molto bella.

Lise entrò nella stanza, prese una sedia e la mise accanto a lui davanti al monitor, lui era imbarazzato dal suo evidente stato emotivo, cercò di nasconderlo, lei gli sorrise e carezzò piano la mano che John aveva appena tolto dalla faccia. John fu stupito, i suoi pensieri cancellati, un mondo intero gli riemerse alla mente, un senso di calore e gratitudine lo pervase, cercò di prendere con delicatezza la mano di Lise, che però la ritrasse per porgergli un foglio, era bella anche la sua timidezza. John pensò fosse una lettera per lui, cose che magari aveva a lungo meditato senza dirgli, temette per un attimo che scappasse via, ma lei non scappò via, si sedette e gli poggiò la testa sulla spalla, John tenne il foglio in mano e rimase paralizzato quasi che un suo movimento potesse farla fuggire via, Lise guardava altrove. John aprì il foglio come se fosse una reliquia e si apprestò a leggere. Lise parlò e disse - “Dobbiamo fare squadra.” - senza particolare entusiasmo, John rimase interdetto, pensò che era davvero un modo strano e poco sentimentale di affrontare il tema, ma forse era il modo più pragmatico, in fondo Lise era figlia di Bill, e qualche tratto lo aveva ereditato. Questo solo pensiero bastò a fargli perdere di colpo parte del suo interesse e John, scacciandolo, pensò che se non lo aveva perso tutto era per la sua lunghissima astinenza. Alla fine aprì il foglio e lesse, o meglio...guardò!

Era un cerchio con dentro una Svastica!
Dobbiamo fare squadra! - Aveva detto Lise. E poi un cerchio con dentro una Svastica!
Cristo santo ma questa era più pazza di Bill! Tutto questo non aveva alcun senso, va bene lupi, ma qui eravamo al delirio assoluto! Ora Lise lo guardava, sorrise e strinse gli occhi e disse:

- “Preferisci far squadra con Anuata?”
A John stavano saltando i nervi e disse secco “Puoi scommetterci!”
-“Ah si? Allora vallo a dire ad Ed!” - Poi si alzò ed andò via “arrabbiata”.

John restò col foglio in mano...vallo a dire ad Ed? Dobbiamo fare squadra? Anuata? Cosa voleva dire, era follia, John andò da Ed. Lo sorprese in un attimo di quasi intimità con Julienne, malgrado fosse un militare Ed gli piaceva, fu lieto di vederlo “rilassato” poi rammentò a se stesso che Ed era un lupo...fece finta di nulla, porse il foglio ad Ed e gli chiese:

- “Sai cosa è questo?”
- “Certo, mi sembra abbastanza chiaro, non pensavo di doverlo spiegare proprio a te!”- Ed era genuinamente stupito. John disse - “E' una svastica!” - Ed era ancora più stupito e constatò “Si è effettivamente una svastica. Se non ti sta bene puoi muoverti a falce e martello, non è che sia poi così importante, basta che copriate l'area a voi assegnata!”

Coprire l'area? Di che parlava? Comunque iniziava a supporre che Lise gli avesse giocato un brutto tiro...- “Ed spiegami di che si tratta...per favore.”

- “Beh, dato che hai il foglio pensavo l'avesse già fatto Lise, comunque domattina andremo in perlustrazione, che ti piaccia o no, e quelli sono i percorsi che seguiremo, tu sei in squadra con Lise....” - in un lampo, ma sempre troppo tardi, tutto fu chiaro a John, Lise gli aveva fatto uno scherzo, rise, Ed lo guardò come si guarda un demente stava per terminare la frase mandandolo via un po' in malo modo, ma non fece in tempo, John stava già andando via dicendo - “Grazie Ed, faremo la svastica camminando o strisciando la faremo!” - “Ti farei fare un paio di anni nei ranger, pazza testa di cazzo!” ma John era già corso via, Julienne invece lo guardava con un dolce rimprovero negli occhi, e lui, che con Julienne era indifeso disse per giustificarsi - “Ma è del tutto pazzo, lo vedi da te...” - “Vedo che è innamorato...” - “Dici?” - “Dico, il mondo non può poi essere cambiato a tal punto e lo baciò mentre con la mano chiudeva la porta.

John bussò con forza ed insistenza alla porta di Lise, che non aprì - “Apri, è il tuo gruppenfuhrer che te lo ordina!” - “Va ad ordinarlo ad Anuata” Lise non aprì, si stava troppo godendo il suo divertimento, intanto altrove avvenivano altre schermaglie...

Bill aspettò pazientemente, Anuata doveva passare di lì per andare a dormire, e infatti passò, portava ancora sul viso i segni del colpo che Bill le aveva inferto, bene, il ricordo doveva essere ancora più fresco. Appena vide Bill trasalì, e lui la guardò, lei si sentì come presa in gabbia, sapeva che un suo no avrebbe significato che era fuori dal bunker, non voleva fare sesso con Bill, e forse Bill non poteva cacciarla, ma ci mise un attimo a decidere di cedere alle sue pretese, in fondo non era la prima volta, pensò che avrebbe dovuto cercare di ammaliarlo, forse ne avrebbe tratto qualcosa di buono.
Bill le lesse la sconfitta negli occhi, poi la malizia, povera ingenua, fra poco avrebbe capito. Si girò e lasciò che Anuata lo seguisse docilmente fuori dalla sfera, negli scavi dell'uscita nord, chiuse i portelli alle sue spalle, nessuno li avrebbe sentiti o disturbati. Anuata era intimorita, ma proseguì.
L'unica luce era quella delle lampade, l'ambiente era una stanza ancora in parte piena di terra e detriti, l'ultima prima della fine degli scavi, Anuata andò fino in fondo, poi si girò verso Bill e gli sorrise, anche Bill le sorrise, ma di un sorriso sinistro, Anuata si avvicinò e fece per poggiargli una mano sulla spalla e baciarlo, Bill la fermò e guardò in basso, non diede alcuno spazio al romanticismo, nemmeno quello finto. Anuata scese sulle gambe, Bill disse “In ginocchio” Anuata si mise su un ginocchio, ma non ci fu bisogno che Bill desse fiato alle parole che gli erano salite alle labbra, Anuata non gli diede questa soddisfazione e si mise in ginocchio, fece per aprirgli i pantaloni, Bill la fermò, e lo fece da sé, la voleva sottomessa e passiva. Anuata capì e stette ferma. Bill er
a eccitatissimo, la afferrò per i capelli e glielo infilo in bocca, le fece male, e Anuata sperò che finisse presto, dopo un po' la sollevo per i capelli, la fece girare e la buttò su un mucchio di detriti di fango secco non rimosso, costituiva una sorta di ripiano, gemette,anche se non si era fatta male, sperava di calmare Bill, ma Bill non si calmò, le abbassò la tuta alle caviglie, le strappo gli slip, la frugò senza riguardo poi, con calma, le fece colare la saliva fra le natiche, Anuata capì all'istante cosa stava per succedere, Bill non le aveva mai chiesto di fare sesso anale, lei non voleva, non avrebbe voluto in nessun caso, ma si rese conto di non poter far nulla, pianse, non voleva ma gemette per il dolore, Bill voleva umiliarla, gli stava riuscendo, e ne godeva come raramente gli era capitato, lo tirò fuori, Anuata pensò fosse finita, ma si sbagliava, Bill entrò furiosamente poi non resistette all'eccitazione e le esplose dentro, poi si afflosciò su di lei e le schiacciò la testa nel fango, lei tacque e continuò a piangere, Bill ripensò ai suoi pensieri da bravo pastore dei giorni precedente e rise di sé, Anuata iniziò ad agitarsi, Bill era sazio, si alzò, Anuata si mese la mano fra le cosce e lo guardò con aria di accusa, Bill trovò la scena eccitante, ma si limitò a riderle in faccia. Lei non sapeva cosa dire, in passato aveva cullato l'idea di farsi ingravidare da Bill, questo avrebbe risolto tutti i suoi problemi, ma ora odiava anche solo l'idea. Bill si rivestì e aspettò con calma che lei si ricomponesse, ma lei continuò a piangere e ad odiare. Allora Bill le disse - “Puttana! Sono certo che solo pochi mesi fa avresti venduto un tuo figlio per averne uno mio, ora fai tante storie?” - Anuata fu colpita come da uno schiaffo, Bill aveva ragione, su tutto, si fece schifo, ancora di più, e lo odiò, ancora di più. Bill infierì e le disse - “Dovresti essere onorata, comunque va dal dottore e fatti dare una medicina per cagne in calore.” - Bill era felice come una pasqua, Anuata lo guardò con disprezzo, Bill alzò la mano per colpirla, lei si protesse, ma era solo una finta. Bill rise e si girò per andar via - “Va via anche tu fra dieci minuti, e ricorda sempre qual è il tuo posto, se non vuoi morire di freddo o fame, e non sperare di trovare alleati.” - Andò via.

Anuata restò sola, non aveva paura, si sarebbe fatta dare qualcosa dal dottore, rifletté su come avrebbe potuto vendicarsi.

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spadaccinonero
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😯

no comment


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desibros
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... Bill ammattisce 😛 😛 😛


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GiovanniMayer
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Io ci sono ancora...non quotidianamente, ma ci sono.
A dire il vero mi interessa anche l'e-book...


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TitusI
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Volevo inserire un sondaggio qui, ma me lo ha messo in un post a aprte. Se vi va rispondete 🙂

Sto continuando a scrivere, l' ebook posso postarlo anche ora, ma prima vorrei correggere il testo almeno per gli errori più grossi 😀 e rielaborare un minimo alcune cose. Comunque per giungere alla fine che ho in mente al momento dovrei scrivere almeno altre 3 volte la quantià di roba scritta fino ad ora. Posso anticiparvi che la storia che ho in mente è, almeno per i miei standard di lettore incallito, lunga, originale ed epica ed imprevedibile. Ma mi interesserebbe sapere cosa pensate di quel che avete letto fino ad ora:

Nota: non abbiate paura di urtare la mia sensibilità sono sensibile quanto una scarda di tazza di cesso, i personaggi li definisco lungo la storia quindi a riferimento prendete i più definiti. Se pernsate qualosa di diverso, per favore scrivetelo, e non temete di alterare la storia, io l'ho già tutta in mente, al più posso bilanciare meglio delle cose, e non c'è nulla di male perché soprattutto all'inizio volevo solo scrivere una storia, una sequenza di fatti, quindi ero scarno, ma se piace potrei continuare così.

Sondaggio.Il Mondo Dei Lupi


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