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L'ultimo dei castrati - 11


Black_Jack
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Nel XVII e XVIII secolo soprattutto, ma fino a XIX, esisteva il fenomeno dei cantanti castrati; presi da ragazzini e sottoposti a evirazione, a un lungo particolare training, non subivano la muta della voce maschile, molto più pronunciata di quella femminile e - per motivi non difficilissimi da immaginare visti i costumi dell'epoca - la loro vocalità androgina quasi infantile era considerata il suono più sublime che si potesse ascoltare in musica.
Alcuni divennero dei personaggi di primo piano della vita sociale del loro tempo ricoprendo a volte incarichi diplomatici.

Vale la pena di riportare un bell'episodio dalle "Mémoires" di Casanova, di quando si trovava a Roma, che in poche righe rende splendidamente l'atmosfera settecentesca del mondo socialmente (e non solo) promiscuo in cui i cantanti castrati erano richiestissimi protagonisti:

"Stavo andando verso Via dei Condotti con l'intenzione di fare una passeggiata quando mi sento chiamare. Era l'Abate Gama sulla porta di un caffè [il Caffè Greco]. Gli dissi all'orecchio che Minerva mi aveva proibito di frequentare i caffè.
"Minerva- mi rispose - vi ordina di farvene un'idea! Sedetevi accanto a me insieme alla mia compagnia"
E ascolto un altro Abate più giovane che ad alta voce racconta un fatto attaccando direttamente la giustizia del Santo Padre ma senza acrimonia. Tutti ridevano facendosi eco l'un l'altro.
Un altro al quale si chiedeva perché avesse abbandonato il servizio presso il Cardinale B. rispose che era perché Sua Eminenza pretendeva di non sentirsi obbligato a pagare...dei servizi a parte fatti mentre stava in berretto da notte...
E tutti che ridevano a volontà.
Infine un altro informò l'Abate Gama che se voleva passare dopo cena dalle parti di Villa Medici lo avrebbe trovato con due romane che si litigavano un quartino, una moneta d'oro che vale un quarto di zecchino.
Un altro abate lesse un sonetto incendiario contro il governo e molti se lo copiarono.
Un altro lesse una satira di sua composizione nella quale distruggeva l'onorabilità di una famiglia.

E in mezzo a tutto questo vedo entrare un Abate dalla figura attraente. Dalla forma delle sue anche e delle sue cosce lo presi per una ragazza travestita e lo dissi all'Abate Gama ma lui mi rispose che era Bepino della Mammana il famoso castrato.
L'Abate lo chiama e ridendo gli racconta che lo avevo preso per una fanciulla.

L'impudente guardandomi fissamente mi dice che se passerò la notte con lui mi servirà sia da ragazza che da uomo"

L'ultimo castrato stava alla Sistina, si chiamava Alessandro Moreschi, morto nel 1922.

https://it.wikipedia.org/wiki/Alessandro_Moreschi

Esistono delle incisioni su youtube

https://www.youtube.com/watch?v=HbV6PGAWaIU

Una voce e una tecnica abbastanza assurde per i nostri gusti ma intanto bisogna sempre contestualizzare e poi si trattava di un epigono, non certo di una super star come Farinelli o Velluti.

Ai nostri tempi, da qualche decennio, è di gran moda la musica barocca eseguita filologicamente. Non si arriva al punto di evirare i ragazzini - c'è una sorta di ritrosia in questo - ma si studiano in maniera minuziosa tutte le tecniche di costruzione degli strumenti, dell'esecuzione dei brani e naturalmente delle tecniche vocali.
Nasce così la figura del "controtenore" o "contraltista" ossia un uomo che canta in falsetto imitando quella che doveva essere la voce dei castrati.

Qui linko un brano dall' "Artaserse" di Leonardo Vinci (calabrese, non era parente) del 1730 eseguito appunto da un eccezionale controtenore argentino, Franco Fagioli.
E' uno spettacolo davvero, la regìa è fantastica e lui è bravissimo non solo come cantante ma anche come attore.
Quello che impressiona è la resa dell'atmosfera di un'opera barocca aristocratica nonostante alcuni voluti anacronismi della messa in scena.
Per apprezzare il video (e l'audio) cercate di comprendere il testo mentre viene pronunciato, vedrete che si entra nella musica molto più facilmente.
L'aria viene ripetuta più volte ma con ornamentazioni vocali sempre diverse, progressivamente più virtuosistiche. All'epoca le variazioni del cantante, che spesso erano sue e non del compositore, erano la cosa più richiesta. L'ascolto non era così attento come da noi, ci si muoveva, si chiacchierava, passavano dei valletti con cibo e bevande e ci si zittiva parzialmente solo alle grandi arie dei cantanti protagonisti. In questo quadro di Giovanni Paolo Pannini al Louvre è ritratta una serata in un teatro d'Opera barocco

E' musica barocca in stile di Opera Seria quindi molto diversa da un Bach, al quale siamo più abituati, che era un Kapellmeister prevalentemente di musica sacra o strumentale ma del tutto al di fuori dei circuiti mondani delle corti aristocratiche.
Sono stili, estetiche e linguaggi musicali molto diversi ma al di là dell'eccellenza dell'arte del tedesco qui, in questo autore della celeberrima scuola napoletana, si riesce a percepire con un risalto straordinario il "vivo" dell'atmosfera di un teatro barocco alla moda.

Metto il testo originale in italiano, nel video ci sono sottotitoli in francese

Vo solcando un mar crudele,
senza vele e senza sarte;
freme l'onda, il ciel s'imbruna,
cresce il vento e manca l'arte
e il voler della fortuna
son costretto a seguitar.
Infelice, in questo stato
son da tutti abbandonato;
meco sola è l'innocenza
che mi porta a naufragar

https://www.youtube.com/watch?v=rXmF6h3Yd_A


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oriundo2006
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Bravo BlackJack, questo post fa capire come le 'aberrazioni' di cui si dilettano oggidì in quel di 'santa romana chiesa' non sono episodi temporanei, dovuti a tempi calamitosi per l'incombere prepotente del vizio ed una presentita 'fin de siècle' , ma sono l'espressione piena e sempiterna del modo deformato di intendere la vita ed i rapporti umani nell'ambito cattolico. Se si vuole però essere 'oggettivi' la chiesa suddetta ha consentito e promosso lo sviluppo della musica, sacra e non, mentre in altri contesti questo non è stato possibile o lo è stato molto meno. Ma ai 'laudatores temporis acti', che prendono a pretesto l'antichità per giustificare tutto ed il contrario di tutto, giova rammentare che oggi la chiesa suddetta a tutto ciò preferisce le speculazioni finanziarie: un ritorno alle origini, agli aspetti giudaizzanti del cristianesimo, si potrebbe dire...con ciò la parabola si chiude e nulla vale a riesumarne i fasti.


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CAzioppo
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Un milione di yes per questo "controtenore" https://www.youtube.com/watch?v=vFuUpwpa6JU - "come sentire un cane che miagola", l'infelice battuta di George, uno dei presentatori, ma da ascoltare.


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ohmygod
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Black_Jack

L'impudente guardandomi fissamente mi dice che se passerò la notte con lui mi servirà sia da ragazza che da uomo"

puoi riscriverlo come l'ho letto la prima volta.
fra le due forme la prima si addice al Casanova raccontato,
forse anche la seconda, ma, come, dire, in seconda sbattuta.


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Black_Jack
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Black_Jack

L'impudente guardandomi fissamente mi dice che se passerò la notte con lui mi servirà sia da ragazza che da uomo"

puoi riscriverlo come l'ho letto la prima volta.
fra le due forme la prima si addice al Casanova raccontato,
forse anche la seconda, ma, come, dire, in seconda sbattuta.

No quella originale è la seconda cioè quella che c'è adesso.
Per brevità avevo tradotto da un pdf online ma non mi convinceva allora sono andato a cercare l'episodio sul libro che ho a casa che è un'edizione critica ed è così (solo che era un po' più noioso trovarlo perchè ovviamente non è ipertesto e non potevo fare la ricerca rapida).


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ohmygod
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va bene lo stesso: è ricastrata in un modo o in un altro, a torto o a ragione.


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