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Aggiornamenti summit opposizione siriana in Qatar


marcopa
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L'8 e 9 novembre si cerca di riunire l' opposizione siriana in Qatar, per tre giorni si e' riunito prima il CNS. Si vuole da parte USA cambiare il profilo dell'opposizione e creare un governo (curiosità, vorrebbero un governo di tecnici) che amministri o asserisca di governare sulle zone "liberate". Ma c'è confusione e filtrano poche notizie. E' importante però cercare di capire qualcosa nel poco che trapela.

Marcopa

Ansa:
Siria: opposizione a Doha cerca unita' sotto egida Qatar
Eletto segretariato generale Cns, ma bocciato piano Riad Seif
08 novembre, 15:06

(ANSAmed) - DOHA, 8 NOV - Rischia di cadere nel nulla il tentativo dell'opposizione siriana di trovare l'unita' a Doha, unendo le forze in esilio con quelle dei ribelli operativi in Siria e cercando una nuova leadership piu' rappresentativa.

E' in questa luce che sembra infatti essersi aperta oggi a Doha una riunione che punta a superare le differenze interne all'opposizione siriana e che si tiene sotto l'egida del Qatar e della Lega Araba, con la presenza di rappresentati dei Paesi occidentali, fra cui Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania, oltre che del ministro degli esteri turco Ahmet Davutoglu.

L'incontro odierno giunge dopo quattro giorni di dibattito interno al Consiglio Nazionale Siriano (Cns) - principale raggruppamento dell'opposizione in esilio - che la scorsa notte a Doha ha eletto una nuova direzione nella quale la componente islamista e' fortemente rappresentata, mentre ne sono esclusi esponenti di rilievo come Burhan Ghalioun, George Sabra e Riad Seif.

E ha al tempo stesso rinviato a domani la scelta di un nuovo presidente al posto di Abdel Basset Seyda, che e' invece entrato nel segretariato generale, formato da 40 membri. Riad Seif, ex deputato e storico oppositore, e' il promotore dell'Iniziativa Nazionale Siriana, sostenuta dagli Usa, che si propone appunto di unire l'opposizione in esilio con quella che opera e combatte localmente in Siria.

Tale iniziativa prevede fra l'altro la creazione di un governo di transizione analogo a quello formato dai ribelli anti-Gheddafi in Libia. Ma la sua proposta viene guardata con sospetto o trova ostacoli nel Cns riunito a Doha, dominato dai Fratelli Musulmani e solcato da varie divisioni, fra cui appunto quella tra islamisti e laici.

Il mancato raggiungimento di un'unita' nel diviso fronte siriano - osserva il Telegraph - e' un colpo per la strategia del segretario di Stato Hillary Clinton e di Londra. E coincide con la notizia di un possibile dispiegamento di missili Patriot della Nato sul confine tra Siria e Turchia, sulla base di piani discussi tra Ankara e Washington.

Il Cns ha votato contro la proposta di Riad Seif, che sarebbe percepito come imposto dall'Occidente, tanto da essere stato scherzosamente ribattezzato - riferisce il Telegraph - Seif-Ford Initiative, dal nome dell'ambasciatore Usa in Siria Robert Ford.

Inoltre, a rifiutare di entrare nel Cns sono stati in particolare, riferisce ancora il quotidiano Usa, il National Coordinating Committe, la Syrian Democratic Platform e la componente curda. Ma la giornata di oggi a Doha, con la presenza della Lega Araba e della diplomazia internazionale, potrebbe dare nuovo fiato all'iniziativa unitaria. (ANSAmed).


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marcopa
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Questo e' un articolo uscito oggi ma con notizie di mercoledi', non ci e' scritto niente di cosa si sono dette ieri le diverse anime presenti a Doha. Manca l' informazione su queste vicende mentre magari si bombarda sulla televisione generalista, che e' vista da milioni di persone, con "narrazioni a forma di spot smentite da fatti accertati"
Marcopa

"SIRIA/ Le mosse degli Usa per evitare una nuova Libia"
Luca Gambardella, (09/11/2012)

Si è aperta a Doha la conferenza che riunirà i rappresentanti delle diverse forze di opposizione al regime alawita di Bashar al-Assad. Il commento di LUCA GAMBARDELLA

Puoi leggere l'articolo completo a questo indirizzo:
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2012/11/9/SIRIA-Le-mosse-degli-Usa-per-evitare-una-nuova-Libia/335108/


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marcopa
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Le elezioni per la presidenza siriana sono in programma per il 2014, mentre le elezioni del parlamento sono avvenute questa primavera con una nuova legge elettorale.

Il monopolio del partito Baath e' stato abolito ed ora possono presentarsi alle elezioni anche altre formazioni.

Un negoziato per elezioni con osservatori internazionali avrebbe sicuro successo.

Ma non si vuole, si e' detto esplicitamente che Assad deve lasciare la Siria, non solo la Presidenza.

Solo allora ci potra' essere, secondo l' Occidente, un negoziato.
Mentre una soluzione politica e' auspicata anche dal Vaticano e dalla Russia.

Paradossalmente alcune associazioni ed ONG solitamente considerate pacifiste e a favore dei diritti umani si oppongono meno alla guerra siriana rispetto al Vaticano, la Russia, l' Iraq e molti altri paesi ONU.

marcopa

Assad: "Solo le urne possono decidere il futuro della Presidenza siriana"

(ANSAmed) - MOSCA, 9 NOV - "Solo le urne" possono decidere dell'avvenire del presidente, ha detto il presidente siriano Bashar al Assad in un'intervista a Russia Today, di cui ieri è stata data un'anticipazione. Assad ha quindi messo in guardia sulla possibilità di un conflitto "a lungo termine" con i ribelli se essi continuano a ricevere sostegno dall'esterno.

Intanto, fonti turche rendono noto che due generali dell'esercito siriano, 11 colonnelli e altri 13 ufficiali e sottufficiali e "dozzine" di soldati hanno disertato, rifugiandosi in Turchia. (ANSAmed).


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marcopa
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Bocche cucite a Doha In Qatar ma rischia di fallire il tentativo dell’opposizione siriana di trovare l’unità fra le forze in esilio e quelle dei ribelli operativi in Siria.

La riunione si tiene sotto l’egida di Qatar e Lega Araba, con la presenza di rappresentati dei Paesi occidentali, fra cui Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania. L’incontro arriva dopo un lungo dibattito interno al Consiglio Nazionale Siriano che mal digerisce l’ipotesi di un governo in esilio e la discussione con altri pezzi dell’opposizione.

Del mancato raggiungimento di unità sembra voler approfittare il presidente Bashar al Assad che in un’intervista televisiva ha detto come non ci sia “nessuna guerra civile in Siria, ma uno scontro fra uno stato e dei terroristi aiutati dall’esterno. Se il popolo siriano fosse contro di me, io non sarei qui”, ha aggiunto il presidente. “La nostra guerra non è fra siriani e siriani, ma contro chi vuole destabilizzare il nostro paese”.

A far esplodere le contraddizioni in seno all’opposizione, secondo la stampa araba, la pretesa del consiglio nazionale siriano di egemonizzare il futuro esecutivo con personaggi che vivono all’estero, estromettendo invece chi, in questi mesi, sta combattendo in prima linea.

Fonte www.euronews.com


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marcopa
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Siria/ Opposizione, Comitati Locali Coordinazione lasciano il Cns "controllato quasi totalmente da Fratelli Musulmani"

Beirut, 9 nov. I Comitati Locali di Coordinazione
(Lcc), gruppo che riunisce reti di ribelli in territorio siriano,
sono usciti dal Consiglio Nazionale siriano, accusando i Fratelli
Musulmani di avere assunto il controllo dell'organizzazione.

In un comunicato, il gruppo ha spiegato che "nulla è cambiato nel
funzionamento del Consiglio direttivo del Cns, nonostante un
progetto din riforma, perché la nuova struttura è sotto il
controllo quasi totale dei Fratelli Musulmani".

I Comitati hanno invece intenzione di far parte del futuro
Comitato per l'Iniziativa siriana: basato su una proposta del
dissidente siriano Riad Seif per unificare l'opposizione, sarebbe
composto da una sessantina di membri e dovrebbe a sua volta dar
vita a un governo in esilio e a un Consiglio militare.

Il vertice che dovrà discutere della creazione del Comitato
avrebbe dovuto svolgersi questa sera a Doha, ma è stato rinviato
di almeno 24 ore su richiesta del Cns, che dopo avere nominato un
nuovo Consiglio direttivo dovrebbe eleggere oggi il proprio
presidente.

(fonte Afp)


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marcopa
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Doha, 9 nov. Numerosi gruppi dell'opposizione siriana
hanno aperto a Doha il vertice per la riunificazione dei vari
movimenti contrari al regime del presidente Bashar al-Assad,
nonostante la richiesta di rinvio di 24 ore presentata dal
Consiglio Nazionale Siriano (Cns, principale organizzazione
dell'opposizione).

Il Cns ha giustificato la richiesta con l'elezione del proprio
presidente, che dovrebbe essere scelto al termine della seduta
del nuovo consiglio direttivo (nominato ieri) in programma
stasera sempre a Doha: tra i quattro candidati spicca Georges
sabra, cristiano e comunista.(Segue)


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frankieboy85
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Intanto, fonti turche rendono noto che due generali dell'esercito siriano, 11 colonnelli e altri 13 ufficiali e sottufficiali e "dozzine" di soldati hanno disertato, rifugiandosi in Turchia. (ANSAmed).

possono disertare quanto vogliono, su 325,000 uomini delle forze armate quei numeri sono una goccia nell'oceano


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marcopa
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Non ho capito niente, un cristiano a capo del Cns , cioe' dell' opposizione, io avevo capito cose diverse dai pezzi copiaincollati nei post precedenti. Le mie sciocchezze sono quelle firmate Marcopa, il resto e' tutto copiaincolla. Oggi a Firenze ho capito che non importa dire sciocchezze, a condizione pero'che si dicano in un ottimo inglese o con la voce ben impostata.

Cosi' si puo' dire che il movimento contro la guerra e' contro le guerre quando queste sono portate dall' esterno, le guerre civili invece non devono essere oggetto delle attivita' del movimento contro la guerra. Secondo me questa affermazione e' falsa, non e' proprio vera, ma se la dice P. Maestri che credo sia il direttore della rivista Guerra e Pace (o Pace e Guerra), cosi mi ha detto Martina Pignatti che a sua volta dirigeva una rivista del Centro Gandhi di Pisa, e' evidente che lo sciocco sono io.

I troskisti sono internazionalisti, prima dell' entrismo in Democrazia proletaria e in Rifondazione Comunista, il loro gruppo si chiamava IV Internazionale, non era un partito solo italiano. Ora le stesse persone affermano che e' legittima la guerra contro propri connazionali, anche se con armi pagate da stranieri, mentre non e' legittima la guerra a paesi stranieri. Cannavo' ex deputato di Rifondazione e appartenente come Maestri a Sinistra Critica e' un giornalista del Fatto Quotidiano. Forse e'questa conoscenza che ha fatto capire a Maestri quello che io nel mio provincialismo non ho capito, anche se spesso in provincia si scrive di meno e si legge di piu'.Di seguito un pezzo dal Fatto Quotidiano, credo che sia di un blog, uno dei tanti, ma dalle ricerche su Google questo non si capisce molto bene, potrebbe essere un editoriale.

Marco Palombo

Il Fatto Quotidiano > Blog di Shady Hamadi > Siria: un crist...

Siria: un cristiano a guida dell’opposizione. Altro che fondamentalismo
di Shady Hamadi | 10 novembre 2012Commenti (21)

E’ un cristiano, George Sabra, il nuovo presidente del Consiglio Nazionale Siriano, la piattaforma principale d’opposizione della rivoluzione siriana. Sabra è stato arrestato nel 1987 durante una retata dei servizi a una riunione di partito alla quale aveva preso parte e ha trascorso otto anni in prigione.

La scelta di Sabra come nuovo leader del Consiglio è una decisione importante e matura, che va a rispondere alla dialettica del regime di Assad e di una parte dei commentatori, anche nostrani, che vedono solo fondamentalisti in Siria. L’elezione di un cristiano, come capo di una opposizione a maggioranza sunnita, è volta specialmente a rassicurare i cristiani in Siria e a invogliarli a divenire, ancora di più, parte del cambiamento. Inoltre, questa nomina da molti attesa, si traduce da subito come un chiaro avvertimento a quegli elementi integralisti che vorrebbero appropriarsi della rivoluzione siriana.

Rimane, invece, ancora difficile costruire una piattaforma comune che unisca tutte le anime della rivoluzione che si stanno riunendo a Doha. Nel frattempo, Assad ha dichiarato in un intervista che lui “vivrà e morirà in Siria” rifiutando così il salva condotto offerto dall’Inghilterra. Ha assicurato che “se i ‘terroristi’ non ricevessero finanziamenti dall’estero la guerra sarebbe già conclusa”. Le vittime di questa guerra stanno toccando giornalmente le 200 unità. Dal marzo 2011 almeno 40 000 persone hanno perso la vita. Ora che un cristiano è il leader del CNS forse qualcuno non etichetterà l’opposizione siriana come semplice massa di fondamentalisti islamici…

(Nella foto: George Sabra – Lapresse)


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marcopa
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Gli Usa convincono il CNS a nuova Coalizione Nazionale Siriana. I passi successivi saranno: governo provvisorio, riconoscimento di questo da parte di Francia e Stati Uniti, naturalmente l' Italia sara' immediatamente a ruota, pretesa di sovranita' su "zone liberate"(queste previsioni non sono su questo pezzo ma arrivano per la lettura di notizie dei giorni scorsi).

Oggi le opposizioni siriane discutono i dettagli, quindi....niente e' scontato....ma prendo atto di questa breve della nostra Rai.

marcopa

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-a696d622-0bc6-4c6e-9f50-2e2e0d180118.html


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marcopa
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ROMA - Le diverse formazioni dell'opposizione in Siria hanno firmato un primo accordo per unire le proprie forze. Questa sera la nomina a Doha del leader e del vice capo di un nuovo organismo dell'opposizione. Lo hanno reso noto oggi fonti dell'opposizione. «Un primo accordo è stato firmato - ha detto a Doha Ali Sadreddine al-Bayanouni, un delegato della Fratellanza musulmana che partecipa ai negoziati - La sessione serale sarà dedicata all'elezione del presidente dell'organismo e del suo vice». Il nuovo organismo, formato da gruppi dentro e fuori la Siria, si chiamerà Coalizione nazionale per le forze di opposizione e la rivoluzione siriana.

Israele spara colpi di mortaio sul Golan, è la prima volta dal 1973. Forze israeliane hanno sparato colpi di avvertimento in territorio siriano in risposta al lancio di bombe da mortaio sulle Alture del Golan efettuato questa mattina: lo ha annunciato il portavoce militare. Si tratta, ha commentato questa mattina la radio siriana, del primo coinvolgimento diretto dell'esercito israeliano sulle Alture del Golan dalla guerra del 1973 tra i due Paesi. L'episodio ha rafforzato i timori della comunità internazionale che la guerra civile in Siria possa sfociare in un più ampio conflitto ragionale. Una fonte della sicurezza israeliana ha indicato che l'esercito ha fatto fuoco nella direzione di una postazione di mortaio che aveva lanciato un colpo caduto vicino a un insediamento ebraico senza provocare vittime. In un comunicato l'esercito israeliano ha reso noto che i soldati hanno sparato «colpi di avvertimento verso aree siriane». Le Forze di difesa israeliane hanno «depositato una denuncia attraverso le forze Onu attive nell'area, affermando che il fuoco proveniente della Siria verso Israele non sarà tollerato e troverà una severa risposta».

Terzi: molto soddisfatti per l'accordo tra le opposizioni. «Siamo molto soddisfatti delle notizie che vengono da Doha sull'accordo per la costituzione di un'alleanza delle opposizioni siriane». È la reazione del ministro degli Esteri Giulio Terzi. Il titolare della Farnesina, in attesa dei dettagli definitivi dell'intesa e delle decisioni sulla nuova leadership che dovr… guidare l'Alleanza, continua a seguire da vicino gli sviluppi dell'incontro in Qatar, dove l'Italia Š rappresentata dall'inviato del ministro, Maurizio Massari. «Siamo vicini al popolo siriano - afferma Terzi - e continueremo ad offrire ampio sostegno politico ed economico alla Alleanza delle opposizioni».

www.messaggero.it


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marcopa
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Lunedì 12 Novembre 2012 11:26
Siria. I ribelli si inchinano al Qatar e agli Usa, l'Italia si inchina ai “ribelli”
di Redazione Contropiano

.... il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, stamattina ha già preso contatto con la dirigenza della Coalizione delle opposizioni siriane costituitasi ieri a Doha, in Qatar, ed ha voluto congratularsi personalmente con il presidente della nuova ''Alleanza'', Moaz Al Khateeb e con il suo vice Riad Seif Lo riferisce la Farnesina in una nota. Terzi ha espresso ad entrambi le ''piu' sentite congratulazioni'' da parte dell' Italia per l'''importante risultato raggiunto a Doha'' e ha ribadito che “l'Italia intende rafforzare ulteriormente il sostegno politico ed economico alle forze che si oppongono al regime di Assad”.
I componenti delle fazioni anti-Assad hanno firmato questa notte dopo intense pressioni dei paesi occidentali e arabi, un accordo per costituire una coalizione che dovrà accelerare la caduta del regime di Bashar al-Assad. L'accordo, dopo durissime ed estenuanti trattative tra le varie fazioni, è stato firmato dall'ex imam sunnita Ahmad Moaz al-Khatib, eletto presidente della"Coalizione nazionale siriana delle forze dell'opposizione e della rivoluzione", e da Georges Sabra, il capo del Consiglio nazionale siriano (Cns). L'accordo è stato subito salutato dagli Stati Uniti, che hanno promesso il loro pieno sostegno alla nuova coalizione.
La firma dell'accordo ha avuto luogo nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza del primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, lo sheikh Hamad ben Jassem al Thani, del ministro degli esteri turco, Ahmet Davutoglu, e dei rappresentanti dei paesi arabi e occidentali. La Coalizione nazionale ha già fatto sapere di rifiutare il dialogo e i negoziati con il regime di Assad, mentre si sono detti pronti a sostenere l'unione dei vari gruppi ribelli sotto la leadership di un “consiglio militare supremo”. Dopo che otterrà il riconoscimento della comunitá internazionale (ma più probabilmente solo da una parte di essa), la coalizione intende formare un governo.


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