Mentre in Occidente si parla e straparla di sostenibilità produttiva in agricoltura, di bio e non bio, con scadenze rimandate a tempi futuri se l' Ue è d'accordo, ecc. ecc., in Cina ci si è rimboccate le maniche da diverso tempo, e non da oggi ci si è mossi con l'intento di ridurre la chimica nella produzione agricola e sopratutto di integrare il lavoro manuale con il sapere scientifico a livello universitario ma sul campo ( letteralmente ! ): una intelligente rivisitazione di tanta parte del passato maoista altrimenti sanguinoso e folle.
Leggendo l'articolo mi è venuto ancora una volta da pensare: siamo noi il terzo mondo. Parolai cialtroni senza futuro ma pieni di boria e prosopopea con l' idea di dover insegnare noi agli 'altri' ... quando invece facciamo RIDERE con i nostri ministri dell' agricoltura presenti e passati. Ma forse qualcosa si muove in Eu. Tra le rivendicazioni degli agricoltori tedeschi e francesi c'è quella che dei problemi dell' agricoltura si debbano occupare chi ci lavora e chi sa con competenze tecniche, non dei mandatari di un potere politico sempre più ignorante e cialtrone. Da noi, naturalmente, si attende il parere che viene dall'alto, a 'dio' piacendo...
oriundo2006;d-102305 wrote: siamo noi il terzo mondo. Parolai cialtroni senza futuro ma pieni di boria e prosopopea con l' idea di dover insegnare noi agli 'altri' ... quando invece facciamo RIDERE con i nostri ministri dell' agricoltura presenti e passati.
La stessa mia sensazione.