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Arrestato il direttore di al Jazeera in Egitto


Truman
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Il Cairo, 27 aprile 2006.

E’ stato arrestato all’interno dell’albergo di Dahab dalla polizia egiziana Hussein Abdel Ghani, direttore della redazione della tv araba al Jazeera in Egitto. Il giornalista è accusato di aver diffuso notizie “false e suscettibili di compromettere la reputazione dell’Egitto” subito dopo gli attentati terroristici (nel nord del Sinai e poi sulla spiaggia di Dahab), che negli scorsi giorni hanno colpito la nazione africana.

“Si tratta di un’operazione di sequestro da parte della polizia”, ha commentato il direttore quando gli è stato concesso di mettersi in contatto con i colleghi.

http://www.centomovimenti.com/2006/aprile/27_egitto.htm


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Truman
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Vale la pena di aggiungere qualche commento alla cruda notizia. Nella mia memoria mai un giornalista è stato arrestato per aver dato notizie false; in caso di false notizie i giornalisti solitamente vengono costretti a dare le dimissioni e devono eventualmente pagare i danni a chi si sente offeso.

Se invece i giornalisti dicono notizie vere, ma scomode, il rischio di arresto per chi vive in un regime è significativo.

Ora, quali notizie vere poteva avere pubblicato Al Jazeera sugli attentati? Se si trattava di trovare gli attentatori ogni informazione dovrebbe essere considerata preziosa. A meno che gli attentatori non siano stati coperti dall'interno dello stato egiziano ...

Lasciando stare le idee teoriche, sarebbe molto interessante conoscere le cosiddette "false notizie".


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Truman
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27/4/2006
Ghani, di nazionalità egiziana con un passato alla Bbc, si trovava nel Sinai, dove era andato per coprire gli attentati di Dahab - che lunedì sera hanno provocato 21 morti e 85 feriti - e gli altri attentati avvenuti nella penisola, quando due uomini si sono avvicinati a lui chiedendogli un colloquio in privato. Subito dopo - secondo quanto riferisce la stessa tv del Qatar - il giornalista sarebbe scomparso. Ieri, Al-Jazeera aveva diffuso la notizia di uno scontro a fuoco avvenuto a Balbeis, nel governatorato di Sharqiya, 50 km a est del Cairo. Uomini armati avrebbero esploso colpi di mitra contro un posto di polizia, ma senza provocare vittime.

La notizia, nel seguito della giornata, era stata seccamente smentita dal ministero degli Interni, con una dichiarazione riportata dalla stessa emittente. Dopo l'arresto, Ghani è stato trasferito al Cairo. Il sindacato dei giornalisti egiziani ha espresso la sua solidarietà al giornalista ed a tutta l'emittente ed ha inviato due suoi rappresentati ad assistere all'interrogatorio cui Ghani è stato sottoposto, davanti a un tribunale di sicurezza.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200604articoli/4692girata.asp


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Truman
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di Khalid Chaouki

Il giorno dopo gli attentati di Dahab in Egitto, Paese presieduto da Hosni Mubarak, le prime analisi sulla stampa araba non esitano ad individuare un collegamento diretto tra le bombe nel Sinai e l’ultimo messaggio di Osama Bin Laden, mentre le fonti governative non si spingono fino ad ipotizzare un legame diretto tra Dahab e il terrorismo targato Al Qaida.
Ali Ammar Husein, esperto di movimenti integralisti islamici, afferma al quotidiano panarabo “Asharq Al Awsat”, che “l’attentato è collegato con l’ultimo messaggio di Bin Laden”.
Per Ali Husein, le esplosioni di Dahar “dimostrano il cambiamento nella strategia di questi gruppi, che invece di attaccare un nemico lontano rappresentato dagli Stati Uniti, torna ad attaccare il nemico vicino all'interno del mondo arabo”.
[...]

L’attacco terroristico è avvenuto nonostante la polizia egiziana, come rende noto il quotidiano kuwaitiano “Al-Rai al-Aam”, “abbia terminato da poche settimane una vasta campagna di arresti sul monte Halal nell’area nord del Sinai, lanciata dopo l’attentato di Sharm El Sheikh, e che ha portato all’uccisione del ricercato numero uno per quegli attentati”.
[...]
Rimangono tuttora non chiare le modalità dell’attentato di Dahab.
Questa la tesi dell’emittente satellitare del Qatar “Al Jazira”, che titola sul proprio sito “Notizie contrastanti su modalità attentati a Dahab”.
Secondo il corrispondente di Al Jazira a Sharm El Sheikh non vi sono prove di un attacco kamikaze, contrariamente a quanto sostenuto dall’agenzia stampa francese, che ha citato una fonte della sicurezza egiziana sull’eventuale utilizzo di due kamikaze.

26-04-2006

http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=237065 [/b]


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