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Assemblea generale Onu su Libia e Palestina


marcopa
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E' importante almeno seguire il piu' possibile questa Assemblea. Tutte le azioni svolte in Libia dagli stati membri Onu devono essere riferite al Segretario e quest' ultimo deve riferire al Consiglio di Sicurezza. Quindi tutto quello che viene fatto deve essere conosciuto e approvato dall' Onu e tutti gli stati membri potrebbero contestare all' Onu comportamenti in Libia degli Stati belligeranti non rispondenti alle indicazioni Onu e scorretti, ammesso e non concesso che la guerra possa essere corretta.
Marcopa

Onu, riconoscimento della Palestina e caso Libia al centro dell’Assemblea generale

Sarà una settimana di dibattiti, trattative e scontri quella che si apre oggi nel palazzo delle Nazioni Unite di New York, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La ragione è, principalmente, la volontà del presidente palestinese Abu Mazen di avanzare, presumibilmente venerdì, la richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese ai membri dell’organizzazione. La proposta divide i Paesi europei, incontra forti resistenze da parte degli Stati Uniti ed è duramente osteggiata da Israele. La posizione italiana è tra le più scettiche nei confronti della richiesta avanzata da Abu Mazen, e il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato l’importanza di lavorare a una posizione unitaria della Ue, non solo sulla questione palestinese ma in generale sulla situazione mediorientale. Un’Europa divisa su questo fronte, ha spiegato, potrebbe provocare “effetti catastrofici”.

L’Assemblea sarà anche l’occasione per discutere del futuro della Libia: martedì si terrà infatti la riunione del gruppo “friends of Lybia” al quale parteciperanno le delegazioni di circa 80 Paesi e nel corso della settimana potrebbe esserci un incontro con alcuni dei leader del Cnt. Sempre martedì è previsto un incontro dei Paesi impegnati nella “Deuville partnership”, ovvero l’iniziativa lanciata dal G8 per sostenere i paesi coinvolti nella “primavera araba”.

Fonte www.online-news.it


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marcopa
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Questo articolo del Manifesto e' gia' stato girato su CDC ma penso che meriti ulteriore attenzione.
marcopa
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Onu, Libia e paesi dell'Alba

Il Venezuela ha annunciato che intende denunciare alle Nazioni unite l'aggressione della Nato contro la Libia. La Nato - ha denunciato il ministro degli esteri Nicolas Maduro - ha programmato un cambio di regime in Libia e ha orchestrato un'operazione militare manipolando l'Onu in funzione dei suoi interessi geopolitici e economici, in violazione della risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza. Il Venezuela ha espresso anche la propria contrarietà all'attribuzione del seggio della Libia al Consiglio nazionale di transizione (Cnt), organo politico dei ribelli. Una decisione approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni unite con 114 voti a favore, 17 contro e 15 astensioni. Martedì scorso, il colonnello Muammar Gheddafi aveva ritirato il mandato all'ambasciatore Abdulrahman Shalgham, passato con gli insorti, e la Libia era rimasta senza rappresentanti ufficiali all'Onu.

L'ingresso di Mustafa Abdeljalil, del Cnt, ha incontrato la ferma opposizione di tutti i paesi dell'Alba - l'Alleanza bolivariana per i popoli della nostra America, fondata nel 2004, che raggruppa alcuni governi di sinistra del Latinoamerica: Cuba, Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Ecuador e le isole caraibiche di Antigua e Barbuda, Dominica, St Vincente e le Grenadine.

L'Unione africana, appoggiata dall'Alba, aveva chiesto un supplemento di indagine sul conflitto libico e un rinvio della decisione a lunedì, ma la proposta - appoggiata da 22 paesi - ha registrato 107 voti contrari. L'ambasciatore del Venezuela all'Onu, Jorge Valero, ha definito l'organo politico dei ribelli «un gruppo pilotato da Usa e Nato, senza autorità legale né morale», e ha ribadito le posizioni comuni al blocco dei governi progressisti latinoamericani, contrari fin dal principio a una soluzione militare.

Le vie della pace

Alla prossima assemblea generale dell'Onu (la 66ma) , che inizierà il 20 a New York, i governi dell'Alba presenteranno una serie di proposte, frutto di un documento approvato a Caracas il 9 settembre nel VI Consiglio politico del blocco: una riforma «integrale» del funzionamento dell'Onu. La richiesta di totale trasparenza nelle decisioni da prendere in altri conflitti in corso, come in Siria.

L'invio a Damasco di una commissione di alti rappresentanti dell'Alba e l'appoggio al documento di mediazione proposto da Russia e Cina. La costituzione di un gruppo di lavoro per controllare l'utilizzo dei fondi libici congelati. Una commissione d'inchiesta «sui crimini della Nato sul popolo libico». Negli ultimi 17 giorni, a Sirte, ci sarebbero stati circa 2.000 morti a causa dei bombardamenti Nato. Lo ha affermato ieri il portavoce di Muammar Gheddafi, Moussa Ibrahim, secondo il quale la resistenza dei lealisti, alla cui testa ci sarebbe sempre il Colonnello, potrebbe durare a lungo. I ribelli, che affermano di controllare il 70% di Sirte, ieri hanno incassato dall'Onu un altro importante risultato: una risoluzione, votata all'unanimità , che prevede la revoca di una parte delle sanzioni economiche imposte alla Libia e l'invio della missione Unsmil (United Nations Support Mission in Libya), per aiutare il nuovo governo a organizzare le elezioni e redigere una nuova costituzione.

Geraldina Colotti
Fonte: www.ilmanifesto.it
18.09.2011


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dana74
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la Geraldina rimprovera al Cnt di avere ex di Ghedafi che "dirigono" i ribelli, quell'altro capo di Al Quaida ed altri non la infastidiscono tanto da non renderli noti.Difficile supporre che non sappia dato che la Marinella Correggia proprio sullo stesso quotidiano li ha ampliamente denunciati.

Al ministro sionista Frattini che agita anche lui i suoi spauracchi:

"Un’Europa divisa su questo fronte, ha spiegato, potrebbe provocare “effetti catastrofici”.

eh già, invece una Ashtone che parla da sola per i cavoli suoi direttamente con Israele senza informare nessuno è corretta?
Immagino Kippà Frattini intenda legittimare tale comportamento.
Una voce unica è più facile da manipolare che 27 voci distinte, ormai siamo avvezzi ai trucchetti del NWO.


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