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Australia: "NO alla base militare Usa sul nostro territ


AlbaKan
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L'Australia si rifiuta di installare una base navale degli Stati Uniti sul proprio territorio. Il ministro della Difesa australiano ha detto che il suo paese non ospiterà la base navale militare degli Stati Uniti, la portaerei nucleare Oceanic, come menzionato in un rapporto commissionato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, proposta che probabilmente avrebbe provocato il disappunto della Cina.

Secondo la stampa australiana, il Centro per gli Studi Strategici e Internazionali (CSIS) di Washington, ha scritto un rapporto sulla questione, a seguito di una richiesta da parte del Dipartimento della Difesa statunitense, che è stato presentato al Congresso. La proposta, è contenuta in un rapporto commissionato dal Pentagono, in cui si fa riferimento all'intenzione di piazzare nella base militare di Sterling, costa nord-occidentale dell'Australia, una portaerei con nove squadroni, due cacciatorpedinieri, un sottomarino e una nave cisterna. Questo rapporto, pubblicato in parte dal quotidiano "Canberra Times" afferma che "la geografia dell'Australia, la sua stabilità politica e capacità già esistenti di infrastrutture, offrono vantaggi notevoli all'esercito statunitense nel momento in cui viene alla luce la crescente gamma di sistemi di armamenti della Cina". Il ministro della Difesa australiano, Stephen Smith, ha respinto questa idea in un discorso nella notte di mercoledì. "Non abbiamo nessuna base militare degli Stati Uniti in Australia e non pensiamo di averne. Quello di cui parliamo è un facile accesso alle nostre installazioni aeree e marittime. Niente di più", ha detto il ministro. "La ragione strategica per questo è la crescente importanza dell'India e del bacino dell'Oceano Indiano", ha aggiunto.

Lo studio citato dalla stampa "è un rapporto indipendente presentato al governo degli Stati Uniti. Non è un documento del governo degli Stati Uniti." Ai primi di giugno, il Segretario della Difesa, Leon Panetta, ha annunciato il dispiegamento di gran parte della flotta navale statunitense verso l'Oceano Pacifico entro il 2020 nel quadro di una nuova strategia militare statunitense focalizzata sull'Asia.

Nel novembre del 2011, il presidente americano Barack Obana nel visitare l'Australia, aveva rivelato un rafforzamento della presenza americana nell'Asia del Pacifico, una misura volta a dare una risposta alle ambizioni regionali della Cina, secondo gli analisti. La decisione degli Stati Uniti ha provocato fastidio a Pechino, ma ha rassicurato gli altri paesi della regione, che deducono

http://www.net1news.org/laustralia-dice-no-alla-base-militare-usa-sul-proprio-territorio.html


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