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Balzo improvviso del prezzo del petrolio +4% in poche ore. prossimi aggiornamenti


marcopa
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Il petrolio in poche ore ha fatto un balzo improvviso del 4%.

Ancora non ho visto il perchè.

ma segnalo


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marcopa
Illustrious Member
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Al link di seguito è possibile osservare in tempo reale le quotazioni del greggio WTI, statunitense, e Brent, mare del Nord.

https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/quotazione-petrolio-brent-wti/prezzo.php?refresh_ce=1

, scrivo alle 18 e 39, per oggi la quotazione massima

max Brent è stata di 56,49 $ al barile, la minima 52,58 $ al barile

con una oscillazione superiore al 7%

per il WTI, la max 47,71 $/b , la minima 44,48 $/b; anche per il WTI l' oscillazione è dunque superiore al 7%,

è molto forte in una sola seduta ed è dovuta

sicuramente all' apertura della Borsa di New York, perché nelle prime ore della giornata il prezzo era rimasto stazionario.

Segnalo la cosa, che fino ad una ora fa nessun aveva commentato in italiano.

Ma un' impennata del genere ha certamente delle motivazioni.


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marcopa
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Un commento di sette minuti fa,

commentava il calo del prezzo, con nelle ultime righe una previsione rialzista......

evidentemente hanno messo in linea l' articolo senza controllare di nuovo l' andamento del prezzo:

l prezzo del petrolio ha inaugurato il 2019 all’insegna della debolezza, esattamente come accaduto al mercato azionario globale .

A pesare ancora una volta è stato lo spettro del rallentamento economico mondiale , tornato a spaventare in occasione delle ultime rilevazioni macroecomiche cinesi che hanno mostrato una nuova e inaspettata frenata del settore manifatturiero.
Anche i nuovi ritmi di produzione registrati hanno finito per influenzare negativamente il prezzo del petrolio che negli ultimi mesi ha cancellato gran parte dei guadagni messi a segno dopo lo storico accordo OPEC di Vienna firmato nel novembre del 2016.
Il prezzo del petrolio teme l’eccesso di offerta Secondo Stephen Brennock di PVM, i segnali non sono affatto incoraggianti. Per dirla con le sue stesse parole, l’attuale trend ribassista evidenziato dal prezzo del petrolio continuerà nel breve termine nonostante gli sforzi dell’OPEC e dei produttori esterni che a dicembre hanno nuovamente tagliato il proprio output di greggio.
Soltanto per fare alcuni esempi, la produzione russa del 2018 è schizzata sui massimi dell’era post sovietica, l’output statunitense ha lasciato a bocca aperta e l’Iraq ha accelerato le esportazioni nel mese di dicembre.
Secondo JP Morgan , se l’OPEC non aderirà all’accordo del mese scorso e non ridurrà la produzione allora il Brent farà fatica a rialzare la testa e continuerà a scambiare in preda alla debolezza nei mesi a venire.

Ecco ora la previsione rialzista:

Negli ultimi tempi le previsioni sul futuro andamento del prezzo del petrolio si sono mostrate decisamente poco ottimiste. Secondo alcuni esperti, tra cui Nitesh Shah di WisdomTree , nei prossimi mesi il mercato si renderà protagonista di una correzione rialzista.
“L’OPEC ed i suoi partner ridurranno la produzione portandola a 1,2 milioni di barili al giorno, tagliando così l’estrazione in eccesso. Solo l’Arabia Saudita taglierà la produzione di quasi un milione di barili al giorno rispetto ai livelli di novembre 2018.”
Nelle sue stime sui prossimi mesi l’esperto ha calcato sulla necessità di reintrodurre i limiti produttivi per ogni singolo Paese, affermando:
“Il ripristino di tali Quote: dovrebbe portare ad un aumento del rispetto di quanto deciso collettivamente . I tre paesi che saranno esentati dai tagli – Iran, Venezuela e Libia – vedranno probabilmente la loro produzione diminuire comunque e quindi l’OPEC nel suo complesso potrebbe registrare un calo della produzione di oltre 1,2 milioni di barili,”

e concludendo:

“La debolezza recente nei prezzi dovrebbe rallentare la crescita della produzione di shale statunitense – almeno fino a quando gli Stati Uniti non avranno costruito le infrastrutture adeguate per l’esportazione della produzione eccedente.”

Eppure, al momento in cui si scrive, né il prezzo del petrolio Brent né quello del Wti sembrano propensi ad invertire la rotta. Entrambi, infatti, stanno scambiando con rossi superiori al punto percentuale, rispettivamente su quota $53,14 e $44,59.

..ma se si collegavano con la quotazione prima di mettere in linea l' articolo, sette minuti fa,

avrebbero concluso in modo diverso.

Marco Palombo


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marcopa
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Solamente il Sole24ore ha diffuso la notizia che ho girato in tempo reale su CDC.
In questo momento, le 13,16 del 3 gennaio,
il Brent è 55,1 $ al barile
Il WTI è 46,39 $ al barile

Gli umori di Trump insieme all' instabilità attuale del prezzo del greggio sono una miscela che potrebbe causare qualche grosso danno all' economia mondiale.

Marcopa

Wall Street: perdite annullate, Nasdaq vira in positivo, petrolio vola del 4,5%

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - New York, 02 gen - Dopo quasi due ore di scambi, gli indici a Wall Street hanno praticamente annullato le pesanti perdite iniziali tanto che il Nasdaq Composite e' virato in rialzo. Il petrolio, che gia' si era portato in territorio positivo, migliora ulteriormente il suo rally tanto da guadagnare a New York il 4,5% sfiorando i 47,47 dollari al barile. Gli investitori sembrano essersi gia' dimenticati dei dati deludenti giunti dalla Cina, dove l'attivita' manifatturiera il mese scorso ha subito la prima contrazione dal maggio 2017. Anche in Usa il Pmi manifatturiero ha deluso essendosi portato a dicembre sui minimi di 15 mesi fa. L'attenzione si e' spostata sul petrolio, che a un certo punto era sceso fino a quota 44,35 dollari con la produzione russa che nel 2018 ha raggiunto un record. Il Wti ha chiuso con il 2018 il primo anno in calo dal 2015, complici i timori di un eccesso di scorte e di una produzione Usa in continuo aumento. Tutto cio' mette l'Opec in una situazione difficile mentre inizia a tagliare l'output di 1,2 milioni di barili al giorno come deciso all'inizio di dicembre con i Paesi alleati come la Russia, che del cartello non fanno parte. Il Dow cede lo 0,05% a quota 23.314. L'S&P 500 sale dello 0,08% a 2.508 punti. Il Nasdaq avanza dello 0,38% a 6.660,55.
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