La situazione a Bani Walid è molto grave.
Non c'è niente da mangiare, niente farmaci, nessun bene di necessità, niente gas da cucina. I gruppi armati stanno ancora circondando la città. Hanno bloccato l'ingresso principale a Bani Walid ed il Congresso Nazionale Generale non ha fatto nulla, anche se abbiamo chiesto loro di interrompere le sanzioni e lasciare entrare il cibo. Stiamo parlando al segretario delle Nazioni Unite in Libia.
Abbiamo parlato a diverse organizzazioni in Libia, ma non hanno fatto niente.
Ed è sempre più dura, giorno dopo giorno.
http://www.youtube.com/watch?v=w7c2T3I-E2w
Guardate e diffondete assolutamente perchè qui non ne parla nessuno ed è una V E R G O G N A ! ! !
Bani el Walid, roccaforte di Gheddafi, resiste ancora, anche senza cibo e senza medicine
Bani el Walid è sotto assedio, senza cibo né medicine, con le strade di accesso al paese bloccato dai NATO/mercenari del NTC, ma ancora si resiste eroicamente, dopo oltre un anno di isolamento fisico e mediatico.
È da oltre una settimana che la città è circondata da bande di mercenari jihadisti.
Questo attacco viene dopo che il Congresso del NTC ha lanciato una campagna per arrestare i sospetti per l’uccisione di Omran Shaaban, il ratto che “si ritiene che abbia aiutato nella cattura” del Fratello Leader Muammar Gheddafi, l’anno scorso.
Milizie armate terroristiche sono entrate a Bani el Walid dall’ingresso principale, chiedendo agli abitanti di uscire dalla città, ma la gente di Bani el Walid è determinata a resistere per difendere le proprie case e famiglie.
La gente di Bani el Walid sa bene che i mercenari/NTC/NATO/ stanno cercando di uccidere più persone del villaggio che possono, perché questa città, con Sirte e poche altre, era ed è un bastione lealista a Muammar Gaddafi.
“Se dobbiamo morire, lo faremo combattendo per la nostra libertà e per la libertà della Libia. È così che si comporta un libico d’onore, per lasciare un buon esempio per le future generazioni di libici. Non ci inginocchieremo o arrendereremo mai! Allah Muammar Libia wa bas!”, ha detto un uomo di Bani Walid in piazza oggi, 5 ottobre 2012.
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Bani el Walid – 8/10/2012