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Bank of England ammette: sistema monetario è truffa


Salvathor
Noble Member
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Di David Graeber
http://www.theguardian.com/

Sembra che Henry Ford, negli anni 30, avesse osservato come fosse una buona cosa il fatto che la maggior parte degli americani ignorassero come funzioni davvero il mondo bancario, perché altrimenti “avrebbero dato inizio ad una rivoluzione prima di domani mattina”.
La scorsa settimana è successo qualcosa di notevole. La Banca d’Inghilterra ha vuotato il sacco. In un documento intitolato “La creazione della moneta nell’economia moderna”, redatto da tre economisti del dipartimento di Analisi Monetaria della banca, hanno dichiarato in maniera inequivocabile che le convinzioni generali riguardanti le modalità con cui lavorano le banche sono sbagliate, e che invece le posizioni del tipo più eterodosso e populista, più comunemente associate a gruppi come ad esempio Occupy Wall Street, sono corrette. In questo modo, hanno di fatto gettato dalla finestra l’intera teoria alla base dell’austerità.
Per rendersi conto di quanto siano radicali le nuove posizioni della Banca d’Inghilterra, considerate il punto di vista convenzionalmente accettato, che continua ad essere alla base di tutti i rispettabili dibattiti della politica.
La gente mette i suoi soldi in banca. Le banche prestano poi questo denaro a un certo tasso di interesse sia al consumatore finale che agli imprenditori che vogliano investire in qualche attività redditizia. E’ vero: il sistema della riserva frazionaria permette alle banche di prestare somme considerevolmente superiori a quelle che detengono nelle riserve, ed è anche vero che, se i risparmi dei correntisti non bastano, le banche possono farsi prestare altro denaro dalla banca centrale. La banca centrale può stampare tutto il denaro che vuole. Ma deve anche fare attenzione a non stamparne troppo. Infatti, ci sentiamo spesso ripetere che questo è il motivo principale per il quale le banche centrali sono state rese indipendenti. Se i governi avessero il potere di stampare moneta, sicuramente ne metterebbero troppa in circolazione, e l’inflazione che ne risulterebbe porterebbe l’economia al caos. Istituzioni quali la Banca d’Inghilterra o la US Federal Reserve vennero create per regolare con attenzione la creazione della moneta allo scopo di prevenire l’inflazione. Ed è per questo che è loro vietato dare direttamente il denaro al governo, ad esempio comprando titoli di stato, e finanziano invece l’attività economica privata che il governo semplicemente tassa.
E’ questo che ci porta a continuare a parlare del denaro come se fosse una risorsa limitata, alla stregua della bauxite o del petrolio, a dire che “semplicemente non c’è abbastanza denaro” per finanziare lo stato sociale, a parlare dell’immoralità del debito pubblico o di una spesa pubblica che “svuota le tasche” al settore privato.
Quello che la Banca d’Inghilterra ha ammesso, questa settimana, è che niente di questo è vero. Per citare la loro stessa presentazione iniziale: “Le banche non ricevono i risparmi dai privati per poi successivamente prestarli, sono i prestiti delle banche a creare i depositi“…”In condizioni normali, la banca centrale non determina l’ammontare della moneta in circolazione, e la moneta della banca centrale non è nemmeno ‘moltiplicata’ sotto forma di prestiti e depositi”.
In altre parole, tutto ciò che pensiamo di sapere non solo è sbagliato, è arretrato. Quando le banche prestano, creano soldi. E questo è il motivo per il quale il denaro non è veramente nient’altro che un pagherò. Il ruolo della banca centrale è quello di presiedere questo ordine legale che garantisca effettivamente alle banche il diritto esclusivo alla creazione di pagherò di un certo tipo, un tipo che il governo riconoscerà come valuta legale dal fatto che sarà favorevole ad accettarli in pagamento delle tasse.
Non c’è davvero alcun limite alla quantità di denaro che una banca può creare, a patto che trovi persone che vogliano prendere in prestito quel denaro. Non rischieranno mai di finire senza soldi, per il semplice motivo che, in genere, i loro mutuatari non prenderanno mai il denaro per metterlo sotto al materasso: alla fine, tutto il denaro che una banca presta tornerà indietro in qualche modo in qualche altra banca.
Perciò, per il sistema bancario nel complesso, ogni prestito diventa semplicemente un altro deposito. Inoltre, nel caso le banche avessero bisogno di prelevare denaro dalla banca centrale, possono prenderne in prestito quanto ne vogliono; tutto ciò che fa quest’ultima è determinare il tasso di interesse, il costo del denaro, non la sua quantità.
Fin dall’ inizio della recessione, le banche centrali degli USA e della Gran Bretagna hanno ridotto questo costo a quasi nulla. Infatti, attraverso l’”alleggerimento quantitativo” hanno pompato quanto più denaro potevano nelle banche, senza produrre alcun effetto inflattivo. Il significato di tutto questo è che il tetto dell’ammontare della moneta in circolazione non è dato da quanto le banche centrali siano disposte a prestare, ma da quanto denaro siano disposti a prendere in prestito governi, aziende, e cittadini ordinari.
La spesa dei governi ha il ruolo principale in tutto ciò (e il documento ammette, leggendolo con attenzione, che alla fine le banche centrali forniscono denaro ai governi).
Perciò non c’è alcuna spesa pubblica che “svuoti le tasche” al settore privato. E’ esattamente l’opposto. Perché, così all’improvviso, la Banca d’Inghilterra ammette tutto ciò? Beh, uno dei motivi è perché ovviamente è vero. Il ruolo delle banche è per la precisione quello di far andare avanti il sistema, e ultimamente il sistema non è che stia andando molto bene.
E’ probabile che la Banca d’Inghilterra decida che mantenere in vita la versione ‘fantasilandia’ dell’economia che si è rivelata così conveniente per i ricchi, sia semplicemente un lusso che non si può più permettere. Ma, politicamente, si sta prendendo un rischio enorme. Immaginate cosa potrebbe succedere se i titolari dei mutui si rendessero conto che il denaro che la banca ha prestato loro non proviene in realtà dai risparmi di una vita di qualche pensionato parsimonioso, ma sia invece un qualcosa creato dal nulla da una bacchetta magica in loro possesso, che noi gli abbiamo consegnato.
Storicamente, la Banca d’Inghilterra tende a essere un precursore, esternando quelle che possono sembrare posizioni radicali ma che poi finiscono per diventare la nuova ordotossia. Se questo è ciò che sta accadendo, potremmo trovarci presto nella posizione di scoprire se Henry Ford aveva ragione.

Fonte: http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity

Traduzione di Michele Cucca

http://www.pressnewsweb.it/2014/03/la-bank-of-england-ammette-che-il.html

http://www.informarexresistere.fr/2014/03/21/la-bank-of-england-ammette-che-il-sistema-bancario-attuale-e-una-truffa/

http://informazioneconsapevole.blogspot.it/2014/03/la-bank-of-england-in-un-documento.html


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OlausWormius
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 487
 

Non esistono banche buone e cattive (tantomeno centrali).
Attraverso le crisi e l'usura stanno semplicemente mettendo in ginocchio i popoli portandoli all'esasperazione così che quando si instaurerà il Nuovo Ordine Mondiale la gente, portata allo stremo, lo accoglierà trionfalmente.
In realtà se un giorno non esistessero più le banche o se cambiasse il sistema non sarebbe per fare un favore a qualcuno ma solo perché nel frattempo ci sarebbero i mezzi tecnologici per schiavizzare ogni cittadino, monitorandolo 24 ore su 24, facendolo lavorare a gratis per il bene pubblico e livellando la qualità di vita di tutti verso il basso (eccetto per le elites ovviamente).
Significativo poi che citano Occupy Wall Street, pseudomovimento di protesta apparso dal nulla e scomparso nel nulla con le simpatie di George Soros.


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Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4401
 

La versione continuera a rimenere tale del passato.Se le cose non vanno in Tv e nei media Mainstream non esistono per la maggioranza.Restano dibattiti di nicchia per simil e pseudo esperti.Ergo,non servono a nulla.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Perché una truffa?

Quando le banche prestano, creano soldi. E questo è il motivo per il quale il denaro non è veramente nient’altro che un pagherò. Il ruolo della banca centrale è quello di presiedere questo ordine legale che garantisca effettivamente alle banche il diritto esclusivo alla creazione di pagherò di un certo tipo, un tipo che il governo riconoscerà come valuta legale dal fatto che sarà favorevole ad accettarli in pagamento delle tasse.
Non c’è davvero alcun limite alla quantità di denaro che una banca può creare, a patto che trovi persone che vogliano prendere in prestito quel denaro.

Metterei in grande evidenza l'ultima frase: i singoli sono messi nella condizione di pesare se stessi, di bilanciare le proprie esigenze con le proprie intenzioni stimando la propria tenacia, la capacità che si attribuiscono di perseguire un obiettivo, di portare a termine un progetto.

Non vedo niente di strano ne di allarmante in questo. Si può discutere e valutare se sia opportuno costruire un consorzio sociale su queste basi piuttosto che su comportamenti di altro genere, che so le scorrerie o la ricerca delle bacche per sfamarsi (tanto per dare l'idea). Esistono, naturalmente, altre possibilità organizzative evidenziate anche dalle diverse tendenze politiche.

É comunque sempre sulla base e la prevedibilità di un comportamento di tipo sociale ed accettato che ci si può strutturare in comunità.

Il problema nasce, nel nostro caso, nel momento in cui un numero ristretto di super ricchi (che ne hanno la possibilità) decidono di agire in modo di accentrare il controllo di qualsiasi iniziativa di ordine economico, per quanto modesta, rendendo vana l'intenzione e l'azione dei più piccoli, scoraggiandoli ed inducendoli, così, a desistere.

I megastore di alcuni Paesi trattano dalle posate alle lampadine, dai vestiti agli elettrodomestici, rifanno le chiavi e lavano gli indumenti, vendono giornali e riparano le scarpe, oltre a vendere cibo fresco e conservato. Che spazio resta per la distribuzione? E per ogni altro settore é, da tempo, in atto lo stesso fenomeno di accentramento.

Tutto questo influisce radicalmente sulle attitudini individuali e sui comportamenti scelti per sopravvivere, quindi modifica il progetto stesso di socialità in atto.

Come non bastasse questo gruppo ristretto, questa cupola (non voglio chiamarla élite, riservo questo termine a ben altre attitudini!) ha trovato il modo di determinare le tendenze culturali e dirigere le scelte politiche della vastissima maggioranza sulla quale spadroneggia.

Credo che il rimedio consista nel ridimensionare drasticamente i super ricchi e di fare in modo di impedirne, per il futuro, la ricomparsa, piuttosto che invocare un allargamento delle spese degli Stati.

...Storicamente, la Banca d’Inghilterra tende a essere un precursore, esternando quelle che possono sembrare posizioni radicali ma che poi finiscono per diventare la nuova ortodossia.

Il pragmatismo, accanto ai noti difetti, consente spesso l'esposizione di alcuni aspetti della realtà altrimenti destinati a passare inosservati, e coloro che lo praticano si ritengono eticamente obbligati a segnalarli e trarne le conseguenze.


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