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Biden, la NATO e ...Romolo Augustolo

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cedric
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Affermare che non ci piace la vita di oggi forse dipende dal fatto che ce se sentiamo esclusi se non addirittura  allontanati. Analizzando quello che  non si vuole forse tramite la sua negazione si arriva a quello che vorremmo ma che forse non avremo mai.

 

 

oriundo2006 wrote:
tutto si reggerebbe, anzi si deve reggere,
1)su di una natalita' italiana forte,
2)con legami familiari coesi,
...
 3)troppi italici giovani volti alla loro completa ed assoluta deresponsabilizzazione in tutto
 4)in Italia, laddove si scopa aggratis
 5)laddove ci sono un mucchio di anziani finocchi

Ora i valori di una società sono i criteri che ispirano le azioni da attuare per renderli parte del vissuto quotidiano, Sembra che i desiderata ed i vituperata sopra espressi si adattino alle azioni di un nuovo piano di rinascita democratica
1) istituzione della tassa sul celibato oltre i 26 anni di littoria memoria per incentivare le italiche nascite ed scongiurare la sostituzione con le razze inferiori dei negri e di tutti i mediorientali con l'ascigamano in testa (come li definì Luttwak) come nelle leggi razziali littorie
2) istituzione del matrimonio esclusivamente religioso con validità civille (come attualmente è in israele) e divieto di divorzio come nei patti lateranensi litorii
2) criminalizzazione dell'aborto , perchè agevola la citata sostituzione razziali con negri e mediorientali
3) attuazione della pietas romana, cioè dei doveri verso le divinità, verso la società e verso i genitori, in sintesi è il noto slogan Dio, Patria e Famiglia di littoria memoria
3) criminalizzazione di tutte le droghe, anche per uso medico (se cristo in forma umana  ha sofferto allora possono soffrire pure gli umani senza lamentarsi troppo del dolore)
4) criminalizzazione degli atti sessuali fuori dal matrimonio, cos' i giovani smettono di scopare a gogò
5) criminalizzazione di omosessuali con esposizione della stella rosa, sempre di littoria memoria

Sembra che l'aretino (e non Pietro, ma l'altro) ci avesse visto giusto, appunto col suo nuovo piano di rinascita democratica, per rivitalizzare le italiche genti. e mantenere puro l'italico suolo....

 

 

 

 


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oriundo2006
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Cedric, non ti capisco e sopratutto non accetto che mi siano attribuiti dei desideri sulla base di una vita che, a parer tuo, indicherebbe che me ne sia escluso o allontanato: questi sono fatti miei.

Quello che ho brevemente segnalato e' l' IMPOSSIBILITA' oggi di poter attuare una riforma profonda della societa' italiana con una altrettanto profonda revisione dei valori falsi della modernita'. Questi si sono impiantati nei comportamenti collettivi e sono inestirpabili, sia che si pensi tutto il bene possibile di questo sia no.

Il piano di rinascita democratica insieme alle amenita' passate che tu mi imputi indirettamente a mo' di scherno, sono idee oramai completamente tramontate: i giovani di oggi ACCETTANO acriticamente qualsiasi idea, comportamento, pulsione, anche distruttiva, sulla base di un libertarismo senza un progetto PROPRIO di vita. Questo progetto e' solo il danaro: e niente altro.

Quello che abbiamo di fronte e' una societa' completamente DESTRUTTURATA NEL PROFONDO, alienata dalle sue basi, corrotta nei suoi fondamenti. Quello che dico e' esperienza diretta e non riferita a letture e giudizi altrui.

La prognosi e' infausta.

 


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cedric
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@oriundo2006

Sinceremante mi spiace che tu abbia personalizzato il mio post: come in tutte le mie espressioni, io ho sempre cercato di discutere (e spesso criticando pesantemente) sulle idee e mai sulle persone. Quindi il mio incipit era assolutamente generico e non certo riferito alla tua persona, se ti ci sei riconoscito sono fatti tuoi, come giustamente hai osservato, e non certo una mia intenzione o volontà.

Allo stesso modo non ho assolutamente attribuito a te, e men che meno a mò di scherno, le amenità del tristemente noto piano di rinascita democratica. Quel che invece ho fatto è correlare i citati desiderata e  vituperata alle inevitabili conseguenze che essi comportano.  Spero si comprenda che la cosa è completamente diversa.

A titolo di esempio se si introduce la necessità o la volontà di una forte natalità italiana la diretta conseguenza sono azioni invasive del privato e liberticide che la incentivino. Ad esempio, come già accadde in passato, premio in beni e danari per il settimo figlio e sanzioni pecuniarie per chi non crea una famiglia.

La critica, e vabbè anche la beffa, era rivolta esclusivamente all'azione da adottare non già alla tua persona.  Questo è (e sarà sempre)  il mio spirito, anche se  comprendo che sia difficile non percepire come critica alla persona quella che è invece una critica alle idee di quella persona.

Cordialità.


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cedric
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@brunowald

Tutti vorrebbero che i migranti restassero a casa loro senza sporcare il parquè (vabbè niente parquè, solo ceramica che almeno si lava) ma nessuno vuole sporcarsi le mani direttamente e tutti preferiscono delegare la carneficina dei migranti ad un non meglio identificato stato degno di questo nome ed opportunamente dotato di milizie armate.  Non si approvano i mezzi puliti ed indiretti (le mine antiuomo e le catene nautiche) ma si invocano armigeri che sparino agli invasori e che li impalino con le baionette. Se i citati soldati di Tito sparavano ai fuggitivi sulla soglia di Gorizia (ma quelli scappvano, mica entravano!) ci si domanda perchè i nostri fanti professionali (non più di leva ma a libro paga) non debbano fare altrettanto. Peccato che non ci siano piu' i militi di una volta che sgozzavano i nemici e stupravano le loro donne, sembra proprio che si faccia perdere tempo ai nostri soldati per difendere libanesi, eritrei, afghani(!) invece del sacro suolo d'europa.

Il punto è che per fermare milioni di migranti in cerca di una nuova terra serve una reale guerra di trincea e come in tutte le buone guerre che si rispettino servono massacri, esecuzioni sommarie, rastrellamenti, fosse comuni con litri di sangue e di escrementi (quando si muore si aprono gli sfintereri con rilascio di feci ed orina).  E, vista la folta presenza di donne nell'orda in arrivo, servono stupri di massa per demoralizzare gli invasori civili. Basta leggere cosa fece ai bei tempi Graziani in Dalmazia ed anche cosa "lasciarono fare" gli europei in Bosnia solo una decina di anni fa.

L'europa è pronta per una guerra di trincea? Anzi è pronta anche per una guerra civile? Gia' perchè con l'occasione si regoleranno i conti fra i difensori dei patrii suoli ed i traditori buonisti che invocano addirittura la cittadinanza per chi nasce sul patrio suolo dopo che le femmine straniere lo hanno  contaminato con le loro placente sanguinolente. Altro sangue scorrerà e sarà sangue di fratelli e sorelle, come in tutte le buone guerre civili che si rispettino.

Oggi in europa la tutela della vita è prioritaria rispetto alla tutela della proprietà mentre nella religiosa e filo-vetero-testamentaria america la proprietà è prioritaria rispetto alla vita. Se entri in casa mia  (ed anche se ci provi soltantanto) posso ammazzarti legalmente,  posso anche chiedere il rimborso della pulizia del tuo sangue sul pavimento ai tuoi eredi e dopo posso continuare a frequentare la chiesa. Si potrebbe cominciare la reconquista introducendo in europa una legislazione analoga a quella americana, cosi' la gente puo' iniziare ad ammazzare in proprio invece di chiedere l'intervento dello stato, magari si risparmia pure.

Di previsioni non ne ho proprio ed ovviamente le adombrate mine antiuomo erano una iperbole, vedremo molto presto cosa succederà.

Cordialità.


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BrunoWald
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@cedric

Carissimo, supponevo erroneamente d’essere stato chiaro. E poiché non mi sfiora il sospetto che tu distorca intenzionalmente le parole altrui per portare acqua al tuo mulino, provvederò a spiegarmi meglio.

Premetto che, a differenza di molti buonisti, nel terzo mondo ci vivo e conosco certe dinamiche. I dettagli truculenti potranno impressionare qualche vecchio democristiano timorato di Dio, ma io non sono né l’uno né l’altro, ed anzi amplierei il discorso: viviamo in un universo spietato ed amorale, dominato dalla legge del più forte, il resto sono fronzoli e divagazioni. Non dipende da me né da te, e quel che possiamo pensare al riguardo è del tutto irrilevante.

Dall’alba dei tempi, violenza, crudeltà, avidità e sopraffazione sono la norma tra gli umani: il sangue e la merda sembrano essere il concime della storia. La processione di nobili riformatori che han tenuto cattedra a partire dall’Illuminismo non ha cambiato questa realtà, l’ha solo coperta con un velo di ipocrisia. Per quanto mi riguarda, ribadisco quanto segue:

  • Non mi ritengo colpevole di nulla, né mi sento tenuto ad alcuna “solidarietà”, al di fuori di una sfera strettamente personale;
  • Non desidero delegare alcunché;
  • Non invoco nessun armigero perché esegua carneficine al posto mio;
  • All’occorrenza, le mani me le sporcherei personalmente. Per fortuna posso invece dedicarmi ad amare e godere della vita, perché non esistono le condizioni per combattere, e soprattutto non ne vale la pena. A che pro? Per difendere cosa?

La gente “migrava in cerca di una nuova terra” fin dalla preistoria: se non trovava spazio, doveva eliminare i precedenti proprietari. Oggi è di moda piatire compassione, ma l’esito finale per l’Europa sarà il medesimo: un colorito mosaico di emirati islamici e regni tribali africani gestiti da simpatici giovanottoni, loro sì capacissimi di sgozzare i nemici e stuprarne le donne (tranne quelle che si saranno adattate al chador, o apparterranno all’harem di qualche narco-reuccio squartatore, coperto di orpelli di cattivo gusto).

Infatti gli invasori – pardon, i “migranti”, come recita il breviario polcor – non sono affatto vittime innocenti della malvagità dell’uomo bianco: queste panzane potete farle credere ai babbei che non hanno idea di cosa sia il mondo fuori dall’Europa. Le “migrazioni” sono state provocate a tavolino da una cabala di miliardari psicopatici che le gestisce per i propri scopi, in combutta con mafiosi d’ogni risma, politicanti cialtroni e intellettuali di corte. E tu e le altre anime belle questo lo sapete benissimo, e siete a tutti gli effetti complici dei criminali di cui sopra.

E qui mi ricollego al tuo accenno a una guerra civile. In effetti, in Europa esistono due fazioni contrapposte e mutuamente ostili. Una la pensa grossomodo come me. L’altra invece si sente “eticamente superiore”; si ritengono gli unici ad avere capito tutto in migliaia di anni, e provano un maligno piacere ad irridere qualunque concetto non riconducibile al loro universo mentale; ovviamente, si arrogano pure il sovrano diritto di consegnare casa nostra, come fosse cosa loro, ai suddetti “migranti”.

E dai, non essere timido, Cedric: perché concedere la cittadinanza solo a quelli che nascono da noi? Non creiamo barriere artificiali, l’umanità è una sola, discendiamo dalle stesse scimmie… e diamolo a tutti quel pezzo di carta! Vengano pure in massa dai formicai umani di tutto il globo, che in Italia staranno un pò strettini, è vero, ma tanto noi ci leveremo presto dalle palle, no? Prima però, ti confesso che non mi dispiacerebbe onorare il feretro della nostra civiltà con un tramonto dai colori belli carichi.

Infatti, se la guerra è orrore, sembra tuttavia che i popoli marciscano quando la pace dura troppo a lungo. Il sangue diventa cattivo, e non si è più “fratelli e sorelle”. Viene meno ogni terreno comune. Quando le minoranze pensanti di una nazione diventano di fatto nemiche, perché portatrici di progetti e volontà inconciliabili, una resa dei conti si rende necessaria. E pazienza per gli schizzi di sangue.

Saluti cordiali anche a te.


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PietroGE
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La guerra civile in Europa è già programmata. Il capo dei servizi segreti francesi ad esempio ne ha parlato già un paio di anni fa e lo ha anche ripetuto. Il problema, che non è solo francese, è che l'integrazione dei migranti non solo è fallita, non è mai esistita. E lo dice uno che è stato 23 anni in diversi Paesi europei per lavoro. Il tutto  è frutto della fantasia malata di gente che crede che le persone siano come i pezzi di ricambio delle auto, non c'è n'è a sufficienza in Europa? Si prendono dai Paesi del terzo mondo dove sono in abbondanza. La gente che arriva però non può e non vuole lasciare all'ingresso la propria identità come si fa con il cappotto, non vengono per diventare italiani e solo gli scemi ignoranti parlano di loro come i 'nuovi italiani'. Io non divento cinese se nasco a Pechino e ho un pezzo di carta in cinese con un timbro sopra e non sono africano se nasco o vado a scuola in Kenia. L'eliminazione delle identità e conseguentemente del concetto di popolo sta portando alla rovina l'Europa e l'occidente in generale. Vedere una classe politica che combatte con le unghie e con i denti per avere più immigrati possibili è la dimostrazione che il fenomeno non è affatto spontaneo o prodotto  da calamità naturali, è stato pianificato, finanziato e condotto facendo leva sulla manipolazione mediatica e su scribacchini prezzolati, pagati per mentire.  Draghi ha fiutato il vento e si è schierato con i burattinai dell'invasione quando ha detto nella conferenza stampa che la cifra di immigrati quest'anno (38 000 fino a oggi) non è 'spaventosa'. Non ha neanche citato quanto costa allo stato mantenere tutta questa gente. Il teleutente deve vivere con la bufala che questi vengono a pagargli la pensione.

Sono d'accordo con l'analisi di  BrunoWald. Questa storia dell'immigrazione finirà molto, molto male.


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cedric
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Buona l'invettiva (metaforica!) "che io sappia benissimo come Le migrazioni sono state provocate a tavolino da una cabala di miliardari psicopatici che le gestisce per i propri scopi, in combutta con mafiosi d’ogni risma, politicanti cialtroni e intellettuali di corte", ma passiamo a cose piu' pratiche. La citazione

 

 

brunowald wrote:
Quando le minoranze pensanti di una nazione diventano di fatto nemiche, perché portatrici di progetti e volontà inconciliabili, una resa dei conti si rende necessaria. E pazienza per gli schizzi di sangue.

sembra ispirata alla dichiarazione d'indipendenza americana del 1776

 

 

In Congresso 4/7/1776
Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire.

Se il sentimento diffuso in europa e' questo, vuol dire che ci sono già le condizioni per una imminente ribellione popolare. Essa di solito si limita a manifestazioni di piazza e a pressioni sui politici ma spesso conduce alla rivolta vera e propria con atti violenti, organizzati e programmati, come per la rivolta di Reggio Calabria del 1970 con 5 morti e 2000 feriti ed allora fu solo per uno futile campanilismo sul capoluogo di regione (una sorta di nazionalismo dei puffi). Se non ci si ferma in tempo si arriva alla vera e propria guerra civile con la partecipazione armata di gran parte della popolazione.

Il citato capo dei servizio segreti francesi ha infatti già messo le mani avanti, perchè agli epigoni del Deuxieme Bureau per prima cosa insegnano come iniziò la rivolta dell'OAS (Organization Armeè Secrete) e come il DB impedì la guerra civile. I francesi (e non solo loro) sono già pronti per quando accadrà (e non SE ma QUANDO) contemporanemante in molti paesi europei visto che ci sono i social network per gestire le primavere bianche (fora tutti li arabi e li negri). Vedremo se i francesi di oggi saranno all'altezza dei loro nonni per fermarsi alla ribellione senza trascendere in rivolta.

L'origine del malcontento popolare è sempre la solita, il nazionalismo ad ogni costo e non solo fra europei, mediorientali e centroasiatici. Molti cianciano di sovranismo ma la causa e' il fortissimo nazionalismo all'interno dell'europa che separerà per ancora 2-300 anni francesi, tedeschi, italiani, polacchi, ecc. Ci sono anche i nazionalismi locali di Scozia, Catalogna, delle due Irlande, del Lombardo- Veneto e del sud Tirolo, tutti con ambizioni secessioniste sul modello Cechia e Slovacchia e degli stati balcanici. Tutti ispirati a niente stranieri in casa mia, e come dargli torto se gli rubano il lavoro e le mogli?

In europa non c'è una lingua e neppure una ideologia che unisca, visto che anche quelli della seconda internazionale si sono sempre scannati con quelli della terza internazionale, oggi di internazionale resta solo l'euro festival con canzoni europee degne di Nilla Pizzi e Claudio Villa. I migranti sono solo la miccia, la dinamite è il nazionalismo.


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oriundo2006
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Cedric, cito ''..L'origine del malcontento popolare è sempre la solita, il nazionalismo ad ogni costo..''. 

Probabilmente questo e' semplicemente il 'liguaggio comune' che EMERGE come un fiume carsico quando vi sono condizioni di vita difficili o completamente negative: l'economia vi gioca la sua parte, ma anche il malcontento 'differenziale', ovvero quando vedi che tu non puoi fare certe cose che invece 'altri' allegramente fanno. Questo e' un motore di ribellione contro l' ingiustizia, ben presente a chi si occupa di nasconderlo appena puo', silenziando i media a comando. E' un motivo 'alto', non riguarda la 'pancia' ma la propria definizione nello 'spazio' comune che occupiamo e le regole che osserviamo. 

In definitiva le ribellioni iniziano quando vi sono almeno due componenti che si sostengono a vicenda.

La prima, un senso di appartenenza che viene violato, ad esempio con una occupazione militare della patria oppure con l'immigrazione assurda che vediamo giorno dopo giorno, ma anche con l' imposizione di una religione straniera oppure ( ma qui e' facilmente bypassabile ) con una ideologia imposta ma non condivisa.

La seconda il senso profondo di vivere una ingiustizia individuale e collettiva, che mette in crisi il 'patto sociale' scritto e sopratutto non scritto che regolando il conflitto sociale, non ne permette l'esplosione: e' quello che 'attualizza' il nesso sociale 'naturale' dandogli una connotazione 'razionale' e quotidiana: e' quello che permette la vita sociale di tutti i giorni.

Questo aspetto e' il punto dolente dell' Italia di oggi: non vi e' alcuna consecutivita' rispetto al passato, ovvero 'razionalita' consueta in quello che ci stanno facendo, ne' quello che accade viene regolato dalla Costituzione o il consenso viene richiesto. E' semplicemente dovuto all' arbitrio assoluto della funzione di governo peraltro delegittimata dalla non-elezione dei diversi presidenti del consiglio: il comando si esercita a prescindere dal consenso che viene invece presunto perche' 'orientato' mediaticamente. 

Un vulnus terribile che rende il nesso sociale sia sempre meno 'comprensibile' razionalmente, ovvero mediabile dalla politica ( proprio per questo del tutto inutile ), sia lo rende senza sbocchi che non siano 'insurrezionali', cioe' incapaci di fornire appunto una possibile ragione condivisa di cambiamento che guardi al futuro.

 

 


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PietroGE
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@oriundo2006

Le due componenti vengono isolate e neutralizzate dalla manipolazione mediatica e da un livello di welfare che seppur minimo, riesce a tenere a galla milioni di persone che altrimenti affonderebbero nella miseria. Il problema in Italia è che questo livello minimo di welfare viene alimentato dal debito, non dalla ricchezza economica, quest'ultima ha preso da tempo la strada dell'Asia, con la globalizzazione. La condizione sociale quindi è disgiunta : da una parte un ceto cittadino sostenuto dal pubblico impiego in senso lato, cioè direttamente o indirettamente, dall'altra le banlieu della miseria e la precarietà dei posti di lavoro che sono in diretta competizione con il mercato internazionale. Questo si riflette anche sul voto alle elezioni. 

Anche sul nazionalismo come 'dinamite' , cito Cedric, si potrebbe discutere. Quello di tipo ottocentesco ha ormai fatto il suo corso, è obsoleto rispetto alle dimensioni della geopolitica, del mercato internazionale e della necessità di economie di scala che investe sia il settore civile che quello militare. Una qualche forma di cooperazione mi sembra necessaria. Altra cosa sono le identità nazionali che secondo me costituiscono la ricchezza dell'Europa. L'invasione di migranti, promossa e finanziata, serve proprio a distruggere queste identità e a trasformare il continente in un porto di mare abitato da un insieme di minoranze in lotta tra loro per il controllo del territorio e di quello che resta dell'economia.


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BrunoWald
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@cedric

Ho affermato che sai benissimo come stiano le cose in segno di riconoscimento alla tua intelligenza. Devo dire però che stavolta mi hai un pò deluso: “I migranti sono solo la miccia, la dinamite è il nazionalismo”. Un’affermazione del genere non me l’aspettavo. Meno di cent’anni fa esisteva ancora gente disposta a uccidere e morire per motivi riconducibili in qualche modo al nazionalismo, ma oggi? Siamo seri…

Il problema è semmai la hybris dei mentecatti che vogliono plasmare il mondo a loro immagine e somiglianza. Le elites avrebbero potuto regnare tranquille per secoli. Invece hanno voluto strafare, imponendo il capitalismo più becero, il traffico di droga, il caos sociale, e trasformando le periferie delle nostre città in discariche del terzo mondo. Poi non sorprendetevi se, come dice il detto, anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano.

“Se non ci si ferma in tempo si arriva alla vera e propria guerra civile con la partecipazione armata di gran parte della popolazione.” Fermatevi, dunque, prima che sia tardi! Non mi riferisco ai globalisti, che non si fanno problemi, ma alle anime belle possedute da una specie di cupio dissolvi. Parlano di solidarietà, ma in realtà non amano i “migranti”: odiano se stessi, e la civiltà in cui sono nati, che vogliono vedere dissolversi nella casba universale (dentro tutti li arabi e li negri!). Da ciò la congenita malafede, e il sarcasmo sugli interlocutori per compensare la mancanza di argomenti validi.

Pietro ha ragione da vendere: finirà male. Ma quando ciò accada, non sperino gli antifa e le anime belle di sottrarsi alle proprie responsabilità incolpando un fantomatico “nazionalismo”. Sono loro che han deciso unilateralmente di abolire le leggi della natura e del buon senso; loro ci vorrebbero imporre l’accoglienza e la solidarietà coatta; loro hanno stabilito che l’Europa debba diventare multirazziale perché sì! Loro hanno assunto per convenienza il ruolo di fiancheggiatori della mafia globalista.

Eppure dovrebbero sapere che, in caso d’incendio, i Rothschild e i Rockefeller si rifugeranno nelle loro ville fortificate in Patagonia, ma che ne sarà degli ausiliari buonisti? Forse pensano che migliaia di stranieri violenti saranno uno scudo sufficiente, ma fossi in loro non ci farei troppo affidamento. Se mai i "deplorevoli" dovessero perdere davvero la pazienza, negli USA come da noi, finirà male sul serio.


arbaman e Hospiton hanno apprezzato
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