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Black Holocaust

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ancona_pietro
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dodici milioni di congolesi sono stati uccisi da Re leopoldo di Belgio durante il dominio coloniale. Molti furono fatti morire dissanguati come le donne alle quali venivano tagliate le mammelle se non raccoglievano la quantità di caucciù assegnata. Trattasi del doppio dello Olocausto ebreo.
Non si può certo dire che il Belgio sia stato un faro di civiltà e di umanità.

Pietro Ancona


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luiginox
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se stiamo facendo una classifica dei più malvagi, stravincono gli usa col colpaccio dei 25 milioni di indiani nordamericani fatti crepare a tutte le maniere :dal cannone al fucile alle coperte col vaiolo ecc


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Eshin
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totalrec
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La storia delle donne congolesi con le tette tagliate ricorda un po' quella dei poveri ebrei trasformati in paralumi di pelle. C'è una documentazione su queste atrocità o la loro attendibilità storica è dello stesso livello di quella dei paralumi e dell'olocausto ebraico in generale?

EDIT: intendo documentazione sulla faccenda specifica delle tette amputate; che in Congo siano state compiute atrocità varie, credo sia di dominio comune.


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lanzo
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Si, d'accordo - Ma materialmente chi andava a tagliare tette, staccare arti e piacevolezze simili ? Per odii tribali probabilmente ma sempre negri erano, piaccia o non piaccia.
Sono sempre stato dell'idea che - contrariamente a quanto e' in voga da parecchio, non e' tanto il mandante che dovrebbe essere colpevolizzato, ma l'esecutore materiale, perche' il mandante, probabilmente uno psicopatico cagasotto, se non trovasse la "belva" disponibile col cavolo che i massacri ci sarebbero stati. Gli esecutori dovrebbero essere puniti in base alla legge occhio per occhio, che non tutti sanno ma e' ancora in vigore in parecchie parti del mondo. Hai tagliato un braccio a mio padre, taglio un braccio a te altro che prendermela con un re che si faceva gli affari suoi e che probabilmente non avrebbe mai avuto neanche il coraggio di tirare il collo ad una gallina.


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PietroGE
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E i 20 milioni vittime di Stalin dove li metti?


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Nieuport
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Cosa che pochi sanno, nel massacro dei congolesi (ma io sapevo di otto milioni, non dodici) c'entrano un po' anche gli italiani. Infatti il Belgio assumeva ufficiali stranieri per il Congo, e grazie ad accordi ne ebbe anche italiani. Poi l'irlandese Roger Casement pubblicò una serie di articoli denunciando i cirmini belgi, e gli accordi vennero revocati. Casement morì impiccato nel 1916 per avere lottato per la libertà dell'Irlanda.


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makkia
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intendo documentazione sulla faccenda specifica delle tette amputate; che in Congo siano state compiute atrocità varie, credo sia di dominio comune.

Mai sentito neanche io.
Da quel che sapevo io, se non raggiungevi le quote di raccolta della gomma c'erano varie punizioni, la più frequente delle quali era semplicemente la morte. Spesso esemplare (testa cosparsa di liquido infiammabile).
Al che i raccoglitori scappavano quando non raggiungevano la quota.
A quel punto invalse la regola di tagliare mani e piedi di mogli e figlie, che rimanevano in ostaggio. La scelta era fra tornare e farsi ammazzare o tornare e vedere le donne amputate sotto i propri occhi.

Tutto molto economico. Poca sorveglianza, roll-out frequente, cazzi del "lavoratore" garantire la produttività.

Un problema era che gli alberi della gomma hanno un limite di sfruttamento. Quindi, appena arrivata la "missione di raccolta" in un villaggio le cose andavano relativamente bene. Ma una volta sfruttate le risorse vicine, i raccoglitori dovevano spingersi sempre più lontano, non riuscivano a raggiungere le quote previste e cominciavano le atrocità. Capitava che le donne venissero amputate solo per il ritardo nel tornare indietro, visto che il tragitto + il raggiungimento-quota portavano via troppo tempo e facevano sospettare la fuga.
Nel frattempo va da sé che non c'era quasi più chi raccogliesse cibo e quindi carestia e morte d'inedia erano comuni e contribuivano all'inefficenza della raccolta. Cosa che i bianchi attribuivano alla "pigrizia", con conseguente accanimento sui "lazzaroni".
Sterminato o giù di lì l'intero villaggio, lo si dimenticava e si passava a un altro (una seccatura: spostare attrezzature e rifare il QG, rendendolo confortevole per i 4-5 bianchi, ma tant'è: che fosse un lavoro duro lo sapevano prima di partire dal Belgio).

I sorveglianti bianchi erano pochissimi. Gli ascari reclutati sul posto erano trattati poco meglio dei raccoglitori. Sprecare una pallottola era punito con la morte. Per questo andavano a caccia col fucile e poi eseguivano le sentenze all'arma bianca e anche immotivatamente, in modo che le morti sopravanzassero sempre le pallottole utilizzate.

Le cifre sono diverse fra gli storici. Il numero 12 milioni è contestato dagli studiosi. Più che altro sembra una cabala per "doppiare" l'olocausto ebraico.

Si parla di stime fra i 6 e i 10 milioni. Tuttavia sono stime anche a quanto ammontasse la popolazione totale congolese, prima e dopo la "cura Leopold".
Gli studiosi prudenti e quelli più larghi di manica sono comunque d'accordo su un fatto: Leopoldo dimezzò la popolazione del Congo.

Fatterelli curiosi:
- Il Congo (superficie circa Francia+ Germania) non era una colonia della Corona belga, ma una proprietà personale di Leopoldo.
- L'aveva "acquistata" dando incarico all'esploratore Stanley ("Doctor Livingston, I presume?") di ottenere dai capitribù locali quante più cessioni di territorio possibili, senza che avessero la minima idea di cosa firmavano.
- Quando l'impresa diventò scarsamente produttiva (altrove la gomma si raccoglieva con "noiosi" sistemi manageriali e costava di meno), Leopoldo "regalò" il Congo al Regno del Belgio.
- Quando finalmente furono ammessi funzionari pubblici nel territorio, si rivelò la portata della devastazione. La cosa suscitò scandalo, ma neanche più di tanto: gli umanitari e i missionari furono "soddisfatti" perché finalmente la civiltà e il cristianesimo entravano in Congo.
- La disumanità totale delle azioni della Compagnia di Leopoldo ispirarono "Cuore di Tenebra" a Joseph Conrad. A loro volta i personaggi di Conrad sono trasportati quasi intatti in Apocalipse Now. Il tutto senza mai nominare né il Congo né Leopoldo.
- Leopoldo del Belgio non era belga. Era un purissimo Hohenzöllern di Sassonia (buon sangue...?)


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helios
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In Cambogia si sono arrangiati da soli a massacrarsi.
Senza bisogno di nessuno.
Ma nessuno si ricorda di quell olocausto.

Il Belgio non solo non e un faro di civilta ma e un paese cuscinetto.
Il cane di due padroni muore di fame.


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mincuo
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Bisogna distinguere 2 cose:
1) La colonizzazione e lo sfruttamento del Congo da parte di Leopoldo II del Belgio. Non solo la gomma, ma anche l'avorio e (dopo vediamo perchè viene SEMPRE taciuto) soprattutto il cacao di cui il Congo è uno dei grandi produttori mondiali ancora oggi.
Questa colonizzazione e questo sfruttamento, nonchè il lavoro schiavistico utilizzato, sono fatti storicamente acquisiti.
2) Le atrocità e i milioni di morti. Che non trovano alcun riscontro nella storiografia scientifica.

Le notizie riguardanti le atrocità derivano TUTTE da una sola fonte.
Pietro Ancona scrive nel suo post: “A gridare al mondo ciò che accadeva in Congo furono un pugno di eroi – giornalisti, esploratori, missionari o diplomatici – che fecero nascere il primo movimento mondiale per la difesa dei diritti umani”.
E' vero. Ed era la C.R.A. Congo Reform Association. Fondata principalmente da Edmund Morel.
http://www.congoreformassociation.org/cra-history/
Edmund Morel poi scrisse un libro: “Red Rubber” che fu una delle fonti poi comunemente usate.
L'altro personaggio di spicco fu Roger Casement che fece anche dei report al Parlamento Inglese.
Per il resto furono cooptati scrittori, giornalisti, poeti, attivisti. I più famosi furono Mark Twain, Arthur Conan Doyle (il creatore di Sherlock Holmes) e Anatole France che scrissero romanzi, novelle, articoli o satire ambientate in Congo.
La bibliografia essenziale dell'epoca è questa:
-RED RUBBER di E.D. Morel
-KÖNIG LEOPOLDS KONGO - Dokumente und Pamphlete von Mark Twain, Edmund D. Morel und Roger Casement; herausgeleitet und kommentiert von Rolf Italiaander
-THE CRIME OF THE CONGO di Sir Arthur Conan Doyle (1909)
-JOURNAL OF ROGER CASEMENT di Roger Casement e Angus Mitchell

Quelle di Morel e Casement sono le fonti contemporanee più attendibili. Quelle di Conan Doyle, Mark Twain, Anatole France ecc.. sono opere di fantasia.

Quello che non viene mai raccontato è che la C.R.A. cioè la Congo Reform Association, fu finanziata interamente da Sir William Cadbury, il re Europeo del cioccolato, un magnate milionario con interessi specialmente in Africa.
Egli stesso, e negli stessi anni, usava gli stessi metodi di sfruttamento ed era impegnato in Africa nell'uso di lavoro schiavistico su vasta scala e in varie colonie nelle quali aveva concessione, per lo sfruttamento del cacao. Durante un processo, controinterrogato, egli dovette ammettere questi fatti e il resoconto di quel processo (8 pagine) si trova nel libro: “The art of the advocate” di Richard Du Cann.
William Cadbury era interessato al Congo da prima di Leopoldo II (che era invece a quel tempo ancora interessato alle Filippine, che poi non ottenne da Isabella II) e aveva già avviato delle spedizioni e investito denaro.
Non è quindi la figura del filantropo poi tramandata e la C.R.A. e i suoi addetti furono finanziati in chiave anti-Belga. E' notevole il fatto che furono ingaggiati soprattutto romanzieri, poeti, giornalisti, intellettuali famosi e che furono le loro opere quelle che poi il vasto pubblico conobbe. Specialmente “The crime of Congo“ di Arthur Conan Doyle, autore già famosissimo per i suoi romanzi di Sherlock Holmes.

Le atrocità, specie “le mani tagliate”, sarebbero poi "provate" da 5 fotografie. Nella prima edizione del libro di Morel (Red rubber) non esistono.
Nella seconda edizione, pubblicata a New York, (1906) compaiono 5 fotografie. Di cui solo 2 mostrano dei nativi con le mani tagliate.
Ma di queste una è la fotografia di un nativo che perse una mano per un morso di una tigre (questo secondo le fonti Belghe, mentre in seguito a una rissa per mano di un certo Kegele, secondo invece le fonti indigene). L'altra è di un lebbroso e non è presa neanche in Congo e si ritrova uguale in una pubblicazione medica dell'epoca.
Altre foto di mani tagliate e atrocità non ne esistono.
Questa storia delle mani tagliate (che è del 1903) resusciterà poi 11 anni dopo proprio in Belgio. Le “mani tagliate” questa volta sono proprio quelle dei bambini Belgi e per le donne Belghe pari-pari ci sono i seni tagliati, mentre i carnefici sono i Tedeschi e l'Imperatore Guglielmo II.
Una bufala, poi acclarata, frutto dell'atrocity propaganda inizialmente Inglese (il cosiddetto: "rapporto Bryce") e successivamente anche degli altri alleati, in particolare Statunitensi e Canadesi, durante la Ia guerra mondiale, probabilmente ripresa in Belgio proprio sulla scorta delle narrazioni del Congo Belga di un decennio prima, e che contribuì non poco nell'alimentare e incitare all'odio.
Qui un buon articolo con molte immagini della atrocity propaganda dell'epoca. http://www.traditio.it/SACRUM%20IMP/2014/luglio/8/bambini.html

La distruzione da parte di Leopoldo II dei “documenti” che provavano le atrocità, distruzione durata ben “8 giorni” (!!!) è evidentemente una bufala per lettori ingenui ed è tratta da un romanzo.
I documenti, ammesso anche che alcuni siano stati realmente distrutti, semmai riguardavano le transazioni commerciali e i profitti.
L'altra storia divulgata è che i soldati e gli ausiliari Belgi avrebbero dovuto portare “una mano tagliata per ogni proiettile sparato, dimostrando così che li usavano per combattere la guerriglia e non li sprecavano invece per cacciare animali”. A parte l'assurdità (non sbagliavano mai un colpo?), questa storia, spacciata in contemporanea, è in conflitto con l'altra storia che i Belgi tagliavano le mani a chi non lavorava alacremente.

Le fonti storico-scientifiche sono scarse, ma mentre riguardo alla colonizzazione e allo sfruttamento del lavoro nonchè alle condizioni schiavistiche (comuni peraltro in tutte le colonie) non ci sono dubbi, e la documentazione è relativamente abbondante, non c'è alcuna evidenza documentaria che avvalori atrocità o stermini di massa deliberati.
E dove ci sono milioni di morti c'è SEMPRE e per forza un'evidenza documentaria e materiale abbondante, coincidente, ed esaustiva. E proveniente da molteplici e diverse fonti.
E ci sono i milioni di morti, soprattutto.
Se non c'è o è “sparita” e sono spariti anche i milioni morti, allora è regolarmente una bufala.

P.S. Ancona Pietro. Un altro dei tanti sayanim qui presenti in servizio permanente effettivo. E un'altra "cacca di cavallo" (la raccolta della cacca di cavallo sarebbe stato secondo lui, in un altro post memorabile qui su CdC, l'unico mestiere consentito ai Rothschild, Warburg, Lambert, Oppenheim, Hirsch, Bleichroder, Goldschmidt, e decine e decine di altri....che avevano in mano fin da metà '800 finanza, media e industria di tutta Europa).
"The Pietro Ancona show...."


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riefelis
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"The Pietro Ancona show...."[/i]

In effetti, anche senza entrare nel contenuto, fa qui proprio un show.

Scrive la sua predica per po non intervenire quasi mai. Fa un po' la "prima donna", non si abbassa a controargomentare.


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Ossimoro
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Oggi invece qualcuno parla di un "White Holocaust" in Africa (Sudafrica precisamente).
http://americanfreepress.net/70000-whites-murdered-in-modern-south-africa-obamas-african-legacy/


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Black_Jack
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- La disumanità totale delle azioni della Compagnia di Leopoldo ispirarono "Cuore di Tenebra" a Joseph Conrad. A loro volta i personaggi di Conrad sono trasportati quasi intatti in Apocalipse Now. Il tutto senza mai nominare né il Congo né Leopoldo.

Ah, e insomma...forse no...o magari "ispirato" va inteso in un altro senso...
Il problema è che Kurtz è Conrad stesso (ma non lo dite in giro).
Conrad adora l'autorità, disprezza i neri (Narcissus), tutti i suoi comandanti sono bravi e hanno sempre ragione.

Il contraltare dell'altro scrittore di mare, l'anarchico esoterico Melville (decisamente altro livello, fra l'altro) in particolare "Benito Cereno", un romanzo antifrastico, per molto tempo considerato razzista e in cui in effetti se ne dicono di tutti i colori al protagonista nero - che è losco, violento e stupido - mentre i due comandanti sono buoni e gentili. Salvo alla fine scoprire che gli imbecilli totali erano i due comandanti bianchi, uno dei due oltre tutto vigliacco, e Babo improvvisamente appare come un geniale ed eroico ribelle che combatteva con coraggio una battaglia senza speranza.

Non c'è enfasi in questo disvelamento, in parte lo si comprende dallo svolgimento dei fatti con il colpo di scena finale ma soprattutto è una frasetta buttata là quella che cambia completamente il senso di tutta la narrazione. Ma come sempre in Melville solo per i pochi che vogliono davvero capire.
Per i servi c'è il senso letterale con il quale si accontentano, si tranquillizzano e non sentono il bisogno di saltare addosso a quelli che non rinunciano ai loro aures audiendi.


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ancona_pietro
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E i 20 milioni vittime di Stalin dove li metti?

Stalin non ha ucciso proprio nessuno. Attribuire a Stalin i morti degli anni di radicamento dell'URSS è come attribuire ai Nordamericani i morti della guerra di secessione. Stali salvò l'URSS dalle bande reazionarie sostenite da oltre un milione di soldati europei e giapponesi presenti fino al 25 nella URSS
.


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makkia
Prominent Member
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- La disumanità totale delle azioni della Compagnia di Leopoldo ispirarono "Cuore di Tenebra" a Joseph Conrad.

Ah, e insomma...forse no...o magari "ispirato" va inteso in un altro senso...
Il problema è che Kurtz è Conrad stesso (ma non lo dite in giro).

... e non si vuole molto bene 😉
Tanto è vero che mente a sé stesso e alla sua civiltà (cioé alla fidanzata di Kurtz), senza speranza di riscatto o redenzione. Il "cuore di tenebra" è un fardello che non può imporre ad altri ma che neanche riesce a portare, per questo scrive: ma è un tentativo disperato e votato al fallimento.

Conrad adora l'autorità, disprezza i neri (Narcissus), tutti i suoi comandanti sono bravi e hanno sempre ragione.

Sono "bravi" sia in quanto "in gamba" che in senso arcaico (i Bravi di Manzoni). Quanto alla ragione, sembra che "questi" capitani coraggiosi la smarriscano per sempre, insieme all'innocenza. Non è bello pensarsi Sigfrido e svegliarsi Caino.

Quanto all'autorità... è un abisso. In fondo al quale c'è "l'orrore".
Il famoso fardello dell'uomo bianco non è il banale razzismo, che ciascuno di noi può provare e poi dimenticare (o spazzare sotto il tappeto). E' proprio il cuore di tenebra che scopriamo come corollario dell'onnipotenza. Lo si può chiamare "avere sempre ragione", se si vuole...

Insomma: noi bianchi siamo una razzaccia. Herzog deve averlo letto a fondo.


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