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Brasile: Lula decapitato in effige - violenze e tensioni alle stelle


Tibidabo
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In questi giorni ci sono stati circa un centinaio fra atti di violenza e intimidazione da parte dei sostenitori di Bolsonaro contro elettori dei partiti di sinistra (e non si è ancora insediato).

Ma soprattutto guardate come vanno in giro gli attivisti di Bolsonaro...quella è la testa di Lula...


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oriundo2006
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Direi che tira un’aria di golpe…di violenze incontrollate. Succede, quando le crisi economiche non vengono gestite ‘umanamente’ che la gente si incattivisca e poi sfasci tutto…succede, succede…ma i ‘favelisti' sono ben di più…e a differenza delle passate esperienze con le giunte militari, oggi sono consapevoli dei loro diritti. E’ questo forse l’unico lascito di Lula: germoglierà ?


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Tibidabo
Noble Member
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È tutto lí il problema.
I discorsi sulle nuove forme e rapporti di lavoro non sono sbagliati ma in Brasile c'è una realtà inimmaginabile.
Non ha senso proporre “il nuovo” se non si risolvono le questioni della povertà spaventosa che c'è in quel paese e dei rapporti schiavistici fra ricchi e poveri.
I brasiliani hanno come mentalità di default quella dei vecchi fazendeiros con la servitù nera: si sentono superiori e minacciati, con una forma di vittimismo peculiare dei sudamericani che li porta a odiare mortalmente i reietti che paradossalmente ritengono responsabili della instabilità che loro stessi hanno creato con il loro sistema.
Ho l'impressione che non ci siano più margini di mediazione e che si sia alle soglie di un redde rationem poco pacifico.


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oriundo2006
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Tibi: io noto due cose pur non ritenendomi un esperto ma solo un osservatore ‘anima e core’.
La prima: c’è un difetto di comunicazione. Bolsonaro ha messo in primo piano la sua religiosità neocristiana: è fuori luogo in un contesto in cui le risposte devono essere razionali perchè questo mondo lo è. Lo è beninteso a senso unico ma lo è. Se la razionalità è poi riferita come fa B. alla logica del ‘mercato’, questo non propone di per sè una visione politica razionale per virtù propria, nè è suo compito farlo. Del resto, in Brasile c’è già e non ha risolto un bel niente circa la struttura obsoleta del Paese: il neoliberismo è antipolitico per eccellenza perchè si serve della democrazia solo per bypassarla: e la schiavitù gli è sommamente congeniale... Dunque, la sua proposta liberista è solo un escamotage di corta durata: sarà solo la solita logica spartitoria a favore di pochissimi a meno che le entrate petrolifere vengano utilizzate per scopi infrastrutturali oppure ‘a pioggia’, in un delirio ( assai poco probabile ma non si sa mai ) di peronismo di dx.
La seconda: l’info elettorale è manipolata e manipolabile a piacere per deformare la realtà e la sua percezione: alimentando fantasmi da caserma da anni ‘60, creando contrapposizioni, colpevolizzando il passato, creando attese messianiche, illudendo e stordendo masse poco o nulla colte, viene a farsi percepire la vita come una telenovela ed un telenovela ‘facile': i soldi dall’elicottero, insomma…e milioni di brasileri votano per questo B. come a suo tempo hanno votato l’altro B., il nostro...
Per il Brasile, il mio giudizio su Lula è negativo ( rappresentava un sistema socioeconomico in via di sparizione e non se ne rendeva conto ) ma non pessimo: il suo lascito è quello di far capire a decine di milioni di favelisti che hanno dei diritti come gli altri e che devono servirsene: è l’ingresso in massa di forze nuove che adesso premono e Temer o Bolsonaro sono solo figure che tentano di arginarne l’impatto su strutture e mentalità fuori tempo massimo. Sono figli della paura dei quartieri alti di Leblon di fronte alle immense favele che sono appena più avanti e che rivendicano in prospettiva diritti e tutto il resto.
P.S.: non sono un esperto di Brasile o di altro. Le mie sono solo esternazioni da fuori, dunque abbondantemente criticabili.


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