Cancro, allergie e malattie mentali tra i vegetariani? Un caso esemplare di ricerca scadente
È ormai salita agli onori della cronaca la pubblicazione curata da alcuni ricercatori austriaci dell’Institute of Social Medicine and Epidemiology (Medical University Graz), giunta alla conclusione che “una dieta vegetariana è associata ad una peggior salute (maggiori incidenze di cancro, allergie e disordini della salute mentale), un maggior bisogno di assistenza sanitaria ed una peggior qualità della vità.
Quindi, c’è bisogno di programmi di sanità pubblica per ridurre i rischi alla salute dovuti a fattori nutrizionali”.
Continua qui: http://www.democraticnutrition.org/2014/04/cancro-allergie-e-malattie-mentali-tra.html
Io non ci credo,l'Austria vende carne e latte di mucca!
Ormai i lobbisti non hanno più nemmeno il senso del pudore, sono disposti a scrivere che gli asini volano 😯
Tra un po' scriveranno che bario ed alluminio giovano alla salute... Un attimo, sono già indicati come oligoelementi sulle etichette delle bottiglie di acqua minerale.
i soggetti di studio erano in realtà un sotto-gruppo di una precedente e più estesa analisi curata dallo stesso gruppo di ricerca… giunta a conclusioni diametralmente opposte, che riportiamo testualmente: “C’è la necessità di programmi di sanità pubblica per ridurre i rischi alla salute associati con una dieta carnivora”.
Questa l'esatta conclusione dell'analisi sullo studio cui riporta il link...
Leggendolo per intero si scopre che si tratta appunto di conclusioni "diametralmente opposte" relative a un sottogruppo di una precedente analisi/studio.
Insomma, una boiata di cui non vale la pena parlare se non come fuffa per riempire gli spazi vuoti in una rivista di terz'ordine...[/i][/b]
A questo link si può leggere un serio e dettagliato commento di come la ricerca sia scadente e la presentazione mediatica manipolata:
Viceversa, uno studio ben più serio, uscito all'inizio del mese e durato 10 anni, dimostra dati opposti in modo sorprendente:
"Sappiamo tutti che mangiare frutta e verdura fa bene – ha commentato Oyinlola Oyebode, primo nome dello studio – ma l'entità dell'effetto è sbalorditiva”