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CH - docTV: uffici postali addio


vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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La globalizzazione si manifesta in diverse forme.
Talvolta in versione locale, con una modalita' psicologica locale.
In Svizzera e' il caso della Posta, decisissima a ridurre sostanzialmente il numero di uffici postali aperti nel paese. Fa cio', sostiene la Posta, per contenere i costi. Senonche' la Posta e' costituita anche da PostFinance, un servizio parabancario che fa utili notevoli, dell'ordine del mezzo miliardo annuale. Eppure la Posta, imperterrita, nelle discussioni porta avanti l'argomento che il servizio postale stia andando in perdita, perlomeno in prospettiva futura.

Alla popolazione questo modo di argomentare, ma soprattuto di agire, guarda te che caso, per diktat, non va giu', assolutamente. I politici se ne accorgono e stanno cercando un modo per arginare questo potere dittatoriale del management della Posta. In Ticino tutti i partiti stanno convergendo verso l'idea di un intervento politico del Cantone presso il governo federale, mandatario e azionista della Posta. Infatti questo ente e' figlio della ristrutturazione delle ex regie federali. Comunque sia, la Posta un mandato pubblico chiaro ce l'ha ed e' quello del servizio universale. Mandato che pero' viene interpretato dal management a modo suo, con lo spirito tipico dei manager che sono stati alla scuola della globalizzazione.

Non sara' la fine del mondo la Posta, eppure anche da questa entita', sulla carta parastatale, si intravvede in modo chiarissimo il retropensiero globalizzante, che se ne fa un baffo della popolazione.
E pure del segreto professionale. Perche' lo capiscono anche gli imbecilli che il segreto professionale di un negozio di alimentari o magari di vestiti, con agenzia postale annessa, non puo' essere all'altezza del segreto professionale postale tradizionale. Naturalmente con questo nuovo stato di cose gli spioni ci vanno a nozze.

I giornalisti, purtroppo tendono a sorvolare questo aspetto, tipico della globalizzazione in genere.

L'ho tirata per le lunghe. Comunque l'ultima trasmissione del settimanale Falò, di RSI/LA1, dedicato all'inesorabile smantellamento del servizio postale e' interessante, anche per motivi storici. Infatti, specialmente l'ultimo inserto filmato, riesce a dare un barlume del ruolo sociale importante del/la postino/a e del buralista postale, quello vero d'antan.

Smantella qua, smantella là, questi sapientoni dittatoriali della globalizzazione stanno smantellando una nazione, meglio quel che tiene insieme una Willensnation come la Svizzera. Sono molto abili, ogni nazione l'attaccano in diversi modi nei suoi gangli piu' sensibili. Cui bono? Non si capisce proprio. Sembra piu' una mentalita' guidata ciecamente da una dottrina indiscutibile che una mentalita' che pensi alla societa'.

Il servizio di Falò sullo smantellamento degli uffici postali e' rivisionabile qui:
http://www.rsi.ch/play/tv/falo/video/uffici-postali-addio?id=8917999


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esca
 esca
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1070
 

La globalizzazione non conosce confini, e' sempre piu' evidente.
Notare bene che essi, i globalizzatori, adottano un modo di esprimersi che e' conforme al loro modo di operare.
Non smantellano e non eliminano servizi, bensi' nel loro vocabolario orwelliano "ridisegnano", logicamente sempre in nome degli utili economici ma, appunto, non solo.
Lo smantellamento e ridisegno del "vecchio" contesto sociale fa gola a qualcuno o qualcosa (magari qualche macchina infernale) non solo per motivi economici.
C'entrano molto di piu' il potere, e ancor di piu' il controllo sugli altri.
E se qualcuno ha il coraggio di lamentarsi o protestare per i disagi dovuti alle nuove procedure obbligatorie di vita quotidiana, ci son gia' pronti gli agenti normalizzatori che accusano di nostalgia e ti trasformano in una merdaccia di fronte ai tuoi simili (anch'essi cornuti e mazziati, solo che alcuni non lo sanno ancora).
Si sono organizzati abbastanza benino, e' un sistema ben predisposto, blindato e collaudato.


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