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CH - il maggior datore di lavoro e' lo stato!


vic
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http://www.ticinonews.ch/svizzera/332826/il-settore-pubblico-ha-superato-l-industria

Il settore pubblico ha superato l'industria
Negli ultimi 25 anni è diventato il principale datore di lavoro in Svizzera, con ben 738'402 impiegati

Il settore pubblico è quello che impiega il maggior numero di lavoratori in Svizzera, ben 738'402 persone.

Lo evidenzia il quotidiano romando Le Temps, che è andato a confrontare i dati dell'Ufficio federale di statistica del 1991 e del 2016 per studiare l'evoluzione del mercato del lavoro in Svizzera.

Ebbene, negli ultimi 25 anni in Svizzera sono stati creati circa 400'000 nuovi impieghi, per raggiungere un totale di 3,84 milioni di posti di lavoro. Un aumento dell'11% dovuto in gran parte al settore pubblico.

Se si guarda al settore industriale, ad esempio, si nota che nel 1991 esso impiegava 800'000 persone, mentre oggi ne occupa solamente 622'029. A perdere colpi è stata soprattutto l'industria tradizionale, che soffre sempre più della concorrenza estera, mentre la farmaceutica e l'industria di punta hanno retto bene. L'orologeria, infine, ha conosciuto una forte crescita.

Nel contempo, come detto, a gonfiarsi è stato il settore pubblico, che comprende la salute, la socialità, l'insegnamento, la cultura e l'amministrazione pubblica, "in gran parte a causa dell'evoluzione demografica", come spiega Giovanni Ferro-Luzzi, specialista del mercato del lavoro all'Università di Ginevra.

Nell'immobiliare e nella costruzione si è invece assistito a una tendenza contrastata. All'inizio degli anni '90 il settore si è ridimensionato, per poi tornare a crescere nei primi anni del nuovo secolo. Complessivamente il numero di addetti è tuttavia sceso, dai 400'000 del 1991 ai poco più di 350'000 del 2016.

Cifre in calo anche per il settore del commercio dettaglio, che soffre della concorrenza di internet.

La finanza ha invece visto aumentare il numero di impiegati da 188'574 a 212'664, ma Ferro-Luzzi precisa che "in questo settore tutto va molto velocemente, gli impieghi si creano e si distruggono in fretta: con la perdita del segreto bancario, la situazione generale di interessi bassi e la difficoltà di mantenere i margini, la finanza rischia di andare incontro a dei tagli."

Una forte crescita è infine stata registrata nel settore dei servizi, che per quanto riguarda le sole attività scientifiche e tecniche sono passati da meno di 200'000 impiegati nel 1991 a 328'409 oggi.

Il professor Ferro-Luzzi conclude con uno sguardo sul futuro, che in molti immaginano sempre più automatizzato, con i robot che sostituiranno gli umani. "Ci saranno delle conseguenze" dichiara, "ma se il progresso eliminerà alcuni impieghi, altri saranno creati perché ci vorranno dei lavoratori che sappiano usare i robot e si creeranno dei nuovi compiti."


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vic
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Bene. Siccome le cose stanno cosi' da parecchi anni la constatazione sarebbe:
allora e' sostenibile una situazione in cui sia lo stato il maggior datore di lavoro!

Per mettere i puntini sulle i locali: il maggior datore di lavoro del canton Ticino e' la RSI, cioe' la ratiotelevisione pubblica. Parastato insomma. Se l'e' mia suepa l'e' pan bagnaa.

Semplifichiamo: la sanita', chi la fa funzionare? I pazienti, anche quelli sani, con cifre da capogiro pagati con regolarita' alle casse malati, che a loro volta offrono un bel mercato sia alla farmaceutica, sia ai medici cosiddetti privati, sia all'industria degli apparecchi medico-sanitari.
L'altra fetta della copertura sanitaria e' data dall'obolo versato (tramite le tasse) da ogni cantone alle proprie infrastrutture sanitarie, sia pubbliche che private (mandati di prestazione).

E per la RSI come stanno le cose? Be', li' hanno inventato il canone obbligatorio per tutti, anche per chi non ha radio ne' TV. Chi paga? Il solito pantalone, cioe' noi. Per essere corretti loro, gli svizzero-tedeschi, che sono la maggioranza. Ma cosa offre questa RSI di tanto speciale? Giochi, giochini, giochetti, serials televisivi statunitensi, ma anche nordici.
Il servizio meteo: nebbia alta, sopra splende il sole. Qualche trasmissione d'approfondimento su temi d'interesse pubblico. Trasmissione rara nella distesa infinita del palinsesto.

E i migranti, come faremo con tutti questi immigrati?
Be', semplice, lavoreranno pure loro per il settore pubblico.

Sembra una situazione totalmente strampalata economicamente. Eppure tiene, finora. Ma terra' alla lunga?

Qualcuno mi spiega perche' tiene, economicamente parlando? O e' solo un'apparenza transitoria, diciamo cosi', prima del tracollo? O siamo gia' dentro al lento tracollo e facciamo finta di niente? L'esempio che capiscono tutti e' quello delle casse malati. Inimmaginabile che possano continuare imperterrite a chiedere ogni anno sempre di piu'. Entro cent'anni, anzi 50, anzi 25, anzi prima, il sistema salta.

La dico tutta? Secondo me ci sara' il secondo salto dell'industria degli orologi.
Il primo salto, carpiato con doppio avvitamento, avvenne negli anni '60-'70.
Un furbastro libanese immigrato, che si chiamava Hayek, prese in mano la situazione, cioe' si compro' l'industria orologiera e la rimise in marcia con un marketing mondiale aggressivo di cio' che due ingegneri, svizzeri, non libanesi, avevano appena inventato: il meccanismo dello swatch.

Non ci credo che l'industria orologiera ce la fara' a contrastare Samsung, Apple e compagnia nel settore dell'orologio digitale intelligente, lo smart watch. A meno che magari un etiope si compri tutta l'industria e la rilanci con un marketing aggressivo. Favola, e' tutta una favola questo mondo. Giusto?


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