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Uffici postali, Ginevra appoggia il Ticino
Solo i deputati PLR si sono opposti alla risoluzione approvata dal parlamento ginevrino

Ats - 12 maggio 2017

Dopo il Vallese anche il canton Ginevra appoggia l'iniziativa cantonale (*) ticinese che punta a rafforzare la posizione dei comuni confrontati con il pericolo di una soppressione di uffici postali.

Il Gran Consiglio (**) ginevrino ha approvato una risoluzione urgente all'indirizzo dell'Assemblea federale (***), che informa del suo sostegno il parlamento di Berna. Solo i deputati del PLR si sono opposti.

I socialisti hanno invitato ad allearsi ad altri cantoni per fare fronte comune contro quello che considerano uno smantellamento del servizio di prossimità. Il Mouvement citoyens genevois (MCG) ha denunciato i licenziamenti massicci che seguirebbero la chiusura di uffici. "Resistenza" è stata anche la parola d'ordine del PPD, che ha fatto presente l'impatto che la riorganizzazione della Posta potrebbe avere sui legami sociali di quartiere e sui piccoli commercianti.

I rappresentanti del PLR, pur sottolineando il loro attaccamento al servizio pubblico, hanno giustificato i piani dell'azienda con i cambiamenti di abitudine dei suoi clienti.

Il Gran Consiglio ticinese ha adottato l'iniziativa cantonale il 12 dicembre scorso con 77 voti, nessun contrario e due astensioni. Il testo, lanciato dal PS, intende rinforzare la posizione dei comuni nei negoziati con la Posta, permettendo loro in particolare la via del ricorso al Tribunale amministrativo federale.

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(*) l'iniziativa, con il referendum, e' uno dei meccanismi della democrazia diretta. Molto applicata e' quella popolare, per cui il popolo vota su un cambiamento della costituzione. Occorre la maggioranza di popolo e Cantoni affinche' venga recepita dalla legislazione. L'iniziativa cantonale, usata più raramente di quella popolare, non consiste nella raccolta delle firme che poi sfocia in votazione popolare, bensi' viene sottoscritta da uno o più parlamenti cantonali all'indirizzo delle camere federali e del governo affinche' si modifichi una certa legge federale.
(**) parlamento cantonale
(***) Consiglio Nazionale, cioe' il parlamento e Consiglio degli Stati, cioe' il senato

-- NB --
La Posta è un'ex regia federale. Di diritto privato, appartiene al 100% alla Confederazione e deve sottostare a direttive precipue, per esempio quella di offrire un servizio universale in ogni angolo del paese. La mentalità manageriale globalizzante ha invaso anche il direttorio della Posta e stiamo solo assistendo in pratica al lento smantellamento dei servizi postali. Smantellamento condito da tanta sabbia negli occhi. Con un governo che sta li, impalato ed imperterrito, ad osservare, se non a guardare altrove. Ma la popolazione non ci sta e sta montando l'indignazione generale.
Gli addotti "motivi di risparmio" sono nebbia fumogena, in quanto la Posta, tramite Postfinance, produce utili notevoli. Quindi tutta questa frenesia di smantellare a gran velocita' gli uffici postali risulta piuttosto incomprensibile. Per chi si illude che le donne siano piu' sensibili quando fanno i manager, bè, guarda il caso, ora la Posta è proprio diretta da una donna. Ma l'implacabilità manageriale è sempre quella.
vic