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CH - via bilaterale con l'UE


vic
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http://www.gdp.ch/svizzera/la-bilaterale-con-lue-e-la-priorita-id172936.html

Svizzera
"La via bilaterale con l'UE è la priorità"
Lo ha sottolineato il consigliere federale Didier Burkhalter, che insieme agli altri membri del Governo ha fissato le priorità nelle relazioni con l'Unione Europea.

Ats - 29 giugno 2017

La via bilaterale con l'Unione Europea va mantenuta per ragioni politiche, economiche e sociali. È quanto ritiene il Consiglio federale (*) che oggi ha fissato le sue priorità nelle relazioni con l'Ue. In una conferenza stampa, il ministro degli esteri (**) Didier Burkhalter ha definito gli accordi bilaterali la "colonna vertebrale" delle relazioni tra Svizzera e UE. Il governo vuole quindi dare a queste intese una grande stabilità e sicurezza sul lungo termine.

"La via bilaterale deve però potersi sviluppare e adattare alle realtà del giorno d'oggi". Sovente sono infatti necessari adeguamenti tecnici. Il problema è che spesso questi aggiornamenti vengono politicizzati e i dossier si bloccano, ha spiegato Burkhalter. Riguardo agli accordi di accesso al mercato, per mantenere e sviluppare la via bilaterale è necessario un chiarimento delle norme istituzionali di funzionamento. "Il Consiglio federale è cosciente che c'è una necessità di chiarire il contratto che esiste tra Svizzera e Unione europea". È una condizione per assicurare gli accordi sul lungo termine, ha precisato.

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(*) governo nazionale
(**) e' dimissionario, anche perche' la sua linea di politica estera non fa breccia, specialmente fra la popolazione. E' sempre stato considerato un facente parte della 5a colonna UE all'interno del governo.
Da qui quei discorsi paludati e poco incisivi. Parla di via bilaterale, ma sottintende lo svendersi totale all'UE. Burkhalter , a dimostrazione di quanto sia fittizia la supposta solidarietà latina, non ha mai avuto riguardi particolari per il Ticino ed i suoi problemi, dovuti fra l'altro alle conseguenze nefaste della libera circolazione incontrollata ed alla vicinanza con l'Italia, ormai da decenni priva di spina dorsale politica. In Ticino il fiato dell'UE si sente fortissimo, soprattutto quel puzzo di diktat calati dall'alto da gente sostanzialmente incompetente se non in malafede.

Ecco, forse nella questione ucraina e' riuscito a profilarsi un po', cercando di ricucire strappi quasi insanabili. Ma guai mettersi contro l'UE o contro la Nato, che e' poi la stessa cosa: Nato comanda ed UE esegue.

Devo essere onesto? Da Burkhalter mi sarei aspettato un bel discorso, magari all'Onu, sull'obsolescenza della Nato, organismo vuoto ormai di significato, se non come mezzo di pressione statunitense. E' pretendere troppo, lo sò!

vic


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