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Chi capisce Snowden?


GioCo
Noble Member
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Guardando l'intervista di Snowden credo che le persone faticherebbero davvero parecchio a capire chi è e perché si trova chiuso nell'ambasciata russa di Hong Kong. Putin ha un bel da dire che lui non sta proteggendo qualcuno che ha tradito il suo paese per trarne vantaggio. Chi gli può credere? I fatti paiono smentire.

Se la posizione ufficiale degli Stati Uniti è di trattare Snowden come un traditore, se Snowden è un ex agente CIA per sua stessa ammissione, con accesso a informazioni cruciali per quantità e importanza, se sta nell'ambasciata russa di Hong Kong, nell'immaginario collettivo Snowden (per forza) si è venduto a CIna e Russia in quanto rappresentano competitori internazionali di livello geopolitico a cui vendere la sua collaborazione.

Snowden e Putin non sono nei contesti adatti a ribaltare questa tesi. Ma mentre Putin è chiaro e diretto ed è difficile travisarlo e quindi deve rimanere il nemico numero 1 dell'occidente, così qualsiasi cosa dica ha meno peso politico internazionale, Snowden chi lo capisce? Ad esempio, cos'è un (ingegnere) sistemista di computer e perché avrebbe accesso a segreti che superano il livello massimo militarmente consentito a un solo individuo? Sarebbe come dire con un agente CIA operativo può (se decide) da solo distruggere l'intera CIA.
Il che è un po' sopra le righe e per crederci non basta di certo la parola di Snowden il "traditore". Bisogna capire qualcosa in più degli argomenti sottostanti.

Il punto che vorrei chiarire è che i sistemi della "guerra elettronica" attuali che garantiscono un controllo capillare sui cittadini hanno un tallone d'Achille piuttosto grottesco: costituiscono strutturalmente un pericolo maggiore per chi li usa rispetto a chi li subisce. Un po' come possedere l'arma definitiva, che può distruggere chiunque ma che esercita il massimo della sua efficacia distruttiva solo contro se stessa e chi la brandisce. Lo so, pare un idiozia strategica che nessuna struttura di "intelligence" vorrebbe mai adottare, meno che mai la CIA, ma in effetti il problema è da rovesciare. La CIA non ha scelta, dato che il suo compito non è garantire se stessa, ma il flusso di informazioni che raccoglie. L'agenzia funziona come qualsiasi altro servizio segreto governativo esercitando il suo prioritario fine: centralizzare tutta l'informazione sensibile per le politiche del suo Governo e garantire la fruibilità a un ristretto numero di persone al più alto livello di sicurezza. Lasciamo perdere che questo poi nella realtà non funziona così per tutte le agenzie, per esempio pensiamo ai ridicoli servizi segreti italiani. Diciamo che ci possiamo aspettare che sia così almeno per la CIA. Invece no ed è questa la chiave per capire. Ma andiamo avanti, tutto sarà più chiaro allargano il panorama.

Noi sappiamo bene che l'informazione è potere da sempre, ad esempio i Rothschild sono diventati influenti nella economia inglese gestendo l'informazione della sconfitta di Napolepone. In politica l'informazione è "potere di ricatto". Quindi gestire l'informazione significa gestire un potere enorme che di sicuro viene esercitato a piene mani dal governo americano. Chi non teme il cumulo di informazione? Chi non ha potere. Quindi noi formichine siamo al sicuro? Non proprio: più avanti in questo post chiarisco il perché ...

Ma allora com'è possibile che uno Snowden qualsiasi, cioè un individuo che dovrebbe essere poco più di un impiegato aziendale anche se della CIA, può trovarsi nella posizione di smontare l'intera struttura CIA (secondo le sue stesse parole) e smontare il cruciale sistema di potere politico basato sul ricatto, consegnando gli archivi sensibili a chicchessia (tipo una testata giornalistica)? Non è una falla di sicurezza inaccettabile? Non proprio. Ma anche qui bisogna avere pazienza per capire e continuare a leggere.

Partiamo da alcuni chiarimenti facili: qual'era esattamente il lavoro di Snowden nella CIA e qual'è l'architettura che permette alle agenzie segrete telemetiche di centralizzare masse incredibili di dati? In particolare perché il mastodontico apparato di raccolta dati CIA dovrebbe essere usato per registrare dati inutili come un "mamma ietta la pasta" al cellulare? Cosa diamine se ne fanno dell'informazione se non c'è nulla su cui ha senso esercitare un potere così enorme perchè non rappresenta nessuna minaccia per un Governo qualsiasi?

Snowden faceva il sistemista "capo", cioè era un tecnico che si occupava di mantenere in funzione le apparecchiature CIA (computer) che svolgono il lavoro di centralizzare le informazioni. Tra i suoi compiti c'era sicuramente quello di gestire gli interventi in caso di malfunzionamento e organizzare le difese per le minacce dei cyber-attacchi hacker. La struttura informatica che centralizza le informazioni è "per definizione" centralizzata. Il che significa che tutte le informazioni che la CIA accumulava passavano per i computer sotto controllo di Snowden.

Ora, se Snowden si occupava della sicurezza dei computer è evidente che doveva sapere quali livelli di sensibilità avevano i differenti dati cumulati. Quindi poteva distinguere tranquillamente le informazioni che riguardavano un cittadino qualsiasi, rispetto a un politico importante osservando non il contenuto ma "chi" faceva "cosa". Inoltre (sempre a causa della sicurezza) doveva saper distinguere una attività di accesso ai suoi computer con tutti i permessi in regola da una fraudolenta. Altrimenti non avrebbe potuto intervenire in caso di intrusione hacker. Per ciò aveva modo di rendersi conto "come" le informazioni venivano usate.

In altre parole per poter esercitare il suo mestiere Snowden doveva necessariamente accedere a un grado elevato di controllo sia sul contenuto dei dati accumulati dalla CIA, sia sui destinatari e fonti dove questi dati transitavano. Il che non significa che effettivamente avesse la possibilità pratica di accedere al contenuto dei dati o ai contatti indisturbato (indubbiamente la sua attività lavorativa era poi sotto controllo a sua volta), ma che (come ogni agente in servizio che occupa posti chiave in una struttura di intelligence) poteva volendo fare danni enormi prima che potesse essere fermato. Cioè poteva fare danni enormi in caso di tradimento per profitto personale. Quindi è chiaro che (quantomeno) non pare abbia agito costituendo una minaccia reale per la CIA o il suo governo come ci si aspetterebbe da un "agente traditore".

Ciò però non vuol dire che non sia etichettabile come traditore. Ma per dargli quell'etichetta bisogna capire chi ha tradito e perchè. A questo punto è possibile chiarire l'arcano, la chiave per capire il mistero: se il tradimento è del Governo significa che l'agenzia CIA lavora per il Governo. Peccato che la CIA da un pezzo non lavora più per il Governo (tant'è che è totalmente sconnessa dall'amministrazione presidenziale a cui formalmente dovrebbe rispondere e questo fatto è oggi sotto gli occhi di tutti). Ma allora a chi risponde la CIA? Ovvio, per cordate private di interessi economici: persone che rappresentano il centro di reti di banche, multinazionali e corruttela varia.

Se per un Governo il nemico è un altro Governo, per un interesse economico privato sovrapponibile alla criminalità organizzata, chi sono i nemici? Noi. I consumatori. Perchè portiamo interessi diametralmente opposti rispetto a qualsiasi privilegio privato criminale, privilegio concepibile come criminale in quanto il privato centralizza potere sistematicamente per grazia del dogma "liberista", che quindi difenderà con qualsiasi mezzo. Il crimine è quindi strutturato nell'identità economica liberista e si esercita in un solo modo: contro le società e gli ordinamenti per difendere il privilegio privato criminale che è funzionale al sistema e risponde solo a se stesso.

Da quando esiste la civiltà, credo che sia stato sempre così. Solo che prima questo privilegio di carattere criminale era esercitato da una figura pubblica che sommava l'identità simbolica del governo con l'esercizio concreto del potere nella sua persona (il Re) e come ci insegna Macchiavelli, il Principe in quanto figura pubblica non è un autorità criminale del tutto fuori controllo. Adesso nel nostro tempo non si capisce mai chi fa cosa e perché (non esistono figure pubbliche di potere concreto): nella confusione generale decide quindi sempre l'economia, cioè simbolicamente un sistema (una macchina). A questo punto non occorre un Re, il sistema è una macchina con delle leve e chi sta nella stanza dei bottoni e sa manovrare questa macchina, comanda anche se si tratta di una figura perfettamente anonima. Così non c'è modo MAI di sapere chi è il manovratore. Solo il manovratore sa chi è il manovratore. QUESTA è la caratteristica PRECISA della TECNOCRAZIA in cui ci troviamo. Se si salta questo passaggio si cederà sempre alla tentazione di cercare i complotti dove non ci sono.

Siccome chi manovra il sistema è nel punto più a rischio in assoluto, dato che concentra su di se tutti gli errori di manovra del sistema oltre che la responsabilità di una conduzione criminale "sistemica", il suo anonimato o (se non fosse anonimo) il basso profilo pubblico difeso con perseveranza è LA sua garanzia di sopravvivenza per antonomasia. Chiunque sia in una posizione del genere ha quindi necessità vitale di accedere (alla bisogna) a tutte le informazioni su chiunque, dato che chiunque può costituire un improvviso e specifico pericolo per le manovre o per lo stesso manovratore. In questo quadro il fenomeno della centralizzazione va di pari passo con il concetto di governo unico mondiale che ovviamente nessuna organizzazione criminale potrà mai realizzare nel concreto, ma questo non vuol dire che ogni organizzazione criminale sia nella posizione di potere sufficiente a credere di potercela fare non ci proverà con ogni mezzo a sua disposizione, nostro malgrado (e malgrado l'insostenibile danno planetario alla vita).

Quindi Snowden ha semplicemente capito che la CIA non lavora per il Governo Americano democraticamente eletto: ecco perchè ribadisce a ogni occasione che lui non ha tradito il suo paese, perchè lo sta difendendo. Qui però c'è un appendice da fare su Putin. Se le cose stanno così, perchè mai non dovrebbe semplicemente dire che ha senso aiutare Snowden? Lui non è contro il Governo Americano. Forse Putin non ha capito?

No, credo che per Putin le cose siano un pochino più complesse. Lui somiglia a uno Zar nel senso tecnico del termine. Somma su di se il potere simbolico e quello concreto quindi è una figura certamente più tradizionale e riconoscibile per noi esclusi dai privilegi. Putin risponde per questo al modello "macchiavellico" non tecnocratico di potere: il suoi atti di governo rimangono esposti pubblicamente a prescindere dai mezzi che usa (contrariamente al tecnocrate che dipende dai mezzi). Quindi la gente può vedere quello che fa e attribuirgli una colpa nel caso di un errore di manovra. In più Putin rappresenta gli interessi della Russia. Non dell'America o del Mondo e lo ribadisce a ogni occasione. Quindi anche simpatizzando per Snowden non può appoggiare la guerra di Snowden contro qualcosa che non è per il pubblico (Russo) comprensibile e per questo distinguibile dal Governo Americano.

L'economia per noi tutti e anche per i russi non è un soggetto autonomo perchè non riusciamo ad agganciare l'idea che la tecnologia che ci viene spacciata come migliorativa delle condizioni umane esiste con lo scopo PRIMARIO di tenere separata l'economia dal controllo del potere politico pubblico, sia quello democraticamente eletto, sia quello non democraticamente eletto.

Snowden è il primo Uomo che si rende conto del problema e cerca di rendere il mondo cosciente del disastro, contemporaneamente cerca anche di dire che si tratta di un problema strutturale e indipendente dalla volontà umana: solo costruendo una massa critica di persone coscienti si può iniziare un movimento di concreta opposizione efficace. Lui ha l'incubo di fallire, io ho la certezza che fallirà. Ma forse la sua opera sarà utile ai posteri. Se ci saranno ovviamente dei posteri.

Ora non ci rimane che un punto: avere chiaro qual'è il senso criminale del sistema tecnocratico. Farò un esempio che ci serve solo per concettualizzare: noi sappiamo (perchè così ci viene insegnato) che la concorrenza è uno dei capisaldi dell'economia. Sappiamo anche che è una balla ma è difficile spiegare perché senza cadere in tecnicismi accessibili a pochi. Cambiamo quindi prospettiva. Se due panettieri vendono panini, la legge della concorrenza e del mercato mi consente di scegliere tra i due il panino migliore al minore prezzo e questo stimola la produzione a migliorare, giusto? Quindi due McDonald a pochi isolati di distanza possono farsi concorrenza? Certo, peccato che usare il marchio comporti una drastica riduzione della differenza di produzione. McDonald si vanta di garantire ovunque nel mondo panini con la stessa qualità (occhio ai termini!). Ma il merchandising aziendale McDonald è quindi la sovversione del principio economico basilare della concorrenza a livello globale? Si, ma non te lo dice così nella sua propaganda, se no capisci che per una multinazionale sei l'attore e il regista del tuo suicidio globale. La multinazionale ti fornisce "solo" corda e assistenza tecnica per un "risultato migliore" (dal punto di vista criminale) poi il resto lo fai da te che sei il loro bersaglio d'attenzione preferito e te lo dicono pure apertamente. Sii responsabile, segui i consigli delle multinazionali: suicidati.

Siccome una cosa del genere mano a mano che le multinazionali invadono nuovi spazi di interesse sociale, distrugge la propaganda che serve loro per coprire con un immagine gradevole l'operatività obbligatoriamente criminale, allora è necessario fare due cose: distrarre l'attenzione mentre si creano le premesse per obbligare le persone a suicidarsi e costruire un sistema di controllo capillare per controllare ogni possibile ribellione.
Ecco che arriva il nostro minuscolo eroe Snowden, vivo unicamente perché la sua è una lotta meno efficace delle scoregge di mucca ... e non è una battuta (le scoregge delle mucche che finiscono nei panini dei fast food sono un fattore importante di alterazione climatica, uno dei tanti effetti secondari catastrofici degli allevamenti intensivi).

In altre parole: signori e signore, ecco a voi Mauthausen 2, il meraviglioso proseguimento cinematografico del costrutto sociale repressivo di massa di sperimentazione nazista, che dopo il suo test tedesco convalidato con il pieno successo fino almeno al 1945, ha potuto costruire scientificamente la piena operatività tecnica dei suoi apparati di supporto (su scale minori) perfettamente riproducibili a livello globale. In quel contesto non è stato sperimentato un semplice campo di prigionia per gente qualsiasi che non aveva fatto assolutamente un ca%%o di nulla di male (come te che leggi) ma la possibilità operativa su scala industriale di ridurre la popolazione mondiale "a piacimento" con la piena collaborazione dei diretti interessati.

Per farlo però occorre centralizzare, non solo i dati ma anche le persone. Qualcuno ha per caso sottomano i dati degli ultimi flussi migratori? Sarebbe bene tenerli sottocchio. Potrebbero suggerirci molte più cose di quelle che adesso crediamo. Per esempio che i punti di accumulo naturali sono i nuclei urbani più densamente abitati dove l'azione delle multinazionali può concentrarsi meglio.


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