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Chi chiese a Regeni di"intensificare le ricerche"?


marcopa
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Dal Corriere della sera:

"A metà dicembre l’università di Cambridge chiese a Giulio Regeni di intensificare le ricerche all’interno del sindacato. Il ricercatore italiano fu sollecitato ad ottenere maggiori notizie su quanto stava accadendo in quel settore dove forte è l’opposizione al regime del presidente Abdel Fattah Al Sisi. E in questo modo finì in una partita che evidentemente non era in grado di controllare. "

Chi chiese a Giulio di intensificare le ricerche ? Forse uno stratagemma dei servizi segreti britannici ?

Marcopa

Giulio Regeni, dietro la morte del ricercatore ci sarebbe l'ombra del tradimento

Redazione, L'Huffington Post
Pubblicato: 15/02/2016 08:55

Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso al Cairo, sarebbe stato tradito da alcuni report universitari finiti nelle mani dei servizi segreti egiziani. È quanto riportano due rticoli pubblicati rispettivamente su Repubblica e il Corriere della sera. Intanto i magistrati del Cairo che indagano sul caso avrebbero ricevuto i tabulati del cellulare del ragazzo. L'ultima telefonata effettuata, di circa 20 minuti, sarebbe partita in una zona vicina a dove viveva lo studente italiano, ovvero ad Ahram. Notizie che vengono smentite dal Cairo: "In un comunicato ufficiale
pubblicato dal ministero dell'Interno - riportano molti media egiziani tra cui l'agenzia ufficiale Mena -, una fonte del Dipartimento dell'informazione ha smentito le informazioni pubblicate dai media occidentali secondo le quali l'accademico italiano Giulio Regeni sarebbe stato arrestato da elementi appartenenti ai servizi di sicurezza prima della sua morte".

Sul Corriere viene scritto:

A metà dicembre l’università di Cambridge chiese a Giulio Regeni di intensificare le ricerche all’interno del sindacato. Il ricercatore italiano fu sollecitato ad ottenere maggiori notizie su quanto stava accadendo in quel settore dove forte è l’opposizione al regime del presidente Abdel Fattah Al Sisi. E in questo modo finì in una partita che evidentemente non era in grado di controllare. Vittima di interessi che andavano oltre i semplici approfondimenti sulla realtà egiziana. Per questo bisogna adesso scoprire chi ha ricevuto i suoi «report», soprattutto l’uso che ne è stato fatto a sua insaputa. Gli investigatori appaiono convinti che la sua cattura si inserisca proprio nella volontà degli apparati di sicurezza locali di conoscere l’origine delle informazioni che aveva ottenuto, l’elenco delle persone con cui era in contatto.
Carabinieri del Ros e poliziotti dello Sco stanno analizzando i dettagli sulle indagini che filtrano dal Cairo ma valutano con estrema cautela i racconti dei testimoni che si sono affacciati recentemente sulla scena. L’incrocio dei dati ricavati esaminando gli ultimi sms inviati da Giulio ai suoi amici anche attraverso una chat di Facebook, smentisce il racconto del ragazzo che aveva sostenuto di aver visto Giulio portato via da due poliziotti: lui parla delle 17.30 ma due ore dopo scrive alla fidanzata e al professore. Un nuovo depistaggio per impedire che si arrivi alla verità sulla sua fine, all’identità di quegli uomini dell’apparato statale egiziano che l’hanno torturato fino ad ucciderlo.
Su Repubblica si sottolinea che

non è difficile immaginare, dunque, perché il lavoro accademico di Giulio Regeni possa essere diventato un potente carburante della paranoia degli apparati egiziani. A maggior ragione se quel lavoro - come accade nel mondo accademico - viene condiviso e ha, sia pure in modo limitato, una sua circolazione non necessariamente solo universitaria. Quindi, la possibilità di essere rubato o intercettato, non fosse altro in un Paese dove il regime fa del controllo sistematico delle comunicazioni una religione. Scenario, questo, che trova per altro una sua solida conferma nelle parole di Khaled Fahmy, professore di storia all'American University e attualmente visiting professor ad Harvard. Intervistato dalla radio canadese Cbc dice: "Le autorità egiziane hanno da tempo le università come obiettivo. Perché sono ossessionate dalla disseminazione di informazioni sull'Egitto e dai luoghi in cui quelle informazioni sono prodotte. Soprattutto se si tratta di ricerche di studenti stranieri.


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Cataldo
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La penetrazione dei servizi nelle università occidentali non è certo di livello inferiore a quella nelle università arabe.


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lanzo
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Ancora nessuno ha - non dico chiarito - ma accennato a chi pagasse Regeni.
Chi gli ha pagato il viaggio e soggiorno in Egitto ? Cambridge, con una generosa borsa di studio ? Doveva essere un genio. Poi l'universita' americana al Cairo, dici universita' americana e immediatamente la identifichi con CIA.
Non dimentichiamo che i "fratelli musulmani" sono stati allattati dai britannici sin dal secolo scorso e Cambridge ha antiche tradizione.
Come sia capitato a Cambridge uno che viene da un paesino in culo alla balena, mah !


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lanzo
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Quindi un ingenuo agnello sacrificale mandato coscientemente nella tana del lupo. Dalle foto non ha un espressione particolarmente sveglia, magari pensavano che si sarebbero limitati a sbatterlo in galera (come i giornalisti di Al Jazeera) invece la cosa ha preso una brutta piega che avra' mandato i mandanti in sollucchero.


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helios
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Ancora nessuno ha - non dico chiarito - ma accennato a chi pagasse Regeni.
Chi gli ha pagato il viaggio e soggiorno in Egitto ? Cambridge, con una generosa borsa di studio ? Doveva essere un genio. Poi l'universita' americana al Cairo, dici universita' americana e immediatamente la identifichi con CIA.
Non dimentichiamo che i "fratelli musulmani" sono stati allattati dai britannici sin dal secolo scorso e Cambridge ha antiche tradizione.
Come sia capitato a Cambridge uno che viene da un paesino in culo alla balena, mah !

bisogna ancora capire agli ordini di chi era Regeni. E se solo agli ordini di uno.

Notare il gioco delle tre carte, era di Cambridge, ma si sono messi di mezzo anche gli Usa, e i servizi italiani sono andati al cairo per ....trattare.

Difficile che i genitori non sappiano. Anche se non nei dettagli non possono non sapere. Se non parlano e un altro discorso.


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Black_Jack
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Il corriere della sera è sicuro che Regeni sia stato torturato e ucciso dai servizi segreti egiziani.
Però il corriere ha pubblicato un certo articolo attribuendolo "con sicurezza" a Regeni e invece si è scoperto che era un falso.
Tutto può essere ma a rigor di logica un terribile dittatore non fa la fesseria di torturare un ragazzo di un importante paese amico e di farne ritrovare il cadavere orrendamente straziato in modo che tutti i media del mondo lo possano comodamente additare come un criminale spietato


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helios
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Il corriere della sera è sicuro che Regeni sia stato torturato e ucciso dai servizi segreti egiziani.
Però il corriere ha pubblicato un certo articolo attribuendolo "con sicurezza" a Regeni e invece si è scoperto che era un falso.
Tutto può essere ma a rigor di logica un terribile dittatore non fa la fesseria di torturare un ragazzo di un importante paese amico e di farne ritrovare il cadavere orrendamente straziato in modo che tutti i media del mondo lo possano comodamente additare come un criminale spietato

L egitto lo ha detto subito che loro non erano ingenui da rapire qualcuno e farne ritrovare il cadavere poi ma pare che il mainstream non recepisca. E continua con la solita falsa manfrina non volendo andare a parare dove dovrebbe.


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marcopa
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Su la Stampa di oggi: Regeni ha lavorato in una impresa di intelligence diretta da Negroponte e l' ex capo dei servizi segreti della Gran Bretagna.

Ma il governo egiziano ha depistato e questo è sbagliato, forse però non ha ucciso lui Regeni.


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helios
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Su la Stampa di oggi: Regeni ha lavorato in una impresa di intelligence diretta da Negroponte e l' ex capo dei servizi segreti della Gran Bretagna.

Ma il governo egiziano ha depistato e questo è sbagliato, forse però non ha ucciso lui Regeni.

non si capisce perchè marcopa non mette il ink del giornale che cita.Farebbe prima lui e anche gli altri.

L'articolo infatti dice cose ben diverse da quelle che riferisce marcopa.

Da notare che TUTTO il mainstream racconta di tutto e di più senza mai arrivare al motivo per cui il capo degli 007 italiani era alCairo nei giorni della scomparsa di Regeni.
Accodarsi al mainstream vuole dire non arrivare da nessuna parte.


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fuffolo
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Regeni, spionaggio e trotskismo social-imperialista
https://aurorasito.wordpress.com/2016/02/16/regeni-spionaggio-e-trotskismo-social-imperialista/


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