Kemi Seba, un nome che in Italia dice poco o nulla ma che sta facendo, al tempo stesso, sperare gli africani e passare notti complicate alla Francia, ancora determinata a difendere con tutti i mezzi le sovrastrutture neo-coloniali con le quali continua a dominare le ex colonie dell’Africa nera. Un attivista giovane, di appena 35 anni, che vanta già quasi vent’anni di militanza, prima nella Nation of Islam, l’organizzazione che fu di Malcom X, e poi nel New Black Panthers Party.
Nato a Strasburgo, oggi vive in Senegal, dove nonostante gli ostacoli posti alla sua attività da parte del governo, continua a guadagnare consensi tra le masse, ispirate dalle sue teorie sul panafricanismo (ovvero l’unità che tutti i popoli africani devono avere nella ricerca della giustizia, del progresso e dell’indipendenza dalle potenze mondiali), l’autodeterminazione dei popoli e la necessità di una re-immigrazione, ovvero di convincere i tanti giovani neri emigrati nel mondo a rientrare in Africa per portare avanti la lotta.
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