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Colloqui di Ginevra, ... che Lavrov abbia piegato Kerry?


viviana
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Colloqui di Ginevra, sara una 'catastrofe' per opposizione siriana
Mosca ha convinto Washington a fare pressione sull'opposizione per avere concessioni importanti in vista dei colloqui
25 Gennaio 2016
Sami Moubayed, Corrispondente
Gulf News

Beirut: I prossimi colloqui di Ginevra, in programma per Giovedi, si pensa che siano una catastrofe per l'opposizione siriana. I colloqui, che avrebbero dovuto aver luogo oggi, sono stati ritardati all'ultimo minuto a causa delle dispute diplomatiche.

Il Segretario di Stato americano John Kerry, che era a Riyadh durante il fine settimana ha incontrato Riad Hijab, una figura di alto livello nel l'opposizione siriana...

Al momento, gli Stati Uniti hanno rilasciato una dichiarazione vaga dicendo che l'Arabia Saudita e gli Stati Uniti avevano raggiunto un "intesa non specificato" sulla Siria.

... Kerry era apparentemente "conquistato" dal suo omologo russo durante il loro incontro a Zurigo, ...

Secondo le fonti, Kerry ha detto a Hijab che a Ginevra III l'opposizione avrebbe negoziato la creazione di un gabinetto di unità nazionale tra loro e il regime siriano.

L'opposizione non avrebbe preso il potere a Damasco, hanno detto le fonti, e ... nessuna data per l'uscita del presidente Bashar Al Assad.

Inoltre, secondo l'accordo USA-Russia, Al Assad avrebbe il diritto di correre per un nuovo mandato nell'estate del 2017.

Hijab, come riferito, ha espresso profonda "preoccupazione e sorpresa" a quello che aveva sentito da Kerry. Questa è stata una partenza drammatica per gli Stati Uniti e un importante cambiamento nelle fortune dell'opposizione siriana.

Senza dubbio, si tratta di una vittoria importante per Damasco e Mosca. 😆

... http://gulfnews.com/news/mena/syria/geneva-talks-will-be-catastrophe-for-syrian-opposition-1.1659479

Dal Comunicato di Ginevra alla risoluzione 2254
di Thierry Meyssan
Rete Voltaire | 21 dicembre 2015

I termini della risoluzione 2254 confermano sostanzialmente quelli del comunicato di Ginevra adottato tre anni fa. Le due più grandi potenze militari del mondo si impegnano a mantenere la Repubblica araba siriana, mentre gli imperialisti - fra i quali in prima linea la Francia - perseguono il loro sogno di un cambio di regime con la forza. Ma il mondo è cambiato nel corso degli anni e sembra difficile far deragliare questo nuovo accordo come fu fatto nel 2012.

Le relazioni Washington-Mosca

Gli Stati Uniti e la Russia stanno giungendo, per la seconda volta, ad accordarsi tra loro e a concludere un piano di pace per la Siria.

- La prima volta fu durante la Conferenza di Ginevra nel giugno 2012 [1]. Si trattava di portare la pace sia in Siria sia nell’insieme del Vicino Oriente, spartendosi la regione in zone di influenza [2]. Tuttavia, questo accordo fu subito sabotato dalla Segretaria di Stato Hillary Clinton e dal suo gruppo di "falchi liberali" e di "neo-conservatori". Di modo che la Francia meno di due settimane dopo organizzò il rilancio della guerra, in occasione della conferenza di Parigi degli "Amici della Siria" [3], e poi con l’operazione "Vulcano di Damasco e terremoto della Siria" [4]. A questo contenzioso si aggiunse, alla fine del 2013, il colpo di stato in Ucraina. Entrambi gli eventi hanno segnato la sospensione quasi totale delle relazioni diplomatiche tra Washington e Mosca.

- La seconda volta è stata in occasione della visita di John Kerry a Vladimir Putin al Cremlino, il 15 Dicembre 2015 [5]. ...

http://www.voltairenet.org/article189703.html


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viviana
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American Empire’s Shifting Strategies in the Middle East

The ongoing progress of the daily liberation of Syrian villages, towns and cities is largely absent from Western mainstream media these days, but nevertheless, the facts on the ground in Syria are indisputable. The Russian Axis in the Levant is militarily more superior than the ISISian armies combined; and despite these terrorist armies being well funded by wealthy global Zioconism, ISIS et all are currently on an unstoppable and disastrous loosing streak. Looking thus at their territorial retreats and at the shrinking clock of war: the primary fighting forces of Russia, Iran, Syria and Hezbollah look to be but five minutes away from an assured victory. And riding the coattail of this imminent victory are the USA Empire and Republic, France, Germany and the UK, who, despite having directly or indirectly supported violent regime change in Syria, now see it as geopolitically opportune to pledged their 11th hour support to Putin’s vision and strategy for defeating ISIS in the Levant. ...

https://platosguns.com/2016/01/22/american-empires-shifting-strategies-in-the-middle-east/


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viviana
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USA pushes Iran out of Iraq and leaves Syria to Russia

– Will Iraq be divided or it is just putting a U.S pressure on Baghdad?
– Have Iran said its last word and turned a page on Iraq?
– The Americans influence will expand and remain (Baqiya watatamaddad) and won’t tolerate competitors
– FM Ibrahim al-Jaafari: “If Turkey does not withdraw from Iraq, all options would be available, including Jihad”.
– An Iranian senior official: “The priority is to finish off ISIS in the first place. After that…”

BAGHDAD - Elijah J. Magnier

The split within the “Shia house” is coming out to public in Iraq adding to dissatisfaction from Sunni toward the central government’s performance. Moreover, the Marjaiya in Najaf is also frustrated with the Prime Minister Haidar al-Abadi due to the lack of economical and social reforms. For the Kurds, the will for an independent state is overwhelming. Oil is exported to several countries and natural gas deal is signed off with Turkey without asking Baghdad’s opinion. Last but not least, the Turkish “occupation” troops are still north of Mosul, while Baghdad threatens. “We shall force a pull out, if all diplomatic means are exhausted“, told me the Iraqi Foreign Minister Ibrahim al-Jaafari. ...

https://elijahjm.wordpress.com/2016/01/19/usa-pushes-iran-out-of-iraq-and-leaves-syria-to-russia/


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cedric
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Saranno considerazioni da bar dello sport ma forse sia i russi che gli americani si stanno scocciando parecchio per il petrolio che va verso i 10 dollari al barile. Le banche americane hanno le mani fra i capelli per i prestiti alle ditte di fracking ed i russi vedono le riserve monetarie calare a picco mentre i cittadini russi che adesso hanno iacuzzi e iphone mica accettano di farne a meno come ai bei tempi del politburo.

Magari Kerry e Lavrov si sono messi d'accordo per rimandare qualcuno a pascolare capre: di sicuro tutti rimpiangono i bei tempi quando Yamani fu ministro del petrolio per quasi 25 anni filati...


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