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Commento agghiacciante su tragedia nel ragusano.


diotima
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Casa all'asta per debiti, si dà fuoco

"Chi è colpa del suo mal, pianga se stesso...
Ritengo sia un costume piuttosto diffuso quello di dare agli altri le colpe dei guai in cui ci si va a cacciare. Questo signore aveva dei debiti, ed avrebbe potuto pagarli vendendo la casa lui stesso (certamente realizzando una cifra superiore a 26.000 Euro) e con il rimanente cercarsi un altro posto, magari più piccolo e in periferia.

Invece deve aver pensato che, ignorandoli, i problemi andassero via da soli, e quando si è visto presentare l'ufficiale giudiziario e la forza pubblica, ha pensato bene di darsi fuoco.

Morale della storia: se sopravviverà la dolorosissima convalescenza si troverà comunque invalido permanente e senza casa. Se morirà, avrà lasciato la sua famiglia in mezzo alla strada.

La colpa di tutto questo non è certo della banca, degli avvocati o della malasorte."
Commento inviato il 14-05-2013 alle 16:59 da Re Artù

di seguito il link all'articolo del messaggero:

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/ragusa_muratore_fuoco_grave_moglie_figlia/notizie/279594.shtml


Citazione
illupodeicieli
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 760
 

Re Artù è una testa di rapa o forse anche qualche altra cosa: dimostra di non sapere un cavolo di come un debito cresce a dismisura. Non solo: c'è un invito a nozze a speculare sulle disgrazie altrui, vedi l'acquisto ,a prezzo relativamente basso, di case all'asta o,peggio ancora, di società che comprano immobili in gare truccate o pilotate (vedi il caso a Torino o Milano dell'anno scorso e non ancora chiarito a quanto ne so, ma nei casi di fallimento i tribunali sono pieni di giudici fallimentari, cancellieri e curatori, finiti sotto inchiesta o anche arrestati). Detto ciò è evidente che capire la disperazione di una persona è cosa ardua, sopratutto quando si riferisce a situazioni di cui si ignorano completamente i meccanismi e le conseguenze. Non avere più credibilità alcuna è la prima cosa che dovrebbe venire in mente a chi legge notizie simili: è manifesto che chi ha commentato è,per sua fortuna, al di fuori di meccanismi e ingranaggi simili, non dico che sa la passi alla grande ma è chiaro che ha grasso intorno ai reni o è ricco di famiglia. Ma c'è di più:ed è che si cerca ,in genere nei media e nei talk show, di ridurre la storia a meccanismi ,automatici, non controllabili nè modificabili. Ora credo che si possa fare qualcosa cambiando, ipso facto, queste disposizioni di legge, garantendo la protezione dai creditori (vedi il caso di Avellino dei giorni scorsi:debiti nei confronti dei fornitori). Non avete idea delle minacce che vi arrivano quando dovete dare soldi a qualcuno e non li avete. Il terrore vi spinge a cercare di placare il creditore che, di solito e qui lo dico e lo confermo, cerca di aumentare il piatto che lo aspetta con interessi, more,spese e balle varie: ho visto poi in azioni quelli del recupero crediti ,persone che a me non sono mai piaciute. C'è e ci sarebbe ben altro da dire ma se non si sblocca il credito, sia quello per le aziende che per le famiglie, le cose saranno sempre così. Dovranno intervenire,se poi lo fanno non lo so, le varie associazioni o gli assistenti sociali, per rinchiudere in qualche riserva i debitori: ovvero trovare una casa , un alloggio di emergenza che , tuttavia non è ciò di cui il debitore ha bisogno: in più tanti ignorano che ,certi creditori, non soddisfatti (di vederti strisciare per terra, di saperti sul lastrico e senza un centesimo) continueranno a cercarti a pietre levate: il risultato è che,come mi dicevano in tanti (dato che io sono stato un fallito) non conviene uscire a riveder le stelle, non vale la pena lavorare alla luce del sole. Conseguenze: se ti va bene avrai la pensione minima, quando invece potresti aspirare a qualcosa di più (inps e stato permettendo).Ergo: devi diventare un signor nessuno, non puoi più lavorare e dire chi sei veramente, sempre nell'ombra come un ladro. Niente c/c, carte o scoperti (se per questo neanche se sei un p.iva o imprenditore), solo contanti e per lavorare, qualcuno che si presti a fatturare (all'occorrenza). Finish bon bon.


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