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Crimea e detenuti,Corte Europea sempre a senso unico


marcopa
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http://www.lecorvettedellelba.blogspot.it/2014/05/crimea-e-detenuti-corte-europea-sempre.html

Crimea e detenuti, Corte Europea sempre a senso unico

Una lettera sul Manifesto del 31 maggio di Giulio Petrilli che, arrestato nel 1980 per partecipazione a banda armata, ha scontato sei anni di carcere per essere poi assolto.

La Corte a senso unico

La Russia esca con il suo rappresentante dalla Corte Europea di Strasburgo e non riconosca tale Corte. Tutti i tribunali internazionali sono asserviti alle decisioni delle potenze occidentali, incredibile la decisione della Corte Europea nel condannare la Russia per aver effettuato un referendum democratico sulle scelte della Crimea mentre lo stesso Tribunale non ha detto una parola sull' indipendenza illegittima del Kossovo che è a tutti gli effetti un territorio serbo. Per non parlare del Tribunale Internazionale dell' Aja che vede solo i Serbi alla sbarra, gli unici secondo questo tribunale responsabili delle guerre balcaniche.

Incredibile perchè è stato accertato che le responsabilità sono di tutti, ma il Tribunale si accanisce solo contro i Serbi. Alla luce di questi eventi spero che la Russia e il suo presidente Vladimir Putin, decidano di ritirare il loro rappresentante giudice dalla Corte Europea e non riconoscano più tale Corte. Sarebbe questa una decisione tesa a ripristinare la democrazia e il diritto internazionale.

Un mese fa la stessa Corte ha rigettato la mia istanza per il giusto risarcimento per ingiusta detenzione, sei anni di carcere e poi assolto, non spiegando nemmeno il motivo del rigetto. Tutti i tribunali spiegano i motivi del rigetto, la Corte Europea no.

Giulio Petrilli


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marcopa
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Malagiustizia, assolto dopo 6 anni di carcere: "Lo Stato mi nega il risarcimento"

La storia di Giulio Petrilli: in carcere per "partecipazione a banda armata", è stato assolto in Cassazione. Ha fatto ricorso per avere il risarcimento, ma il procuratore generale ha già dato parere contrario

Redazione · 30 maggio 2013

ROMA - Giulio Petrilli fu arrestato il 23 dicembre 1980, con l’accusa di partecipazione a banda armata per un suo presunto coinvolgimento nell’organizzazione Prima Linea. Aveva 21 anni. L'odissea parte da qui. Detenuto ingiustamente per sei anni in 13 carceri, da San Vittore ad Ascoli Piceno, sempre nel regime speciale riservato ai terroristi, è stato assolto in appello. Un proscioglimento divenuto definitvo in Cassazione nel 1989.

Oggi Giulio è a Roma a distribuire volantini in cui racconta la sua storia: ha convocato associazioni ed ex parlamentari davanti alla Cassazione, dove oggi la Quarta Sezione Penale discute il suo ricorso contro la decisione della Corte d'Appello di Milano che gli ha negato il risarcimento.

Una battaglia per affermare il diritto al risarcimento per ingiusta detenzione per tutte le persone assolte e quindi "ribadire che le sentenze assolutorie vanno rispettate", scrive in una nota. "Il risarcimento per ingiusta detenzione è un diritto per chiunque sia stato assolto - racconta Petrilli - Ora la riparazione può non essere riconosciuta se vengono contestate frequentazioni non idonee, che possano aver tratto in inganno gli inquirenti. Bisogna cambiare l'articolo 314 del codice di procedura penale: è una norma pericolosa che introduce nel nostro ordinamento il giudizio morale".

La Cassazione deciderà oggi sul suo ricorso, ma il procuratore generale ha già dato parere contrario. "Nel caso di esito negativo faremo ricorso alla Corte Europea. E la mia sarà la causa pilota".

"Va limitato - dice l'avvocato Arturo Salerni, dell'associazione Progetto Diritti - il potere di intervento da parte del giudice della riparazione sulla vicenda che ha portato al proscioglimento. Non può essere che in questa sede si rimetta in discussione tutta la storia processuale". In sostanza ora il giudice di ultima istanza potrebbe ritenere che l'errore giudiziario non sia imputabile a chi ha svolto le indagini: "Quindi vanno posti dei paletti all'articolo 314". "Ogni qualvolta c'è un'ingiusta detenzione - aggiunge Patrizio Gonnella, presidente dell'Associazione Antigone - ci dovrebbe essere una riparazione del danno, per ridare giustizia a chi ha subito una grave violazione dei diritti umani".

http://www.today.it/cronaca/giulio-petrilli-assolto-risarcimento.htm


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marcopa
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A proposito di Tribunali Internazionali,

Siria, Il paradosso del Consiglio di Sicurezza e il Tribunale Penale Internazionale

http://www.lecorvettedellelba.blogspot.it/2014/05/il-paradosso-del-consiglio-di-sicurezza.html

E un articolo tratto da Le Monde Diplomatique del novembre 2013

La Corte Penale Internazionale sotto accusa (dai paesi africani n.d.r.)

http://www.lecorvettedellelba.blogspot.it/2014/05/novembre-2013-le-mondediplomatique-la.html


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