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Cuba-USA: cosa possiamo aspettare secondo il Dipartimento US


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Iroel Sánchez
 
Riguardo il primo anno di apertura dell'ambasciata USA a L'Avana, il giornalista Benjamin Morales Melendez, del giornale portoricano El Nuevo Dia, intervista la portavoce per l'America Latina del Dipartimento di Stato, Lydia Barraza.

Alla domanda su "quali sono i temi critici da risolvere" la signora Barraza risponde che "ci sono ancora sfide e dialoghi in corso in materia di diritti umani, rivendicazioni di proprietà e il ritorno dei fuggitivi".

Lydia Barraza non ha menzionato tra "i temi critici da risolvere" la possibilità che Cuba utilizzi il dollaro nelle transazioni internazionali, né altri impedimenti causati dal blocco che l'amministrazione del Presidente Obama ha, a sua portata, risolvere. Né le richieste dei cubani come la restituzione del territorio occupato dalla Base Militare USA di Guantanamo, gli indennizzi per i danni umani e materiali del blocco e del terrorismo, le illegali trasmissioni radio e tv, la politica migratoria esclusiva per i cubani, i programmi sovversivi , la radio e TV illegali, la protezione della proprietà industriale sono per la portavoce del Dipartimento di Stato nelle "sfide in corso" tra i due paesi.

Riguardo se "vedremo il presidente Castro visitare la Casa Bianca" e "se ritornerà John Kerry a L'Avana", Lydia Barraza ha dichiarato: "Continueremo a vedere le opportunità per queste conversazioni, anche se per ora, queste continuano ad essere realizzate a livello di gruppi di lavoro e di dialogo. Non vi è annuncio di specifiche visite ad un livello superiore."

L'intervista si intitola "Ora non c'è marcia indietro", perché rispondendo alla domanda di "come impatterà sulle relazioni il cambiamento di presidente, sia Trump o Clinton» la signora Barraza afferma: "Come ha detto il presidente Obama, si è ottenuto molto in questo primo anno. Tanto che riteniamo che con quanto si è ottenuto -cambiamenti che sono supportati dalla stragrande maggioranza del popolo USA- non c'è marcia indietro. Questi sono passi necessari per creare maggiori opportunità per il popolo cubano e che sono anche nell'interesse nazionale del nostro paese."

Per leggere l'intervista completa a El Nuevo Dia clicca qui.


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