Dalla libia che scaccia Ghedafi arriva 31% petrolio

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Dalla Libia che scaccia Gheddafi viene il 31% del petrolio importato in Italia

Di solito ci si focalizza sul metano, dal momento che l’altro giorno è stato chiuso il gasdotto dal quale affluivano in Italia gli approvvigionamenti dalla Libia. Ma quasi un terzo del petrolio (leggi: della benzina) importato in Italia proviene dai pozzi libici, che sono quasi tutti situati in zone controllate dagli insorti e non più dall’ “amico Gheddafi” al quale Berlusconi fece il baciamano e permise di piantare la tenda nel parco di Villa Pamphili a Roma.

Il sito di informazione canadese Oye! Times ha fatto un gran bel lavoro, mettendo insieme una serie di grafici relativi alla produzione e all’esportazione del petrolio libico. Derivano fondamentalmente da dati dall’Iea (International Energy Association) che fa capo ai Paesi Ocse).

Ve li propongo, in attesa di trovare una miniera di informazioni analoga anche per il gas libico. Il succo del succo? La Libia è una sorta di mosca bianca petrolifera perchè – al contrario di tanti altri Paesi – la produzione è prevista in aumento per i prossimi anni e il consumo interno cresce, sì, ma non in modo tale da intaccare sostanzialmente le esportazioni.

Inoltre la Libia produce solo il 2% del petrolio estratto in tutto il mondo, ma ormai siamo al picco del petrolio e la pur esigua quota libica è essenziale, tantopiù che l’Arabia Saudita ormai non è in grado di fare da ammortizzatore aumentando la produzione per tenere bassi i prezzi.

Secondo la Iea, la Libia possiede riserve accertate di petrolio pari a 44 miliardi di barili: le più alte in Africa. Oye! Times ha pubblicato la cartina che mostra dove sono i giacimenti e gli oleodotti. Guardatela: è interessante perchè…

E’ interessante perchè è quasi esattamente sovrapponibile a quella delle zone ormai fuori dal controllo di Gheddafi. A questo proposito ho trovato ieri sera un’altra mappa inserita su YFrog, costruita in base alle news diffuse su internet (così dice la legenda) e ad esse, mi pare, ben rispondente.

Secondo l’Iea (e qui torno alle informazioni fornite da Oye! Times), la produzione petrolifera libica è pari a 1,9 milioni di barili al giorno, è è destinata ad aumentare fino al 2018 (neanche la Libia possiede riserve infinite…) e l’aumento del consumo interno ne rosicchierà solo una quota trascurabile.

Ma dove va il petrolio libico? Altro grafico costruito in base a fonti ufficiali: riguarda l’Italia molto, molto da vicino.

Nel 2009 secondo l’Iea l’Italia ha importato complessivamente 1,36 milioni di barili, di cui il 31% provenienti dalla Libia. La Germania e la Francia sono altri grandi acquirenti di petrolio libico, ma da esso dipendono solo, rispettivamente, per l’8% e per il 7,6% delle importazioni totali.

Su Oye! Times il contributo della Libia alla produzione petrolifera mondiale

http://www.blogeko.it/2011/dalla-libia-che-scaccia-gheddafi-viene-il-31-del-petrolio-importato-in-italia/#more-59031