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Discorso alla marcia del popolo combattente


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Jennifer Bello: non rinunceremo ai nostri principi

Intervento di Jennifer Bello Martinez, membro del Consiglio di Stato e Presidentessa della Federazione Studentesca Universitaria, in Piazza della Rivoluzione José Martí, il 2 gennaio 2017, "Anno 59 della Rivoluzione"

Compatrioti,

Amici del mondo con noi oggi,

Popolo di Cuba:

Convocati dalla storia, il presente ed il futuro, partecipiamo in questa storica Piazza a solo due giorni dall'essere arrivati ​​al 58° Anniversario del Trionfo della Rivoluzione Cubana, per commemorare il 60° anniversario della eroica rivolta a Santiago di Cuba e dello Sbarco dei componenti la spedizione del Granma, Giorno delle Forze Armate Rivoluzionarie.

Questa commemorazione ha particolari motivazioni che per ogni cubana/o rappresenta l'impegno, la volontà e la sicurezza nel futuro della Rivoluzione martiana, socialista e fidelista. In omaggio al Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana e alla nostra gioventù, ereditaria e continuatrice delle lotte e vittorie del nostro popolo, dedichiamo questo anniversario.

Ciò che succederà questa mattina è possibile solo quando vi è un popolo unito, espressione più alta di avere una Rivoluzione di operai, contadini, studenti, soldati; uomini e donne degni che vivono orgogliosi di questa società.

Lo scorso dicembre, si sono compiuti due anni dagli annunci sulla decisione di Cuba e USA di ristabilire le relazioni diplomatiche e di avviare un processo verso la normalizzazione dei rapporti bilaterali.

Non avremmo raggiunto questo momento senza l'eroica resistenza del popolo cubano e la sua lealtà agli ideali ed ai principi che lo hanno guidato lungo la sua storia come nazione.

Molto resta ancora da fare per avanzare in questo processo, che sarà lungo e come parte del quale dovranno risolversi complessi problemi accumulati nel corso di oltre 50 anni. Cuba non smetterà di rivendicare l'eliminazione del blocco, che causa danni e privazioni al nostro popolo, né cesserà di chiedere la restituzione del territorio occupato dalla Base Navale USA a Guantanamo contro la volontà del governo e del popolo cubano. Né cesserà di esigere la fine dei programmi sovversivi e interventisti volti a provocare cambiamenti nell'ordine politico, economico e sociale che il nostro popolo ha sovranamente scelto.

Prova di ciò è stata la mobilitazione ed energica partecipazione degli studenti e di tutta la società che, come un vespaio, abbiamo proclamato al mondo di difendere ogni conquista. L'avanguardia continuerà ad essere avanguardia, sempre patrioti ed antimperialisti.

Così come espresso dal nostro Generale d'Esercito Raúl Castro Ruz nel suo discorso dello scorso 17 settembre al XVII Vertice del Movimento dei Paesi Non Allineati, svoltosi in Venezuela: "Cuba non rinuncerà a uno solo dei suoi principi, né a realizzare concessioni inerenti la sua sovranità ed indipendenza. Non cederà nella difesa dei suoi ideali rivoluzionari ed anti-imperialisti, né nel sostenere l'autodeterminazione dei popoli".

Come parte della preparazione del paese alla difesa abbiamo sviluppato l'Esercizio Strategico Bastione 2016, con l'obiettivo di aggiornare ed esercitare nella conduzione delle azioni previste nei piani difensivi e per affrontare le diverse azioni del nemico. Il Bastione come elemento essenziale nella materializzazione della dottrina della Guerra di Tutto il Popolo, ha dimostrato, ancora una volta, la incrollabile volontà dei cubani di difendere la nostra sovranità e preservare l'opera della Rivoluzione.

Proprio questi sono stati i principi per cui abbiamo lottato dal grido d'indipendenza, e così lo dimostreremo in questa Rivista Militare e marcia del popolo combattente che riuniscono in sé, la nostra storia, i nostri simboli, la ribellione ed eroismo di questo popolo.

Da qui passeranno i mambises cubani, a cui la Patria contempla orgogliosa, arrivano sui loro cavalli con il machete liberatore.

La replica dello yacht Granma, impresa di quei coraggiosi 82 ​​componenti la spedizione che fecero possibile il sogno della liberazione nazionale, questa volta navigherà su un mare allegro di pionieri, i nuovi pini agiteranno i loro fazzoletti blu, con l'impegno di essere il futuro ed essere sempre disposti a conquistare il futuro.

In ranghi stretti, marceranno quattro colonne di giovani che rappresentano quei coraggiosi guerriglieri che costituirono l'Esercito Ribelle; dal cui sangue emerse libera, potente e invincibile la nuova patria.

L'epica di Girón, decisiva per la nascente rivoluzione, sarà anche ricordata. Sfileranno in questa Piazza 90 combattenti di quell'eroica battaglia, rappresentando l'Esercito Ribelle, la Polizia e le nascenti Milizie Nazionali Rivoluzionarie. La decisione di pagare il prezzo che sia necessario per la causa del socialismo continua ad alimentare i milioni di cubani che abitiamo l'isola.

Oggi ricordiamo anche il lavoro che con amore e coraggio svolsero bambini e giovani nella Campagna di Alfabetizzazione; 90 studenti dell'Università di Scienze Pedagogiche Enrique José Varona, indossano l'uniforme che illuminò questa piazza quando s'issava la bandiera con la quale il nostro popolo proclamava, al mondo, che Cuba era già Territorio Libero dall'Analfabetismo.

Sfileranno anche sette blocchi di combattenti che compirono missioni in più di 40 nazioni, dove furono esempio di rispetto per la dignità e la sovranità del paese. La fiducia acquisita nel cuore di quei popoli è stata il frutto dell'impeccabile comportamento dei nostri combattenti.

I nostri bambini/e sono la speranza, la più pura essenza dell'opera della Rivoluzione. Vengono in rappresentanza di tutti i bambini del paese, i piccoli membri de La Colmenita, le piccole api laboriose che con il loro miele regalano amore, pace e saggezza.

Sotto lo sguardo dell'Apostolo nostre truppe, composte da giovani degli istituti di formazione delle Forze Armate Rivoluzionarie e del Ministero degli Interni, di membri dei nostri tre preziosi eserciti, soldati e miliziani faranno che il loro passaggio, marziale ed emotivo, renda omaggio ai migliaia di combattenti che preservano la sicurezza e la tranquillità del popolo cubano.

Rappresentando il carattere popolare della difesa del paese , sfileranno i consigli di difesa provinciale, comunale e di zona; le Brigate di Produzione e Difesa e le nostre milizie universitarie, che al richiamo della Patria rispondono: Presente!

Il popolo avanero, in rappresentanza di tutta Cuba, riempirà la Piazza della Rivoluzione, con la responsabilità di continuare a lottare per la nostra Nazione sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile.

Le nuove generazioni come simboli della vita, dell'amore, della giustizia umana e della Rivoluzione, dimostriamo l'impegno con la Patria, con il nostro Partito, con Fidel e con Raul, cammineremo per queste strade con l'entusiasmo e l'impeto che caratterizza la gioventù cubana, con la convinzione di difendere questo cielo e la nostra unica bandiera.

Dal 10 ottobre 1868, i cubani/e abbiamo deciso di vivere in una Cuba libera, sovrana ed indipendente. Nessuno potrà farci dimenticare la nostra storia né i simboli di resistenza di questo pueblo.

Facciamo nostre le idee del leader storico della Rivoluzione, nella sessione plenaria del 7° Congresso del Partito Comunista di Cuba: Ai nostri fratelli dell'America Latina e del mondo dobbiamo trasmettere che il popolo cubano vincerà (...)

Iniziamo la marcia e perfezionaremo ciò che dobbiamo perfezionare, con la massima lealtà e forza unita, come Martí, Maceo e Gomez, in inarrestabile marcia.

Gloria eterna ai caduti per la Patria!


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