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El Pais segue The New York Times su Cuba ... ma non smette di abbaiare
Iroel Sanchez
Come già accennato, il quotidiano spagnolo El Pais non ha avuto altra scelta che seguire le indicazioni de The New York Times, iniziare a elogiare il contributo di Cuba alla lotta contro il virus Ebola in Africa occidentale e criticare il blocco degli Stati Uniti contro Cuba.
Ma non per questo quelli del Gruppo PRISA mettono da parte la loro vecchia abitudine di falsificare quando si tratta di Cuba. Con la pubblicazione di un articolo del loro ex corrispondente a L'Avana, Mauricio Vicent, dal titolo "Cuba: L'ora di fine dell'embargo", che riflette la crescente opinione in settori influenti degli Stati Uniti a favore di un cambiamento nella politica verso l'isola, si sono visti costretti ad accompagnarlo con una foto assolutamente del tutto fuori contesto.
Il quotidiano di PRISA illustra l'articolo di Vicent con una foto dell'agenzia EFE che rappresenta una visita guidata offerta dall'Ufficio dello Storico dell'Avana ad un gruppo di giornalisti lo scorso lunedì 10 novembre per le opere in costruzione per convertire il vecchio porto di L'Avana in una passeggiata marittima, e che descrive come "Diverse persone nel Centro de l'Havana". Le recinzioni che isolano le costruzione e le strutture in trasformazione, nell'ambito del processo di restauro del centro storico di L'Avana Vecchia, elogiato e riconosciuto a livello internazionale, si converte, attraverso l'occultamento e la manipolazione di El Pais, in distruzione e deterioramento. Cuba è già stata demonizzata abbastanza perché qualcuno dubiti che questo è il "Centro di L'Avana."
Come se questo non fosse sufficiente, l'immagine è preceduta da un cappello introduttivo con un'allusione al "regime castrista" che ci ricorda come stanno le cose.