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10 Luglio 2016 13:05
Milioni di bambini in Iraq soffrono le conseguenze della guerra
Zuhair al Jezairy, giornalista
A ogni semaforo rosso si precipitano verso le macchine ferme per pulire i vetri o vendere sigarette e fazzoletti di carta. Li vedo a tutte le ore, nella calura del giorno e nelle tenebre della notte. Sono sempre lì, e mi fanno venire in mente sempre la stessa domanda: “Dove sono i loro genitori?”.
Il loro numero è aumentato con i recenti arrivi di profughi. La coraggiosa giornalista Mayada Dawood ha svolto una lunga inchiesta sulla loro vita quotidiana, lontano dalle loro case e dalle scuole che dovrebbero frequentare, per scoprire le reti segrete che portano in strada questo esercito di ragazzini tra i 7 e i 16 anni.
Alla fine di giugno l’Unicef ha pubblicato uno sconvolgente rapporto sull’infanzia in Iraq: “Nel paese 3,6 milioni di bambini, cioè uno su cinque, rischiano la morte, la violenza sessuale, il rapimento e il reclutamento nei gruppi armati”.
Molte ong irachene e straniere che si occupano di bambini stanno prendendo sul serio questa emergenza. Con la fuga di milioni di persone dalle zone di guerra come Tikrit, Ramadi, Falluja e Mosul, i bambini in pericolo stanno aumentando rapidamente. Il rapporto dell’Unicef avverte che il loro numero è salito di 1,3 milioni negli ultimi 18 mesi.
Una deputata irachena ha sollevato la questione dei bambini di strada in parlamento: “Ma la discussione è durata venti minuti. Solo due deputati hanno commentato, poi si è passati al punto successivo”. La deputata ha scritto sul suo sito: “Come reagiranno i parlamentari al rapporto dell’Unicef?”.
(Traduzione di Gabriele Crescente)
http://www.internazionale.it/opinione/zuhair-al-jezairy/2016/07/09/iraq-bambini-guerra
10 Luglio 2016 14:44
Per non parlare degli omosessuali, dei travestiti e degli anoressici.
10 Luglio 2016 16:29
Incredibile ed inaudito! Ma chi avrebbe mai pensato che una guerra potesse coinvolgere anche dei bambini?
Noi la guerra la vediamo solo da molto lontano seduti in poltrona e pensavamo che riguardasse solo gli adulti con la divisa: i bambini dovrebbero essere a scuola e non per le strade perchè i genitori potrebbero stare in pensiero.
In fondo noi siamo quelli che si ci entusiasmano nel vedere le immagini delle bombe che colpiscono la zona al centro del mirino: peccato che siano in bianco e nero e non a colori perchè si apprezzerebbero meglio gli schizzi di sangue.
In Iraq l'età media è di 20 anni e l'aspettativa di vita di circa 70 e negli ultimi 10 anni la guerra ha fatto un milione e mezzo di morti di cui 500.00 bambini, circa uno su tre.
Incredibile ed inaudito!
Bene adesso che ci siamo indignati, possiamo mangiare il cocomero e guardare la finale degli europei....
10 Luglio 2016 18:27
Blair in galera - come Milosevic - che al confronto e' niente, non ci andra' mai. continuera' ad arricchirsi (perche' dovrebbero pagarlo per fare discorsi ?) a meno che nei suoi viaggi - sempre in paesi musulmani retrivi, lo paghino per aver accesso a segreti dello stato britannico.
10 Luglio 2016 18:31
Non riesco a capire chi protegga questo verme (Blair - un Clinton Britannico con moglie pure lei avvocatessa come Hillary) Ha osato perfino cornificare Murdoch ! Deve avere alle spalle chi ?