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Epidemia di dengue in Brasile


mystes
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Il Brasile registra la peggiore epidemia di dengue nella sua storia. Secondo il Ministero della Salute, ci sono stati più di 1,5 milioni di possibili casi di malattia, che ha provocato 811 morti.
Inoltre il virus Zika si diffonde rapidamente sul territorio. Cifre ufficiali stimano in almeno 500.000 il numero della possibile contaminazione da questo agente infettivo.
Considerato in un primo momento poco pericoloso, il Zika è diventato motivo di preoccupazione dopo essere stato confermato il rapporto tra il virus e la nascita di bambini con microcefalia.
(Alcuni importanti programmi televisivi stanno invitando le giovani donne a non ingravidare per evitare il rischio di trasmettere il virus al feto in gestazione).
Queste cifre evidenziano i diversi fallimenti nella lotta contro la zanzara che trasmette i due agenti patogeni, il famigerato Aedes aegypti.
Non solo, è probabile che questa situazione si aggravi nel 2016. I dati ufficiali mostrano 199 comuni a rischio di nuove epidemie di dengue, chikungunya e Zika.
Di fronte a una situazione del genere, ci si aspetterebbe una reazione da parte delle autorità sanitarie.
Ma il senso di urgenza, però, sembra non contaminare la burocrazia della sanità pubblica da sempre molto deficitaria in Brasile.
Esempio eloquente è il vaccino contro la dengue sviluppato dall'Istituto Butantan e che tarda ad essere approvato, a differenza del Messico che in questo senso ha fatto dei progressi enormi e che ha già reso pubblico l’uso di un vaccino contro questa pericolosa infezione.
Si consigliano i turisti italiani che scelgono come meta delle loro vacanze le città e le spiagge del nord-est brasiliano di essere molto prudenti, di informarsi bene prima di partire con le autorità consolari e in ogni caso di munirsi di repellenti efficaci da usare specialmente nelle ore più pericolose in cui l’insetto attacca.

Fonte: http://www1.folha.uol.com.br/opiniao/2015/12/1717681-mais-senso-de-urgencia.shtml


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uomospeciale
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Il Brasile registra la peggiore epidemia di dengue nella sua storia. Secondo il Ministero della Salute, ci sono stati più di 1,5 milioni di possibili casi di malattia, che ha provocato 811 morti.
Inoltre il virus Zika si diffonde rapidamente sul territorio. Cifre ufficiali stimano in almeno 500.000 il numero della possibile contaminazione da questo agente infettivo.
Considerato in un primo momento poco pericoloso, il Zika è diventato motivo di preoccupazione dopo essere stato confermato il rapporto tra il virus e la nascita di bambini con microcefalia.
(Alcuni importanti programmi televisivi stanno invitando le giovani donne a non ingravidare per evitare il rischio di trasmettere il virus al feto in gestazione).
Queste cifre evidenziano i diversi fallimenti nella lotta contro la zanzara che trasmette i due agenti patogeni, il famigerato Aedes aegypti.
Non solo, è probabile che questa situazione si aggravi nel 2016. I dati ufficiali mostrano 199 comuni a rischio di nuove epidemie di dengue, chikungunya e Zika.
Di fronte a una situazione del genere, ci si aspetterebbe una reazione da parte delle autorità sanitarie.
Ma il senso di urgenza, però, sembra non contaminare la burocrazia della sanità pubblica da sempre molto deficitaria in Brasile.
Esempio eloquente è il vaccino contro la dengue sviluppato dall'Istituto Butantan e che tarda ad essere approvato, a differenza del Messico che in questo senso ha fatto dei progressi enormi e che ha già reso pubblico l’uso di un vaccino contro questa pericolosa infezione.
Si consigliano i turisti italiani che scelgono come meta delle loro vacanze le città e le spiagge del nord-est brasiliano di essere molto prudenti, di informarsi bene prima di partire con le autorità consolari e in ogni caso di munirsi di repellenti efficaci da usare specialmente nelle ore più pericolose in cui l’insetto attacca.

Fonte: http://www1.folha.uol.com.br/opiniao/2015/12/1717681-mais-senso-de-urgencia.shtml

Direi che in Brasile hanno problemi ben più gravi degli 811 morti per dengue..
Ad es, le decine di migliaia di morti ammazzati all'anno dovuti alla delinquenza urbana dilagante, e alle lotte tra le innumerevoli bande di criminali di strafatti, la cui violenza e brutalità farebbe impallidire pure i peggiori macellai dell'isis.

Mi sentirei molto più sicuro passeggiando tra le rovine di Aleppo che andandomene in giro in Brasile.


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manubarbi
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Sei mai stato in Brasile ???
non come turista ma per vivere??


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uomospeciale
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Sei mai stato in Brasile ???
non come turista ma per vivere??

Ci sono rimasto diversi mesi durante i quali stavo imparando la lingua e mi stavo informando il più possibile a 360 gradi proprio perché volevo emigrare,
e non limitarmi a fare il turista.

L'idea era quella di investire creando delle attività in Brasile per poi trasferirmi in blocco io e tutta la mia famiglia.

Improponibile.
Violenza urbana allucinante, e la vita umana che vale meno di quella di una zanzara.

Se lo possono pure tenere il Brasile.

Stessa solfa in buona parte del Messico, in quasi tutta l'Africa, l'Asia e l'india....Sono quasi tutti buchi merdosi infetti e violenti.
Afflitti da malattie che da noi sono scomparse ancora nel medioevo e in perpetua balia di violenze urbane, odi religiosi ed etnico-razziali vecchi di secoli...

Sono paesi dove morire è ben più facile che vivere.
Lo credo bene che cercano tutti di scappare e venire qui pure a nuoto.

Quel minimo di ordine, di civiltà, pulizia, di benessere, di diritti civili e sicurezze sociali che ci sono sul pianeta terra esistono praticamente solo in Europa, Canada, Giappone e ben pochi altri posti.


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manubarbi
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non replico neppure....


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mystes
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Un breve commento: molti italiani si trasferiscono in Brasile attratti dalla facile promessa di fare i soldi in breve tempo. La maggioranza resta delusa perchè va incontro a fattori ambientali difficili come la violenza diffusa, la mancanza di professionalità, i pessimi servizi sociali, gli alti costi della vita e soprattutto per il fatto che i paesi emergenti non sono più l'eldorado di cui si favoleggiava. E' triste ammetterlo perchè il Brasile, come quasi tutti i paesi dell'America Latina, sono paesi meravigliosi, ospitali e che amano soprattutto gli italiani.


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