Siamo ad una tragica "farsa".La persona che fino ad oggi guidava il governo siriano affermerebbe, perche' per ora stanno parlando altre persone, che lo stato siriano sta compiendo un genocidio.
Ma lui dov' era ?
Era alla guida di un genocidio perche' tiene famiglia ?
C' e' una legge sui pentiti anche nel diritto internazionale ?
Siamo allo stravolgimento della realta' piu' grossolano. Dovremmo avere tutti quanti una reazione.
Se c'e' un genocidio del regime questa persona ne era uno dei massimi responsabili,
Ma poi cosa sarebbe il genocidio difendersi da chi ti attacca militarmente ?Ci riveli i dettagli, lui che dava gli ordini o che comunque era uno delle persone ufficialmente responsabili.
Non ci sto, anche se non dovesse servire a niente , non ci sto ! E, anche se non dovesse servire a niente, continuero' a dedicare parte del mio tempo contro questa violenza che e' militare e mediatica, quindi anche psicologica e culturale.
marcopa
La Siria perde i pezzi: il premier defeziona
«Con i ribelli a causa del genocidio del regime»
Hijab «rimosso dall'incarico» ma è in Giordania con la famiglia. Il ministro delle Finanze prova a scappare: arrestato
Perde i pezzi il governo siriano vicino al regime del presidente Bashar al-Assad. Il premier Riad Hijab «è stato rimosso dall'incarico» lunedì, secondo la tv di Stato iraniana Rtv, ma è fuggito in Giordania con la famiglia. Hijab, nominato lo scorso giugno, ha annunciato di essersi unito alla ribellione «a causa dei crimini di guerra e del genocidio» commessi dal regime. Anche il collega delle Finanze, Muhammad Jleilati, ha provato a disertare, ma è stato arrestato prima che potesse fuggire all'estero-
LE DISERZIONI - Altri tre funzionari dei servizi segreti siriani avrebbero disertato rifugiandosi in Giordania come Hijab: si tratta del colonnello Yasser Hajj Ali, del colonnello Yareb al-Shara - responsabile del Dipartimento informazioni dei servizi segreti a Damasco e membro del clan del vicepresidente siriano Faruk al-Shara - e del fratello Mohamamad. Anche Muhammed Faris, il primo astronauta siriano nello spazio, è fuggito.
www.corriere.it
Il TG La7 ha appena detto che questa defezione potrebbe essere la spallata decisiva per Assad e che il premier era dalla parte dei ribelli da mesi.
Il 20 luglio c' era stato l' attacco a Damasco e il Tg3 aveva titolato "Battaglia finale", dopo qualche giorno il Manifesto aveva titolato invece "Damasco, la battaglia non e' finale". I nostri mezzi di informazione, soprattutto quelli che dovrebbero essere piu' progressisti hanno un tono propagandistico e sparano notizie e giudizi smentiti dai fatti pochi giorni dopo.
Andrebbero contrastati un po' meglio e con piu' continuita'.
marcopa
Il TG La7 ha appena detto che questa defezione potrebbe essere la spallata decisiva per Assad e che il premier era dalla parte dei ribelli da mesi.
e fino a IERI (non mesi fa, ieri!) dicevano che Assad è un dittatore spietato che ha tutto il potere e i primi ministri sono meno che fantocci. Quando scappano in 5 minuti diventano decisivi. 😆
Ho visto solo nella serata di martedi' il Corriere della Sera, versione cartacea, in prima pagina "La Siria si spezza" e dedicate alla Siria la seconda e terza pagina.
Martedi' sera il solito Mentana si lamentava che il giorno prima Assad sembrava arrivato alla fine mentre quel giorno, martedi', era riapparso in TV.
Intanto la fuga del premier sembra sia stata pianificata appena eletto insieme all' Esercito Libero Siriano. Un battage mediatico preconfezionato dunque, e forse un' operazione ancora piu' grossa sventata.
altro articolo diffamatorio e menzognero di Quirico.
Addirittura definisce Assad come un complessato Somoza junior.
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/464908/
poi però rivela, perchè non possono più negarlo:
"Le defezioni come quelle di ieri ormai hanno raggiunto i livelli più elevati, facilitate, finanziate dalla Cia, dagli altri servizi occidentali e dai Paesi arabi, Arabia Saudita e Qatar, con i forzieri sempre aperti".
se si ripulisce l'articolo dal j'accuse propagandistico la parte interessante è quella che ho scritto in grassetto.