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Falsi stupri,inchiesta


Boero
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DNA scagiona uomo accusato di stupro - Analista della polizia cerca di "insabbiare" le prove che lo discolpano

Oltre alle tantissime false accuse di stupro, esistono anche parecchi casi in cui uomini innocenti vengono incarcerati in base a prove manipolate da qualche zelante "esperta" della polizia, come succede nella storia presentata nell'articolo sottostante.

L'idea alla base è che se una donna subisce un qualche tipo di violenza, e malauguratamente non si trova il colpevole, allora il primo maschio che capita per le mani deve servire da agnello sacrificale per soddisfare la voglia di vendetta per il torto "simbolicamente" subito dall'intero Genere Femminile.
(per le femministe ogni singola donna che subisce un torto rappresenta sempre l'intero Genere Femminile, e ogni singolo uomo che infligge quel torto ha -chissà come e chissà perchè- l'intero Genere Maschile alle spalle che gli copre il "gioco". Da questa idea perversa deriva la costante demonizzazione del Genere Maschile da parte delle femministe).

Come se un uomo innocente fosse moralmente corresponsabile -solo in virtù dell'appartenza di genere- di un delitto commesso da un criminale di sesso maschile. Corresponsabilità di genere che però (essendo arbitraria) caso strano sparisce totalmente quando è una donna a commettere un delitto. Allora non c'è nessuna "corresponsabilità di genere", nessuna demonizzazione del Femminile, c'è solo una "povera pecorella che ha smarrito la via e va riabilitata".

DNA scagiona uomo accusato di stupro, nonostante il rifiuto della polizia di effettuare il test
Chicago, USA, 24 Novembre 2006 (AP)

Le autorità stanno riesaminando il caso di un uomo, incarcerato per uno stupro avvenuto nel 1992, dopo che i test del DNA l'hanno scagionato da ogni accusa. Test che l'analista del laboratorio della polizia si rifiutò di eseguire.

Gli avvocati di Marlon Pendleton hanno ricevuto Mercoledì i risultati dei nuovi test, e hanno depositato una mozione per chiedere la liberazione dell'uomo. Gli avvocati dell'accusa stavano riesaminando il caso e la condanna di Pendleton per stupro, ha dichiarato John Gorman, portavoce del Pubblico Ministero Richard Devine.

Un'udienza è stata fissata per Giovedì prossimo.

"Non è stata una sorpresa per me", ha dichiarato Pendleton, 49 anni, durante un'intervista al Chicago Tribune al Dixon Correctional Center. "L'ho sempre saputo che ero innocente."

Pendleton, dopo il suo arresto, chiese che venisse fatto il test del DNA, ma l'analista del laboratorio della polizia, Pamela Fish, disse che non c'era abbastanza materiale genetico per fare il test. Quindi Pendleton venne condannato solamente in base alla parola della "vittima".

L'esperto che ha condotto il nuovo test, Brian Wraxall del Serological Research Institute, ha dichiarato Mercoledì di essere rimasto sorpreso dal rapporto di Pamela Fish, "perchè io ho trovato invece una considerevole quantità di DNA."

I lavori di Pamela Fish sono già stati in passato oggetto di critica, in particolar modo nel caso dei quattro uomini -più tardi scagionati dal test del DNA- accusati dello stupro e omicidio della studente in medicina Lori Roscetti.

In quel caso, Pamela Fish -che adesso non lavora più per il dipartimento di polizia- testimoniò che lo sperma trovato sulla Roscetti poteva appartenere a tre degli accusati. Più tardi però un esperto di DNA esaminò il lavoro eseguito dalla Fish e scoprì che nessuno dei quattro uomini accusati aveva il gruppo sanguigno corrispondente al campione prelevato dal corpo della Roscetti.

Il Chicago Tribune ha tentato di contattare Pamela Fish ma ogni tentativo è stato vano. Un messaggio telefonico lasciato dalla Associated Press al numero della Fish non ha ricevuto risposta.

[ FONTE]
[ TRADUZIONE]

Sarebbe bello, o forse sarebbe più corretto dire confortante, se la storia di Pamela Fish -e più in generale di quelle femministe misandriche che credono di farsi largo con le bugie e l'odio antimaschile- fosse un caso tristemente isolato.

Purtroppo però non è così.

Pamela Fish venne già accusata in passato per altri "imbrogli", guarda caso sempre riguardanti uomini accusati di "stupro". La Fish venne trovata colpevole di falsa testimonianza in almeno nove casi, inclusi processi che risultarono nella condanna per stupro di diversi uomini innocenti. In uno dei casi in questione la Fish scoprì che il DNA di un uomo accusato di stupro non era compatibile con quello incriminato, nonostante l'evidenza trovata preparò comunque un rapporto in cui sosteneva che i risultati dei suoi test erano "inconcludenti", e allo stesso modo testimoniò al processo.

In un altro caso, quattro uomini accusati di stupro ed omicidio vennero condannati grazie alla falsa testimonianza della Fish, e spesero ben 15 anni di carcere prima che si scoprì la loro innocenza [1]. Ed Blake, un esperto di DNA, definì il lavoro svolto dalla Fish come una "frode scientifica". In seguito a questo caso la Fish venne trasferita.

Come già detto prima però, Pamela Fish non è l'unica "furbetta" ad aver utilizzato i poteri a sua disposizione per danneggiare uomini innocenti in questa sorta di crociata anti-maschile irrazionale e isterica.

Un altro caso è quello di Concepcion Bacasnot, un'altra "esperta" di un laboratorio della polizia di Baltimore, che nel 2003 ha fatto scalpore perchè Bernard Webster, un uomo incarcerato per stupro nel 1983 grazie alle "piccole bugie" della Bacasnot, è risultato essere totalmente innocente. Webster è stato scarcerato nel 2003.

20 anni di carcere per uno stupro che non ha mai commesso. [2]
(Negli Stati Uniti una donna che uccide il marito riceve, quando va bene, l'assoluzione, quando va male al massimo 3 anni di carcere. Invece per una aggressione a sfondo sessuale, lo "stupro", i Giudici lanciano pene che vanno dai 20 anni all'ergastolo).

L'emergere di questo caso portò il dipartimento di polizia di Baltimore County a revisionare ben 480 casi di condanne in cui il lavoro della Bacasnot ebbe un qualche ruolo. Il lavoro che la Bacasnot fece per il caso del 1983, che mandò in carcere per 20 anni un uomo innocente, venne descritto come "indicativo di grossolana incompetenza, e nel peggiore delle ipotesi, di vera e propria frode premeditata."

Per tornare un pò indietro negli anni vale anche la pena di citare un caso del 1988, in cui Mary Furlong -un'esperta sierologa di un laboratorio di polizia dell'Illinois- dopo aver effettuato le analisi di rito ed aver scoperto che il gruppo sanguigno e lo sperma di un uomo accusato di stupro era diverso da quello rinvenuto nel corpo della donna stuprata, evitò di includere questo "piccolo dettaglio" nel suo rapporto di laboratorio. Un'altra piccola, dolce e innocente "smemorata".

Nel 2001 venne poi fuori il caso di un'altra "furbetta", ovvero Joyce Gilchrist, una esperta in chimica del laboratorio di polizia di Oklahoma City. Il caso di Joyce Gilchrist è talmente "grosso" che addirittura l'FBI dovette intervenire per investigare sull'operato della donna, riesaminando qualche migliaio di casi in cui lavorò l'esperta. Dieci di questi casi portarono alla pena di morte degli accusati, e altri tredici casi al trasferimento degli accusati nel Braccio della Morte, in attesa dell'esecuzione.

Lo stato dell'Oklahoma donò persino 725.000 dollari ad un dipartimento governativo per assumere degli esperti il cui lavoro sarebbe stato quello di riesaminare completamente ogni test del DNA condotto dalla Gilchrist. Uno studio preli
minare dell'FBI trovò che in almeno 5 degli 8 casi esaminati la Gilchrist commise "errori madornali" e oltrepassò "i limiti accettabili della scienza forense". Tra le varie accuse venne anche rivelato che la Gilchrist era solita "nascondere" alcune prove agli avvocati della difesa, e addirittura di aver tralasciato di compiere test che avrebbero potuto scagionare gli accusati. Gli stessi colleghi della Gilchrist, "nauseati" dal modo in cui la donna lavorava, avevano già da anni chiesto una commissione d'inchiesta sul suo operato.

Tra i diversi casi in cui la Gilchrist fu decisiva per la condanna dell'imputato, ci fu quello di Jeffrey Pierce, un uomo accusato di stupro che spese in carcere ben 15 anni (la sentenza da scontare era di 65 anni) prima che le prove della sua innocenza e delle falsificazioni della Gilchrist venissero a galla.

Oltre i diversi casi delle "truffatrici in solitaria", va anche ricordato quanto scoperto dal ricercatore Eugene J. Kanin, del dipartimento di sociologia e antropologia della Purdue University.

E.J. Kanin, durante uno studio sulle accuse di stupro condotto fra il 1985 e il 1988 in due Università del Midwestern, scoprì che le donne che le lavoravano nei dipartimenti di polizia delle università avevano il "vizietto" di archiviare i casi di false accuse di stupro come "validi", anzichè come "falsi". Si scoprì anche che in entrambe le agenzie di polizia la responsabilità esclusiva per le indagini sulle "molestie sessuali" cadeva su un'agente di polizia donna.

Date le premesse, e il filo comune che lega le falsificazioni di queste truffatrici agli uomini accusati di molestie sessuali, nei soliti "malpensanti" potrebbe iniziare a farsi strada il sospetto che molte "furbette" in certi posti di potere approfittano della loro posizione per portare avanti personali crociate anti-maschili derivanti da un intenso odio misandrico.

Già in passato, negli Stati Uniti, alcune femministe son state trovate "con le mani nella marmellata" nel mentre che preparavano le loro solite statistiche dopate sulla "violenza sulle donne", cercando di far accrescere l'allarme sociale su un fenomeno molto più limitato di quel che si creda, ben lontano dai toni di "epidemia" con cui viene descritto dai mass-media.

E qui in Italia, le femministe nostrane non staranno mica "gonfiando" con trucchetti vari le statistiche sulla "violenza sulle donne", con l'obiettivo di accrescere artificiosamente l'allarme sociale su questo fenomeno e dunque -sull'onda del senso di colpa- cercare di far approvare leggi anti-costituzionali, femministe e misandriche ?

Viviamo nell'era della menzogna, e le poche storie raccontate in questo articolo sono solamente la punta dell'iceberg.

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Note
[1] Prima della sentenza, l'imparzialissima giudichessa Christy Berkos dichiarò che "se mai ci fu un crimine meritevole della pena di morte, questo è proprio il caso". Chissà cosa ne pensa la giudichessa femminista delle tante mogli americane che uccidono i mariti e poi vengono definite "eroine" dalla stampa, oppure delle tante madri che ammazzano i propri figli. O delle torturatrici del carcere di Abu Grahib.

[2] Catherine Comins, in un articolo del Time Magazine del 1991:
"Gli uomini ingiustamente accusati di stupro possono comunque imparare da tale esperienza"


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paolofederici
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sono passati TRE anni da "quell'articolo"
Non ci sono novità?
L'hanno poi trovata questa Pamela Fish ... o è anch'essa uccel di bosco come Bin Laden?


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Boero
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Presa?continua imperterrita a lavorare nella polizia,l'hanno solo spostata di mansione.Pamela Fish
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Pamela Fish is a former police crime lab analyst for the Chicago Police Department, whose work has been embroiled in controversy since 2001. [1]

In 1986, Fish stated that there were no semen stains available in the case of the rape and murder of a medical student in Chicago. Subsequently, four men were charged and convicted of the crime. Later investigators found semen stains where Fish had found none, and in 2001, the four men were all exonerated.[2]

In the case of a 1992 rape conviction, the accused demanded DNA testing, which he claimed would exonerate him. Fish acknowledged that semen samples did exist, but contended that the amount of sample available was not adequate for conducting a test. In 2006 testing was finally conducted, and indicated that the man convicted of the rape was, in fact, not guilty.[3] Furthermore, evidence has been uncovered indicating that Fish actually gave sworn testimony which contradicted her own lab notes regarding some accused.

In the late 1990s, the Chicago Police Crime Lab was absorbed by the Illinois State Police, and Fish thus became a state employee. As a result of these and other incidents impugning her work, in 2001 Fish was moved to a new position, with the title, "administrative section chief of research and development".[4]


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Anonymous
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è un paese di selvaggi in mano alle femministe ed alle associazioni gay,non ci metterò mai piede..
c'è più di un italiano in carcerein USA perchè ha deciso di interrompere una storia con una americana,famosa quella della psicologa..

ridicoli..


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Anonymous
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@maumau1. Omofobico, sessista. Così oscurantista che parrebbe retrogrado anche nel medio-evo. Gli USA sarebbero dominati da femministe e gay! Ma da quale grotta esce? Ma si rilegge qualchevolta. Peggio di lei ci sono solo quelli che le tengono bordone. Sfigati come lei. Io comunque la ringrazio: leggo lei e dimentico i miei problemi. E mi dico poteva anche andarmi peggio: potevo diventare un imbecille sfigato, un uomo della preistoria come maumau1 e soci. Grazie di esistere.


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