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16 Agosto 2016 13:07
Flagello Zika a Miami: in Italia allarme per rischio zanzare e rientro turisti
Sono saliti a 33 i membri delle forze armate degli Stati Uniti,
tra cui una donna incinta, che hanno contratto il virus zika.
Lo ha annunciato il portavoce del Pentagono, Ben Sakrisson, secondo cui i membri del servizio Usa sono stati infettati al di fuori degli Stati Uniti continentali pur essendo difficile stabilire dove esattamente possono avere contratto il virus.
Prosegue invece l'epidemia di zika in Florida.
Il virus conferma la sua diffusione a Miami e la lista dei casi sospetti si allunga. Oltre ai 15 contagi confermati in uno dei quartieri della città, quasi 400 persone sono monitorate, comprese 55 donne incinta.
E ora l'attenzione è puntata principalmente sulle Olimpiadi di Rio.
In Italia l’Istituto Zooprofilattico del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta ha intensificato i controlli sulle zanzare per verificare tempestivamente la presenza di virus della famiglia Flaviviridae, a cui appartiene il virus Zika.
L'allarme sulla presenza del virus Zika è scattato in seguito al ritorno di 10 viaggiatori dal Sud America.
Flagello Zika a Miami: in Italia allarme per rischio zanzare e rientro turistiA seguire l’evoluzione del fenomeno è il laboratorio sulle Malattie trasmesse da Vettori coordinato da Cristina Casalone.
Il virus in Italia non è presente, ma sono ampiamente diffuse le zanzare in grado di trasmetterlo come Aedes albopictus, meglio conosciuta come zanzara tigre.
"Da giugno in Piemonte sono state analizzate le zanzare tigre catturate da 15 trappole posizionate in luoghi a maggiore rischio perché caratterizzati da intensi flussi turistici e commerciali quali aeroporti, interporti e reparti di malattie infettive dei principali ospedali regionali - precisa Maria Caramelli, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico – e nessuna zanzara è risultata positiva per il virus Zika".“
La Regione Piemonte è da anni attiva nella sorveglianza sulle malattie trasmesse da zanzare, tra cuiZika e la West Nile disease, attraverso il network operativo sanitario regionale nato dalla stretta collaborazione con l’Ospedale Amedeo di Savoia, il SEREMI e l’IPLA.
Qui la mappa USA http://www.cdc.gov/zika/intheus/maps-zika-us.html
16 Agosto 2016 13:35
Ah beh, ora che il network operativo sanitario regionale ha messo il sale sulla coda alle zanzare, possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo mentre ci spalmiamo di Autan.
Ridicoli.
16 Agosto 2016 13:59
Ah beh, ora che il network operativo sanitario regionale ha messo il sale sulla coda alle zanzare, possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo mentre ci spalmiamo di Autan.
Ridicoli.
Qual'è il proplema ? Ci spalmano di merde con le scie chimiche !
😉
16 Agosto 2016 14:17
Ma che cosa dite.. Le scie chimiche non esistono!!!
Anche mia nonna quando cucina lo stufato produce innocue scie di condensazione..
Non crederete alle panzane che si dicono su certi siti complottisti.
Piuttosto visitate ATTIVISSIMO, no, il cacciatore di bufale (solo che nuocciono ai padroni del vapore, ma quelli veri naturalmente).
16 Agosto 2016 20:23
2014 il Brasile ordina la profilassi, prima al mondo ,della vaccinazione antirosolia su donne incinte,un vero suicidio(per i nascituri)
(non è dato sapere se l'hanno seguito altri cosiddetti staterelli sudamericani)
vaccinare una donna incinta è una pratica pressocchè sconosciuta anche per i mengele nostrani(visto che ti sconsigliano persino di mangiare insalata,salumi o di fumare..)
ecco perchè la totalità dei danni è per i neonati..
la zanzara esiste da sempre e mai ha portato queste conseguenze..
il danno riportato è microcefalia
ma basta consultare un qualsiasi testo di medicina per scoprire che la microcefalia può essere indotta da abuso di farmaci ,sostanze chimiche e droghe nella madre incinta (in questo caso i vaccini iniettati alla madre e quindi al feto!)
ma se si venisse a sapere pubblicamente un tale scandalo l'industria dei vaccini non si riprenderebbe più ecco quindi che è necessario inscenare una teatrino a livello mondiale per coprire le milioni di donne che nel 2014 incinte si sono fatte vaccinare in Brasile..
non è dato sapere se in alcuni reparti militari dove erano presente donne incinte (caso riportato dal Pentagono)abbiano adottato anche li questa profilassi,si sa i militari USA/Nato (i soldati intendo )sono i prima a dover sperimentare su stessi i vaccini per valutare i danni ed i rimedi per un uso su larga scala..
non è noto se il Brasile abbia confermato questa assurda vaccinazione su donne incinte antirosolia anche per il 2015 e 2016(magari qualcuno trova la notizia)