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Fukushima, spot fatale


Eurasia
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Può darsi sia un caso... il beneficio del dubbio è d'obbligo... però resta ugualmente uno dei tanti indizi di una catastrofe ambientale... forse ormai fuori da ogni controllo... che non andrebbero trascurati o ancora peggio, ormai diventata un'abitudine modaiola, semplificare il problema utilizzando le performances dei politici o dei VIP di turno:

Mangia in tivù verdure contaminate e si ammala di leucemia.

La notizia che uno dei presentatori più noti di Fuji Tv, Otsuka Norikazu, si è ammalato di leucemia linfocitica acuta ha scosso il Giappone. Non solo perchè Otsuka è una star del piccolo schermo e in quanto tale il pubblico lo adora, ma anche perchè nella trasmissione che conduce da 17 anni, Mezamashi, che significa svegliarsi, aveva mangiato in diretta alcuni piatti di verdure contaminate provenienti dalla zona di Fukushima, giusto per sdrammatizzare la situazione e per rasserenare gli animi. Una plateale campagna antipanico, insomma, per riportare il mercato alla normalità. Ma il verdura-show è durato poco: il sei novembre è arrivata la rivelazione shock.
«Voglio fare una pausa a causa di malattia improvvisa e inaspettata», ha dichiarato Otsuka ai suoi telespettatori, «Prometto però di resistere con tutte le mie forze e tornare, in pochi mesi, sano e sorridente come al solito».
IL PRECEDENTE. La possibilità che se la cavi, in realtà, secondo i medici, è del 30% e il periodo di trattamento curativo potrebbe durare oltre cinque anni.
Otsuka non è stato l'unico a prendere inziative 'antipanico'. All’inizio di novembre, infatti, il politico democratico Yasuhiro Sonoda ha destato scalpore bevendo, nel corso di una conferenza stampa, un bicchiere di acqua proveniente proprio dagli impianti di Fukushima.
FANTASMA FUKUSHIMA. Dopo l'incidente nucleare dello scorso 11 marzo, il ministero dell’ambiente, per arginare i danni, ha preventivamente proibito la vendita e l’acquisto di latte, ortaggi e carni provenienti da un raggio di 20 chilometri dal luogo del disastro. Ma le restrizioni sono state revocate dopo appena un paio di settimane.
Il danno ambientale è stato circoscritto, ma non superato del tutto: la reazione nucleare è ancora attiva. E dopo otto mesi dal disastro il drago atomico non cessa di sputare veleni, mentre 3.000 esperti stanno cercadno di bonificare l’impianto. Ci vorranno circa 30 anni per spegnere la fusione nucleare che ancora brucia nei reattori. Lo scorso 12 novembre per la prima volta l’impianto numero uno di Fukushima è stato aperto alla stampa. Una sorta di visita guidata all’inferno, con tuta e guanti bianchi.

Fonte: http://www.lettera43.it/attualita/32390/fukushima-spot-fatale.htm


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