Notifiche
Cancella tutti

Gaza come una piccola Baghdad


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Su Haaret’z Amira Hass racconta di essere stata presente, a Gaza, dopo il bombardamento.E attraverso le testimonianze di un medico, di un osservatore di diritti umani e di un’insegnante, cerca di trasmetterci cosa si provava in quest’inferno bellico, degno, come intitola Amira, del bombardamento di Baghdad. Questa che segue è la traduzione (mia) del suo doveroso e obiettivo articolo. *Errata corrige: Amira Hass non era presente a Gaza come avevo dedotto: ne è stata estromessa il 30 novembre. Il suo racconto quindi si basa esclusivamente sulle testimonianze..

Ci sono molti corpi e feriti. Momento dopo momento, altre “fatalità” si aggiungono alla lista di morti e di feriti e non c’è piu spazio negli obitori.
Parenti cercano tra i corpi e i feriti (i loro cari) per portarli velocemente alla sepoltura. (C’è) una madre di tre bambini in età scolare che sono stati uccisi e i cui corpi sono impilati l’uno sopra l’altro in una camera mortuaria: grida e poi piange, poi grida ancora e poi sta in silenzio. Mustafa’ Ibrahim ha visto tutto questo sabato all’una del pomeriggio, all’ospedale Shifa di Gaza. Come osservatore sul campo per i diritti umani, pensava di essere immunizzato, ma nessuno lo aveva preparato per cio’ che vide. Gente ferita in maniera non grave chiedeva di poter lasciare l’ospedale, per lasciare letti liberi.

(…)Il dott. Haidar Eid è professore di studi culturali alla Al-Aqsa University. Anche lui ha visto i corpi dei morti e dei feriti e ha incontrato anche i bambini a cui hanno amputato gli arti.”Terribile che abbiano scelto un’ora come questa: le 11,30 del mattino. Una scelta mirata a perpetrare un massacro quanto piu’ esteso possibile” Riassume in poche parole. Egli stesso corse alla scuola delle sue figlie, come decine di migliaia di altri genitori nella striscia. “Dalle 11,25 fino alle 11,30 mentre 50 aereoplani da guerra bombardavano i loro obiettivi, centinaia di mgliaia di studenti erano per strada. Molti erano usciti dal primo turno nelle classi, molti si recavano al secondo. Nel cortile della scuola ho visto 500 ragazze urlanti. Loro non mi conoscevano, però mi abbracciavano” ha riferito Abu Muhammed

Solo nel quartiere di Sheikh Radwan ci sono stati oltre 43 “incidenti mortali” Una sola tenda funebre è stata allestita per tutti i morti. Molti di essi erano giovani poliziotti che avevano aderito alle guardie civili e sono stati assassinati durante la cerimonia di inizio-corso.

I campi di addestramento di IZZ-AL Din al-Qassam e i centri di detenzione e di interrogatorio erano deserti quando sono stati bombardati. Viceversa i centri di polizia nella striscia, che svolgono servizio presso la gente erano affollati. Nessuno credeva che li avrebbero bombardati. Il pomeriggio stavano ancora cercando i corpi a brandelli. Khalil Shahin si è precipitato alla stazione di polizia nel centro di Gaza “un enorme edificio e tutti stavano sul pavimento” ha detto. Una trentina di persone sono state uccise la’. Lui aveva saputo che suo nipote, un civile, era stato ucciso mentre andava a dirimere delle questioni al posto di polizia.

All’inizio l’insegnante Umm Salah penso’ ad un esplosione sonica (sonic Boom). Ma l’intero edificio scosso, tutti i vetri (rotti) il fumo, le nuvole di polvere e le sirene delle ambulanze le resero chiaro che qualcosa di molto piu’ orribile aveva devastato quel posto. I vetri ferirono numerosi alunni, c’era chi urlava e chi restava in silenzio.

Ha ritrovato suo figlio nell’inferno della strada. Stava per sottoporsi a un test di matematica quando il bombardamento è cominciato. Sono tornati a casa insieme, trovando anche il fratello piu’ piccolo e la nonna settantenne. La nonna provava a nascondere il suo terrore prendendosi cura del nipotino. “Non c’è stata elettricità, nè gas, nè farina nè pane per quasi tutta la settimana scorsa, ha raccontato Umm Salad. “L’elettricità tornava improvvisamente. Allora accendevo la televisione, vedevo le immagini, poi spegnevo e spedivo i ragazzi a fare i compiti.”

Fonte: www.cloroalclero.com
Link: http://www.cloroalclero.com/?p=464#more-464
29.12.08


Citazione
Condividi: