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Geopolitica Mondialista


fourfive19
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GEOPOLITICA MONDIALISTA
http://oknotizie.virgilio.it/info/a59000b59029ef/geopolitica_mondialista.html

Il "Nuovo Ordine Mondiale" avanza. In ogni caso si tenga in evidenza un particolare. Le strategie geopolitiche e i rapporti di forza che avvengono a livello “planetario” seguono sempre un “doppio binario”:

1. il primo, quello inerente le necessità geopolitiche delle singole nazioni (Inghilterra, Francia Stati Uniti e a latere Israele)

2. il secondo, quello preponderante anche se alquanto sottotraccia, delle “strategie mondialiste”, già iniziate con la prima guerra mondiale e che avevano portato alla creazione dei primi Istituti over e transnazionali come il Cfr, ecc., oltre la Società delle nazioni (poi ONU).

L’idea di imporre un “governo mondiale” è un esperimento che può essere realizzato solo da ristrette cerchie d’elites (Bilderberg, Trilateral, Cfr, Pilgrim’s Society, Round table, Club di Roma, Rotary Club, ecc….), i cui appartenenti lavorano dietro le quinte e sono completamente avulsi dal mondo reale, vivono in ambienti artificiali iperprotetti, sono costretti a muoversi con decine di guardie del corpo, vedono il mondo reale dal “filtro del loro potere”. Molta attenzione penso bisogna dare al potere “esoterico-massonico” che e’ interessato in gran parte a conservare ( con la stessa “demagogia traditrice”, e col suo linguaggio filantropico) la pressione e il controllo sulle masse, essendo il vero “controllore” del potere economico, finanziario, politico e militare. Se non si capisce questo non si comprenderà ne le possibili soluzioni dei problemi e neanche le dinamiche sociali che ne usciranno.

Insomma, quella che stanno costruendo è una società mondiale, oppressiva, autereferenziale e “totalitaria”, ossia una “mega fabbrica” globale dove gli uomini sono solo risorse umane, in una logica di produzione e consumo, da mettere in competizione tra loro per il profitto di una minuscola percentuale della popolazione che detiene le leve del potere.

Sono anni che si parla di un possibile ritorno del “nazionalismo”. Pure io applicherei delle ricette di questo stampo, e non perchè sono “fascista” o altro, ma semplicemente per “protezione” e perchè il processo di globalizzazione economica e culturalmente consumistica che abbiamo intrapreso è portato avanti solo ed esclusivamente “dalle elites per le elites”.

D’altra parte però non bisogna assolutamente equivocare l’espressione “governo mondialista” (che sottintende il controllo totalitario del pianeta sotto un unico governo mondiale, il progetto degli “ILLUMINATI”, in sostanza), confondendolo con il concetto di “internazionalismo”, dove si promuove una cooperazione a livello sovranazionale, così come si è tentato di fare ad esempio con il “socialismo”. Infatti quel tipo di “internazionalismo” socialista che è esistito nel mondo dal 1917 al 1991 ha rappresentato un ostacolo alla massificazione della popolazione in funzione mercantilista ed è stato ad ogni modo “nazionale”, profondamente “antimondialista” e dunque anticapitalista.

http://coscienzeinrete.net/I_Club_Mondialisti_e_il_risveglio_delle_coscienze.pdf


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