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gli errori strategici di Putin in Ucraina


adestil
Noble Member
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Topic starter  

si tratta di errori strategici di Putin non tattici(su quelli tattici i russi hanno in genere la meglio ,ossia nel piccolo,nel confronto spicciolo,ma poi perdono di vista il confronto finale su larga scala e quanto in realtà ha perso...)

e non sono quelli della Siria dove anche li ha concesso troppo ma ha messo dei punti fermi almeno...
chiunque provi ad attaccare Assad(anche se gli hanno fatto fuori 100militari senza che la russia facesse nulla)o le forze russe ,verrà abbattuto o eliminato(sperano che lo facciano veramente...lo vedremo se vince la Clinton che ha già detto vuol imporre una no fly zone)

non capisco perchè i russi minaccino solo dopo aver subito perdite
bastava abbattere gli aerei USA che hanno bombardato per 50minuti le postazioni di Assad
gli USA non solo l'hanno già fatto (vedi abbattimento aereo USA da parte dalla base di Incirlik)
ma lo rifarebbero senza problemi se i russi o Assad bombardassero i curdi che cmq non sono neutrali ma combattono per gli USA contro Assad(con la scusa di combattere ISIS,sottraggono zone all'ISIS ma non le restituiscono ad Assad ma se ne impossessano pur non essendo di loro proprietà ma essendo dello stato siriano legittimo e vogliono staccare quelle parti dalla Siria)

Ma la vera debacle strategica di Putin è in Ucraina...(checchè se ne dica!)
infatti a fronte di aver fermato il genocidio dei russi dell'est ucraina ed impedito che il governo ucraino-nato portasse i carrarmati al confine russo(che bella vittoria evitare che arrivino a Mosca... gli USA minacciarono ,sul serio,dando un chiaro ultimatum ,di guerra atomica i russi se non toglievano le installazioni da Cuba che pure come i paesi baltici avevano deciso liberamente,cosa che poi dovettero fare..come mai i russi non fanno altrettanto con gli USA?Non possono manco lontanamente provarci a piazzare missili o altro tipo di armi a Cuba sarebbero subito sanzionati da tutto il mondo e gli USA minaccerrebero la guerra!!)
Quindi c'è un dislivello enorme ed incolmabile tra le due capacità di proiezione strategica sul piano mondiale ma anche solo regionale delle due superpotenze..
Una fa e disfa a piacimento,l'altra è costretta solo a difendersi perdendo posizioni andando sempre più indietro fino a ritrovarsi le truppe a Mosca ed aver perso cmq dei suoi alleati ..
Infatti chi dice che la russia sta vincendo perchè in Siria gliela fa vedere..
dimentica che la Libia (che pure era un alleato filorusso)gliela hanno soffiata senza manco farli fiatare..

La russia cerca sempre di fare cose che vengano legittimate o cmq alla fine tollerate dalla stampa internazionale..
non vuole finire fuori dal WTO o dallo SWift ,vuole ancora ,Putin e le sue oligarchie,poter passeggiare con Hollande a Parigi..
Ma essere amici di chi vive sulla speculazione finanziaria è molto pericoloso...
perchè diventi automaticamente succube
e poi in caso di contrasti come ora finisce che ti devi sfidare a duello con un 'arma che non padroneggi ed è da suicidio..
cosi' come cercare di rispondere alla stampa mondiale tutta contro di lei
andando alla bbc o su rt..
lascia stare..non ha il fisico credibile per andare in tv proprio la faccia è troppo rude per essere credibile..

la popolazione russa viene da popoli vichingi del nord europa(e slavi + finnici),i Rus,che attraversarono il Don e fondarono Kiev (rus di kiev)
https://it.wikipedia.org/wiki/Rus%27_di_Kiev
vero centro della russia storica(che oggi la Nato con golpe di Maidan gli ha soffiato e Putin ha permesso che glielo soffiassero,deponendo Yanukovic regolarmente eletto!)
solo nel 882 si fecero cristiani ortodossi proprio nella chiesa di Kiev dove fu fondata appunto la chiesa ortodossa ,cioè per questa chiesa Kiev è come Gerusalemme per musulmani ed ebrei e roma per i cattolici..
eppure Kiev è stata occupata dai nazisti senza religione in poche settimane
e la russia nulla ha fatto..
mentre mai sarebbe stato permesso ad esempio a Gerusalemme..

e perchè?per non farsi dare dell'invasore nazista?
tanto lo hanno cmq definito tale..
Il vero motivo è la finanziarizzazione della russia sono le oligarchie che hanno centinaia di miliardi di dollari investiti in occidente che sarebbero stati congelati e sequestrati..e anche i loro guadagni con vendita di materie prime sarebbe finito..
ecco perchè hanno indotto Putin a miti consigli..

risultato?Le truppe ucraine allo sbando oggi si sono ricostituite armate fino ai denti ,con armi nuovissime,ed hanno anche provato ad invadere la Crimea..
La prossima battaglia verso il Donbass costerà molte più vittime di quanto sarebbe costata,sia civili che militari e la russia dovrà cmq inviare militari esplicitamente..
risultato?
Altissimo pericolo(per i proprii confini ed espansione del conflitto locale ad un mondiale o cmq europeo a cui 2anni fa la Nato non era pronta ma poteva confidare sulla paura della russia di osare e più incline ad arretrare!),alte perdite..
quindi ha fatto un grave errore strategico..
regola numero 1,se un conflitto è inevitabile tanto vale affrontarlo finchè si è in posizione di vantaggio...
e finchè il nemico non è pronto e non se l'aspetta..
ma non approfittarne e dare la possibilità di armare e riorganizzare le truppe è proprio ridicolo..

Intanto la Nato ha avuto tutto il tempo di spedire truppe e armi ai confini delle repubbliche baltiche e di fare entrare persino la Finlandia nella Nato ...
e questo è potuto avvenire solo grazie al relativo periodo di pace che Putin ha permesso...se avesse sferrato il colpo finale nato ed UE starebbero ancora a leccarsi le ferite..
invece passano il tempo a rinnovare le sanzioni e deferire Putin alla corte penale.
ed aumentare possibilmente restrizioni

vedrete fra poco quando i confini saranno foritificati con la clinton al potere come i confini della russia ma soprattutto la guerra in ucraina ripartirà con bel altra musica..

se non fossimo tifosi di Putin dovrremmo pensare ad essere oggettici che fosse una quinta colonna e lavorasse per il nemico..


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

Analisi molto azzardata, perché presuppone lo scontro militare con la NATO sin dall'inizio, uno scontro che non vuole nessuno perché finirebbe nel suicidio e lascerebbe le macerie in mano alla Cina.
Putin ha voluto il ruolo di grande potenza che la Russia aveva ai tempi dell'URSS e che ora non ha più perché questa posizione è stata occupata dalla Cina. La sua politica nei confronti dell'Ucraina è stata sbagliata tatticamente e strategicamente, e basta fare un bilancio del guadagnato e del perduto per rendersene conto.
La politica più saggia sarebbe stata un aiuto economico di lungo termine all'Ucraina e un trattato di amicizia che avrebbe ricostituito l'alleanza strategica tra le tre nazioni slave. Il "nazismo" ucraino, finanziato dagli ebrei americani, fa ridere i polli. Si usa questo nome per pura propaganda, cioè per ricordare le seconda guerra mondiale e compattare il popolo russo dietro Putin.
Vedere una nazione che si estende su 11 fusi orari, lottare e minacciare lo scontro con la NATO per qualche centinaio di chilometri quadri in più è veramente notevole. Che cosa ha ottenuto Putin dall'avventura ucraina? La NATO e i missili ai propri confini, contro i quali non c'è difesa, l'ostilità e l'inimicizia di tutti i popoli al confine Ovest che si sentono minacciati e il risentimento nei confronti delle minoranze russe che vengono viste come quinte colonne del Cremlino, anche se non lo sono affatto, più le sanzioni economiche in un periodo in cui il prezzo del greggio è andato a picco.
In pratica un disastro.


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comedonchisciotte
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Post: 634
 

Non riesco ancora a capire come si possa discutere di errori strategici senza prima definire una strategia. Insomma se si premettesse (mio esempio) che l'unica strategia possibile per Putin era ribattere immediatamente, colpo su colpo, ad ogni crimine degli USA, allora si potrebbe dire che nell'ambito di tale strategia Putin ha sbagliato.
Ma se supponiamo che la strategia da attuare debba essere un po' più complessa di quella di un pugile suonato, allora il discorso si complica.
Supponiamo allora che venga usata una strategia, che potremmo chiamare "Wing Sun" nella quale a volte si attacca ed a volte si incassa il colpo minimizzando i danni, ma sempre cercando di avere minimo sforzo, massimo risultato ed assenza di inutili sceneggiate. Allora la decisione di cosa sia un errore andrebbe riportata alla strategia, domandandosi se il colpo del nemico ha fatto danni limitati o meno, se il combattimento sta stancando lui o me, se era il momento di attaccare in modo da avere ottimi risultati con minimo sforzo, ma soprattutto capire quando è momento del colpo decisivo.


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@PietroGE,
ma che commento è il suo? :#


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oriundo2006
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Mi pare sensato quanto scrive Adestil circa l'Ucraina, cui unirei la ‘strana’ decisione - poi rientrata dalla finestra - di sospendere l’intervento in Siria. In effetti, ben lungi dall’essere quel monolito che la stampa occidentale ama immaginare, la Russia è divisa al suo interno tra una parte della sua oligarchia con interessi e sentimenti filoccidentali ( Medvedev: J. come tanta parte di costoro ) ed una parte opposta, assolutamente slavofila ( Dugin e la maggioranza del popolo russo ), che ritiene Putin troppo debole nel difendere la Russia ( tipo il Ministro della Difesa Shoigu ). Di qui l’impressione e la realtà di una politica a volte assolutamente schizofrenica. Ma oltre a cio’ vi è una comune percezione in entrambi gli schieramenti, ricordo dovuto alla II G.M., e cioè che si DEVE cercare la pace con ogni mezzo perchè la guerra è il massimo dei mali: questo elemento hobbesiano nella politica russa fa sì che non ci si voglia rendere conto della politica aggressiva della Nato fin quando questa è alle porte di Mosca ( un tempo con la fanteria, oggi con i missili ) per timore di apparire guerrafondai. Insomma, l’elemento di debolezza della Russia è che ACCETTA la visione che della Russia stessa hanno suoi i nemici. Perché ? Perchè circa il comunismo, Stalin e tutta quest’epoca hanno avuto 'ragione', una ‘ragione’ ben unita ai loro interessi, mentre la Russia difendeva a spada tratta la sua visione del mondo, con una idealizzazione esagerata del sistema ( ed oggi con una sua demonizzazione assolutamente falsa: il sistema sovietico era coerente con le richieste che provenivano dalla società russa, solo che per farlo doveva soffocare con ogni mezzo qualsivoglia voce estranea, prima fra tutte la verità su sè stesso ). Oggi questo lascito inficia pesantemente la visione che il Paese ha di sè ( un po’ come la Germania, a ben vedere ) e costituisce un elemento di fragilità all’interno stesso della società russa. Ma il doloroso risveglio è già avvenuto: tutti si rendono conto in Russia che l’Occidente è spietato mentitore, distruggitore di quegli stessi valori che simula di essere portatore. Erano valori estranei alla mentalità slava perchè fondati sul ‘figlio’ e non sul ‘padre’, ovvero erano e sono valori connaturati ad una ideologia ed a un sistema di valori teologici e non reali ( ricordarsi a questo proposito la diatriba medievale sul ‘filioque’ ), aventi fondamento diverso dalla religiosità ortodossa. Insomma, è ancora una guerra di religione sotto tanti aspetti…aspettarsi la razionalità politica in essa è tempo perso. Prima o poi l’Occidente fornirà alla Russia ed al mondo slavo l’argumentum decisivo in sede ideologica per costituire la risposta all’aggressività che questi ha dimostrato nel corso degli ultimi decenni. Quale sarà ? A mio avviso non potrà che essere relativo alla società stessa occidentale, al suo sistema di valori, che si dimostrerà falso.


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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3197
 

Vorrei solo fare un addendum a quello che ho scritto sopra: altra maniera di demistificare la pretesa occidentale e quella sion-ebraica è quella di mostrare come entrambe queste pretese ‘mondialiste’ siano in contraddizione sia con l’ideologia profonda di entrambi i paesi sia con la loro praxis politica. Circa l’ultimo aspetto c’è poco da dimostrare: entrambi sono in guerra perpetua contro dei ‘nemici’ ( ovvero contro chiunque neghi tali loro priorità ) e non hanno alcuna pietà al riguardo: non fondano alcun ecumene giuridico o politico al riguardo, non esiste alcun sistema di regole di cui si cerchi il ragionato consenso, anzi, le poche regole internazionali finora vigenti sono calpestate senza pudore, in quanto eliminano puramente e semplicemente chi osa loro opporsi. Senza pietà. E senza farsi alcuno scrupolo morale, anzi con gran gioia, come abbiamo visto un po’ dappertutto. Circa la loro ideologia poi questa è relativa nel caso sionista al dominio sul mondo in cui gli altri popoli fungono da loro servi e schiavi: il posto a loro riservato non è loro pari nè può MAI esserlo, essendo legato al DNA di un’etnia e a solo quella. La pretesa universalista dei loro valori è dunque una fola per cretini, ancorché - accorgendosene- costoro tentino di recuperare alcuni goy con la favola delle leggi noachiche, di cui a parte le loro assai recenti elucubrazioni, nulla di certo è dato reperire nella Bibbia. Pertanto non sono degni di occupare lo scranno universalista: sono semplicemente usurpatori di idee estranee al nucleo fondante la loro religione ( nonché come si è detto alla loro prassi politica effettiva ). Circa gli USA la loro pretesa universalista è militare, ideologica e religiosa ma a ben vedere è in primis economica ed il dollaro ne è il simbolo più evidente. Chi lo rinnega , mettendo in dubbio e fors’anche rigettando l’ideologia che ad esso è tenacemente unita, per ciò stesso è nemico dell’America e va distrutto. Che universalismo puo’ mai essere questo che non lascia alcuno spazio a chi non condivide l’imperium ? A lato - per i cultori della scienza politica, per tenerli occupati nelle loro lezioni ben pagate nelle università americane - vi è di supporto l’ ‘ideologia ‘suprematista’ dell’America come paese assolutamente ‘speciale’ e perciò ‘naturaliter’ superiore agli altri, cui gli altri popoli e nazioni devono inchinarsi. Anche qui l’universalismo è a senso unico: non è un ‘universo’ politico in cui le parti abbiano una qualche dignità ed autonomia nei loro diritti ma una piramide in cui gli USA sono al vertice e gli altri a seguire in basso, alla mercè delle decisioni che il pyramidion si degna di emanare accompagnate da minacce di ogni genere. Per finire, è l’ideologia corrente americana ( e sionista ) chiamata ‘liberalismo’ economico e sociale atta a fondare l’universalismo della comunità umana ? Direi poprio di no, perchè non considera i ‘popoli’ ( tranne i propri ) agglomerati con dei diritti a loro connaturati ( Jus Gentium … ) ma solo individui atomisticamente agglutinati dal mercato e dalla sua ‘mano’ ( cabalistica ): non esistono che loro e basta e le altre nazioni devono semplicemente scomparire. Che universalismo, che mondialismo è mai questo ? Gengiz Khan in fondo era più onesto: uccideva e basta, non gli interessava dominare le coscienze fino al punto di volersi suicidare - come stanno facendo gli europei - pur di realizzare il suo piano di dominio globale.


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