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Grecia, qualche crepa nel governo sulle misure UE?


marcopa
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martedì 7 giugno 2011

GUERRA FRATRICIDA DENTRO IL GOVERNO: accuse e insulti ai vertici...un Governo all'altezza...deve saper portare i pantaloni...

...alcuni deputati si preparano ad un’uscita eroica dalla compagine governativa?
Pubblicato da comites popolare grecia a 07:14

E i poveri greci pagheranno con gli stracci, i 360 miliardi di buco nero lasciato dai passati Governi, di cui 300 sono interessi!

Ma qualche ministro, coraggiosamente!... si dichiara contrario alla proposta del ministero delle Finanze di ridurre l'imponibile a 6.000 euro all'anno!

Papandreou ha parlato anche delle manifestazioni degli ''indignati'' puntando il dito contro il sistema politico degli ultimi anni come la causa dei problemi attuali del Paese!
Altri capi di dicastero hanno sostenuto che le misure dei tagli generali degli stipendi e delle pensioni sono ingiuste.

E' stata cambiata anche la data della votazione del programma economico a medio termine: verrà approvato dal Parlamento greco... (la costituzione prevede i 3/5 dei deputati!)... dopo il Vertice Europeo di giugno per dare il tempo necessario al ministro delle Finanze di fare alcune delle modifiche richieste dai ministri...
Pubblicato da comites popolare grecia a 01:16

lunedì 6 giugno 2011 Dopo un burrascoso consiglio dei ministri di 9 ore, detto informale....il Governo proporrà al popolo un referendum?

fonte http://letteradaatene.blogspot.com

da Rainews24

Papandreou ora pensa al referendum

Il primo ministro greco George Papandreou ha detto che considererà l'ipotesi di un referendum sulle misure di austerità. Con accertamenti incrociati si è scoperto che circa 4.500 greci deceduti da tempo percepivano ancora la pensione.

Atene, 07-06-2011

"Non ci sono alternative". La Grecia deve affrontare ora i necessari sacrifici per risanare i conti pubblici dopo "decenni di cattive politiche". Lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, "molto preoccupato" per le reazioni sociali nei Paesi più colpiti dalla crisi. "Ci sono ingiustizie - ha detto - che derivano dalla non sempre equa ripartizione dei sacrifici richiesti".

Minacciato

"Cosa possiamo dire ai greci? E' una buona domanda, che mi pongo spesso, poiché da loro ricevo molta posta, comprese le minacce di morte" ha detto Juncker ieri durante un'audizione davanti ad una commissione del Parlamento europeo a Strasburgo.

L'Ue si muove per dare più tempo ai greci

Il commissario per gli Affari monetari dell'Unione europea Olli Rehn ha detto che banche e altri istituti finanziari saranno invitati a tenere i prestiti alla Grecia ai livelli attuali e probabilmente incoraggiati a prorogare i termini di rimborso per le obbligazioni in loro possesso.

Papandreou ora pensa a un referendum

Il primo ministro greco George Papandreou ha detto che considererà l'ipotesi di un referendum sulle misure di austerità. Papandreou in una riunione informale con i suoi ministri ha rivelato di aver chiesto al titolare dell'Interno di preparare le condizioni legali necessarie che permettano tale mossa "nel momento in cui sia necessaria". Sono pronto, ha detto, "anche a utilizzare l'istituzione del referendum per avere il più ampio consenso possibile o parere come previsto dalla Costituzione". Il primo ministro ha dovuto affrontare il dissenso all'interno del suo stesso partito socialista riguardo ulteriori misure di austerità.

L'ombra di una megatruffa

Mentre Deutsche Telecom si aggiudica un altro 10% della Ote, la società greca di telecomunicazioni entrata nella prima ondata di privatizzazioni, sul governo greco, nel pieno del guado della crisi finanziaria, si abbatte l'ennesimo scandalo: con accertamenti incrociati si è scoperto che circa 4.500 persone decedute da tempo percepivano ancora la pensione, con un aggravio sulla spesa pubblica di 16 milioni di euro l'anno.

Un Paese di ultracentenari

Il ministro del Lavoro e del Welfare, Louka Katseli, che in un'intervista al giornale Ta Nea ha promesso che la frode sarà punita, ha spiegato anche che il governo sta facendo controlli anche su circa 9.000 ultracentenari che ricevono ancora la pensione, la stragrande maggioranza dei quali si sospetta siano morti da anni, in un Paese dove accade spesso che i certificati di morte non vengano notificati presso la previdenza sociale, consentendo ai familiari del defunto di percepire intatto l'assegno.


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marcopa
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Bruxelles si scandalizza per le proteste sociali in Grecia, ma le responsabilità delle banche tedesche nel saccheggio del paese sono sempre più evidenti.

Ha suscitato scandalo e riprovazione negli ambienti finanziari europei la foto che mostra il simbolo dell'Unione Europea equiparato alla svastica nazista. La foto, che è stata scattata dall'Associated Press e pubblicata dal sito del giornale tedesco Der Spiegel, ritrae una ennesima manifestazione di piazza oggi ad Atene. Migliaia di greci continuano ad assediare materialmente il Parlamento in piazza Sintagma e protestano contro le ulteriori misure di austerita' e sacrifici imposte dal governo di George Papandreu per "riaggiustare" i bilanci della Grecia, per evitare il default accettando finanziamenti per un totale di 110 miliardi di euro da parte della Bce, Ue e Fmi. Finanziamenti che dovranno essere restituiti a caro, carissimo prezzo dai sacrifici dei lavoratori e della popolazione greca.

Decine di migliaia di «indignati», venuti da tutte le parti della Grecia, hanno manifestato anche ieri sera nel centro di Atene, come in altre città del Paese, contro le nuove misure di austerità decise dal governo socialista di Giorgio Papandreou di comune accordo con la «troika» (i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale l'Unione Europea e la Banca Centrale Europea).

Nella centralissima piazza Sintagma, davanti al Parlamento, secondo alcune fonti si sono radunate più di 100 mila persone, oltre 200 mila secondo altre, mentre gli organizzatori parlano di almeno 500 mila (50 mila per la polizia). Su un punto, però, sono d'accordo tutti: che si è trattato della più grande manifestazione di «indignati» svoltasi finora.

Senza bandiere di partito o di sindacato, ma con molte bandiere di altri paesi (Spagna, Irlanda, Portogallo, Egitto, Tunisia e altre africane), i manifestanti hanno scandito slogan come «Prendete il Memorandum e andatevene via» (ormai il preferito fra tutti) oppure «Europei, noi ci siamo svegliati. E voi?». Alla fine della manifestazione, svoltasi senza incidenti, i partecipanti si sono dati un nuovo appuntamento per domenica prossima senza comunque rinunciare alle dimostrazioni giornaliere.

Per il 15 giugno, giorno della presentazione in Parlamento del Programma economico a medio termine, i manifestanti hanno deciso che «tutti scenderanno per le strade e nelle piazze per costringere i deputati a non votarlo e resteremo finchè coloro che ci rubano la vita non andranno via: i governi, la troika, il memorandum, le banche e tutti quelli che ci sfruttano». «Quel giorno - si legge in un altro documento votato dall'assemblea degli »indignati« - si svolgeranno manifestazioni in tutte le piazze di Atene, con manifesti che spiegheranno ai cittadini i termini del programma a medio termine e con marce che si concluderanno in piazza Sintagma con obiettivo di isolare il Parlamento».

Paragonare l'Unione Europea alla svastica nazista può sembrare un tiro “fuori bersaglio” ma l'evidenza delle responsabilità tedesche nella devastazione sociale della Grecia diventano sempre più evidenti.

La newsletter Controlacrisi.org riferisce oggi che:

“Le banche tedesche sono quelle più esposte al debito sovrano della Grecia con 22,7 miliardi di dollari di titoli di stato detenuti nel 2010, oggi sono venuti alla luce finalmente i dati della Banca dei regolamenti internazionali con sede a Basilea che spiegano come mai il Governo Tedesco è così interessato ad avere piani di risanamento così duri per la Grecia. Per decenni banchieri di ogni risma hanno utilizzato una classe politica corrotta per operazioni finanziarie di ogni genere, ed oggi i conti dei loro giochi vengono fatti pagare sulla pelle del popolo greco. Fra tutti ad esempio lo scandalo di cui nessuno parla secondo il quale nel 2001 la Goldman Sachs avrebbe prestato “di nascosto” perché il tipo di transazioni effettuate erano sotto forma di operazioni valutarie, e non sotto forma di prestiti, miliardi di euro per permettere di l'entrata in Europa della Grecia utilizzando i giochi della borsa speculativa.

Fonte www.contropiano.it ultima modifica 6 giugno ore 18.00


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MicheleMorini
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MANIFESTANTI GRECI


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marcopa
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SEMPRE A PROPOSITO DI GERMANIA E GRECIA

IL MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO
Schaeuble: senza aiuti la Grecia è a rischio
«Sarebbe la prima insolvenza della zona euro»

Se non sarà aiutata in maniera sostanziosa, la Grecia rischia l'insolvenz. E sarebbe la prima insolvenza di uno Stato dell'Unione europea. A lanciare l'allarme sullo stato delle finanze pubbliche di Atene è stato, secondo il quotidiano Die Welt, il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. «Stiamo affrontando il reale rischio della prima insolvenza di Stato non coordinata all'interno della zona euro - ha detto Schaeuble, il quale ha anche sostenuto la necessità di un nuovo salvataggio con una «sostanziale» espansione dell'aiuto europeo e con il coinvolgimento dei creditori privati. Il testo scritto da Schaeuble, dice il giornale, è una lettera inviata tra gli altri al presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet.

Redazione online
07 giugno 2011

Fonte www.corriere.it

La newsletter Controlacrisi.org riferisce oggi che: le banche tedesche...

“Le banche tedesche sono quelle più esposte al debito sovrano della Grecia con 22,7 miliardi di dollari di titoli di stato detenuti nel 2010, oggi sono venuti alla luce finalmente i dati della Banca dei regolamenti internazionali con sede a Basilea che spiegano come mai il Governo Tedesco è così interessato ad avere piani di risanamento così duri per la Grecia.

Per decenni banchieri di ogni risma hanno utilizzato una classe politica corrotta per operazioni finanziarie di ogni genere, ed oggi i conti dei loro giochi vengono fatti pagare sulla pelle del popolo greco.

Fra tutti ad esempio lo scandalo di cui nessuno parla secondo il quale nel 2001 la Goldman Sachs avrebbe prestato “di nascosto” perché il tipo di transazioni effettuate erano sotto forma di operazioni valutarie, e non sotto forma di prestiti, miliardi di euro per permettere di l'entrata in Europa della Grecia utilizzando i giochi della borsa speculativa.

Fonte www.contropiano.it ultima modifica 6 giugno ore 18.00


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MicheleMorini
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Non so perchè queste scene mi fanno pensare ad un gruppo di persone che cerca di evitare che un membro del gruppo vomiti dopo aver bevuto troppi alcolici...tutti nell'insana convinzione - quasi superstiziosa - che questa persona ne morirebbe...

in realtà questo è già successo all'Argentina, e dopo un periodo di assestamento ora sta meglio di prima!

tecnicamente si entrerebbe in uno di quei regimi che certe correnti sociali italiane chiamano "decrescita" e che una volta venivano chiamate "autoarchia"...


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MicheleMorini
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che si dichiari insolvenza, anzi fosse per me la motiverei anche definiendo gli interessi del debito pubblico illegittimi!


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