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Guerra NATO alla Russia: qualcuno ci sta prendendo in giro


oldhunter
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LA GUERRA DELLA NATO ALLA RUSSIA: QUALCUNO CI STA PRENDENDO IN GIRO

Christopher Black

2 agosto 2016

Da quando sono stati firmati, 17 mesi fa nel febbraio 2015, gli accordi di Minsk per cercare di portare la pace nell’est dell’Ucraina, il regime di Kiev ed i suoi alleati, neo nazisti e NATO, si preparano per una nuova offensiva contro le repubbliche dell’Ucraina orientale. Il 22 luglio, l’ambasciatore russo Vitaly Churkin in una lettera al Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha affermato che “una ricaduta nelle operazioni militari su vasta scala nell’Ucraina dell’est potrebbe seppellire il processo di soluzione pacifica in quei luoghi”. In seguito ha esortato gli alleati di Kiev a fare pressione su quest’ultima per rinunciare ai preparativi di guerra, inclusi il bombardamento continuo delle aree civili da parte della artiglieria pesante e media ucraina e gli attacchi di perlustrazione ucraini e di unità straniere avvenuti durante la scorsa primavera e estate.

In un comunicato del 22 luglio, il comandante delle forze della Repubblica del Donetsk ha affermato che la regione nella linea di contatto fra le due parti è stata bombardata 3.566 volte nella sola settimana che terminava il giorno del comunicato e ha confermato le informazioni indicate nella lettera di Churkin e nei report dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) secondo i quali il regime di Kiev aveva trasferito altra artiglieria pesante al fronte insieme a mortai, carri armati e vari lanciarazzi.

Il bombardamento ha distrutto abitazioni civili, un impianto di trattamento delle acque ed altre infrastrutture, col chiaro intento di mandare via i residenti e di preparare il terreno per una offensiva su vasta scala. L’ambasciatore Churkin ha aggiunto che non c’erano solo forze regolari di Kiev raccolte ad est, ma che hanno impiegato anche i nuovi battaglioni neonazisti “volontari” Azov e Donbass, e che Kiev ha cominciato in quelle aree un ampio sequestro di terre e città nella zona neutrale.

Ovviamente la colpa di tutte queste azioni criminali, secondo la NATO e le sue marionette in quel di Kiev, è da attribuire alla Russia come abbiamo visto stabilire sia nel Report del Consiglio Atlantico all’inizio di quest’anno, sia nel comunicato NATO di Varsavia del 9 luglio nel quale la NATO dà un ultimatum alla Russia: “ Fate quello che diciamo o vedrete cosa faremo noi”. Il giorno prima, l’Ambasciatore Churkin ha inviato la sua lettera al Consiglio Generale ed il Ministro degli Esteri francese, Jean-Marc Ayraukt, in un discorso al Centro degli Studi Strategici e Internazionali ha affermato che le “sanzioni”, ovvero la guerra economica intrapresa contro la Russia dai paesi NATO, potrebbe fermarsi solo se la Russia facesse quello che le viene chiesto.

I tedeschi hanno fatto un po’ di rumore sull’essere pronti a fermare questa guerra economica contro la Russia, su quanto siano pentiti e su quanto desiderino solo pace e armonia ma, di nuovo, solo se la Russia adempie alle loro richieste.

Gli attacchi sulle aree civili della repubblica del Donbass sono certamente crimini di guerra e crimini contro l’umanità ai quali il procuratore della Corte Criminale Internazionale risponde con il suo solito silenzio, nonostante lei abbia accettato due lettere da Kiev con le quali la Corte Criminale Internazionale ha la giurisdizione necessaria a perseguire i crimini di guerra là commessi. Ma certamente né Kiev né i loro capi della NATO, che controllano il procuratore della Corte, hanno alcuna intenzione di formulare accuse per crimini di guerra commessi da loro stessi.

La paura dei russi di una nuova offensiva contro le repubbliche del Donbass si è concretizzata con il comunicato di Varsavia emanato dalla NATO il 9 luglio, in cui il blocco afferma con enfasi che non riconosce le repubbliche, che l’Ucraina ha bisogno di essere riunificata con la forza se necessario e che la Crimea deve ritornare all’Ucraina. L’aumento dell’attività militare nell’est dell’Ucraina ha luogo nello stesso momento in cui cresce l’attività nel Baltico attorno la base russa di Kaliningrad, un obiettivo strategico della NATO per il controllo delle linee del mar Baltico, dello spazio aereo e degli accessi a San Pietroburgo. La Crimea è strategica per la sua base navale russa a Sebastopoli, il cui sequestro fu uno degli obiettivi principali del colpo di stato della NATO che ha rovesciato il governo del presidente Yanukovich ed è lo scopo principale della esercitazione navale “Sea Breeze” nel mar Nero.

La situazione è diventata sempre più pericolosa da quando la guerra contro la Russia viene condotta senza limiti cioè in tutti i settori della vita, dal militare ed economico, fino allo sport. La Commissione Olimpica Internazionale adesso ha escluso la squadra olimpica russa di atletica leggera dai Giochi, insieme a chiunque abbia avuto accuse di doping in passato, un atto di punizione collettiva che è totalmente ingiustificato visto che si basa sulle dubbie affermazioni di un uomo ricercato in Russia, Grigory Rodchenkov, che, negli Stati Uniti, sta cantando per la sua cena e canterà qualsiasi cosa gli chiederanno. L’intero scandalo non è dovuto ai problemi col doping, ma all’intento di isolare ancora di più la Russia dal mondo e diffamare la sua dirigenza e la sua gente con il risultato che i Giochi Olimpici saranno una farsa sia come evento sportivo che come simbolo di pace nel mondo e dovrebbero essere cancellati o boicottati.

Sopra a tutto ciò, abbiamo quotidianamente sotto i nostri occhi la prova palese del tentato colpo di stato contro il governo turco che è stato istigato dagli americani e dai suoi soci degli altri paesi NATO per fermare un riavvicinamento alla Russia da parte del presidente Erdogan. Anche solo il tempismo del colpo lo indica: ha avuto luogo solo pochi giorni dopo le avvenute scuse di Erdogan al presidente Putin per l’abbattimento dell’aereo russo e proprio mentre circolavano le voci di una cacciata degli USA fuori dalla loro base di Incirlik per consegnarla alla Russia.

Il governo turco ha accusato gli Stati Uniti di essere coinvolti, almeno indirettamente, sostenendo gli emigrati turchi islamisti guidati dal religioso Fethullah Gulen, residente negli Stati Uniti e acerrimo nemico del presidente Erdogan, il quale pensa sia collegato al colpo di stato. Sono apparse sulla stampa turca anche le storie dei due piloti che hanno abbattuto l’aereo russo sulla Siria, i quali sono poi, secondo le accuse, gli stessi due piloti che hanno cercato di colpire l’aereo di Erdogan la notte del colpo di stato. Sempre secondo la stampa in Turchia, sebbene non confermato, si dice che questi due uomini lavorino per la CIA.

Lunedì 25 luglio, la stampa turca riporta anche che il generale americano John Campbell, ex comandante delle forze NATO in Afghanistan, pare abbia avuto un ruolo centrale nella pianificazione del colpo di stato attraverso degli incontri nella base americana di Incirlik e che questo sia stato finanziato con i soldi della CIA. Se queste accuse sono corrette, allora il tentato colpo costituisce un atto di aggressione da parte degli Stati Uniti ed i suoi alleati contro la Turchia, un attacco NATO a un altro membro NATO.

Gli inglesi lo stesso giorno hanno suggerito la storia sul Daily Express secondo cui le loro forze speciali SAS sono pronte ad entrare in Turchia per “soccorrere i cittadini del Regno Unito” nell’eventualità di un secondo colpo di stato e di una conseguente guerra civile prevista in Turchia. Hanno affermato:

“I ribelli fanno temere un tentativo di rovesciare il governo per una seconda volta, il che potrebbe dare adito ad una guerra civile turca. Le nostre truppe si sono spostate nei dintorni di Cipro e stanno preparando una missione d
i salvataggio per soccorrere i britannici bloccati.
I capi della Difesa hanno elaborato piani di emergenza e pianificato l’impiego di soldati armati e, insieme ai membri del Gruppo di Sostegno delle Forze Speciali, sono pronti ad atterrare nelle aree in cui ci sono i turisti e ad aiutare le famiglie per tornare a casa sane e salve.
Centinaia di jet, elicotteri ed altri aerei verranno preparati per aiutare i 50.000 inglesi stimati a fuggire dal pericolo.”

Questo significa che anche la Gran Bretagna, così come gli Stati Uniti, era pronta a favorire un secondo tentativo di colpo di stato contro Erdogan ed inoltre conferma il loro coinvolgimento nel primo tentativo, così come lo fa il segnalato rifiuto dei tedeschi di permettere all’aereo di Erdogan di atterrare sul suolo tedesco per cercare rifugio, quando sembrava essere stato deposto. Quella decisione si è rivelata poi un errore, visto che si è rimesso in sesto ed è ritornato in Turchia fermando il colpo di stato.

Comunque la si veda, l’obiettivo principale rimane la Russia. Il riavvicinamento di Erdogan verso quest’ultima e lo screzio con la NATO, la indebolisce nella sua guerra contro la Russia e le offre un’altra carta da giocare, anche se potrebbe rivelarsi la matta.

Nel frattempo, negli Stati Uniti la guerra contro la Russia è diventata un pericoloso affare di politica interna, con la campagna della Clinton che accusa Donald Trump di essere un agente russo e di avere finanziato la campagna elettorale con soldi russi, accusandolo essenzialmente di tradimento. Trump la butta sul ridere, ma il fatto che queste assurdità possano avere l’attenzione dei media, dimostra quanto la situazione sia drammatica.

Ma le cose si fanno ancora più strane perché l’FBI dice di voler appurare se le email “fatte trapelare” dall’organizzazione WikiLeaks di Julian Assange le siano state fornite dalla Russia che le ha trafugate illegalmente dal sistema email della Convenzione Nazionale Democratica. I Russi negano questa accusa assurda, ma finora non ho visto Julian Assange negare che siano loro la sua fonte e dobbiamo chiederci quali siano le sue reali motivazioni se l’effetto di questo “trafugamento” è che la Russia venga accusata di violare il governo statunitense ed i sistemi email del partito, favorendo così la propaganda NATO contro la Russia.

Ciò solleva inoltre la questione del perché Assange verrebbe coinvolto nelle politiche di partito americane, pubblicando email che danneggerebbero la campagna Clinton a beneficio di quella di Trump. Sta lavorando per Trump? Sta lavorando per la Clinton cercando di far sembrare che Trump lavori per la Russia, o, come sembra più plausibile, sta lavorando per quelli che vogliono buttare giù entrambi, sia Trump che la Russia? Andrew Rosenthal del Times ha fatto osservare “come minimo è misterioso che WikiLeaks di Julian Assange scelga questo momento per rilasciare le email rubate…”

Ma non è così “misterioso” se l’azione è mirata a diffamare la Russia ed un candidato presidenziale che sta cercando di poter almeno dialogare con i Russi. Forse i suoi sostenitori potrebbero fagli domande e riportare quali sono le sue risposte perché le sue azioni sollevano questioni serie riguardo le sue motivazioni, le sue intenzioni e le sue connessioni. Qualcuno ci sta prendendo in giro. È tempo di capire chi.

Christopher Black

Christopher Black è un avvocato penalista che lavora a Toronto, a livello internazionale. È un membro della Law Society of Upper Canada ed è conosciuto per i molti casi di alto profilo riguardanti i diritti umani ed i crimini di guerra e, soprattutto, per la rivista online “New Eastern Outlook”.

Articolo di Christopher Black pubblicato da New Eastern Outlook il 27 luglio 2016 Tradotto in italiano da Chiara per SakerItalia

Versione originaria: http://journal-neo.org/2016/07/27/nato-s-war-on-russia-someone-is-playing-us/

Fonte italiana: http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/la-guerra-della-nato-alla-russia-qualcuno-ci-sta-prendendo-in-giro/


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LinCad
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 111
 

C'e' la possibilita' -ripeto, solo possibilita'-che gli u$a abbiano proposto ad assange di aiutarli in cambio di una sorta di immunita e la possibilita di lasciare l'ambasciata dell'equador a londra. Ed in tutta onesta', se ha accettato chi puo dargli torto?


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1Al
 1Al
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 633
 

Non so a voi, ma a me tutto ciò che ha a che vedere con la nato da il voltastomaco. Come mi danno ancora di più il voltastomaco, questi nuovi zerbini che hanno aderito alla nato entusiasticamente in funzione soprattutto anti russa. Quello che stanno facendo nel Donbass è degno dei peggiori criminali della storia umana. Il tutto con la complicità dell'UE. Se un giorno tutto questo odio e entusiastico servilismo si dovesse ritorcere contro di loro, ne sarei strafelice.


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alecale
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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conato di vomito !!


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