Notifiche
Cancella tutti

Il chavismo, padrone della piazza


cubainforma
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1957
Topic starter  

Angel Guerra Cabrera cubainformazione.it
 
Il ritiro dalla circolazione, da parte del governo venezuelano, dei biglietti di 100 bolivar e la loro sostituzione con unità di taglio superiore, tra i 500 e 20 mila bolivar era una necessità urgente. L'alto tasso di inflazione indotto dalla guerra economica contro la Rivoluzione Bolivariana e la brusca e prolungata caduta degli introiti del petrolio lo richiedeva, al fine di facilitare e razionalizzare la circolazione monetaria. Non meno importante, assestare un duro castigo agli speculatori, che con questa misura hanno perso miliardi di bolivar non potendo riscattarli, o perché non hanno modo per giustificare legalmente il loro possesso, o per essergli stati confiscati senza poter chiarire la loro origine.

E' il caso, per esempio, di centinaia di illegali case di cambio tollerate ed incoraggiate da Bogotá nella città colombiana di confine di Cucuta, dove è esistita per anni un prospero macchinario di demonetizzazione del bolivar che aveva provocato, finora, una vera emorragia all'economia venezuelana.

Tuttavia, il cambio dei biglietti e la messa in circolazione delle nuove unità ha subito un ritardato di giorni, perché una delle zecche contratte, per imprimerle, non rispettò la scadenza concordata. Ma, anche così, quando già erano pronti lotti di biglietti, i voli charter per il loro trasferimento si sono rifiutati di trasportarli in Venezuela. Il governo venezuelano ha prontamente spiegato che la sua Zecca non poteva intraprendere la stampa delle banconote necessarie perché richiedeva di cambiamenti tecnologici, che saranno pronti solo in seguito, cosa che ha richiesto di rivolgersi a fabbricanti all'estero.

Ma al dipendere da una società USA per la stampa e trasporto del denaro, di nuovo si presentò la guerra economica, sostenuta da banche private in Venezuela, che hanno anche ritardato la consegna delle unità monetarie . La somma di questi fattori ha provocato malessere in settori popolari che sono rimasti, temporaneamente, senza poter acquistare beni di prima necessità, una situazione sfruttata da gruppi d'assalto dell'opposizione che hanno cercato creare centinaia di fuochi di violenza vandalica nel paese, ancora una volta con l'animo di causare l'anelato intervento straniero. Non l'ottennero che parzialmente in tre punti e di nuovo rimasero alla gogna pubblica. Perché il popolo venezuelano, anche gli oppositori, respinge i metodi violenti ed il permanente scontro con il governo del leader dell'opposizione.

Prova di ciò è che, ad un anno dall'ottenere la maggioranza nell'Assemblea Nazionale, gli avversari del governo non sono stati capaci di capitalizzare a proprio favore gli enormi problemi economici e politici che, insieme agli errori accumulati, ha affrontato il chavismo nel 2016, il più difficile da quando impugnò il timone nel 1999. Al contrario, coloro che hanno votato per l'opposizione, nella speranza di miglioramenti economici, hanno visto con sdegno come non solo non ha proposto una sola misura per raggiungerlo, ma respingeva, ferocemente, ragionevoli iniziative del governo sul tema. Da parte sua, la militanza dell'opposizione è totalmente scoraggiata dalle continue lotte tra i suoi dirigenti; negli ultimi tempi, poiché trovandosi costretti al dialogo con il governo, tutti si criticano a vicenda per averlo accettato.

Nel frattempo, il presidente Maduro e il suo team non hanno perso un minuto per riorientare il processo rivoluzionario, generare potere popolare alla base, attaccare la guerra ed i problemi economici con energia, proteggere i settori popolari e mantenere e rafforzare programmi sociali, come la Grande Missione Vivienda (casa ndt), che ha già costruito più di tre milioni di unità.

Allo stesso modo, Caracas ha condotto un'attiva politica estera, condotta da quella donna straordinaria che è la cancelliera Delcy Rodriguez, che ha appena posto molto in alto la dignità del Venezuela a fronte degli illegali tentativi di espellere il suo paese dal MERCOSUR da parte dei governi di destra di Argentina, Brasile e Paraguay ed il comportamento complice del cancelliere dell'Uruguay, che ha sollevato una tempesta di critiche all'interno del Frente Amplio.

Non è per questo gratuito il forte sostegno del chavismo al governo Maduro, che una settimana fa è tornato ad inondare le strade di Caracas e dimostrato la sua crescente forza politica di fronte ad una cupola dell'opposizione sempre più lontana ed inetta per il suo odio del popolo, il suo servilismo verso Washington e la sua spregiudicata aspirazione a cancellare dalla terra i sostenitori di Chavez.


Citazione
Condividi: