Il fronte interventista boicotta le elezioni siriane

ma come, Assad ha concesso il referendum per aprire ai partiti, ha concesso le elezioni come richiesto dagli "oppositori" ma guardacaso non basta..non è sufficente per i gendarmi del mondo e loro mercenari sul posto.

Come mai tanto "zelo democratico" non è chiesto all'Arabia Saudita, al Qatar, Bahrein e Yemen? Anzi, gli emiri di questi stati pagano i mercenari per dare democrazia ai siriani?

Il fronte interventista boicotta le elezioni siriane

Erdoğan attacca ancora Damasco: “Se il governo commetterà nuovi errori alla frontiera, diventerà un problema della Nato”

Matteo Bernabei

Si sono aperti alle sette della mattina di ieri i seggi in Siria per le elezioni parlamentari, le prime dalla stesura della nuova Costituzione che sancisce definitivamente il multipartitismo reale e che permette cioè di concorrere anche con nuove formazioni politiche oltre a quelle previste dalla vecchia Carta fondamentale del Paese arabo. Si tratta di un passo concreto del governo di Bashar al Assad verso quella transizione democratica e quelle riforme richiestegli dalla popolazione e dalla comunità internazionale. Tuttavia, com’era ampiamente prevedibile, questa chiamata alle urne non soltanto è stata boicottata da alcuni di movimenti di opposizione, ma anche dai Paesi occidentali e dai loro alleati nella regione, che l’hanno trasformata nell’ennesima occasione per promuovere una campagna militare contro Damasco. In testa al gruppo dei detrattori dell’esecutivo siriano si afferma, ancora una volta, il premier turco, Recep Tayyp Erdoğan, che è tornato a chiedere esplicitamente un intervento armato contro la Siria. “Se il governo commetterà nuovi errori alla frontiera questo diventerà un problema della Nato come recita l’articolo 5”, ha affermato il primo ministro turco nel corso della lunga intervista rilasciata al corriere della sera.
“Le uccisioni continuano. Il Consiglio di sicurezza dovrebbe prendere la cosa più seriamente. L’Ue non dovrebbe rimanere un osservatore esterno. Se penso a un intervento armato? – ha aggiunto poi Erdoğan spiegando la sua posizione sulla vicenda - Questo non è solo un problema della Turchia. Servono passi comuni del Consiglio di sicurezza, della Lega araba”.
“Le elezioni legislative organizzate dalla Siria assomigliano a una farsa inquietante”, ha invece commentato il portavoce del ministero degli Esteri francesi, Bernard Valero, tornando a insistere sulla necessità di “dispiegare in modo rapido tutti gli osservatori dell'Onu nel Paese”, ma dicendosi comunque scettico sull’esito della loro missione.
Ancora una volta dunque i membri del gruppo Amici della Siria mostrano le loro reali intenzioni sulla crisi siriana, della quale continuano a raccontare solo una realtà parziale e distorta, ignorando continuamente la presenza di gruppi terroristici nel Paese. Presenza riconosciuta non solo da Russia e Cina, i cui governi sono comunque considerati alleati di quello di Damasco, ma anche dallo stesso portavoce degli osservatori del Palazzo di Vetro, Neeraj Singh, che ha denunciato violazioni della tregua anche da parte delle milizie armate vicine alle opposizioni estere.

08 Maggio 2012 1200 - http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=14731