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Il masochismo dei Curdi


orckrist
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Registrato: 2 anni fa
Post: 361
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I kurdi pro-USA contro i cristiani iracheni e siriani

Il governo regionale del Kurdistan iracheno ha istituito una tassa islamica sulle imprese appartenenti a cristiani.

Questa tassa, in vigore da fine giugno ad Ankawa (distretto di Erbil), città per l’80% cristiana, corrisponde all’antica Jizya, imposta che dovevano pagare i cristiani per essere esentati dal servizio militare. Inizialmente limitata ad Ankawa, la tassa è stata estesa alla città di Semel.

Contemporaneamente, i kurdi del YPG (organizzazione sostenuta da Stati Uniti, Israele e Francia) hanno invaso e occupato due località cristiane in Siria, Tel Jazira e Tel Baz, sulle rive del fiume Khabur. Negli ultimi tre anni lo YPG ha sostituito forzatamente i professori delle scuole cristiane del nord della Siria. I bambini sono stati obbligati ad abbandonare lo studio dell’arabo e a iniziare un programma scolastico in lingua kurda, con insegnanti kurdi stranieri. [1].

Traduzione
Rachele Marmetti
Il Cronista

Fonte: voltairenet.org/article201890.html

A quanto pare i Curdi ce la stanno mettendo tutta per alienarsi e farsi odiare da una società fondamentalmente laica, multietnica e multiconfessionale in cui potevano godere di una discreta autonomia.
E tutto per assecondare yankee e loro alleati che, ormai archiviato l'esperimento ISIL-ISIS-DAESH, hanno la necessità di impedire la normalizzazione dell'area.
Dimenticandosi che gli yankee sono famosi per "buttare via" i loro presunti "alleati" non appena non sono più utili.
A quanto pare quasi un secolo di calci nei denti non ha ancora insegnato loro come fare i propri interessi.


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3191
 

Qui ( http://www.voltairenet.org/article201260.html ) un rapido aggiornamento sulla politica israeliana a proposito dei curdi.
I problemi maggiori sono dati da una struttura tribale ancora molto forte, dalla divisione del popolo curdo in almeno tre o quattro stati diversi, dalle lotte fratricide per l'egemonia interna, dall'inesistenza di una qualche autorita' centrale condivisa ed efficiente, dall' incapacita' di avere un collante ideologico e politico che possa essere unitario neppure a livello storico.
Dati questi presupposti, parlare di Kurdistan, di democrazia, di questo e di quello e' ragionare sul nulla.


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Nathan
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 119
 

I curdi dico ma impareranno mai? Prima sfruttati per colpire Saddam poi gli integralisti islamici e non e , ogni volta , da vincitori si sono trovati come don falcuccio.....


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