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Il polo nord del Sole ha invertito la sua polarità....


helios
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Il polo nord del Sole ha invertito la sua polarità: attesa per quello meridionale. L’evoluzione prevista
venerdì 9 agosto 2013, 19:03 di Renato Sansone

Come più volte abbiamo ribadito nei nostri editoriali, l’attuale ciclo undecennale del Sole è tra i più deboli dell’ultimo secolo, nonostante sia prossimo alla fase di massimo. Ciò potrebbe significare un periodo di bassa attività futura, probabilmente ancora più bassa di quella che attualmente sta vivendo la nostra stella. L’attività del Sole è facilmente controllabile dal numero di macchie solari presenti sulla sua superficie. Di queste sono disponibili degli archivi a partire dalla metà del XVIII secolo, periodo durante il quale si sono comunque già verificati massimi molto deboli. Uno degli indicatori di un cambiamento imminente nella polarità del campo magnetico solare è la riduzione dell’attività magnetica, un evento che si verifica puntualmente al termine del ciclo di riferimento, grazie alla riorganizzazione della sua dinamo interna. “Il polo nord ha già invertito la sua polarità, mentre c’è attesa per quello meridionale, in corsa tuttavia per colmare il ritardo“, dice Phil Scherrer, fisico solare al Wilcox Solar Observatory di Stanford, che ha monitorato i campi magnetici polari del Sole dal lontano 1976. “Ben presto, entrambi i poli saranno invertiti, e comincerà il secondo picco del massimo solare“, ha aggiunto il ricercatore, come si può leggere sul sito della NASA.

Il ciclo solare 24 (l’attuale) è insolito per diverse ragioni. E’ partito con un anno di ritardo e ha avuto un’attività estremamente bassa nel 2009, convincendo gli scienziati a posticipare il picco massimo al 2012 e successivamente al 2013. Gli ultimi massimi solari hanno sempre mostrato dei picchi doppi di attività, segnando una svolta rispetto al passato. Le possibili cause del cambiamento sono state discusse il mese scorso in una riunione della Divisione di Fisica Solare dell’American Astronomical Society. “Il ciclo solare 24 non è soltanto il più basso osservato dall’avvento dell’era spaziale, ma è quello meno intenso da 100 anni a questa parte“, ha affermato David Hathaway, scienziato della NASA al Marshall Space Flight Center.

Ci sono poi le teorie più “allarmistiche” che prevedono l’inizio di un periodo caratterizzato da scarsa o nulla attività per decenni. E’ di questo parere Matthew Penn del National Solar Observatory, il quale afferma che la forza del campo magnetico delle macchie solari è in declino, e che il ciclo undecennale potrebbe scomparire del tutto a tempo indeterminato. “Se questa tendenza dovesse continuare, non avremo nessuna macchia solare nel ciclo 25, e potrebbe nascere un nuovo Minimo di Maunder“, sostiene il ricercatore. Nonostante non sia mai stata trovata una precisa relazione causa-effetto tra il Minimo di Maunder e la piccola era Glaciale, è indubbio che una bassa attività solare comporti un certo raffredamento climatico per il nostro pianeta. Ciò potrebbe contrastare la tendenza al riscaldamento osservata negli ultimi decenni!

http://www.meteoweb.eu/2013/08/il-polo-nord-del-sole-ha-invertito-la-sua-polarita-attesa-per-quello-meridionale-levoluzione-prevista/219821/


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Assolutamente cruciale per il mio conto in banca 😆


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helios
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Assolutamente cruciale per il mio conto in banca 😆

il conto in banca non vale nulla se il sole ci brucia o ci raffredda.Non potendo esistere a condizioni estreme la vita tutti i probemi scompaiono.
La vita sulla terra va avanti per il cibo che il pianeta ci fornisce e l'abbondanza o meno di questo deriva dal sole.
Anche le temperature favorevoli aiutano la sopravvivenza.Mancando queste la vita diventa impossibile.
Meglio portare tutti a credere che siano gli ogm che sfamano il mondo e che,siccome il sole è molto lontano dalla grinfie umane, quello non conti nulla.
Le banche e i loro conti non possono dar da mangiare a nessuno.


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vic
 vic
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C'e' chi ha osservato e fotografato (dall'emisfero sud) una presunta nana bruna che sarebbe entrata nel sistema solare. Nel suo previsto percorso parabolico si sta avvicinando pian piano, dovrebbe attraversare l'eclittica e quindi diventare ben visibile dall'emisfero nord. Suppergiu' dalle foto scattate mostra di avere le dimensioni di 1 a 2 volte quelle di Giove. Per ora e' piu' lontana di Saturno. E' comunque assai difficile da vedere in quanto prospettivamente molto vicina al sole. Le prime foto pubblicate sono state quelle del telescopio ad infrarossi del Polo Sud. Fatte subito sparire dal web.

Il sostenitore della teoria che ci stanno nascondendo la nana bruna in avvicinamento si chiama Marshall Masters. A suo supporto mostra le foto scattate da appassionati ad alta quota in Costa Rica e in Peru', oltre a quelle ufficiali (fatte sparire) dal Polo Sud.

Se la cosa viene confermata ufficialmente, possiamo dire che il sole ha una gemellina solare semidefunta. Certe stelle di certe dimensioni terminano la loro vita trasformandosi in nane brune. A questo punto non e' escluso che si tiri dietro un suo sistema planetario/lunare.

E' evidente che il sistema solare ne verrebbe perturbato e anche il sole ne risentirebbe.

Mettiamola cosi': e' come il passaggio di una cometa, con la differenza che stavolta la massa e' enorme. L'unico dato positivo e' che l'avvicinamento e' piuttosto lento, durera' qualche anno. Poi se ne andra' come e' venuta, lasciandosi dietro qualche ricordo sul catastrofico.

Allora qualche astronomo di professione, che sta nell'emisfero sud, che possa confermare o smentire la questione della nana bruna c'e'? Si tratta di smentire delle foto fatte in tempi diversi da punti d'osservazione diversi con strumenti diversi.

Qui una lunga presentazione video sul tema fatta da M. Masters, piuttosto noiosa, ma con immagini eloquenti:
http://www.youtube.com/watch?v=K9szmVIqhV8

Che s'esprimano quelli del mestiere, possibilmente con argomenti inoppugnabili. C'e' gran puzza di cover-up.

Naturalmente se il tutto fosse confermato sorge la domanda spontanea: s'e' gia' avvicinata in passato la misteriosa nana bruna? Quando? Cosa combino'?


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Merio
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Dici che è possibile dai dati attuali fare qualche calcolo?

Se la storia è vera non dovrebbe essere la prima volta che passa da queste parti...

Magari si riesce a calcolarne la periodicità indietro nel tempo e vedere se coincide con qualche fenomeno terrestre particolare?

Cmq che problemi potrebbe dare?

Casini gravitazionali?

E magari pure magnetici?

Io di norma tendo non credere a queste cose... però di tanto in tanto le mie lezioni di fisica del primo anno tornano a farsi sentire...


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sandrez
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grazie Vic per le aggiunte...molto interessanti

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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