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"Inglesi più poveri degli italiani"


mastermind
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E la recessione beffa anche Londra: "Inglesi più poveri degli italiani"

LONDRA - La delicata biondina che aspetta con un abito di Prada in mano il suo turno di prova davanti al camerino di Joseph in Sloane Square parla italiano, così come la signora che fa incetta dal Ralph Laurent di New Bond Street. I leggendari saldi dei più costosi negozi di Londra, quest' anno, sono stati saccheggiati da clienti italiani e completamente trascurati dagli inglesi. Ma non è solo merito della quasi raggiunta parità euro-sterlina. Dietro a questo colpo d' occhio c' è anche una profonda verità economica: la crisi mondiale ha picchiato più forte oltre la Manica e il risultato è che gli italiani sono diventati più ricchi degli inglesi. Dopo aver tenuto testa a tutti i paesi del G8, aver fatto diventare la sua City la capitale mondiale della finanza, avere raggiunto la testa della classifica del prodotto lordo pro capite, la Gran Bretagna si è ripiegata su se stessa e sta pagando più degli altri partner europei la crisi mondiale. Oxford Economics, uno dei più rigorosi istituti specializzati in analisi e previsioni economiche, sostiene che nell' anno appena iniziato l' Italia genererà un reddito pro-capite superiore a quello dell' Inghilterra che del resto, per effetto della più acuta recessione e della grande debolezza della sterlina, era già stata superata nel 2008 da Stati Uniti, Francia e Germania. Nella hit-parade delle sei maggiori potenze industriali del mondo capitalista, le cosiddette G6, anche il Giappone scalerà di posizioni e, al pari dell' Italia, produrrà nel 2009 più ricchezza pro-capite del Regno Unito. Per la Gran Bretagna, il crollo è davvero spettacolare: nel 2007 era il Paese G6 con il prodotto lordo pro-capite più alto tra le massime potenze industriali dell' Occidente: 45.970 dollari contro 45.830 degli Stati Uniti, 40.925 della Francia, 40.405 della Germania e 34.244 dell' Italia. Nel 2008 - quando la sterlina ha perso un quarto del suo valore nei confronti del dollaro e quasi un terzo sull' euro - è stata retrocessa al quarto posto a quota 43.859 dollari dietro a Stati Uniti (46.993), Francia (45.088) e Germania (44.245). E le cose sembrano destinate a peggiorare ulteriormente nel 2009 quando, secondo gli studi del prestigioso istituto, la cifra di quell' indicatore dovrebbe scendere a 35,243 dollari, addirittura inferiore del 7% a quello dell' Italia che per il 2008 vanta un reddito pro-capite di 39.641 dollari (superiore ai 38.692 del Giappone). «Il Regno Unito - ha sottolineato Adrian Cooper, direttore di Oxford Economics - era al centro del boom finanziario globale ed aveva grandemente miglioramento i suoi apparenti standard di benessere, ma la ovvia conseguenza è stata che la successiva crisi dei mercati finanziari si sia fatta sentire in modo molto più acuto». Per la prima volta dal 1996 la recessione e il crollo della sterlina hanno relegato il Regno Unito in fondo alla classifica dei G6 e le previsioni a tutto campo sono grigie davvero. La Camera di Commercio britannica prevede la crescita della disoccupazione fino a 3.1 milioni (una persona su dieci, sostiene, perderà il lavoro); il fallimento di 1.400 negozi (440 solo nei primi tre mesi dell' anno); la contrazione della crescita al 2.9 per cento (era al 3 nel 2007). Dice David Frost, il direttore generale: «Sono passato attraverso tre periodi di recessione, ma questa del 2009 mi sembra la crisi più dura».

Cinzia Sasso
Fonte: La Repubblica
Link: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/01/03/la-recessione-beffa-anche-londra-inglesi.html
03.01.2009


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